Titolo:
"I Troll o
dell'anarchia"
Curatore del documento: Draco Roboter
Mail: roccopapaleo@yahoo.it
Versione
della FAQ: pre-alpha 3
Frequenza di invio: aperiodica
Inviata ai newsgroup (come link):
it.discussioni.litigi,
it.cultura.cybersocieta.lamer,
it.discussioni.folli,
it.cultura.cybersocieta
Ultimo
aggiornamento: 3 apr 2001
URL:
http://www.oocities.org/it/roccopapaleo/faq/italiano/Troll.txt
Oggetto: una discussione sui disturbatori
della rete e sul concetto
di giusto ed ingiusto, "legale"
e "illegale" su usenet.
Ringraziamenti:
(dai
NG
it.discussione.litigi,
it.cultura.cybersocieta,
it.discussioni.animali.gatti, it.news.moderazione, it.news.net
abuse) Rita (if you want)^2, cyb, keroppi,
Anchise, Nettuno
gulp, danny.T, Luca@no.spam, paquito
Ringraziamente particolari a
"FaSer", E-man (psicologia)
Maurizio Vaggi (mavaggi_at_tin_dot_it)
(faq ufficiale sul trolling)
Mauro "Lucky" Barresi (niubbologia)
Whiplash (anonimato) Mamo (incoraggiamento) Bakunin (etica idler)
F.Lentini e G.P. Vanoli (per la loro
esistenza)
Disclaimer:
L'autore non si assume alcuna responsabilita'
per eventuali errori o
inesattezze che possano essere presenti
nel documento. L'autore non
si
assume alcuna responsabilita'
per gli eventuali comportamenti
indotti
dalla lettura di
questo documento. Questo
documento,
inoltre, deve essere considerato frutto delle opinioni personali
dell'autore, maturate nel corso della
frequentazione di vari gruppi
della gerarchia fra cui
it.discussioni.litigi, e della lettura delle
FAQ che
sono state scritte sull'argomento, non un'enunciazione di
verita'
assolute. Quanto segue
vuole essere un
tentativo di
approfondimento del fenomeno, una
ideale prosecuzione del lavoro
fatto da
M.Vaggi.
"I
Troll o dell'anarchia"
Copyright (c) 2001 Draco Roboter Crew
Permission is granted to
copy, distribute and/or
modify this
document under the terms of the GNU
Free Documentation License,
Version
1.1 or any
later version published by
the Free
Software Foundation; with
no Invariant Sections, no Front-Cover
Texts and no Back-Cover Texts. La licenza puo' essere trovata su
http://www.gnu.org/copyleft/fdl.txt
Commenti e critiche sono graditi.
Storia della FAQ:
V alpha 1, 13 mar 2001, nasce questo
documento. V alpha 2, 15 mar
2001, contatti con, Mauro Vaggi e Mauro Barresi V alpha 3, 19 mar
2001, aggiunta parte sulla legalita' e
re-format. V alpha 4, 3 apr
2001, aggiunta anonimita' grazie a whiplash. V apha 5, 20 apr 2001
aggiunta parte sull'etica idler
*Introduzione
Ho cercato ultimamente di capire piu'
approfonditamente cosa sia un
Troll e quale sia il suo comportamento all'interno di it.*, spinto
dalle
vicende legate a
it.sesso.discussioni [1] e
it.discussioni.leggende.metropolitane [2]
di cui si e' ultimamente
dibattuto su it.news.net-abuse. Avevo
in passato incontrato altri
troll
su it.discussioni.animali.gatti
su cui stavo discutendo la
vicenda
bonsaikitten[LNK1], la mia
reazione, dopo essere a piu'
riprese caduto nel tranello, e' stata
quella di killare quasi tutti
i disturbatori, tranne un paio che mi
avevano incuriosito.
Ho iniziato quindi a frequentare
it.discussione.litigi, notando che
i post delle persone killate erano in crosspost con questo gruppo,
prima solo come lurker, poi come
postatore. IDL ho scoperto e' un
luogo virtuale spesso divertente se si comprende lo spirito
della
cosa.
Questo non significa che io sia un IDler
o perlomeno io non mi
considero tale.
Questa documento e' il risultato del lavoro di chi sta cercando di
spiegare anche a se stesso il fenomeno. La chiave di lettura e' un
po' "x-files" un po' accademia. In caso d'utilizzo di questo
come
FAQ "propedeutica" per newbies, consiglio di non
prenderla troppo
sul serio :-)
* Il
troll
Il troll
e' in senso proprio un messaggio studiato per attirare
delle risposte predicibili o dei litigi (flame). Il termine deriva
dal
modo di dire "trollare (lanciare l'amo) per i niubbi", il
trolling e' in origine un tipo di pesca
sportiva. Il troll ben fatto
induce i novellini stessi (niubbi o
newbies) e chi cerca il litigio
(flamers)
a rispondere alla provocazione rendendosi ancora piu'
evidentemente tali, mentre sottilmente fa
capire ad i piu' esperti e
saggi di essere un esca. In questo senso,
per non creare ambiguita',
si parla anche di troll-bait cioe' di esca
per il trolling.
Il troll , e' anche il disturbatore,
l'attaccabrighe, il personaggio
che svia il dibattito dal suo tema[4] per
attirare l'attenzione, per
disturbare certi newsgroup o per divertisi
alle spalle degli altri.
Il suo
scopo principale e' quello di creare
un grande volume di
risposte, di solito causati da litigi
(flame-wars), ma ci sono anche
tipi di trolling piu' sofisticati.
Generalizzando il concetto di trolling alla vita reale,
quest'ultimo
puo' avere addirittura degli scopi
positivi[4].
Vedi anche la FAQ in inglese sui troll
[FAQ2]
*Il
trolling consapevole: ovvero chi ci fa.
Questo e' il trolling nel senso proprio
Il trolling nella sua forma forse piu' benigna e' semplicemente un
gioco, spesso divertente anche se
con i limiti di ogni "gioco al
massacro", nel senso dato a questo da Berne nel suo libro
"A che
gioco giochiamo"[PSI1]. Il troller
non ha lo scopo principale di
discutere una certa questione, piuttosto
ha quello di provocare per
il gusto di provocare e divertirsi alle
spalle dell'ignaro postatore
che non si rende conto, o si rende conto
solo in parte, di essere
gabbato.
Il fine e' spesso
umoristico-spettacolare e quindi ha
bisogno
di spalle e spettatori.
A questo scopo alcuni, i
piu'
riconoscibili, si mettono in cross-post con it.discussioni.litigi,
it.discussioni.folli e/o con dei gruppi a caso (it.fan.studio-vit,
it.fan.starwars di solito). C'e' da
notare a tal proposito che
questi
ultimi essendo i
piu' riconoscibili sono
anche quelli
potenzialmente meno fastidiosi.
Il gioco inizia con quella che viene
chiamata "troll-bait" o
"flame
bait", ovvero di esche
per trolling o per litigi. La
forma piu'
semplice di "esca per
litigio" consiste nel
fare un affermazione
forte in un luogo inadatto, in altre
parole bestemmiando in chiesa.
