Titolo:  "I Troll  o dell'anarchia"
    Curatore del  documento: Draco Roboter
    Mail: roccopapaleo@yahoo.it
    Versione  della  FAQ:  pre-alpha 3
    Frequenza di  invio: aperiodica
    Inviata ai  newsgroup (come  link):
      it.discussioni.litigi,         
      it.cultura.cybersocieta.lamer,
      it.discussioni.folli,
      it.cultura.cybersocieta
    Ultimo  aggiornamento: 3 apr 2001
    URL: http://it.geocities.com/roccopapaleo/faq/italiano/Troll.txt


    Oggetto: una discussione sui disturbatori della rete e sul  concetto
    di giusto ed ingiusto, "legale" e "illegale" su usenet.

    Ringraziamenti:

    (dai     NG     it.discussione.litigi,      it.cultura.cybersocieta,
    it.discussioni.animali.gatti,    it.news.moderazione,    it.news.net
    abuse) Rita (if you want)^2, cyb, keroppi, Anchise, Nettuno
    gulp, danny.T, Luca@no.spam, paquito

    Ringraziamente particolari a

    "FaSer", E-man (psicologia) Maurizio Vaggi   (mavaggi_at_tin_dot_it)
    (faq  ufficiale sul  trolling) Mauro  "Lucky" Barresi  (niubbologia)
    Whiplash (anonimato)  Mamo (incoraggiamento)  Bakunin (etica  idler)
    F.Lentini e G.P. Vanoli (per la loro esistenza)

    Disclaimer:

    L'autore non si assume alcuna responsabilita' per eventuali errori o
    inesattezze che possano essere presenti nel documento. L'autore  non
    si  assume alcuna  responsabilita' per  gli eventuali  comportamenti
    indotti  dalla  lettura  di  questo  documento.  Questo   documento,
    inoltre,  deve essere  considerato frutto  delle opinioni  personali
    dell'autore, maturate nel corso della frequentazione di vari  gruppi
    della gerarchia fra cui it.discussioni.litigi, e della lettura delle
    FAQ che  sono state  scritte sull'argomento,  non un'enunciazione di
    verita'  assolute.  Quanto  segue  vuole  essere  un  tentativo   di
    approfondimento  del fenomeno,  una ideale  prosecuzione del  lavoro
    fatto da  M.Vaggi.


"I Troll o dell'anarchia"

    Copyright (c) 2001 Draco Roboter Crew

    Permission  is  granted  to  copy,  distribute  and/or  modify  this
    document under  the terms of  the GNU Free  Documentation   License,
    Version   1.1   or  any   later   version published   by   the  Free
    Software  Foundation;  with  no  Invariant Sections, no  Front-Cover
    Texts and no Back-Cover Texts. La  licenza puo' essere trovata su
    http://www.gnu.org/copyleft/fdl.txt

    Commenti e critiche sono graditi.

    Storia della FAQ:

    V alpha 1, 13  mar 2001, nasce questo  documento. V alpha 2,  15 mar
    2001, contatti con, Mauro  Vaggi e Mauro Barresi  V alpha 3, 19  mar
    2001, aggiunta parte sulla legalita' e re-format. V alpha 4,  3  apr
    2001, aggiunta anonimita' grazie a  whiplash. V apha 5, 20  apr 2001
    aggiunta parte sull'etica idler


*Introduzione

    Ho cercato ultimamente di capire piu' approfonditamente cosa sia  un
    Troll e quale sia il  suo comportamento all'interno di it.*,  spinto
    dalle    vicende    legate    a    it.sesso.discussioni    [1]     e
    it.discussioni.leggende.metropolitane [2] di  cui si e'  ultimamente
    dibattuto su  it.news.net-abuse. Avevo  in passato  incontrato altri
    troll  su it.discussioni.animali.gatti  su cui  stavo discutendo  la
    vicenda  bonsaikitten[LNK1], la  mia reazione,  dopo essere  a piu'
    riprese caduto nel tranello, e' stata quella di killare quasi  tutti
    i disturbatori, tranne un paio che mi avevano incuriosito.

