LA SUA STORIA

(radiofonica)

 

Gennaio 1976 (sembra l'era protozoica !): il mio papà mi regalò per il compleanno un radioregistratore stereo, un apparecchio favoloso e rivoluzionario per quei tempi, un oggetto appena uscito sul mercato (sino a pochi anni prima le radio funzionavano ancora a valvole !).
Nella primavera di quell'anno a Gorizia c'erano due radio: una era Radio Onda Est e l'altra Radio Gorizia 1. Mi feci subito prendere da questo strumento meraviglioso e diventai ben presto un affezionato ascoltatore di quest'ultima per un semplice motivo: non sapevo che Radio Onda Est fosse di Gorizia mentre, ovviamente, l'altra portava già nel nome la sua provenienza.
 
E vai con le dediche ! Allora era il genere di trasmissione trainante, il programma che differenziava la radio privata da quella pubblica (ad eccezione di Radio Capodistria con Luciano Minghetti & C. - "un trenino di auguri ... ", spegne la sua seconda candelina ... ", ecc.). Anch'io vi partecipavo con il mio nome di battaglia, Roby 14.
 
Successivamente scoprì che la sua sede (Borgo Castello) si trovava a pochissima distanza da casa mia (Piazza Duomo). Nulla di più facile che andarci per conoscere i volti dei primi pionieri DJ ! E ci andai, le prime volte, con il mio amico Ennio.
 
A quel tempo c'era uno speaker, Ricky (non quello di "Happy Days"), che con la sua voce ed allegria diventò subito il mio preferito (oltre che esserlo per schiere di adolescenti allupate). E', probabilmente, lui che fece nascere in me l'aspirazione di fare il DJ, con conseguente desiderio di fama e notorietà (raggiunta, però, solo anni dopo e non a quei livelli!).
 
In effetti la stessa brama prese anche Ennio il quale, accortosi che nel frattempo era nata in città Radio Musica Centrale, che non aveva trasmissioni parlate ma solo musica e qualche spot pubblicitario, mi convinse ad andarla a visitare in Corso Italia. Era molto diversa da RG1, in senso dequalificante. Era in sostanza una porzione di soffitta di quella casa privata, 2 giradischi, 1 registratore, 1 mixer, l'essenziale. Egli, più grande di me di due anni, prese coraggio e chiese ai proprietari se fosse possibile collaborare, nel senso di mettere musica. Richiesta accolta. E quindi lo feci anch'io. Idem con patate.
 
Iniziai il 1° febbraio del '77 e mi feci le ossa acquisendo una padronanza con l'impianto di bassa frequenza che fu' ben presto notata. Da sottolineare che io ero il più piccolo della banda, gli altri collaboratori erano tutti studenti delle superiori o frequentavano l'Università, io ero ancora alle Medie (!). Probabilmente sollecitati dai più grandi, i proprietari decisero di dare il via alla conduzione di programmi parlati, alchè anch'io rientrai nel gruppo. Pur essendo giovanissimo mi conquistai una certa benevolenza in quanto possedevo già allora una voce autorevole ed uno spiccato senso da DJ. In quel periodo conobbi e feci amicizia con Giulio, anch'egli più grande di me, che nel corso degli anni a seguire comparirà parecchie altre volte (!), mentre Ennio pian piano sparisce dalla scena.
 
Nel 1978 la sede che ci ospitava doveva essere sgomberata. I proprietari non ce la facevano proprio più a sopportare il continuo afflusso-deflusso di giovani non sempre educati e/o silenziosi. Ed è così che gli studi furono trasferiti provvisoriamente nella taverna della casa di uno dei proprietari e, successivamente, in via Bellinzona. L'altro socio decise di ritirarsi ed è così che ne rimase uno solo. Fu in quella occasione che venne modificato il nome alla radio: essendo ubicata in una zona centrale della città si optò per Radio City Stereo, un nome più giovanile, più attuale, più figone insomma. Molti dei collaboratori della prima ora non c'erano più in quanto s'erano aggiunte delle voci più professionali.
 