Potrebbe essere un idea ad esempio mandare
un post dal titolo "Viva
il
duce" su it.politica.pds o viceversa "Viva
la mona" su
it.politica.destra[5]: in entrambi i casi
si potrebbero avere delle
reazioni violente. In realta'
non credo che un comportamento del
genere
porterebbe a dei
buoni frutti, in
quanto troppo
esplicitamente provocatorio.
L'utente, per quanto
ignaro, si
accorgerebbe subito del trucco e non
cadrebbe nel tranello. Il bello
di questa tecnica e' che se riesce spesso non c'e' bisogno di fare
null'altro che stare a guardare, basta che
un contestatore (flamer),
che e' un troll di altro tipo, e un
vero-credente (true-believer) si
incontrino perche' la baruffa inizi.
Una tecnica piu' sottile e'
quella che si potrebbe chiamare "del
gioco
delle tre carte". Come nel gioco
delle tre carte c'e' il
cartaro e uno e piu' compari che giocano. I compari possono o meno
essere dei fake del cartaro. Si intende
con "fake" uno pseudonimo
del
cartaro, il quale posta
assumendo due o piu'
personalita'
distinte. Mentre la pseudo discussione
prosegue puo' avvicinarsi il
pollo, che a quel punto viene spennato a
dovere. Il concetto di fake
lo discutero' piu' avanti parlando dei limiti etici del trolling e
dei suoi risvolti politici.
Evoluzione e` la tecnica del
Branco, dove un intero ng partecipa
alla
flame in x-post dividendosi in soggetti
che postano alcuni
prendendosi gioco del pollo,
altri prendendone le
parti. Il
risultato
e` un orgia di violenza,
con possibili ricorsi
ad
*amicizie
altolocate*. Pregevoli i
casi in it.sociale.scout e
it.hobby.cucina da parte di
IDF provocando niente
meno che
l'ammonimento ufficioso del GCN,
pena l'inibizione del crosspost.
Ciclici quelli di IDL. [Vedi
"Invasioni dei Newsgroup"]
I personaggi di cui stiamo
parlando hanno anche un terzo tipo di
comportamento, che potremmo chiamare di allenamento: fare gare
di
retorica che si svolgono all'interno di
IDL per decidere, come un
branco di lupi, chi e' il piu' cattivo,
bisogna anche notare che il
piu' cattivo deve essere preferibilmente anche arguto e divertente
per essere effettivamente un lupo
vincente.
Le dinamiche sociali interne sono
complesse, i pareri degli alfa
sono
tenuti in gran
conto, questi esemplari
danno le dritte
politiche ed etiche al branco, altri vanno
a caccia (di polli[7]) su
altri
gruppi, altri ancora pur
considerati dei paria rimangono
all'interno del branco. Questi ultimi sono
trattati malissimo dagli
altri e
probabilmente proprio a
causa di questo rimangono. Berne
direbbe
che stanno giocando allo
"stupido" e che hanno trovato
questo estremo modo di riconoscimento
sociale.
L'anonimato permette di usare uno stile di
comunicazione piu' libero
che sarebbe difficile o impossibile in un
normale ng. Piu' che altro
perche ci si tiene a non infangare un certo nick o connotarlo come
potenzialmente aggressivo e intollerante.
In generale il gioco (nel
senso
di Berne) giocato
dai Troll e'
"guardie e ladri", che
l'equivalente psicologico del nascondino.
Il troll si nasconde
(sotto uno psedonimo sotto un account
farlocco o un remailer anonimo
e
soprattutto sotto una
personalita' falsa) e aspetta di
essere
beccato. L'anti-troll dualmente gioca a "ti ho beccato figlio di
puttana". Il primo non puo'
nascondersi troppo bene, altrimenti non
sarebbe mai preso ed il suo non sarebbe
piu' un gioco ma un lavoro,
d'altra parte non puo' essere
neanche troppo esplicito altrimenti
non
sarebbe preso in considerazione. Il secondo scarica la sua
rabbia
incastrando l'avversario,
cercando di dimostrare nel modo
piu'
inconfutabile la pochezza
e l'idiozia dell'essere un
disturbatore, cercando inoltre di
dimostrare oltre ogni ragionevole
dubbio che l'avversario e' un troll.
Quello di cui non si accorge e'
che in questo modo diventa esso stesso un
troll (consapevole)
Per combattere questo tipo di troll (quello di
primo livello il
troll semplice) basta tenere a mente che
il suo scopo principale e'
continuare la discussione, quindi se si
lascia perdere si ha vinto.
Piu' complicato il caso delle flame con
molti partecipanti, in quel
caso
e' forse il
caso di avvertire
gli altri partecipanti
dell'avvenuto riconoscimento prima di evitare la conversazione per
esempio
mettendo nel killfile
l'interlocutore. La decisione in
questione e' delicata in quanto cosi'
facendo si rischia di passare
per
intolleranti, censori,
fascisti e quant'altro. Inoltre c'e'
sempre in agguato il pericolo di
trasformarsi in net.cop
*Troll (e anti-troll) inconsapevoli: ovvero chi
c'e'.
Il
troll inconsapevole e'
altrettanto attaccabrighe e disperante
dell'altro tipo di troll ma ha una pericolosita' maggiore. Insieme
al
suo alter-ego l'anti troll (il quale
e' per sua natura solo
inconsapevole), che assume la sua forma
piu fastiosa nella versione
del vero-credente, forma l'humus e i presupposti affinche' i troll
agonistici abbiano vita facile.
Il troll inconsapevole non sa' di essere
solo un fastidio, che cio'
che scrive e' spesso ridicolo o fuori
luogo, pensa semplicemente di
essere uno che ha qualcosa da dire.
Il troll-vero-credente e' quello che, letto il post "Viva il duce"
dell'
esempio fatto in precedenza,
inizia a dimostrare in modo
dettagliato ed esauriente perche'
la cosa detta
e' falsa e/o
inopportuna, sino ad arrivare
entro un paio di
post, a spiegare
l'esatta
genealogia di meretricio
della famiglia del
suo
interlocutore.
Gli anti troll (net.cop[13]) sono a loro volta troll e sono i piu'
pericolosi in assoluto perche' non
solo non si rendono conto di
esserlo, ma pensano anche di essere dalla parte della ragione. Nei
casi piu' disperati si nota una tendenza a
scrivere FAQ kilometriche
e a postarle, giustamente, su
it.cultura.cybersocieta.lamer. Il loro
scopo e' il seek-and-destroy dei troll, sentono l'odore lontano un
miglio, spesso anche quando non c'e' nessun troll. Il loro
errore
non consiste tanto nel combattere i disturbatori, che anzi sarebbe
uno
scopo positivo, quanto nel
causare disturbo nel tentare di
farlo, senza peraltro riuscirci.
Bisogna chiarire che il semplice
richiamare i postanti all'ordine netico non
e' in se' un segnale che
il postatore sia un net.cop Il net.cop e'
tale quando il richiamo
all'ordine e' il suo principale scopo nel
postare [9]
Nella sua versione fake-buster (nuovo conio) l'anti-troll cerca di
svelare l'identita' dietro il
fake in modo da fargli perdere la
faccia. Il troll pero' cerchera' di
evitare questo, anzi reagira' e
usera' come strumento di misura
della sua astuzia quella del suo
giustiziere.
