Dal sito del Corriere:

 

Annunziata scrive a Cattaneo: «Decisione viziata da formalismi»
Salta la puntata di «Ballarò»: è polemica

L'Usigrai: smarrite le ragioni del servizio pubblico. Bonatesta (An): si deve recuperare «Enigma», saltato la scorsa settimana
ROMA - Sul caso «Ballarò», il programma di informazione di Rai Tre che stasera non sarà in onda per «restituire» la serata ad Enigma dopo la puntata speciale sulle stragi in Spagna della scorsa settimana, il presidente della Rai Lucia Annunziata ha scritto una lettera al direttore generale Flavio Cattaneo. La logica dello scambio tra Ballarò e Enigma «è chiara», scrive Annunziata, ma la logica benché «impeccabile» è «viziata di un formalismo che non fa i conti né con i contenuti né con i doppi standard che sono la regola sotto la tua Direzione»: lo scrive la presidente Rai Lucia Annunziata al direttore generale Flavio Cattaneo a proposito del caso Ballarò. E aggiunge: «Non esiste anche una 'autonomia' dei direttori di Rete?»



Giovanni Floris, conduttore di «Ballarò» (Ansa)
ACCUSE - La vicenda ha suscitato tutta una serie di reazioni: il comitato di redazione del Tg3 esprime «sconcerto»: «È il primo caso di un programma - dice la nota - che viene penalizzato per avere coperto un evento con un'edizione straordinaria. L'edizione speciale è speciale appunto perché esce dalla normale programmazione, non si capisce quale bisogno ci sia di un 'recupero'. O si ha paura del contenuto della puntata?». Stefano Boco, Capogruppo dei Verdi a Palazzo Madama e membro della Commissione di vigilanza Rai, rincara la dose: «Socci va avanti - dice - nonostante i continui flop, e "Ballarò" deve sparire. È questo l'imperativo categorico del Governo che censura ciò che sfugge al proprio controllo». Beppe Giulietti (Ds) parla di «regole che si applicano a giorni alterni ed in modo fazioso». Mentre il segretario generale dell'Usigrai Roberto Natale dice che «qualcuno ha smarrito le ragioni stesse del servizio pubblico visto che non può andare in onda il Ballarò sulle elezioni spagnole, mentre viene trasmessa senza problemi la 'Talpa' dei sepolti vivi nello Yucatan».

DOMANDE - Il presidente della commissione Esteri della Camera Gustavo Selva (An), che era stato invitato alla puntata di Ballarò poi annullata, sostiene di avere «il diritto di conoscere, dalla Rai, la ragione vera dell'annullamento della trasmissione sulle elezioni spagnole». «Come giornalista - sostiene - mi sorprendo che Ballarò abbia rinunciato a uno spazio nel quale dibattere il tema di maggiore attualità internazionale». Il senatore di An Michele Bonatesta attacca invece l'opposizione: «E poi cianciano di autonomia e di indipendenza del servizio pubblico», dice. «Non vi è, infatti, - sottolinea Bonatesta - nessuna cancellazione del programma di Floris, nessuna volontà censoria, nessun intento di mettere la sordina a quanto avvenuto in Spagna: tutt'altro». Succede soltanto, ricostruisce il componente della commissione di Vigilanza Rai, che «venerdì scorso Ballarò ha preso il posto della prevista puntata di Enigma, dedicata al caso Moro, come da specifica richiesta del direttore di Raitre Paolo Ruffini». Una richiesta, continua il senatore, che «è stata prontamente accolta dai vertici dell'azienda, che hanno anzi preferito Ballarò a Porta a Porta, che aveva a sua volta chiesto di andare in onda in prima serata». Stasera, dunque, conclude Bonatesta, «non avviene altro che il recupero della puntata di Enigma, non trasmessa venerdì scorso per volontà di Ruffini». Proprio per questo «le proteste del direttore di Raitre, ora, - sostiene l'esponente di An- sono inconcepibili».
16 marzo 2004

 

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