    Ho iniziato quindi a frequentare it.discussione.litigi, notando  che
    i post delle persone killate  erano in crosspost con questo  gruppo,
    prima solo come  lurker, poi come  postatore. IDL ho  scoperto e' un
    luogo virtuale spesso  divertente se si  comprende lo spirito  della
    cosa.

    Questo non  significa che  io sia  un IDler  o perlomeno  io non  mi
    considero tale.

    Questa documento e' il risultato  del lavoro di chi sta  cercando di
    spiegare anche a se stesso il  fenomeno. La chiave di lettura e'  un
    po' "x-files" un  po' accademia. In  caso d'utilizzo di  questo come
    FAQ "propedeutica"  per newbies,  consiglio di  non prenderla troppo
    sul serio :-)

* Il troll

    Il troll  e' in  senso proprio  un messaggio  studiato per  attirare
    delle risposte predicibili o  dei litigi (flame). Il  termine deriva
    dal  modo  di dire  "trollare  (lanciare l'amo)  per  i niubbi",  il
    trolling e' in origine un tipo di pesca sportiva. Il troll ben fatto
    induce i novellini stessi (niubbi o newbies) e chi cerca il  litigio
    (flamers)  a  rispondere alla  provocazione  rendendosi ancora  piu'
    evidentemente tali, mentre sottilmente fa capire ad i piu' esperti e
    saggi di essere un esca. In questo senso, per non creare ambiguita',
    si parla anche di troll-bait cioe' di esca per il trolling.

    Il troll , e' anche il disturbatore, l'attaccabrighe, il personaggio
    che svia il dibattito dal suo tema[4] per attirare l'attenzione, per
    disturbare certi newsgroup o per divertisi alle spalle degli  altri.
    Il suo  scopo principale  e' quello  di creare  un grande  volume di
    risposte, di solito causati da litigi (flame-wars), ma ci sono anche
    tipi di trolling piu' sofisticati.

    Generalizzando il concetto di trolling alla vita reale, quest'ultimo
    puo' avere addirittura degli scopi positivi[4].

    Vedi anche la FAQ in inglese sui troll [FAQ2]

*Il trolling consapevole: ovvero chi ci fa.

    Questo e' il trolling nel senso proprio

    Il trolling nella sua forma  forse piu' benigna e' semplicemente  un
    gioco, spesso  divertente anche  se con  i limiti  di ogni "gioco al
    massacro", nel senso  dato a questo  da Berne nel  suo libro "A  che
    gioco giochiamo"[PSI1].  Il troller  non ha  lo scopo  principale di
    discutere una certa questione, piuttosto ha quello di provocare  per
    il gusto di provocare e divertirsi alle spalle dell'ignaro postatore
    che non si rende  conto, o si rende  conto solo in parte,  di essere
    gabbato.  Il  fine  e' spesso  umoristico-spettacolare  e  quindi ha
    bisogno  di  spalle e  spettatori.  A questo  scopo  alcuni, i  piu'
    riconoscibili, si mettono  in cross-post con  it.discussioni.litigi,
    it.discussioni.folli e/o con  dei gruppi a  caso (it.fan.studio-vit,
    it.fan.starwars  di  solito). C'e'  da  notare a  tal  proposito che
    questi  ultimi  essendo  i  piu'  riconoscibili  sono  anche  quelli
    potenzialmente meno fastidiosi.

