DERBY 2002-2003. PRIMO ATTO ALLA FORTITUDO SKIPPER. PER PREMIO BONICIOLLI VIENE CACCIATO!!!

Se paragoniamo il torneo di basket ad una regata - siamo in tempo di coppamerica - bisogna dire che quest'anno Fortitudo e Virtus hanno scelto due lati diversi di navigazione, e si sono trovati in un momento molto simbolico al primo incrocio, cioè alla decima partita, già periodo utile per una prima analisi seria per giudicare una squadra, ed a pari punti, 10 a testa, ma con "mure a dritta" per la Fortitudo, che giocava al PalaDozza con l'apporto del suo meraviglioso pubblico, a proposito complimenti alla Fossa per l'ennesima impareggiabile coreografia. Ebbene, all'incrocio è passata davanti la Fortitudo.

Ma la partita si è incanalata male, dopo una partenza che sembrava promettere. La Skipper nel primo tempo ha fatto vedere il peggio di sé stessa: inconcludente ed imprecisa davanti, molle dietro, e per la Virtus è stato un gioco da ragazzi chiudere a + 10 dopo due quarti. Nella seconda metà gara Boniciolli ha individuato l'assetto giusto, tenendo in panca l'acciaccato Basile, l'alterno Skelin ed un Galanda in fase calante, indovinando l'inserimento a freddo di Van den Spiegel, vero e proprio match winner.

Oltre al belga - veramente fantastico il suo esordio nel derby - sugli scudi il magico Poz, che doveva togliersi qualche sassolino al cospetto di Tanjevic, recitando perfettamente la parte di playmaker, con penetrazioni ficcanti nell'area bianconera ed assist perfetti - alla fine 13 - per i due lunghi. A proposito, anche Kovacic, dopo una prima fase difficile, ha chiuso la partita con un ultimo quarto da cineteca, risultando alla fine il miglior scorer della squadra ed efficacissimo ai rimbalzi offensivi, vera chiave di questa vittoria, insieme alle penetrazioni della mosca atomica.

Scepanovic non è ancora quel giocatore risolutivo che pensavamo di avere acquistato, ma nella vittoria rimane scolpita la sua bomba dell'ultimo e decisivo sorpasso (+2), seguita a ruota da quella di Lubos Barton, quella del + 5 che ha messo in ginocchio i virtussini. Poi lo slavo ha realizzato un altro canestro importante, dunque ha lasciato un segno tangibile in questa partita. Barton non è più quello che ci aveva impressionato un mese fa con tre partite da favola, ma è comunque mister utilità a rimbalzo e chirurgico nelle conclusioni importanti. Delfino ha tenuto un po' in piedi la squadra a livello offensivo nel primo tempo, ma deve ancora molto crescere.

Un paragrafo lo merita sicuramente Matteo Boniciolli, grande uomo e grande allenatore. Mi auguravo che dopo il derby in società si rassegnassero a tenerlo, almeno fino alla fine del torneo. Macché... E' vero, il derby dimostra forse che - come molti di noi avevano sostenuto - Pozzecco va utilizzato in quello che gli riesce meglio, cioè il play, ruolo che Matteo si ostinava a consegnare in prima battuta a Baso, che sta tra l'altro vivendo un periodo di acciacchi ed opacità. Ma questo nulla toglie alla bravura di un tecnico che anche sabato ha saputo rivoltare la partita come un calzino, affidandosi appunto al Poz e buttando nella mischia il belga. Questa scelta ignominosa, sulla quale tornerò più avanti, è figlia dell'atteggiamento vergognoso tenuto verso l'allenatore triestino già quest'estate, e risalente allo scorso torneo. Evidentemente gli uomini di personalità non godono di simpatia nelle alte sfere, ma è anche difficile trovare un allenatore senza personalità, infatti ne cambiamo quasi uno all'anno, e negli ultimi 12 anni ne abbiamo licenziati 10.

Credo che la Fortitudo abbia i propri peggiori nemici in casa propria, ed in particolare nella società, nella mentalità di chi la dirige. Questo clima di psicodramma che caratterizza la vita recente della Fortitudo, che in sostanza l'ha frenata in questi anni, viene proprio dalla società, non si spiegherebbe altrimenti questo inconcepibile atteggiamento con l'allenatore. Da un lato si sceglie di puntare sui giovani, poi ci si stupisce se qualche volta i risultati non arrivano subito. La Skipper è un'ottima squadra, ma non dimentichiamoci il calibro dei campioni che abbiamo lasciato andar via negli ultimi anni, a partire da Myers, continuando con Karnishovas e Jaric, terminando con Fucka. Ed il discorso sugli infortuni non va banalizzato, certo fanno parte del gioco e non bisogna fare vittimismo e cercar scuse, ma è oggettivo che questi influiscono molto in una squadra molto rinnovate e che ha bisogno di allenarsi insieme con continuità per rendere al meglio, e non dimentichiamoci che Scepanovic è stato acquistato per fare canestri, si contava da lui una media di 20 punti a partita, che sono venuti quasi totalmente a mancare, e che Basile è il cugino zoppo di quello visto l'anno scorso, quando era decisivo per le sorti della Fortitudo. Se siamo arrivati in finale è stato per Basile, Fucka ed anche Meneghin, anche se il migliore nei playoff è stato Galanda; ma in finale ci si è arrivati anche perché si è vinta la regular season, e dei tre eroi della stagione scorsa due non ci sono più e l'altro è Basile ...