Nel frattempo: nacquero Radio Gamma Nord e Radio Popolare Gorizia, Radio Onda Est diventò Radio Estereo International (diminuendo contemporaneamente l'ascolto e la professionalità delle conduzioni).
 
Io, a dire il vero, continuavo ad ascoltare spesso Radio Gorizia 1 che nel frattempo s'era trasferita da San Floriano del Collio (sua seconda sede dopo Borgo Castello) al centro città in via della Bona 18, sua attuale ubicazione, per continuare ad attingere tecniche e professionalità in più. Era pur sempre la migliore (!). Anch'essa s'era evoluta: la stereofonia e la musica non-stop erano le sue due nuove caratteristiche principali. Ed inoltre s'era accaparrata gli speakers migliori sulla piazza!
 
Fu in quel periodo che emerse alla grande Angelo grazie alle sue trasmissioni del primo pomeriggio esclusivamente dedicate alle novità discografiche soprattutto disco-dance, un conduttore che fece scuola (ed ancora oggi, ve l'assicuro, può fregiarsi del titolo di Maestro). Lui divenne ben presto il mio nuovo soggetto da prendere a modello.
 
Ma torniamo a Radio City Stereo. A questo punto devo dire che i miei ricordi, perlomeno per quanto attiene le date, non sono completamente lucidi. Tuttavia le cose dovrebbero essersi svolte così: ad un certo punto mi esaltai e pensai quindi di progredire passando a Radio Estereo, che non era certo più Radio Onda Est (che, pur non avendola mai ascoltata più di tanto, so per certo che aveva dei grandi speakers !) o Radio Gorizia 1, ma era pur sempre una delle radio importanti di Gorizia ed in più aveva un'area di copertura molto più vasta !. Ci trasferimmo io e Giulio, restammo lì però solo un'estate in quanto l'ambiente non ci piaceva.
 
Scegliemmo quindi di andare a Radio Gamma Nord, emittente sicuramente di più basso livello, tecnologico e professionale, ma con una discreta popolarità in città e nelle sue vicinanze. Essa era etichettata come radio di destra ma non fu certo questa sua particolarità a farmela scegliere, a quel tempo di sicuro non mi interessavo di politica ! Rimanemmo lì per circa un anno, molto ricco di soddisfazioni (grazie alle giovani ascoltatrici, in particolare !), dopo di ché venni ricontattato da
 
Radio City Stereo per un mio ritorno in quella sede. Proposi agli allora responsabili dell'emittente di poter comunque proseguire la mia permanenza a Gamma Nord, che non volevo lasciare per motivi esclusivamente affettivi, e nel tempo stesso di riallacciare la collaborazione con questi all'insaputa del proprietario di RGN (sapevo per certo che non avrebbe acconsentito), mentre Giulio accolse subito l'invito. La mia condizione venne accettata con l'impegno, da parte mia, di utilizzare un nome diverso da quello che sino ad allora avevo impiegato ovvero, molto semplicemente, Roby. Dovendo allora coniarne uno nuovo pensai al mio secondo nome, Massimo. Il problema è che uno speaker con questo nome c'era già, ma non avendo questi la mia esperienza e capacità diventammo: io Massimo-uno e lui Massimo-due. A breve mi trasformai in Massimo-One.
 
Nel frattempo mi stavo sempre più realizzando in questa nuova emittente a scapito della vecchia, ed è per questo che ad un certo punto mi decisi di mettere in chiaro la faccenda con il proprietario di RGN scegliendo quindi Radio City. La separazione fu' comunque dolorosa. Che bel periodo avevo vissuto, quante belle esperienze adolescenziali avevo avuto !.
 
A dire il vero, da un po' di tempo, anche a Gorizia si sentivano delle radio private piuttosto serie che provenivano da fuori. Una di queste era Radio Scarpandibus di Codroipo (UD), il conduttore di spicco si chiamava Gianfranco, ma conosciuto col nome d'arte DJ Ufone. E' stato questi a suggerirmi involontariamente la modifica del mio nome d'arte. Massimo-one divenne così Massimone, ovvero DJ Massimone, uno pseudonimo che mi portai appresso per parecchi anni !
 