*Tecniche
anti troll.
Cosa
fare una volta riconosciuto il disturbatore? Ci sono varie
tecniche, inizio con quelle piu'
funzionali.
La prima
e' la tecnica zen del raggiungimento del satori. Ci si
siede sulle mani fissando per almeno cinque minuti il post sinche'
ci si convince dell'inutilita' di una
risposta, quindi ci si guarda
intorno uscendo per un attimo dal
"mondo virtuale", infine ci si
fa
una risata e si dimentica il tutto. E' la
tecnica migliore.
La seconda puo' essere chiamata del
pistolero: si manda un messaggio
con scritto solo "plonk" magari
preceduto da una frasetta spiritosa,
o asettica dopo di che' si mette
l'interlocutore nel kill-file.
La terza o del monaco sulla montagna e'
come la precedente ma senza
avvertire l'interlocutore. Ovvero: o
si scrive solo la frasetta,
oppure ci si limita a metterlo in
kill-file senza fare reply.
L'efficacia di ogni altro tipo di rappreseglia e' dubbia, a
volte
addirittura controproducente, spiego in
che senso piu' avanti.
*Tecniche
anti net.cop
Ma
quali possono essere le
tecniche anti
net.cop/veri.credenti,
soprattutto se vanno in branco?
Una soluzione sarebbe comunicare la
cosa via mail, ma come
vero
credente ancora in azione ti assicuro che
questo spesso non serve a
nulla,
anche quando e'
possibile farlo. Fra
l'altro e' utile
ricordare
che la mail
di risposta puo'
essere facilmente
falsificata, quindi puo' essere che ci stiamo
lamentando con la
persona sbagliata.
Cosa poi e' necessario fare contro
chi litiga in pubblico dicendo
che l'errore e' stato fatto in pubblico ed
in pubblico va discusso?
Il
buon meta-anti troll
(il troll-anti-troll-antitroll :-))
risponderebbe
<meta> ca**ate [8] </meta>
Per
fare questo bisogna avere
una certa autorevolezza, in caso
contrario bisogna argomentare, motivare, articolare, fornire link.
Facendolo ovviamente si finira' per essere
tacciati d'atteggiarsi a
"padroncino di usenet", o ci verra consigliato di farci i "casi"
propri.
O in una sola frase: "io posto quello che mi pare quando mi pare e
tu fatti i *casi* tuoi."
Quest'ultima sembra essere la
replica standard del
troll
inconsapevole all'anti troll, e mi pare
che sia un ottimo carattere
di riconoscimento del troll inconsapevole. Una sorta di cartina al
tornasole, una replica sintomatica che si presta
ad analisi profonde
(:-), spesso accompagnata e indotta
dalla sua mancata distinzione
tra moderazione e autoregolamentazione,
tra killfile e cancel, ecc
Non so se servirebbe pero'. Come dicevo la
categoria net.cop o vero
credente
e' la piu' pericolosa. Siamo
nel campo della
sperimentazione purtroppo.
Ricapitolando si puo'
- citargli questo documento e aiutarmi a migliorarlo?
- rispondere :- "ca**ate"?
- spiegargli il problema via mail?
- killarli?
Non
saprei, Del resto chi
ci dice che senza quei
net.cop la
situazione sarebbe peggiore? Come
spiego da qualche
parte il
trolling puo' avere effetti anche positivi in certi rari casi, e'
spesso una questione di quantita' e
qualita'.
I
Veri Credenti del
gruppo abboccano spesso
al trolling, con
convinzione e sistematicita'. Sono
convinti che questa sia una vera
e propria missione contro il Male, non sentono ragioni e attaccano
alla
stessa maniera chi
cerca di indurli
alla meno rumorosa
reprimenda in email. La reprimenda stessa a volte impedita dalla e
nonimita' [vedi]
Confutarli sul newsgroup non da'
grandi frutti, Insistendo con
questa tecnica si rischia di
diventare a propria volta dei troll
inconsapevoli, di tipo anti-anti-troll.
Killarli,
essendo a volte
questi
net.cop/veri.credenti i piu'
competenti, e' controindicato .
La proposta migliore che ho sentito sinora
consiste nel consigliare
l'uso del Killthread. Che pero' e' spesso
inefficace, perche' alcuni
net.cop veri credenti si infiammano per un
nonnulla e spesso partono
per
la tangente, lancia
in resta, all'interno di thread
perfettamente in topic[10]
Infatti non bisogna partire dal presupposto che bisogna per forza
giudicare
l'operato altrui
(pubblicamente), ma semplicemente che
bisogna evitare i fastidi.
Provatele tutte e sappiatemi dire.
*il
TSA, ovvero sino a che punto si puo' essere troll.
[grazie
a M.Vaggi per
l'idea sottostante a
questa parte]
Innanzitutto e necessario sottolineare che
chi si comporta da idiota
mi da' il diritto di trattarlo da tale.
Non mi interessa se *lo fa*
o *c'e'*,
il punto e' che mi procura un fastidio e come *agente
fastidioso* posso trattarlo. Molti troller
sono forse delle persone
stimabili nella vita reale, e in molti
casi anche in rete quando non
sono sotto mentite spoglie, ma questo ai
fini di questo trattato non
ha importanza. Il problema e' che, almeno
in certi casi, il trolling
puo' essere addirittura divertente inoltre
ognuno di noi si comporta
di tanto
in tanto da troller. Il punto
e' stabilire di volta in
volta sin dove arriva il TSA (trolling
socialmente accettabile). Il
concetto
di TSA e' vago
e fumoso quanto il *comune
senso del
pudore*, fatto sta che esiste.
Il concetto di TSA risponde alla domande: sino a che punto si puo'
essere maleducati? Sino a che punto si puo' essere provocatori? Ci
sono
casi in cui e' meglio soprassedere? [vedi etica
del troll
consapevole]
Inoltre questa categorizzazione di
postanti non e' razzista, chi
decide
chi e' troll e chi no?
La risposta e' semplice in modo
imbarazzante: ognuno di noi
secondo i propri gusti. Il TSA e' un
tentativo
solo parzialmente riuscito
di definire quale
sia il
confine tra il provocare e l'insultare.
E' soprattutto per questo
che il trolling non e' considerato un
net-abuse: perche' non esiste
un modo
oggettivo per stabilire
cosa e' insultante o cosa
e' un
disturbo. La decisione di chi e' o cosa
sia un troll viene lasciata
in
ultima istanza al nostro
gusto ed alla nostra sensibilita',
tranne i casi in cui un certo tipo
di trolling non sia diventato
oggettivamente riconoscibile. Lo spam
[vedi] era per
esempio
all'inizio pensato come un tipo di
trolling, ora e' considerato net
abuse.
I provider hanno dei contratti
in cui specificano che il seguire
l'etichetta della rete e' necessario, ma e' dubbio quanto sia
necessario
La presenza di trolling, in alcuni casi ed in alcuni gruppi, serve
per
far aumentare il
senso di comunita'
e la coesione dei
partecipanti. Chi abbocca al
Troll e' il nuovo a cui
mancano le
informazioni, che non conosce le regole del
gioco. Il Troll in
questo caso non e' piu' la tecnica di
pesca, ma la figura mitologica
che sta di guardia lungo il ponte che
porta al villaggio.