Che dire della Virtus: auguriamoci da fortitudini che la vera Virtus sia quella vista nel secondo tempo, così non vanno nemmeno ai playoff. Temo però che non sia così, e che questa fase dei bianconeri sia una sorta di crisi di rigetto rispetto ai nuovi innesti, che inizialmente avevano ben impressionato. Dunque una cosa naturale, e credo che i virtussini non potranno che migliorare, anche se si troveranno presto a governare una situazione caratterizzata da una decina di esuberi: sabato erano di più i giocatori in borghese dietro la panchina bianconera che quelli sulla panchina stessa.

Decima partita, è tempo di analisi, anche sulla scorta di dati statistici. La Fortitudo, malgrado le carenze di Scepanovic e Basile e qualche blackout, ha dimostrato fin'ora una certa positività in fase offensiva, e diventa molto pericolosa quando riesce a difendere bene e giocare in velocità. La difesa è stata la vera condanna per questa squadra nelle fasi iniziali del torneo, ed è una buona notizia la prova mostrata al derby nel secondo tempo. Bisogna anche dire che il "record" 6 vinte, 4 perse, fra i peggiori della Fortitudo negli ultimi 10 anni, è comunque un buon risultato ed è viziato dalle prime due gare, quando la Skipper non era da considerare neppure una squadra, ma un gruppo di giocatori in precampionato che devono ancora conoscersi.

Comunque le quattro sconfitte sono avvenute contro squadre toste, che attualmente precedono o sono pari alla Skipper: Trieste, Roseto, Roma e Cantù. La Fortitudo deve ancora incontrare molte squadre di bassa classifica e fra le grandi deve affrontare solo Benetton e Viola. Certo, fa notizia che quest'anno fra le cosiddette grandi si parli anche di Milano (dopo tanti anni), Roseto, Roma, Viola RC, Trieste ed a mio avviso anche Napoli. E' un campionato equilibrato con due squadre che si staccano come la Benetton e la Monte Paschi, che fin'ora ha deluso ma ha gli stessi punti della Skipper. Le altre si giocano dal terzo all'undicesimo posto e sono racchiuse in appena quattro punti. La stessa Virtus Bologna è a quattro punti dal terzo posto e la Skipper ha appena due punti in più dei cugini.

Statistiche offensive Fortitudo Skipper. Prime dieci gare stagione 2002/2003.

Atleta Partite
giocate
PT.
(media)
MIN.
(media)
T2
(%)
T3
(%)
TL
(%)
RO RD PP PR ASS. Falli
comm.
Falli
sub.
Valut. OER
Basile 10 103
(10,3)
325
(32,5)
16/37
(43,2)
20/56
(35,7)
11/13
(84,6)
0 28 17 20 16 24 16 83 0,821
Pozzecco 10 127
(12,7)
224
(22,4)
27/48
(56,2)
9/29
(31,0)
46/55
(83,6)
3 19 33 18 58 29 49 162 0,907
Fultz 7 9
(1,3)
38
(5,4)
1/4
(25,0)
2/5
(40,0)
1/2
(50,0)
0 3 6 1 5 10 1 -6 0,314
Scepanovic 6 57
(9,5)
176
(29,3)
15/25
(60,0)
7/25
(28,0)
6/9
(66,7)
1 7 17 9 8 19 12 26 0,722
Delfino 10 90
(9,0)
252
(25,2)
23/55
(41,8)
9/23
(39,1)
17/25
(68,0)
9 42 19 15 12 28 23 88 0,718
Barton 6 36
(6,0)
111
(18,5)
11/21
(52,4)
4/11
(36,4)
2/4
(50,0)
5 25 2 3 2 8 5 47 0,703
Mancinelli 7 27
(3,9)
78
(11,1)
11/15
(73,3)
1/4
(25,0)
2/3
(66,7)
3 4 6 6 0 13 5 17 0,446
Galanda 10 115
(11,5)
274
(27,4)
32/51
(62,7)
13/31
(41,9)
12/14
(85,7)
16 37 20 17 10 29 24 130 0,960
Skelin 10 105
(10,5)
285
(28,5)
34/57
(59,6)
----- 37/48
(77,1)
22 52 29 12 9 24 50 170 0,920
Kovacic 8 102
(12,7)
168
(21,0)
42/68
(61,8)
0/4
(0,0)
18/27
(66,7)
22 34 15 11 3 17 26 129 0,800
Van den
Spiegel
5 33
(6,6)
69
(13,8)
14/21
(66,7)
----- 5/10
(50,0)
6 11 7 4 2 15 12 37 0,622