    Il gioco inizia con quella che viene chiamata "troll-bait" o  "flame
    bait", ovvero  di esche  per trolling  o per  litigi. La  forma piu'
    semplice di  "esca per  litigio" consiste  nel fare  un affermazione
    forte in un luogo inadatto, in altre parole bestemmiando in  chiesa.
    Potrebbe essere un idea ad esempio mandare un post dal titolo  "Viva
    il  duce"  su  it.politica.pds   o  viceversa  "Viva  la   mona"  su
    it.politica.destra[5]: in entrambi i casi si potrebbero avere  delle
    reazioni violente.  In realta'  non credo  che un  comportamento del
    genere   porterebbe   a   dei  buoni   frutti,   in   quanto  troppo
    esplicitamente  provocatorio.  L'utente,   per  quanto  ignaro,   si
    accorgerebbe subito del trucco e non cadrebbe nel tranello. Il bello
    di questa tecnica e' che se  riesce spesso non c'e' bisogno di  fare
    null'altro che stare a guardare, basta che un contestatore (flamer),
    che e' un troll di altro tipo, e un vero-credente (true-believer) si
    incontrino perche' la  baruffa inizi.

    Una tecnica  piu' sottile  e' quella  che si  potrebbe chiamare "del
    gioco  delle tre  carte". Come  nel gioco  delle tre  carte c'e'  il
    cartaro e uno e piu' compari  che giocano. I compari possono o  meno
    essere dei fake  del cartaro. Si  intende con "fake"  uno pseudonimo
    del  cartaro,  il  quale posta  assumendo  due  o piu'  personalita'
    distinte. Mentre la pseudo discussione prosegue puo' avvicinarsi  il
    pollo, che a quel punto viene spennato a dovere. Il concetto di fake
    lo discutero' piu' avanti parlando  dei limiti etici del trolling  e
    dei suoi risvolti politici.

    Evoluzione e`  la tecnica  del Branco,  dove un  intero ng partecipa
    alla  flame in  x-post dividendosi  in soggetti  che postano  alcuni
    prendendosi  gioco  del  pollo,  altri  prendendone  le  parti.   Il
    risultato  e`  un  orgia  di  violenza,  con  possibili  ricorsi  ad
    *amicizie  altolocate*.  Pregevoli  i  casi  in  it.sociale.scout  e
    it.hobby.cucina  da  parte  di   IDF  provocando  niente  meno   che
    l'ammonimento ufficioso  del GCN,  pena l'inibizione  del crosspost.
    Ciclici quelli di IDL. [Vedi "Invasioni dei Newsgroup"]

    I personaggi  di cui  stiamo parlando  hanno anche  un terzo tipo di
    comportamento, che  potremmo chiamare  di allenamento:  fare gare di
    retorica che si  svolgono all'interno di  IDL per decidere,  come un
    branco di lupi, chi e' il piu' cattivo, bisogna anche notare che  il
    piu' cattivo deve essere  preferibilmente anche arguto e  divertente
    per essere effettivamente un lupo vincente.

    Le dinamiche  sociali interne  sono complesse,  i pareri  degli alfa
    sono  tenuti  in  gran  conto,  questi  esemplari  danno  le  dritte
    politiche ed etiche al branco, altri vanno a caccia (di polli[7]) su
    altri  gruppi,  altri  ancora pur  considerati  dei  paria rimangono
    all'interno del branco. Questi ultimi sono trattati malissimo  dagli
    altri e  probabilmente proprio  a causa  di questo  rimangono. Berne
    direbbe  che  stanno giocando  allo  "stupido" e  che  hanno trovato
    questo estremo modo di riconoscimento sociale.

    L'anonimato permette di usare uno stile di comunicazione piu' libero
    che sarebbe difficile o impossibile in un normale ng. Piu' che altro
    perche ci si tiene a non  infangare un certo nick o connotarlo  come
    potenzialmente aggressivo e intollerante. In generale il gioco  (nel
    senso  di  Berne)  giocato  dai  Troll  e'  "guardie  e  ladri", che
    l'equivalente  psicologico  del  nascondino.  Il  troll  si nasconde
    (sotto uno psedonimo sotto un account farlocco o un remailer anonimo
    e  soprattutto sotto  una personalita'  falsa) e  aspetta di  essere
    beccato. L'anti-troll  dualmente gioca  a "ti  ho beccato  figlio di
    puttana". Il primo non puo' nascondersi troppo bene, altrimenti  non
    sarebbe mai preso ed il suo non sarebbe piu' un gioco ma un  lavoro,
    d'altra parte  non puo'  essere neanche  troppo esplicito altrimenti
    non  sarebbe  preso in  considerazione.  Il secondo  scarica  la sua
    rabbia  incastrando l'avversario,  cercando di  dimostrare nel  modo
    piu'   inconfutabile  la   pochezza  e   l'idiozia  dell'essere   un
    disturbatore, cercando inoltre di dimostrare oltre ogni  ragionevole
    dubbio che l'avversario e' un troll. Quello di cui non si accorge e'
    che in questo modo diventa esso stesso un troll (consapevole)