E' infine interessante notare, e qui sta il trucco, come la
forza
del troll non e' in se' ma nella reazione
che provoca.. in noi :-)
*I
killfile
I
kill file sono
un male, un
pericolo per la
liberta' di
espressione, una tecnica nazista che
serve per chiudere la bocca
all'avversario? Niente di tutto cio'.
I kill file, insieme ai
comandi che servono per ignorare certi
thread, sono dei telecomandi
che
hanno solo la funzione di cambiare
canale quando una certa
trasmissione e' noiosa o inutile. Non vietano in nessun modo
alle
persona in questione di esprimere il loro diritto di parola,
sono
solo una delle tante barriere che ognuno
di noi mette tra se' ed il
mondo
per non essere
sommerso dalle informazioni. Usare una
segreteria telefonica, una segretaria umana o degli alti cancelli
ha
lo stesso scopo nella vita reale.
I kill file possono essere superati
cambiando spesso nick, e' per
questo
che questa pratica,
chiamata morphing, e' vietata e
puo'
costare
l'account se segnalata come
abuso (un abuso e' un
uso
scorretto della rete, un comportamento
"maleducato" che formalizzato
dai contratti fatti con i provider diventa legge). Il
problema e'
che in
questa epoca di contratti gratuiti rifarsi un account non
costa nulla, se non qualche
minuto del proprio tempo, quindi lo
spauracchio della chiusura del
collegamento alla rete fa poca paura.
Quindi
benche' molti provider
abbiano messo nel contratto delle
clausole
che costringerebbero i loro utenti ad
un comportamento
neticamente corretto, difatto lo
scollegamento di alcuni account non
porta
a nulla se non ad un acuirsi della battaglia.
*
quando prendere provvedimenti
Allora
bisogna concludere che
qualsiasi postatore annoiante va
killato, segnalato all'abuse, denunciato
e/0 vilipeso? Assolutamente
no, il tapino potrebbe essere
semplicemente qualcuno che ha detto la
cosa
sbagliata al momento
sbagliato. Quindi prima
di prendere
provvedimenti e' necessario verificare di
non essere in torto.
Nella bibliografia c'e' un ampia casistica di cose che si possono
fare (controllare che non sia una bufala -
hoax- controllare che non
sia
un novellino etc..) [FAQ3] <META Col tempo cerchero di tradurre
per la realta italiana questi consigli>
*I nick
Dietro
i nick ci
sono delle persone
(trascurando l'ironia
etimologica)? Ovviamente si' se banalizziamo la domanda, ma in
realta' quell oche ci si chiede e' se i rapporti sociali via
rete
con il nick "Draco" siano davvero
o meno dei rapporti sociali con
chi scrive (il sig Ottorino La Pera) sotto
quello pseudonimo. La
cosa e' complessa, il mio parere che cio' dipenda dal
contesto. I
nick sono
"personaggi" e non
persone solo a patto che le persone
dietro quei nick siano consci di cio'. Una
stessa persona puo' usare
piu' nick, e nella realta' molti idler lo fanno,
per esternare parti
diverse
della propria personalita. Con alcuni nick
sono dei
personaggi, o quanto meno lo sono piu'
spesso, con altri sono delle
persone.
Tutto cio', beninteso, da un punto di vista etico, non da un punto
di vista legale.
*una
definizione semiseria del net cop
[del
"teorico del flaming"]
Post:
tassonomico del trolling.
Postatore: Meta-Troll di tipo
alfa (dei numeri
transfiniti),
riconoscibile dagli intenti dichiarati, e
dal fatto che mantiene il
xpost.
Grado di meta-trolling: 35%. Ma puoi fare
di peggio :)
Note tecniche:
l'uso
Microsoft Outlook Express
5.50 rende al
meta-troll
difficilmente praticabile il ricorso
al vario software statistico
disponibile per l'agent.
In buona sostanza un net.cop e' una versione del
troll-anti-troll
consapevole (forse l'unica versione
possibile) il gioco consiste
nello
stanare l'avversario, che
e' principalmente il
troll
consapevole. E in questo modo
il gioco di guardie e
ladri si
completa. Quello che distingue chi
semplicemente cerca di migliorare
la leggibilita' di un NG ed il net.cop e' la quantita' di messaggi
usati al fine di sostenere la propria
tesi.
**Conosci
il tuo avversario
*it.discussioni.litigi
Idl
e', insieme a
it.discussioni.folli,
benche' teoricamente
traduzione italiana del pacifico alt.flame
e' il "porting" italiano
di quei gruppi in lingua inglese che sono stati fautori o basi del
trolling internazionale, anche se in modo
*italiano*.
I
gruppi internazionali sono
principalmente alt.troll e
alt.syntax.tactical ma nella giugla della gerarchia alt ci sono da
citare anche
alt.fan.karl-malden.nose
e
alt.vampire.flonk.flonk.flonk[?].
I
personaggi stabili presenti
giocano al litigio piu' che
farlo
davvero, questo non non vuole assolutamente
dire che l'attivita' non
venga presa seriamente, non c'e' nulla di piu' serio del
giocare,
questo
nonostante il fatto che
*deve* essere divertente. Ad un
osservatore esterno danno
l'impressione di samurai che
lottino tra
loro
senza uno scopo
preciso, forse neanche
per battere
l'avversario, solo per la lotta in se'.
*Il
neticamente corretto versione idler
scopo:
far rosicare [vedi] metodo:
ironia, cattiveria, arguzia,
insulto (dipende dallo stile) cosa non fare: frignare, lamentarsi,
rosicare,
arrabbiarsi. Altrimenti si perde.
Cosa e' di cattivo
gusto: specchietto [da scoprire]
copione: Io sono migliore di te contro
copione: non e' vero e te lo
mostrero' antitesi: correttezza, serieta', silenzio [vedi tecniche
anti-troll]
esempio di specchietto
<cit> a: > >L'invasione degli
ultracorpi e' dunque cominciata? >
b:
> Tu ne sei la prova.
a: Uno specchietto giusto per inaugurare il nostro rapporto? Te ne
sono grato. </cit>
(a) insulta in qualche modo (b) (b) in
sostanza dice "anche
tu"
cioe' rimbalza sull'altro lo stesso
insulto (a) lo accusa di averlo
fatto, e della sua caduta stilistica
*L'etica del
troll consapevole ovvero
c'e' troll e
troll.
[ringraziamenti a Bakunin e Uncombed per
questo]
<citazione bakunin work in progress>
Io ti posso dire che, per quel che mi riguarda, non ho nulla
contro l'attuale assetto della gerarchia it.* e non ho mai avuto
alcun problema, di tipo censoreo e
strutturale, ad esprimere
il
mio dissenso quando
ne ho sentito il bisogno.
Ne' ad
abitarla e a viverla come piu'
mi e' parso comodo, non e'
cosi'
difficile, d'altronde. Questo per
quel che riguarda il mio
atteggiamento nei confronti della
struttura che coordina
la
gerarchia, non certo per
suggerirti alcuna mia
velleita'
netcoppara. Ogni tanto io, e si'
anche quelli che tu chiami del
"gotha" di IDL (in realta'
saremmo "I gotha",
definizione coniata
da
uno dei nostri
trastulli), ci divertiamo a
fare delle
scampagnate, e' vero, ma non abbiamo mai
perseguitato dei poveri
"innocenti" ne' cercato di
linciare e/o costringere al
silenzio
nessuno.