Un giorno ci fu' presentato Maurizio, un signore con l'aria seriosa ma che nel contempo ispirava fiducia dato che in precedenza aveva in qualche modo collaborato con RG1. Ci faceva sognare un futuro migliore per la radio, ed in effetti di li a poco qualcosa cambiò. Oltre che instaurare un clima di simil-professionalità nell'organizzazione interna, ebbe una grande idea: la creazione di un locale da ballo gestito, dal punto di vista organizzativo, dai collaboratori della radio. La parte economico-amministrativa invece totalmente di competenza del proprietario della radio, ovviamente. Era la fine del '79. Alla consolle per i mixaggi ci alternavamo io (per le capacità), Giulio (ragazzo scaltro), Franco detto "Fonzie" che conoscevo da tempo. Questi in particolare era molto utile in quanto disponeva di un nutrito archivio personale di dischi-mix dal momento che soleva fare il DJ in molti festini privati. Maurizio aveva trovato un valido ambiente da adibire a tale utilizzo e cioè il ristorante dell'Ente Fiera, allora "Espomego", denominandolo "Up&Down". L'attivavamo solamente la Domenica pomeriggio ma fu un grande successo. In una sola apertura si vendevano anche 2.000 biglietti d'ingresso! Ed è in quel periodo che ottenni il mio primo momento di gloria (nulla a che vedere con Mike Bongiorno !) e popolarità.
 
Contemporaneamente a Sant'Andrea, borgo di etnia prevalentemente slovena della città, trasmetteva Radio Sant'Andrea (Radio Standrez).
 
Dopo questi mesi di fama e divertimento iniziarono i primi problemi: il proprietario della radio, a fronte di un notevole introito economico dovuto ad "Up&Down", non aveva nessuna intenzione di spendere alcunché per miglioramenti alla radio (impianti e dischi in primis). Decidemmo allora di scioperare, nel senso di non fare più assolutamente nulla, ma egli non cambiò idea: "i soldi me li metto in tasca io, e basta!".
 
In questa crisi profonda decisi, conscio delle mie capacità, di provare (finalmente !) con Radio Gorizia 1. Dapprima telefonai e parlai con il Capo e, da questi invitato, andai a registrare un provino. Esito: OK! Era il marzo del 1980.
 
Nacque, nel frattempo a Gorizia, (Radio) GORIZIA HI-FI, altra emittente minore di Gorizia.
 
 A quel tempo RG1 era indubbiamente la radio più ascoltata da tutti, proprio per la qualità delle trasmissioni e dei conduttori (ricordiamo ad esempio: Alma, Luigi, Giuliano, il diskgiocattolo Roby).indietro

Fui collocato subito in una fascia di ottimo ascolto all'epoca ovvero alle 20,45. Novità dance, tre volte la settimana e, guarda che coincidenza, alternato a chi ?? Ricky !
A seguire, nella penultima fascia oraria della sera, avevo Giuliano persona a me già nota ma che in questo modo conobbi meglio.
Ed in effetti fu proprio questo il mio secondo momento di gloria. La mia notorietà, ovvero quella del DJ  MASSIMONE, trovò terreno fertile grazie al fatto che:
- RG1 era l'emittente più ascoltata;
- il materiale musicale veniva trasmesso con molto anticipo sulle avversarie;
- gli speakers presenti erano i più validi sul mercato locale;
- la fascia del prime-time serale era molto seguita dai giovani;
- era il periodo della mia migliore prestanza professionale (!). 
Ebbi inoltre modo di perfezionare di molto la mia tecnica di mixaggio grazie alla scuola di Angelo (che all'epoca era il Dee Jay della discoteca Randez Vous) e, anche grazie a questo, fui chiamato varie volte a fare il DJ in molte feste private. Ma era tutto troppo bello per durare a lungo !
 