    Per combattere  questo tipo  di troll   (quello di  primo livello il
    troll semplice) basta tenere a mente che il suo scopo principale  e'
    continuare la discussione, quindi se si lascia perdere si ha  vinto.
    Piu' complicato il caso delle flame con molti partecipanti, in  quel
    caso  e'  forse  il   caso  di  avvertire  gli   altri  partecipanti
    dell'avvenuto riconoscimento prima  di evitare la  conversazione per
    esempio  mettendo  nel  killfile  l'interlocutore.  La  decisione in
    questione e' delicata in quanto cosi' facendo si rischia di  passare
    per  intolleranti,  censori, fascisti  e  quant'altro. Inoltre  c'e'
    sempre in agguato il pericolo di trasformarsi in net.cop

*Troll  (e anti-troll) inconsapevoli: ovvero chi c'e'.

    Il  troll inconsapevole  e' altrettanto  attaccabrighe e  disperante
    dell'altro tipo di troll  ma ha una pericolosita'  maggiore. Insieme
    al  suo alter-ego  l'anti troll  (il quale  e' per  sua natura  solo
    inconsapevole), che assume la sua forma piu fastiosa nella  versione
    del vero-credente, forma l'humus  e i presupposti affinche'  i troll
    agonistici abbiano vita facile.

    Il troll inconsapevole non sa' di essere solo un fastidio, che  cio'
    che scrive e' spesso ridicolo o fuori luogo, pensa semplicemente  di
    essere uno che ha qualcosa da dire.

    Il troll-vero-credente e' quello che,  letto il post "Viva il  duce"
    dell'  esempio  fatto in  precedenza,  inizia a  dimostrare  in modo
    dettagliato  ed  esauriente  perche'  la  cosa  detta  e'  falsa e/o
    inopportuna, sino  ad arrivare  entro  un  paio di  post, a spiegare
    l'esatta   genealogia   di  meretricio   della   famiglia  del   suo
    interlocutore.

    Gli anti troll (net.cop[13]) sono a  loro volta troll e sono i  piu'
    pericolosi in   assoluto perche'  non solo  non si  rendono conto di
    esserlo, ma pensano anche di  essere dalla parte della ragione.  Nei
    casi piu' disperati si nota una tendenza a scrivere FAQ kilometriche
    e a postarle, giustamente, su it.cultura.cybersocieta.lamer. Il loro
    scopo e' il seek-and-destroy  dei troll, sentono l'odore  lontano un
    miglio, spesso anche  quando non c'e'  nessun troll. Il  loro errore
    non consiste tanto nel  combattere i disturbatori, che  anzi sarebbe
    uno  scopo  positivo, quanto  nel  causare disturbo  nel  tentare di
    farlo, senza  peraltro riuscirci.  Bisogna chiarire  che il semplice
    richiamare i postanti all'ordine netico non e' in se' un segnale che
    il postatore sia  un net.cop Il  net.cop e' tale  quando il richiamo
    all'ordine e' il suo principale scopo nel postare [9]

    Nella sua versione fake-buster  (nuovo conio) l'anti-troll cerca  di
    svelare l'identita'  dietro il  fake in  modo da  fargli perdere  la
    faccia. Il troll pero' cerchera' di evitare questo, anzi reagira'  e
    usera' come  strumento di  misura della  sua astuzia  quella del suo
    giustiziere.

*Tecniche anti troll.