Questo per quel
che riguarda il nostro
atteggiamento
nei
confronti dei singoli
utenti della gerarchia.
Non
abbiamo
mai fatto net-stalking,
NG-flooding, mail bombing
ne'
quantaltro potesse esulare da
semplici scambi dialettici,
anche se
a volte tesi e molto poco
ironici (rare volte ma
e'
capitato). E questo per quel che riguarda i
veri e propri net
-abuse.
Se hai delle prove
contrarie a queste mie affermazioni
fammelo sapere. Quindi,
ricapitolando: il cyber-stalking ed
il net
-abuse non fanno parte del nostro modo di comportarci. Queste sono
tutte prassi tipiche dei vuesse, qualora
la tua giovane NNTP-eta' ti
abbia fatto perdere alcune puntate dello
show. C'e' dell'altro. Io e
mi sembra anche i miei amici di IDL,
stigmatizziamo assolutamente
chi
e' cosi' ridicolo da
confondere i NG con la
vita, quella
analogica
per intenderci. Chi
usa i NG per consumare piccole
vendette personali, usando come
arma il pettegolezzo, cercando
di
distruggere il morale e la
reputazione dell'avversario di turno,
gettando su usenet dati e notizie
riservate provenienti dall RL del
malcapitato. Ci divertiamo come dei
matti quando capita sotto il
nostro
placido sguardo lo
sciroccato di turno che ha
deciso di
cambiare
il MONDO partendo
dalla gerarchia it.*.
Chi insomma
attribuisce ai NG un'importanza spropositata,
chiaramente
proiettando sui NG l'importanza spropositata che danno al loro EGO
(case sensitive, eccerto). Ci tuffiamo a
pesce e ce li spartiamo da
buoni amici.
1) uso settare il f-up per portare i miei
"clienti" in altri
lidi, lidi dove la discussione
e' assolutamente in topic
2)
non lancio esche per
pescare nessuno, sono quasi tutti
miei vecchi clienti
3) non floodo: argomento, per quanto le risposte che certe
volte mi vengono date trascendano
l'infermita' mentale
4) fondamentalmente, in questo caso, sto
cazziando i disturbatori
<da mettere a posto>
*Trolling
come metodo
<sostanzialmente cito bakunin, con
alcune traduzioni linguistiche>
Qualcuno si arrabbia perche' gli
hanno cassato un post, e va su su
it.news.moderazione a esternare la sua
rabbia, gli si risponde piu'
o meno per le rime e dopo un paio di
giorni calano i troll
veri
quelli
che non seguono le
regole a trasformare tutto
in una
commedia all'italiana. Una o due
volte all'anno a questi bei tomi
gli
si offre un bel trattamento d'urto. Io quantomeno cerco di
portarli verso altri lidi. Non e' colpa
mia se i veri disturbatori
hanno scoperto come funziona il F/up
e come toglierlo. Io
non ho
alcun
problema a stare
qui e a farli risplendere
della loro
stessa imbecillita'.
[ la mia tesi consiste nel
dire che, benche si presuma una totale
anarchia di comportamento, ci
sono
delle regole non scritte
da seguire per essere dei
troll
accettabili. Qui non sto parlando del TSA,
in quanto la "societa" in
cui si vuole fare accettare e' quella
degli altri troll consapevoli,
non quella di usenet in generale.]
*Anonimato
<da controllare e riformattare/> Un
discorso *serio* sull'argomento
e'
piuttosto lungo e
complesso; mi limito
a parlare delle
"sciocchezzuole" pseudo
anonimizzatrici, piu' che sufficienti per il
trolling.
Allora...come fare a non esporre in
maniera immediata il proprio ip
come nntp-posting-host?
Ci si
connette al web ed in particolare ai gateway http-to-news
impostando nelle preferenze del mio navigatore un ulteriore proxy,
*anonimo*.
Per
proxy anonimo, qui, si intende un
proxy che non faccia il
forward dell'ip del client; e' possibile
trovare una lista piuttosto
estesa di tali proxy all'url
http://www.multiproxy.org, ad esempio.
Si badi: tali proxy son detti anonimi, ma, tutto sommato, cio' che
sappiamo e' che non fanno il fwd dell'ip
di chi lo utilizza.
L'anonimato vero e' ben
altra cosa...chi gestisce
quei proxy,
infatti,
potrebbe tranquillamente tenere
traccia di tutte
le
connessioni e utilizzarle come meglio
crede.
Per complicare un po' le cose, si potrebbe pensare di concatenare
una serie di proxy siffatti; un esperimento banale ed alla portata
di chiunque puo' essere il seguente: si
setta un proxy *anonimo*,
scelto dalla lista di
www.multiproxy.org, si accede poi ad
uno dei
tanti web-anonymizer (www.anonymizer.com o
www.rewebber.de, per fare
due esempi) e da li' si accede ad un
gateway http-to-news.
SCHEMA:
IO---->anon-proxy---->www.rewebber.de---->www.escount.com
Ed il gioco e' fatto.
<meta> Per una discussione piu' seria sul
vero anonimato,
raccogliero' appena possibile una
documentazione precisa parlando di
remailer mixmaster e chiperphunk,
concatenati. </meta>
Un paio
di note: l'utilizzo di proxy anonimi come quelli che si
trovano su multiproxy
non e', formalmente, illegale; la mia
impressione e' pero' che la gran parte di
quei proxy sono li' aperti
al
pubblico perche' mal
configurati e qualche problemino morale
andrebbe posto, specie nell'utilizzo
*improprio* degli stessi.
*Perche'
lo si fa
Si posta via web, oltre che per trollare,
anche perche' a volte non
si ha la possibilita' di collegarsi ad un
qualsivoglia servizio news
[tecnicamente la possibilita' di aprire un
socket diretto verso una
qualsivoglia porta 119] e la cosa e' molto
negativa se si ama il il
formato news e detesta i gateway web..
Postando via web, e' seccante esporre l'ip
della propria azienda ed,
al contempo, non si vuole che chi dovesse
spulciare, eventualmente,
i log del proxy-gateway aziendale si
faccia gli URL altrui.
Tenendo conto che ultimamente ci sono stati casi di licenziamenti
proprio a causa di questi [forse
indebiti?] controlli.
<meta: fare ricerca dei casi accaduti, controllare la legislazione
attuale in merito>
*Il
trolling fuori da usenet e
[Ancora da scrivere C'e anche via mail ed
anche nella vita reale. In
alcuni
casi con intenti positivi, vedi caso
Sokal e caso Benni
(finte poesie in concorso)]
esempi: #1:Portavoce dell'opposizione:
"siete gangster" Risposta del
ministro: "E voi cornacchie e
gufi".
[Il ministro ha peraltro dato una patetica
risposta a specchio.]
#2:Il trolling nel cinema: I nuovi
Madrigalisti con "Mavaffanzum" in
"Amici Miei".
