Le esternazioni del ministro Castelli
E bravo il ministro Castelli. Assolutamente in linea con le direttive del Governo di cui fa parte, scarica tutti i problemi e gli insuccessi sull’opposizione, su chi li ha preceduti, in attesa che arrivino i successi di cui si prenderanno il merito.
E così, con memorabili parole degne da bar di periferia dopo un paio di bevute, accusa l’opposizione nientemeno che di fomentare le rivolte nelle carceri.
E’ semplice, semplicissimo. Battute d’effetto, frasi che tendono a spaccare il mondo in buoni e cattivi, come in un qualunque film o romanzo d’azione, quando si vuole schierare il pubblico tutto da una parte, con l’eroe generoso ed invincibile contro i cattivi subdoli e spietati.
Ma ministro Castelli le cose non stanno così ! Una cosa è parlare dei diritti dell’uomo, e fra questi anche quelli dei carcerati, che una democrazia deve cogliere e comprendere specie in una società che tende a divenire sempre più violenta, ed una cosa e parlare di fomentare rivolte.
E così i nostri prodi rappresentanti del polo sperano di mietere consensii su chi non vuole porsi domande, su chi preferisce semplificare il mondo in una scacchiera di bianchi e neri, buoni e cattivi.