    Cosa  fare una  volta riconosciuto  il disturbatore?  Ci sono  varie
    tecniche, inizio con quelle piu' funzionali.

    La prima  e' la  tecnica zen  del raggiungimento  del satori.  Ci si
    siede sulle mani fissando per  almeno cinque minuti il post  sinche'
    ci si convince dell'inutilita' di una risposta, quindi ci si  guarda
    intorno uscendo per un attimo dal "mondo virtuale", infine ci si  fa
    una risata e si dimentica il tutto. E' la tecnica migliore.

    La seconda puo' essere chiamata del pistolero: si manda un messaggio
    con scritto solo "plonk" magari preceduto da una frasetta spiritosa,
    o asettica dopo di che' si mette l'interlocutore nel kill-file.

    La terza o del monaco sulla montagna e' come la precedente ma  senza
    avvertire l'interlocutore.  Ovvero: o  si scrive  solo la  frasetta,
    oppure ci si limita a metterlo in kill-file senza fare reply.

    L'efficacia di ogni  altro tipo di  rappreseglia e' dubbia,  a volte
    addirittura controproducente, spiego in che senso piu' avanti.

*Tecniche anti net.cop

    Ma  quali  possono essere  le  tecniche anti  net.cop/veri.credenti,
    soprattutto se vanno in branco?

    Una soluzione  sarebbe comunicare  la cosa  via mail,  ma come  vero
    credente ancora in azione ti assicuro che questo spesso non serve  a
    nulla,  anche  quando  e'  possibile  farlo.  Fra  l'altro  e' utile
    ricordare  che   la  mail   di  risposta   puo'  essere   facilmente
    falsificata,  quindi puo'  essere che  ci stiamo  lamentando con  la
    persona sbagliata.

    Cosa poi e'  necessario fare contro  chi litiga in  pubblico dicendo
    che l'errore e' stato fatto in pubblico ed in pubblico va  discusso?
    Il  buon   meta-anti  troll   (il  troll-anti-troll-antitroll   :-))
    risponderebbe

     ca**ate [8] 

    Per  fare  questo bisogna  avere  una certa  autorevolezza,  in caso
    contrario bisogna argomentare,  motivare, articolare, fornire  link.
    Facendolo ovviamente si finira' per essere tacciati d'atteggiarsi  a
    "padroncino di  usenet", o  ci verra  consigliato di  farci i "casi"
    propri.

    O in una sola frase: "io posto  quello che mi pare quando mi pare  e
    tu fatti i *casi* tuoi."

    Quest'ultima   sembra   essere  la   replica   standard  del   troll
    inconsapevole all'anti troll, e mi pare che sia un ottimo  carattere
    di riconoscimento del troll  inconsapevole. Una sorta di  cartina al
    tornasole, una replica sintomatica che si presta ad analisi profonde
    (:-), spesso  accompagnata e  indotta dalla  sua mancata distinzione
    tra moderazione e autoregolamentazione, tra killfile e cancel, ecc

    Non so se servirebbe pero'. Come dicevo la categoria net.cop o  vero
    credente   e'   la   piu'   pericolosa.   Siamo   nel   campo  della
    sperimentazione purtroppo.

    Ricapitolando si puo'

    - citargli questo documento  e aiutarmi a migliorarlo?  
    - rispondere :- "ca**ate"? 
    - spiegargli il problema via mail? 
    - killarli?

    Non  saprei,   Del resto  chi  ci dice  che  senza quei  net.cop  la
    situazione  sarebbe  peggiore?  Come  spiego  da  qualche  parte  il
    trolling puo' avere  effetti anche positivi  in certi rari  casi, e'
    spesso una questione di quantita' e qualita'.

    I  Veri  Credenti  del  gruppo  abboccano  spesso  al  trolling, con
    convinzione e sistematicita'. Sono convinti che questa sia una  vera
    e propria missione contro il  Male, non sentono ragioni e  attaccano
    alla  stessa  maniera  chi  cerca  di  indurli  alla  meno  rumorosa
    reprimenda in email. La reprimenda  stessa a volte impedita dalla  e
    nonimita' [vedi]

    Confutarli  sul  newsgroup  non da'  grandi  frutti,  Insistendo con
    questa tecnica  si rischia  di diventare  a propria  volta dei troll
    inconsapevoli, di tipo anti-anti-troll.

