Fiori secchi - la raccolta |
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Raccogli solo
fiori, erbe o rametti di piante che conosci, alcune specie sono protette
altre velenose o irritanti. Recidile con le
forbici o le cesoie senza danneggiare la pianta, le radici o il bulbo per
permettere al vegetale una nuova produzione. Non raccogliere
inoltre fiori isolati, che non essendo vicini a loro simili non potrebbero
riprodursi, e a te non servirebbero perché si 'perderebbero' nella
composizione con altri. Taglia gli steli
il più lunghi possibile, farai sempre in tempo ad accorciarli in base
alle necessità, mentre l'operazione di allungamento e' un poco laboriosa. Durante la
raccolta ponile in un cestino per evitare di schiacciarle. Per la raccolta
scegli una giornata asciutta, preferibilmente in estate o all'inizio dell'autunno,
quando si trovano molte varietà di bacche multicolore. Le ortensie si
possono raccogliere solo da metà settembre in poi perché prima, troppo
cariche di energia, si chiuderebbero su se stesse risultando inutili. Si
possono addirittura lasciare sulla pianta e raccoglierle già secche. I fiorai,
normalmente, svendono i fiori non più freschi, se non hai voglia o
possibilità di raccoglierli da te, approfittane. Se poi, invece,
ricevi un bel mazzo di rose, goditele in vaso per un giorno o due al
massimo, poi falle essiccare, le conserverai per sempre! La raccolta e'
comunque sempre una operazione molto divertente ed istruttiva, a patto
che, non mi stancherò mai di ripeterlo, si rispetti la natura. Permette inoltre di osservare con più attenzione la natura e conoscere i vari vegetali. Ho imparato il nome di tanti fiori e spesso mi e' capitato di trovare un fiore magari in Sardegna e di dire 'ma guarda fin'ora lo avevo visto solo sulle dune di sabbia al nord della Bretagna: climi totalmente diversi ma medesima natura!'. |