A quel tempo Radio Gorizia 1, grazie al fatto di ESSERE LA NUMERO UNO, esigeva da tutti i collaboratori serietà, abnegazione, ferreo rispetto delle regole. Insomma, tutte cose che ad un ragazzo di 16 anni sembravano esagerate. Ed è così che, avendo preso un po' troppo alla leggera queste normative una sera, mentre mi stavo preparando la scaletta, venne uno dei proprietari a dirmi che venivo sospeso dalla radio. Si concluse quindi, in maniera alquanto stupida, la mia collaborazione con l'emittente durata un anno. Che tristezza, che delusione!
 
Ma guarda caso a quel tempo frequentavo le professionali ed in classe con me c'era un certo Michele (per tutti Micky) che, come molti altri a dire il vero, era intenzionato a mettere su una sua radio privata. Se è vero che sino ad allora avevo preso con molta leggerezza il suo progetto è altrettanto vero che a questo punto, visto quello che mi era successo, incominciai ad interessarmi alla sua proposta e decisi di aiutarlo. Da competente, ovviamente, perché nessun'altra persona che lo affiancava aveva mai avuto esperienze precedenti. Ricordiamoci che io provenivo dalla grande Radio Gorizia 1!
Ed è così che iniziai a portare le mie cognizioni all'interno di Radio Cormòns '80, questo il nome che le era stato dato. Pur essendo un'emittente nuova conquistò fin da subito il favore del pubblico, come si suol dire, grazie al fatto che:
- essendo una radio di paese, in tutto il circondario era diventata la radio della propria zona ed anche perché:
- pur con palesi difficoltà economiche e strutturali, ebbe la fortuna di trovarsi ai piedi del monte Quarin su cui pose il ripetitore (peraltro piuttosto potente) che le permise da subito di poter coprire una vasta zona con il proprio segnale, avendo anche scelto un'ottima frequenza per il proprio segnale FM.
 
Grazie al mio background ed esperienza ero quasi considerato un idolo dagli altri collaboratori della radio, compreso un certo Massimo Coppola che a quel tempo, giovanissimo ma già mio ascoltatore e fan sulle frequenze di RG1, aveva tutte le intenzioni di diventare famoso! Ed è così che iniziò ad apprendere da me tecniche, trucchi del mestiere, suggerimenti (esattamente come feci io precedentemente con Angelo). In pratica stava crescendo professionalmente.
 
Da persona coscienziosa quale sono, decisi di portarmi appresso due conoscenze radiofoniche al fine di migliorare la qualità dei programmi. La prima risale agli albori della mia attività radiofonica, il vecchio e caro Giulio, la seconda un personaggio che a dire il vero avevo conosciuto da poco: Delmo. Con quest'ultimo avrò a che fare più volte successivamente.
Anche "Fonzie", sentite le nostre voci alla radio, venne per un certo periodo a condurre programmi.
 
Il mio impiego fin dall'inizio fu full-time ovvero iniziavo alle 8.30 e terminavo alle 19.00 tranne il sabato (dove rimanevo solo la mattina) e la Domenica, pranzando a casa di Micky con il quale provvedevo al corretto funzionamento dell'emittente oltre che condurre alcune trasmissioni nell'arco della giornata ed i notiziari. Facevo spola Gorizia - Cormòns - Gorizia su rotaie (col treno, insomma!). Nel frattempo il nome della radio si trasformò in R.C.'80 con l'intento di nascondere la sua provenienza paesana e renderla così difficilmente ubicabile.
 
Arrivò l'estate, ricca di soddisfazioni e con un sempre più crescente consenso di pubblico, la popolarità dell'emittente e degli speakers (in particolare) cresceva di settimana in settimana tant'è che io, Delmo, Giulio (tutti e tre di Gorizia) assieme a parecchia gente del luogo, formammo un gruppo di "casinisti" che operava la sera. In pratica tra mattina, pomeriggio e sera si può dire che ... oramai vivevo a cormòns!
 