    Killarli,  essendo  a  volte  questi  net.cop/veri.credenti  i  piu'
    competenti, e' controindicato .

    La proposta migliore che ho sentito sinora consiste nel  consigliare
    l'uso del Killthread. Che pero' e' spesso inefficace, perche' alcuni
    net.cop veri credenti si infiammano per un nonnulla e spesso partono
    per   la  tangente,   lancia  in   resta,  all'interno   di  thread
    perfettamente in topic[10]

    Infatti non bisogna  partire dal presupposto  che bisogna per  forza
    giudicare  l'operato  altrui (pubblicamente),  ma  semplicemente che
    bisogna evitare i fastidi.

    Provatele tutte e sappiatemi dire.

*il TSA, ovvero sino a che punto si puo' essere troll.

    [grazie  a   M.Vaggi  per   l'idea  sottostante   a  questa   parte]
    Innanzitutto e necessario sottolineare che chi si comporta da idiota
    mi da' il diritto di trattarlo da tale. Non mi interessa se *lo  fa*
    o *c'e'*,  il  punto e' che  mi procura un  fastidio e come  *agente
    fastidioso* posso trattarlo. Molti troller sono forse delle  persone
    stimabili nella vita reale, e in molti casi anche in rete quando non
    sono sotto mentite spoglie, ma questo ai fini di questo trattato non
    ha importanza. Il problema e' che, almeno in certi casi, il trolling
    puo' essere addirittura divertente inoltre ognuno di noi si comporta
    di tanto  in tanto  da troller.  Il punto  e' stabilire  di volta in
    volta sin dove arriva il TSA (trolling socialmente accettabile).  Il
    concetto  di  TSA e'  vago  e fumoso  quanto  il *comune  senso  del
    pudore*, fatto sta che esiste.

    Il concetto di TSA risponde alla  domande: sino a che punto si  puo'
    essere maleducati? Sino a che  punto si puo' essere provocatori?  Ci
    sono  casi in  cui e'  meglio soprassedere?  [vedi etica  del troll
    consapevole]

    Inoltre questa  categorizzazione di  postanti non  e' razzista,  chi
    decide  chi e'  troll e  chi no?  La risposta  e' semplice  in modo
    imbarazzante: ognuno  di noi  secondo i  propri gusti.  Il TSA e' un
    tentativo  solo  parzialmente  riuscito  di  definire  quale  sia il
    confine tra il  provocare e l'insultare.  E' soprattutto per  questo
    che il trolling non e' considerato un net-abuse: perche' non  esiste
    un modo  oggettivo per  stabilire cosa  e' insultante  o cosa  e' un
    disturbo. La decisione di chi e' o cosa sia un troll viene  lasciata
    in  ultima  istanza al  nostro  gusto ed  alla  nostra sensibilita',
    tranne i casi  in cui un  certo tipo di  trolling non sia  diventato
    oggettivamente  riconoscibile.  Lo  spam  [vedi]  era  per   esempio
    all'inizio pensato come un tipo di trolling, ora e' considerato  net
    abuse.

    I provider  hanno dei  contratti in  cui specificano  che il seguire
    l'etichetta  della  rete  e' necessario,  ma  e'  dubbio quanto  sia
    necessario

    La presenza di trolling, in  alcuni casi ed in alcuni  gruppi, serve
    per  far  aumentare  il  senso  di  comunita'  e  la  coesione   dei
    partecipanti. Chi  abbocca al  Troll e'  il nuovo  a cui  mancano le
    informazioni,  che non  conosce le  regole del  gioco. Il  Troll in
    questo caso non e' piu' la tecnica di pesca, ma la figura mitologica
    che sta di guardia lungo il ponte che porta al villaggio.