*Il
trolling puo' essere considerato positivo in qualche senso?
Molto raramente.
Puo' essere usato ad esempio come strumento e il caso di Sokal, il
caso di Benni (che spedi' una poesia beffa ad un concorso) e tutto
il situazionismo lo dimostrano. Il
punto e' che perche sia usato
come strumento, ed ognuno di noi lo fa di tanto in tanto, ci vuole
*molta*
intelligenza. Inoltre
quello che il troll situazionista
vuole
testare e' la capacita' di un
sistema di resistere ad un
attacco
(come i whitehead- hackers)
quindi quello che vuole e'
proprio la reazione di rifiuto (kill-file
informatico o mentale) di
cui parlavo.
Insomma il troll puo' essere considerato il vaccino della malattia
*intolleranza* e *credulita*. Ricordando
che se un vaccino puo'
guarire la malattia puo' invece uccidere.
*meta-trolling
<message
newsgroup="it.discussioni.litigi"
poster="teorico del flaming]
Message-ID:
<000000.censored@news.nottingham.ac.uk>
b.clelia@mailcity.com (cyb) wrote:
>"Xxxxx Xxxxx"
<draco.roboter@wintermute.net>
ha scritto:
>Non tanto per la riuscita del tutto
(opinabile) quanto per l'idea
>stessa: trollare un NG di troll. Spettacolare.
E' da parecchio tempo che siete sotto
osservazione. Ottorino La Pera
e' solo la punta dell'iceberg. Un brain trust sta lavorando per la
progettazione di
it.discussioni.meta-litigi.
</message>
Non
si e' ancora verificato in realta'
(almeno che io sappia),
l'idea
consiste nel organizzare in banda dei
net.cop e
invadere [vedi tecniche di
invasione] it.discussioni.litigi.
E'
inutile sottolineare che quanto detto nel post indicato e' una
bufala.. o e' utile sottolinearlo? :-)
*invasioni
Le fasi classiche delle invasioni
- Introduzione e conoscenza del NG;
creazione di una
"personalita'"
rispettabile - Primi post "OT". - Monopolizzazione del NG, ovvero
percentuale di post e di reply relativi
con scatenamento di relativo
(anche se leggero) *rosichio* [vedi
glossario]
Spesso pero' l'invasione si fa meno
macchinosamente: l'esploratore
di turno becca dei polli su un gruppo *di
polli ma quello e` proprio
il peggio* e inizia a metterlo in
crosspost per far notare quanto
sia
*fesso*. Il branco a questo punto si scatena e da giu` di
brutto,
alcuni si trasferiscono *per una vacanzina* sul gruppo
vittima e la cosa s'ingrandisce. Ora
la bravura dell'esploratore
che rivendichera` per anni le grasse
risate procurate al branco -sta
nell'essere talmente brillante da farsi
amare dai frequentatori piu`
avveduti del gruppo- vittima in modo da
poter affermare con pienezza
la propria virilita` (almeno e`
la conclusione a cui sono giunto
considerando l'assoluta
necessita` d'imposizione di
questo
particolare *troll epistemico* mai visto
in forma femminile, esclusi
i casi di *donne bargute*, ovvero fake
prodotti da uomini).
Indiscusso maestro di quest'arte e` Sandrino O'Mazzulatore, ibrido
idler-iddieffer, segnalato tra i primi 500
della blacklist mondiale
insieme all'ormai pensionato Dio Sportivo.
*tassonomia
del pollo
il frignatore (whiner)
Archetipo del genere e' Bill
"palmjob" palmer. Credendosi un
grande
scrittore veniva ingiuriato, dopo
di che iniziava
delle
interminabili e comiche lamentazioni (vedi
whine e rant)
lo spaccaballe (net kook)
(net-kook standard) Postatore tenacemente fanatico con volonta di
cambiare
il mondo, pensa di
essere al centro di un
complotto,
assolutamente write-only mode e molto offensivo. Esempio eclatante
del genere (in italia) puo' essere considerato Prospero Pirotti di
cui
si puo' leggere qualcosa qui
http://www.linux.it/~md/usenet/pirotti.gz
(net kook
sborone-cazzaro-bauscia) Una
sottospecie, tipica dei NG
non di cazzeggio, ha forti tendenze alla fuga prendendo come scusa
la mancanza di tempo. Ha una assoluta
incapacita' di rispondere alle
domande,
anche (o forse
soprattutto) a quelle
cui basterebbe
pronunciare un si o un no. Archetipo G.Paolo Vanoli, che oltre che
net-kook e' anche uno spammer.
(net-kook niubbo) Semplicemente continua a
fare gli stessi errori di
netiquette. Qualsiasi cosa gli si dica
continua a fare gli stessi
errori. E' niubbo dentro,
irrecuperabilmente niubbo.
<meta:da fare>
il crank, il lamer, il newbie
</meta>
*il
trolling e la legalita' (in senso lato)
E' strano
che si scriva un intero documento come questo per poi
sostanzialmente consigliare di non fare
niente. Ma non si puo' fare
proprio nulla oltre a mordersi la lingua
e' "farsi una vita"[11]?
In
realta' qualcosa e'
possibile fare, ma
ci sono delle
controindicazioni, dei limiti e dei
pericoli.
*il
trolling e il net-abuse
Esistono delle figure semimitiche a guardia di internet che spesso
vengono
denominati abuse-man. Essi sono
coloro a cui le nostre
lamentele
possono essere destinate nel
caso in cui qualcuno ci
disturbi, come una mamma premurosa sentiti
i nostri crucci puniranno
i cattivoni che ci hanno trattato tanto male e che ci hanno detto
tutte quelle brutte parole. Gli
scollegheranno l'account, se non
addirittura il contratto telefonico
e, in casi eccezionali di
comprovata maleducazione e scontrosita' ripetuta e cronica,
legheranno ad una vecchia quercia il colpevole dandogli trenta
frustate.
Una sola parola a commento di quanto
sopra: balle!
Gli abuse man, coloro destinati in ogni provider a controllare che
non
siano stati compiuti degli abusi della
rete e che hanno il
potere di togliere gli account, sono solo dei tecnici che non hanno
competenza (e la voglia) per stabilire chi
ha ragione in un litigio.
Se e' vero che i contratti fatti con i
provider spesso prevedono un
comportamento neticamente corretto e
che quindi sarebbe possibile
contattare l'abuse desk ogni volta che si
incontra un disturbatore,
e' anche
vero che se questa pratica si
diffondesse si potrebbero
ingenerare almeno tre tipi di problemi.
a) il
nostro supereroe travolto
da una miriade di falsi allarmi,
magari mal documentati, potrebbe avere
delle difficolta' a compiere
il suo *vero* lavoro, cioe' combattere lo
spam e i veri net-abuse in
generale.
b)
potrebbero esserci degli
"errori giudiziari".
Ovvero potrebbe
essere "condannata" la persona
sbagliata, il pollo invece che il
troll (vedi faq di mamo sui toni di
grigio)
c) esiste anche un problema politico. I
modi usati da molti troll
per
nascondersi dietro l'anonimato,
remailer anonimi ad esempio,
sono stati creati per aumentare la
liberta' di espressione in rete.