Giunse settembre. Il 19, essendo sabato, dopo i miei impegni radiofonici della mattina avrei dovuto avere il pomeriggio libero ma quel giorno, eccezionalmente, sarei dovuto ritornare per l'espletamento di certi compiti. A casa mi aspettavano per il pranzo ma il mio problema, quel giorno, era l'orario dei treni: non sarei riuscito tornare a Cormòns per l'ora prefissata. Fu così che chiesi in prestito a Micky il motorino, il mitico Benelli a 3 marce. Da piazza Massimiliano presi per il sottopassaggio Saldarini ma all'altezza del (tristemente) famoso incrocio con via Gorizia ... patatrac!! Un auto mi tagliò la strada. Fu un incidente molto grave perché entrai immediatamente in coma, tant'è che fui trasferito d'urgenza in Terapia Intensiva all'Ospedale di Udine. Per fortuna tutto si risolse per il meglio (difatti ci sono ancora !) anche se per il pieno recupero ci volle molto tempo e cure costanti ed impegnative.
 
Dicembre 1981: ripresi la mia attività a R.C. Radio '80 (ulteriore modifica al nome) ancora sballato ma funzionante (!). Venne primavera ed incominciarono i primi problemi tra me e Micky, diatribe che si trascinarono per alcuni mesi fino a quando, non avendo raggiunto alcun risultato utile, decisi di troncare il nostro rapporto. E' sempre molto triste chiudere un capitolo, ci sono sempre dei vissuti e dei ricordi che oramai fanno parte di te.
Prontamente, nel mio ruolo, mi succedette Giulio. Nel frattempo anche Massimo Coppola era cresciuto e gli venivano affidate sempre maggiori incarichi. Contemporaneamente la radio si associò al circuito nazionale RADIO TIR, per trasformare successivamente il proprio nome in TIRRADIO.
 
Anche Delmo, come me, decise di lasciare la radio ed insieme scegliemmo di dedicarci alle Discoteche. Questa fu una svolta decisiva in quanto così facendo avremmo abbandonato lo speakeraggio radiofonico per passare a fare esclusivamente i Disco-DJ. Venimmo a sapere che "Fonzie", che già lo faceva, aveva cambiato discoteca e quindi quella precedente era provvisoriamente sguarnita. Ed è lì difatti che ci rivolgemmo, da Ermes. Messi alla prova fummo giudicati capaci e quindi assunti entrambi in quanto la discoteca in questione, che si chiamava "SHANNY", a S.Giovanni al Natisone, aveva due piste da ballo: quella inferiore dedicata perlopiù a musiche latino-americane e/o similari, quella superiore esclusivamente disco. Alla consolle ci si alternava (io sopra, lui sotto e viceversa) perlomeno sino ad una certa ora, fino a quando cioè tutti i clienti dello Shanny si riversavano nella sala di sotto e si facevano le 5 o 6 del mattino. Le volte che non vi era molta clientela o che si chiudeva prima del solito si andava allo "CHEYENNE" di Manzano, a pochi chilometri di distanza. Un po' meno discoteca, un po' più night. A forza di andarci diventammo amici di Valentino, il proprietario, tant'è che circa un anno dopo, a seguito di un furioso litigio con Ermes (per motivi economici) decidemmo di trasferirci lì. Certo, il lavoro era diverso rispetto a prima, però anche questo ci dette delle gran belle soddisfazioni. Però, come sempre, ogni bel gioco dura poco e così i primi dell'84 chiudemmo anche con Valentino.
 
Il periodo seguente si può tranquillamente definire "nero", di profonda crisi. Infatti ero nullafacente ma soprattutto nullatenente (difatti se non si lavora non si ha nemmeno una lira!). Girovagavo tra sala biliardo, sala giochi, bar, ecc. ... assieme a me Delmo.
13 giugno 1984, mi metto con Daniela, conosciuta appunto in sala giochi. Passa l'estate e, a settembre, chi ti rivedo? Il mio vecchio amico Denny (Daniele) che nel frattempo aveva avviato una sua emittente: L'ALTRA RADIO. Le passioni sono dure a morire ed allora accettai la proposta di collaborare con lui. La sede, fatiscente e alla buona, era sita in via Mameli al II piano di quell'edificio. L'impianto di bassa frequenza era di tipo economico (così come il suo trasmettitore che le permetteva una zona di copertura modesta), di dischi non è che ce ne fossero tantissimi, però l'idea di riprendere a far radio mi conquistò. Un periodo tutto sommato che io ricordo con piacere, fatto senza scopi di lucro ma solo per passione.
 