Confronto fra le medie offensive della Skipper (prime 10 gare stagione 02/03 - regular season 2001/2002).

Fortitudo attacco PT FC FS %2 %3 %TL RO RD RT PP PR ASS VAL OER
2002/2003 80,4 21,7 22,5 56,2 34,6 74,8 10,0 28,4 38,4 18,3 15,7 12,5 94,7 0,711
2001/2002 85,4 23,0 21,9 57,0 36,5 68,7 11,6 24,9 36,6 16,4 19,4 11,0 96,5 0,796

Confronto fra le medie difensive della Skipper (prime 10 gare stagione 02/03 - regular season 2001/2002).

Fortitudo difesa PT %2 %3 RO PP ASS VAL OER
2002/2003 77,9 49,4 37,0 9,0 13,9 10,2 84,0 0,675
2001/2002 78,0 50,9 34,9 10,3 16,9 8,1 83,6 0,671

Valutando le statistiche con attenzione si può osservare che è l'attacco Fortitudo a soffrire rispetto all'anno scorso, mentre la difesa sembra essersi adeguata ai livelli della stagione precedente, dopo un brutto inizio. In particolare la Skipper realizza 5 punti in meno a partita, subendo sostanzialmente lo stesso punteggio. Questo è frutto di un lieve peggioramento delle percentuali (liberi a parte) e soprattutto di un calo netto ai rimbalzi offensivi e nei recuperi, dato parzialmente attenuato dal saldo falli, dai rimbalzi difensivi e dagli assist ai fini della valutazione. L'indice di efficacia offensiva e le palle perse peggiorano. In difesa peggiorano solamente gli assist concessi, le palle perse degli avversari e la percentuale nelle bombe subite, mentre sono meno i rimbalzi d'attacco concessi.

Il dato offensivo è condizionato dalle prestazioni dei singoli.

In particolare è venuto a mancare l'apporto di Scepanovic, anche per i noti infortuni, che si presentava con medie da Eurolega di tutto rispetto nell'anno precedente: 19,7 punti di media contro 9,5 di quest'anno; 50,5% da 3 contro 28,0%; 17,3 media di valutazione contro 4,3 (!!!); minutaggio di poco inferiore nelle partite in cui ha giocato (33,3 contro 29,3).

Basile, anch'egli condizionato dai malanni, a fronte di un minutaggio aumentato, segna appena 10,3 punti a partita, contro i 14,1 dell'anno scorso. Passa dal 58,3% da 2 al 43,2% e peggiora anche nelle bombe, dal 44,4% al 35,7%, migliorando solo ai liberi, dal 70,1% al 84,6%. Crolla la valutazione e l'efficacia offensiva che passa da 1,119 a 0,821. In questo particolare indice è da notare che nessun atleta supera 1,000, contrariamente allo scorso anno quando Basile, Meneghin e Fucka sono stati costantemente al di sopra di tale limite. Il crollo del Baso, giocatore sul quale puntava Boniciolli, è stato decisivo per procurarsi una scusante per il licenziamento del tecnico, visto anche il poco spazio dato a Poz, che indubbiamente ha avuto un rendimento molto migliore rispetto al ragazzo di Ruvo di Puglia.

Delfino sta migliorando, ma non è ancora ai livelli della Viola, quando pur giocando 5 minuti in più a partita segnava 13,5 punti di media contro i 9 di quest'anno, peggiorando nei tiri da 2 (58,5% contro 41,8%) e ai liberi (79% contro 68%) ma migliorando nelle bombe (28,8% contro 39,1%). La valutazione passa dalla media di 15 a 8,8 e l'OER scende da 0,910 a 0,718. Non avrebbe mai pensato che lasciando la Viola sarebbe venuto a star peggio ... si spera solo per ora.

Barton ha fatto un paio di gare buone, ma le sue statistiche non sono ancora molto incisive, anche se efficaci, mentre non sono giudicabili per il poco impiego Mancinelli, Fultz e lo stesso Van den Spiegel, fra i match winner del derby. Questi giovani hanno comunque disputato gare molto incoraggianti.

