L'Italia ostaggio di Mr. B

 


Cari Italiani,
che vergogna, non mi viene in mente altro di primo acchito leggendo la cronaca politica di questi giorni. Questo governo berlusconiano dà l'ennesima riprova del suo obiettivo principale: liberare dai guai giudiziari il suo premier e i suoi amici più cari. Dopo la legge sul falso in bilancio e quella sulle rogatorie; dopo i vari pasticci con complici più o meno illustri (leggasi il ministro Castelli) ora siamo arrivati a boicottare direttamente i processi di Milano che vedono indagati il capo del governo e i suoi compagni di merende. E tutto questo avviene in Parlamento a spese di tutti noi.
Quanto tempo è stato speso su queste leggi? Facciamo rapidi calcoli su quanto ci costa l'attività del Parlamento e capiremo l'elemento principale di questa legislatura: l'arroganza di Silvio Berlusconi. Tutto gira intorno a questo concetto. Questo faccendiere ha fatto il bello e il cattivo tempo negli anni '70 e '80, ha costruito un impero su basi che ora sono al vaglio della magistratura. Ma ora nel 2000 quest'uomo sale al potere politico e usa quello che dovrebbe essere un potere adibito al buon governo della cosa pubblica e al benessere degli italiani per i propri scopi. Gli italiani non si accorgono, è questo il dramma. Tutto finisce nella diatriba politica e tutto finisce con l'essere confuso con il sempiterno, immancabile (e legittimo) dibattito politico sempre presente in Italia su toni accesi. Ma questa situazione è diversa, molto. Non siamo più di fronte a favori marginali o a collaterali "speculazioni" eseguite intorno alla disponibilità di potere politico. Qui siamo di fronte all’uso spudorato del potere politico per fini personali; siamo di fronte a un'intera legislatura piegata agli interessi di un singolo. L'Italia, in tutte le sue istituzioni, sta subendo Berlusconi. L'economia non ha fatto mezzo passo avanti (anzi l'ultima manovra è deficitaria), la nostra immagine all’estero è peggiorata (vedesi gaffe e incompetenze varie del nostro ministro degli Esteri) e la magistratura viene puntualmente delegittimata dalla massima carica dello Stato.

Davide Pessach, dpessach@tiscalinet.it