Un anno dopo incontrai Mario, ci conoscevamo perché avevamo frequentato la stessa scuola (quella dove conobbi Micky). Mi propose di passare a Radio Popolare dove lui era una specie di Angelo a RG1 (un tuttofare, una colonna della radio), prospettandomi degli incarichi di un certo tipo. Accettai di parlare con il presidente della cooperativa che gestiva l'emittente con il quale raggiunsi l'accordo.
E' sempre doloroso cambiare pagina soprattutto quando pianti un amico (Denny, in questo caso), anche se lo fai per un presunto miglioramento. A Radio Popolare mi diedero in gestione il pomeriggio svincolando così Mario dall'impegno per metà giornata. Oltre che condurre una mia fascia di trasmissioni gestivo materialmente il buon andamento dei programmi, esattamente come faceva Mario di mattina. Ma questi non rimase ancora per molto tempo nell'emittente (e pensate che vi ci si trovava dall'inizio!), difatti fu assunto in una struttura a cui solo un idiota avrebbe detto di no!! Va da se che il mio impegno passò allora da part a full time, tenendo quindi le redini dell'emittente (sempre su indicazioni del capo, ovviamente). E chi ti ritrovo in quest'emittente?! Giuliano Almerigogna! Gradita sorpresa.
 
Pressappoco contemporaneo al mio arrivo iniziò la collaborazione con l'emittente anche un ragazzino, Aureliano, che come s'intuisce dal nome era d'origine romana. Con lui mi trovai subito in sintonia.
Di li a poco si era formata un'allegra combriccola (oltre che noi due c'erano Paolo, Patrizia, Arianna, Renato, Fabio, tanto per citarne alcuni) che si ritrovava ogni sera al di fuori dell'ambiente radiofonico. La circostanza che contribuì più di tutte a rafforzare la nostra unione è rappresentata dal "GIUGNO CORMONESE", sulla falsa scia dell'"Agosto ronchese" ben più noto ed affermato. In sostanza la gran parte delle serate vedeva me ed Aureliano fare i Dee Jays davanti un'appagata platea di giovani scatenati dal ritmo de la notche. Anche in quel periodo, esattamente come nell'82 allo "Shanny", c'erano i mondiali di calcio che però, come ben sappiamo, non finirono come quattro anni prima (!!). Venne quindi allestito un maxi-schermo per la visione delle partite.
 
Passata l'estate iniziò l'attività radiofonica autunnale ed, insieme agli impegni di lavoro, io ed Aureliano iniziammo per diletto un'attività molto strana ed in notevole anticipo su ciò che avvenne qualche anno dopo (vedi THC): infatti cercavamo a più non posso canzoni note o meno note che contenessero sul lato B del 45 giri (a quel tempo esistevano ancora!) la versione strumentale della stessa e, con l'ausilio dell'apparecchiatura dell'epoca (sostanzialmente un giradischi e due piastre di registrazione), sovrapponevamo le nostre voci. Ne usciva una canzone con un testo, diciamo, spinto e molto divertente. All'uopo ci battezzammo "RUTTOS"! Al duo iniziale si aggiunsero anche altre voci man mano che la produzione aumentava! Conservo ancora oggi una notevole raccolta dei best dei Ruttos. Il risultato era molto complesso (voci sdoppiate, cori anche in falsetto, eco, reverberi, ecc.). Il mio unico rammarico è che a quel tempo non esistesse già la tecnologia digitale di oggi, nel qual caso potremmo essere ancora in voga a livello di popolarità (!).
 
 

 

 
   

 

 

   

 

 

   

 

 

   

 

 

 
 
 

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