Questi servizi possono servire per scopi
positivi e sarebbe un vero
peccato
procurargli dei problemi.
[vedi anche la
parte
sull'anarchia]
*il
trolling e la polizia
Se
davvero pensate che
quanto hanno scritto
su di voi possa
procurarvi dei problemi nella vita reale, sia insultante o pensate
che le minacce che vi sono state fatte siano serie la soluzione e'
semplice: parlatene con la polizia. Al
vostro buon senso, al vostro
senso del ridicolo e alla vostra intelligenza decidere quando
sia
*davvero*
necessario farlo. Se vi hanno semplicemente mandati a
IFQ[11] andateci: mi
hanno detto che un news-group
divertente (io
non lo frequento, anche perche' non mi
sento degno di farlo)
*il
sogno dei padri fondatori
Quali
sono le caratteristiche politicamente, in senso
alto, e
socialmente interessanti di usenet? Quali
sono i vantaggi dei gruppi
di discussione sani e ben
funzionanti? Innanzitutto la gratuita',
ogni aiuto che puo' essere trovato e'
gratis. Succede spesso che dei
seri professionisti, il cui lavoro ha spesso un valore di
mercato
molto alto, forniscano senza avere nulla a pretendere un servizio.
Oltretutto avendo spesso come unico risultato l'essere trattati in
malo
modo. In seconda
istanza viene garantita
la liberta' di
espressione, anche delle
idee piu' controverse e ai
limiti della
legge. Una specie di utopia
(ovvero di luogo inesistente) in cui
sembra che il motto di Voltaire si sia
finalmente realizzato[13]
*tecnocrazia
Usenet e', nel senso spiegato
dal saggio "In cerca del Liviathan
della rete*[xx], un altro posto ed
un'altra societa' rispetto a
quella in cui viviamo nella cosiddetta vita reale. Questo non vuol
dire che le leggi che regolano
la convivenza tra
le persone
d'incanto scompaiano, piu' semplicemente vuol dire che ad esse
si
sovrappongo (a volte sostituendole)
altre regole. Si puo'
fare
l'analogia con il mondo dello
sport in cui alle leggi dello
stato
ed alla sua giustizia si sovrappone un altro tipo di senso
di legalita' appunto sportiva.
Il senso del giusto e dello sbagliato
viene regolato da documenti di
autoregolamentazione che
invece di stabile
cosa e' legale,
stabiliscono cosa e' educato.[USE1] Questi
stessi sono stati creati
negli anni con un processo di
consultazione collettiva, in cui
e'
uscita vittoriosa l'idea piu' funzionale
piuttosto che quella che ha
ricevuto
piu' consensi. E' semplice
deduzione di questo che la
societa' la forma stato di
questa societa' non e' la democrazia.
L'opinione dei molti ha
poca importanza se
viene considerata
_sbagliata_ , quindi in prima approssimazione si potrebbe dire che
ci si muove all'interno di una
tecnocrazia, ma questa
conclusione
e', almeno in parte, scorretta.
*anarchia
<meta: ricerche da fare>
Quando
fu fatta la
grande riorganizzazione di
usenet con la
creazione delle big seven (soc.*, rec.*, sci.* etc, ora sono otto)
alcuni
presero la vicenda come un tentativo di normalizzazione.
L'utopia anarchica della rete sembrava
essere stata tradita, alcuni
argomenti venivano vietati, l'idea che la legalita' e la moralita'
fossero
discriminanti per la creazione e l'uso dei gruppi
di
discussione venne sentito come un abuso di
autorita'. A causa di
questo
venne creata la gerarchia alt.* in cui fosse
possibile
parlare veramente di tutto. Compresa la droga, il sesso ed il rock
and roll.
La
storia pare abbia dimostrato
che questa volonta di liberta'
assoluta era ed e' solo in parte positiva.
</META>
La gerarchia free.* segue la stessa filosofia: in pratica cio' che
si vuole combattere e' la censura in ogni sua forma, anche
quelle
che ogni
persona di buon senso vedrebbe come positive. A questo
scopo
in questa gerarchia l'unica regole afferma che e' vietato
vietare. La creazione di gruppi, dai nomi piu' strampalati e dagli
scopi
piu' inutili, e' libera e non
soggetta a nessun tipo di
vincolo
e limitazione. I
messaggi non possono
in nessun modo
filtrati o cancellati. Insomma
quello che si vuole e' una
nuova
societa' realmente anarchica.
Il risultato e' che questa gerarchia e'
invasa da spam, dai troll e
da ogni tipo di spazzatura, e che pochissimi server la portano. La
volonta'
di liberta' assoluta voluta si e' scontrata contro i
problemi pratici che questa comporta
e forse anche con i limiti
della natura umana.
Altra dimostrazione di cio'
e' che la vecchia gerarchia alt.* ha
iniziato a usare la moderazione, anche e
soprattutto per quei gruppi
(alt.tasteless per dirne uno) in cui
il diritto al cattivo gusto,
alla immoralita', ed in
alcuni casi addirittura alla
illegalita',
vuole essere esercitato.
La mia
tesi e' quindi che se la
richiesta di liberta' era ed e'
giusta, la risoluzione anarchica non ha
dato frutti.
*dittature
L'italia, patria di Machiavelli e
dell'effetto K, pare abbia trovato
il modo per risolvere la contraddizione.
Da una parte si vorrebbe
l'anarchia completa in modo che qualsiasi
opinione sia esprimibile,
dall'altra dare sic et simpliciter questa
liberta' non raggiunge lo
scopo in modo efficiente ed efficace.
<BUG
ricercare: questo modo e' utilizzato anche da altre parti?
Quale soluzione e' stata utilizzata da
altre parti />
La
soluzione e' stata
un compromesso tra
cose apparentemente
inconciliabili: liberismo, il liberalismo, l'anarchia e la
dittatura. Da una parte si dice che i gestori della gerarchia it.*
(GCN) si arrogano il diritto di fare della gerarchia stessa quello
che vogliono, comportandosi in questo modo
da dittatori. Dall'altra
lasciano liberi gli utenti di dire cio' che
vogliono, stante le
regole di buona convivenza che dovrebbero
essere accettate da tutte,
compresi i GCNers stessi.
Quest'ultima cosa fa dei GCNers
piu' che
dei dittatori dei monarchi che creata una
costituzione si impegnano
a seguirne i dettami, riservandosi pero'
il diritto di cambiarne gli
articoli, anche questo pero' secondo meta-regole immutabili (quali
il divieto di retroattivita' e la certezza del diritto al cambiare
delle leggi).