Skelin risulta fra i più concreti sul piano statistico, ma è anch'egli debitore rispetto alle statistiche di Eurolega 2001/2002, dove era accreditato di 17,1 punti di media (quest'anno 10,5) in 32,7 minuti (28,5). Nelle percentuali sostanzialmente si conferma, migliorandosi ai liberi, ma ai rimbalzi perde per strada un paio di palloni a gara (9,7 contro 7,4), registrando infine un -8 di valutazione (da 25 ad un comunque buon 17). E' senza dubbio discontinuo ma è comunque quel pivot che raramente la Fortitudo ha avuto in questi anni.

Venendo alle note liete bisogna sottolineare che Pozzecco, nonostante lo scarso impiego, è il più prolifico nella Skipper, sia a livello assoluto che come media insieme a Kovacic. Rispetto alla stagione passata giocata a Varese diminuisce l'impiego di quasi 6 minuti e paga con soli 2 punti in meno realizzati a partita, a fronte però di percentuali migliori da 2 (56,2% contro 50,6%), da 3 (31,0% contro 29,8%) ed anche ai liberi (83,6% contro 81,4%). Se si poteva è migliorato anche negli assist: 5,8 contro 5,4. Il risultato è una migliore valutazione (16,1 contro 15,0) ed indice di efficacia offensiva (0,907 contro 0,758). Insieme a Skelin è il più temuto delle difese avversarie con molti più falli subiti rispetto ai commessi, molto più coraggioso a penetrare rispetto al collega Baso, che ha subito un terzo dei falli subiti dal Poz a fronte di 100 minuti in più giocati. Al di là di tutte le polemiche vere o false bisogna dire che la cura Boniciolli ha fatto molto bene alla mosca atomica. Un fatto che fa venire in mente il rapporto Ulivieri - Baggio, con il codino che alla fine in rossoblù disputò il suo miglior campionato negli ultimi 10 anni, guadagnandosi il mondiale di Francia. Meditate, gente, meditate ...

Jack Galanda sta giocando molto meglio dell'anno scorso, playoff compresi, anche se sta già un po' "sgonfiandosi": d'altra parte era impensabile che reggesse a certi ritmi e livelli. Comunque insieme a Kovacic, per il momento, non sta facendo per nulla rimpiangere l'airone di Kranj, al secolo Gregor Fucka. Galanda passa da 6,2 a 11,5 punti per gara, aumentando però il suo minutaggio del 50%. Migliora da 2 (62,7% contro 50,5%), da 3 (41,9% contro 36,2%) ed anche ai liberi (85,7% contro 75%). Risultati dunque per indice di valutazione e OER, che passa da 0,841 a 0,960 (the best in Fortitudo).

Emilio Kovacic aumenta leggermente il minutaggio e passa da 8,1 a 12,7 punti a partita, migliorando il tiro da 2 (da 56,3% a 61,8%). Per il resto si rende utile ai rimbalzi, in particolare quelli offensivi, e nei falli subiti. La sua agilità non ne faceva un gran pivot di stazza e nell'impiego di quest'anno come ala/pivot trova la sua sublimazione (vedi ultimo quarto del derby). Insieme al Poz è il migliore come media punti segnati, pur giocando appena 21 minuti a partita.

Credo che questa squadra abbia straordinari margini di miglioramento: anzitutto in difesa, visto che già oggi ha raggiunto quasi i livelli dello scorso anno. In attacco bisognerà tener conto dei possibili cali di Galanda ma anche Poz e Kovacic, ma ci aspettiamo che Baso ritorni sé stesso e che Scepanovic sia quel giocatore che ci aspettavamo. Da questi due potrebbero arrivare almeno 10/15 punti in più a partita. Gli stessi Delfino e Barton hanno ottimi margini di miglioramento; Delfino per quello che ha già fatto vedere a Reggio Calabria, e Barton per quello che ha fatto intravedere il mese scorso in qualche gara di campionato ed Eurolega, quando sembrava la reicarnazione di Karnishovas.

Matteo Boniciolli, già protagonista la scorsa stagione per aver portato in finale quella Fortitudo, aveva nella testa e nelle mani questi straordinari margini di miglioramento. L'inconcepibile ed ignominosa rimozione di questo grande uomo ed allenatore rischia di mandare in vacca tutto quanto. La Fortitudo basket è governata da bambini alle prese con una grande costruzione di lego, acquistati e venduti con grande dispendio di risorse e con poco criterio, ma al punto di completare la costruzione questi bambini viziati e capricciosi preferiscono distruggerla con le proprie mani. Speriamo che i lego siano tanto intelligenti da ricostruirsi da soli ....

Intanto, in bocca al lupo, Matteo.