Il nostro cantautore Bennato ci diceva :

“Quanta fretta ma dove vai”

questa è la storia dei nostri governanti negli ultimi 13 giorni.

Ma questi ci pigliano per i coglioni e ce lo fanno anche credere!

Seguite la sequenza:

 

 

 

Presentati due emendamenti al testo di attuazione dell'art. 68
Stop alle intercettazioni e niente processi per tutto il mandato
Immunità parlamentare
il blitz di Forza Italia
Diventerebbero inutilizzabili le prove in molti procedimenti
Dubbi anche nella maggioranza. Si ritira la relatrice Udc?
di SILVIO BUZZANCA

ROMA - Francesco Nitto Palma, dopo quattro stesure, molte telefonate e contatti informali, ha depositato ieri sera il suo emendamento al testo base Boato sull'attuazione dell'articolo 68. Un testo che introduce il "modello spagnolo" versione Forza Italia: processi e termini sospesi per parlamentari in carica, giudici costituzionali e presidente della Repubblica fino fine del mandato. Con effetto retroattivo, escludendo solo alcuni reati gravissimi. Tutto, o quasi, come annunciato.

A sorpresa arriva invece un altro emendamento, firmato Pierantonio Zanettin, che mira ad introdurre un nuovo articolo del codice di procedura penale: il 271 bis. Il deputato forzista, un avvocato vicentino, propone di riscrivere e allargare l'autorizzazione a procedere per l'utilizzo giudiziario delle "intercettazioni relative a conversazioni o comunicazioni o altre forme di telecomunicazioni". Un filtro richiesto anche per usare, nel corso di eventuali processi, "i tabulati di conversazioni o comunicazioni relative a componenti del Governo o a Parlamentari" che, in assenza di autorizzazione, diventerebbero inutilizzabili.

La proposta Nitto Palma, invece, avrebbe un effetto ancor più radicale. Processi congelati per senatori e deputati fino alla fine del mandato. E pazienza se uno passa la vita nelle aule parlamentari: la giustizia può attendere. "Se un processo penale dura dodici o tredici anni, sarebbe un dramma per l'autorità giudiziaria attenderne altri due o tre?", chiede l'ex pm romano. Un modo per spegnere la conflittualità quotidiana intorno ai processi milanesi di Silvio Berlusconi o a quello palermitano di Marcello Dell'Utri. L'Ulivo grida già allo scandalo e non crede per nulla alla tesi dell'iniziativa dei singoli deputati innamorati del diritto e delle tenuta del sistema giuridico. "Si tratta di un sistema inedito, frutto di una riflessione non solitaria ed estemporanea, che non è presente in alcun altro ordinamento", dice Pierluigi Mantini, deputato della Margherita.

 

Dubbi e malumori dei centristi che potrebbero portare ad un'altra piccola rottura nella maggioranza: Erminia Mazzoni, deputata Ccd, l'altra relatrice sul provvedimento, potrebbe rimettere l'incarico. Disagio manifesta anche la Lega, come gli altri partiti all'oscuro di tutto. "Per noi la sospensiva proposta da Palma è troppo forte", dice Pietro Fontanini. Una gatta da pelare in più per Forza Italia e il suo responsabile giustizia Giuseppe Gargani. Ieri pomeriggio Gargani era impegnato dal Csm. E sulla questione articolo 68 preferiva glissare. "Non conosco la proposta Palma e voglio vederla bene. Ma è certo che sull'immunità qualche cosa bisogna fare". Subito dopo ha incontrato l'ex pm in Transatlantico con i fogli dell'emendamento in mano. Un breve colloquio, un rapido saluto e un appuntamento: "Ci vediamo domani alle 11". Non è difficile immaginare di cosa parleranno.

(17 luglio 2002)

 

Faccia a faccia a Montecitorio sul "caso immunità"
Poi la sofferta decisione e l'emendamento viene ritirato
E Casini convinse il Cavaliere
"Silvio, ma chi te lo fa fare?"
Il presidente della Camera: "Era peggio di una condanna"
I maldipancia di Lega e An, la rabbia dei "falchi" di Forza Italia
di BARBARA JERKOV

 

Il centrosinistra aveva annunciato "barricate"
contro le modifiche proposte da Nitto Palma
Immunità, Fi si arrende
Ritirato l'emendamento
Berlusconi ha chiesto al suo deputato
di fare marcia indietro

 

 

 

 

"Difendiamo un diritto giusto, la maggioranza è compatta
Non capisco la fretta, è un provvedimento che non mi riguarda"
Legge sposta processi
Berlusconi scende in campo
Il presidente del Consiglio all'attacco dell'Ulivo
"Hanno perso la faccia, il loro slogan è mentire, mentire, mentire"

 

Il centrodestra approva un diverso calendario che consente
di "saltare" la commissione e punta a approvare il testo in poche ore
Legge sposta processi
la maggioranza forza i tempi
ma il centrodestra prosegue dritto per la sua strada, confortato dalla difesa a oltranza del provvedimento per cui Berlusconi si è speso oggi in prima persona. E le intenzioni della maggioranza erano chiarissime fin dalla mattina quando i senatori della Casa delle libertà hanno bloccato i lavori in aula sacrificando l'approvazione del decreto "omnibus" (che contiene importanti provvedimenti dalla sanità all'emergenza idrica) pur di centrare l'obiettivo e portare lo "sposta-processi" ad una rapida approvazione.


In aula, dunque, e senza il voto della commissione Giustizia, dove l'ostruzionismo dell'Ulivo stava dilatando i tempi del dibattito. Come si è ripetuto anche per tutta la scorsa notte, quando la commissione ha tirato l'alba tra un emendamento e l'altro senza concludere un granché. E così la maggioranza, alla ripresa dei lavori in aula ha risposto con un'acrobazia temeraria: fermare i lavori facendo mancare il numero legale, in modo da tornare a discutere in commissione Giustizia.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

È questo l'eterno paese dei Don Rodrigo, dove si confonde il governare con il comandare, è la terra degli Azzeccagarbugli pronti a giustificare ogni abuso del potere con dovizia di argomenti, dei Don Abbondio che il coraggio non riescono mai a darselo. E si capisce che l'ultimo slogan del Cavaliere sia [ab]dimenticare Manzoni[bb] .