A
chi dice che questa
dittatura e' insopportabile e dispotica
rispondono di diventare essi
stessi dittatori, o
quello che
vorranno, e che il mercato (da qui il
liberismo) decidera' chi ha
ragione
*glossario
ragionato (vedi anche www.m-w.com) [work in progress]
Main entry: whine frignare
Main Entry: 1rant 1 : to talk in a noisy, excited, or
declamatory
manner 2 : to scold vehemently
(vedi it.news.net-abuse) net-abuse: abuso della rete e non sulla
rete spam: diffusione ripetuta di un certo messaggio in violazione
della
netiquette mail e-nonima:
mail con trucci
antispam o
semplicemente falsa morphing: cambio
continuo di nick per evitare il
kill-file (vedi fake)
fake:
un altro postatore sotto falso nome/nick
niubbo: viene da newbies vuol dire novellino matricola.
rosicare: e' lo scopo principale
dell'idler e dei troll consapevoli,
e' il caratteristico stato di colui che preso dalla rabbia o dalla
irritazionevorrebbe in qualche modo
vorrebbe vendicarsi o ribattere
alle accuse.
true-believer: appassionato all'argomento in modo fanatico
flamer:troll inconsapevole o consapevole
in cerca di litigio
lamer:
kook:
crank:
*Biblio/Rete-grafia
e letture consigliate
<META da mettere a posto controllare e organizzare />
[LNK1]
www.bonsaikitten.com
[USE1]
http://www.ietf.org/rfc/rfc0003.txt?number=3
http://www.rfceditor.org/
http://www.ietf.org/rfc/
[USE2] http://news.cnet.com/news/0-1005-200-311492.html
http://news.cnet.com/news/0,10000,0-1005-200-311485,00.html
http://www.vtw.org/speech/
http://www.cwrl.utexas.edu/~bill/e309m/final/mitchell/intro.html
http://www.tin.it/internet/storia/usenet/usenet.html
Psicologia/sociologia/antropologia/retorica
[PSI1] Berne, Games People Play - A che
gioco giochiamo. Milano:
Bompiani, 1967
[SOC1]
Richard C. MacKinnon,
"Searching for
the Leviathan in Usenet".
http://www.virtualschool.edu/mon/Economics/
MacKinnonLeviathanUsenet.html#Looking%20for%20the%20Leviathan
(descrizione di "faser")
MacKinnon, basandosi sui lavori di
Hobbes,
cerca di individuare il "Leviathan Factor", cioŠ la propensione da
parte
dei partecipanti di vari NG a
passare alla moderazione a
seguito
di violazioni della
Netiquette. La parte
che potrebbe
interessare e' quella in cui spiega il concetto di
"personae" (in
latino significa maschera, personaggio).
Essendo la comunicazione
unicamente scritta, produce la
creazione di "personae" che sono
diverse dall'utente che ha fisicamente
scritto il messaggio. Quindi
per MacKinnon bisogna parafrasare Cartesio con un bel "scribo ergo
sum".
[SOC2]
http://www.linux.it/~della/fallacies/
regole di retorica
sporca
_Tool_
[TOO1] http://www.nfilter.org/
_In italiano_
[ITA1] Marco d'Itri: http://www.linux.it/~md/usenet/
[ITA2] Sito di Luky: http://www.niubbologia.com/
[ITA3] Sito del GCN dove vi sono i
documenti di alcuni
post
emblematici di troll antisistema: http://www.news.nic.it/news-it/
_FAQ_
[FAQ1]
http://www.altairiv.demon.co.uk/troll/trollfaq.html
[FAQ2]
http://www.cs.ruu.nl/wais/html/na-dir/net-abuse-faq/troll-faq.html
[FAQ3]
http://ddi.digital.net/~gandalf/trollfaq.html
[FAQ4]
http://world.std.com/~Infinity/rightloop/alttrollFAQ.htm
Altre [non controllate: a cura di Bakunin]
http://www.hell-flame-wars.org/ (uno
dei gruppi di
alt.flame)
http://pyrophore.ogoense.net/rebecca/ (una
specialista, Rebecca.)
http://www.petitmorte.net/index2.shtml (provider in topic)
http://afk-mn.eist.co.jp/index2.html
(alt.fan.karl.maden-nose HP by
the
2belo, ma forse e' ancora giu')
http://extra.newsguy.com/~shpxurnq/cascrules.html (il
cascade,
questa
disciplina, dal generale
Beauregard in persona)
http://member.newsguy.com/~shpxurnq/meow.html (i cascade, come sono
nati?) http://extra.newsguy.com/~shpxurnq/
(HP di Raoul Xemblinosky,
uno
dei primi nosers, potra' esserti utile)
http://extra.newsguy.com/~shpxurnq/raoul.html (il museo della usenet
performing art di AF,
AFKMN, AAVFFF secondo
Xembli-qlcs))
http://www.subgenius.com/index.html (the
church of the subgenius e
la
sua unita' tattica
mobile: spero non
ci sia bisogno di
spiegazioni, che Bob guidi la tua strada.)
http://www.oocities.org/Paris/LeftBank/9044/rubbish/index.htm
(flamenet2000: non tutti i
flamer vengono col
buco)
http://www.plonk.com/ (alt.usenet.kooks, la cantina per
i troll
"inconsapevoli")
Altri ancora trovati di dubbia utilita'
Rant: http://www.rant.com/
Chi ha voglia di cercare, provi ad
utilizzare questi nomi nei motori
di ricerca (www.google.com ad esempio) e
posti un report:
Hypcrime (troll organizzatissimi,
con tanto di bot) Meow/ers
(provocatori) Empire of nose (loro e il loro "impero") Bill Palmer
(un
whiner di dimensioni internazionali) Gary Burnore (l'altro)
Databasix (la sua azienda) Flaag (uno
scocciatore col bollino doc)
*Note
[1] A quanto capito invasa a piu' riprese da una banda di troll. I
troll i
questione sono particolarmente
stupidi e infantili. Sono
contrari ai kill-file che reputano
una forma di limitazione alla
liberta' di espressione.
[2]
it.discussione.leggende.metropolitane ha subito una
invasione
ed
una delle partecipanti ha iniziato ad
arrabbiarsi ed a
segnalarli all'abuse con conseguenti
chiusure di
account. La stessa veniva chiamata con
epiteti poco edificanti.
[3]
Ad esempio con
l'improvviso cambio di
argomento a fini
umoristici tipico delle
barzellette: lo spostamento semantico.
[4]
Il caso Sokal e'
per esempio un
caso di trolling ad
altissimo livello.
http://www.nyu.edu/gsas/dept/philo/faculty/boghossian/papers/
bog_tls.html What the Sokal Hoax Ought to Teach Us: The pernicious
consequences and internal contradictions of
"postmodernist"
relativism
[5]
Esempio di spostamento
semantico.
[6] qui dovrebbe esserci una nota
[7]
animali da cortile
notoriamente stupidi, ogni
riferimento a
fatti
o persone e'
puramente casuale.
[8] ogni riferimento a
fatti o persone realmente
esistenti e'
puramente
casuale.
[9] qui
avrebbe dovuto esserci un
commento, che pero' ho tolto.
[10] esistono reader che fanno ignore
thread anche dei sub
thread pare, per ulteriori info provare su
it.comp.news-reader
[11] tentativo di traduzione del motto usenet contro chi si piglia
troppo sul serio: "get a
life".
[12] it.fan.culo
[13] piu' o meno (pare sia
apocrifo): per quanto le tue idee
siano
contrarie alle mie io
lottero' affinche' tu possa
esprimerle.
[14] si utilizza in questo caso la
parola net.cop nel senso
in
cui
la usa chi e' accusato di
uscire dalle regole. I con net.cop
viene anche indicato chi combatte spam e net-abuse in genere,
quelli sono personaggi diversi e molto piu' seri.