    E' infine interessante  notare, e qui  sta il trucco,  come la forza
    del troll non e' in se' ma nella reazione che provoca.. in noi :-)
    
*I killfile

    I  kill  file  sono  un  male,  un  pericolo  per  la  liberta'   di
    espressione, una  tecnica nazista  che serve  per chiudere  la bocca
    all'avversario?  Niente  di  tutto cio'.  I  kill  file, insieme  ai
    comandi che servono per ignorare certi thread, sono dei  telecomandi
    che  hanno solo  la funzione  di cambiare  canale quando  una certa
    trasmissione e' noiosa  o inutile. Non  vietano in nessun  modo alle
    persona in questione  di esprimere il  loro diritto di  parola, sono
    solo una delle tante barriere che ognuno di noi mette tra se' ed  il
    mondo  per  non  essere  sommerso  dalle  informazioni.  Usare   una
    segreteria telefonica, una segretaria umana o degli alti cancelli ha
    lo stesso scopo nella vita reale.

    I kill file  possono essere superati  cambiando spesso nick,  e' per
    questo  che questa  pratica, chiamata  morphing, e'  vietata e  puo'
    costare  l'account  se segnalata  come  abuso (un  abuso  e' un  uso
    scorretto della rete, un comportamento "maleducato" che formalizzato
    dai contratti fatti  con i provider  diventa legge). Il  problema e'
    che in  questa epoca  di contratti  gratuiti rifarsi  un account non
    costa nulla,  se non  qualche minuto  del proprio  tempo, quindi  lo
    spauracchio della chiusura del collegamento alla rete fa poca paura.
    Quindi  benche' molti  provider abbiano  messo nel  contratto delle
    clausole  che costringerebbero  i loro  utenti ad  un comportamento
    neticamente corretto, difatto lo scollegamento di alcuni account non
    porta  a nulla se non ad un acuirsi della battaglia.

* quando prendere provvedimenti

    Allora  bisogna  concludere  che  qualsiasi  postatore  annoiante va
    killato, segnalato all'abuse, denunciato e/0 vilipeso? Assolutamente
    no, il tapino potrebbe essere semplicemente qualcuno che ha detto la
    cosa  sbagliata  al  momento  sbagliato.  Quindi  prima  di prendere
    provvedimenti e' necessario verificare di non essere in torto.

    Nella bibliografia c'e'  un ampia casistica  di cose che  si possono
    fare (controllare che non sia una bufala - hoax- controllare che non
    sia un novellino etc..) [FAQ3] 

*I nick

    Dietro  i   nick  ci   sono  delle   persone  (trascurando  l'ironia
    etimologica)?  Ovviamente  si'  se banalizziamo  la  domanda,  ma in
    realta' quell oche ci  si chiede e' se  i rapporti sociali via  rete
    con il nick  "Draco" siano davvero  o meno dei  rapporti sociali con
    chi scrive  (il sig  Ottorino La  Pera) sotto  quello pseudonimo. La
    cosa e' complessa,  il mio parere  che cio' dipenda  dal contesto. I
    nick sono  "personaggi" e  non persone  solo a  patto che le persone
    dietro quei nick siano consci di cio'. Una stessa persona puo' usare
    piu' nick, e nella realta' molti idler lo fanno, per esternare parti
    diverse  della  propria  personalita.  Con  alcuni  nick  sono   dei
    personaggi, o quanto meno lo sono piu' spesso, con altri sono  delle
    persone.

    Tutto cio', beninteso, da un punto  di vista etico, non da un  punto
    di vista legale.

*una definizione semiseria del net cop

    [del  "teorico  del   flaming"]
    Post:  tassonomico   del  trolling.
    Postatore:  Meta-Troll  di  tipo  alfa  (dei  numeri   transfiniti),
    riconoscibile dagli intenti dichiarati, e dal fatto che mantiene  il
    xpost.
    Grado di meta-trolling: 35%. Ma puoi fare di peggio :)
    Note tecniche:
    l'uso  Microsoft   Outlook   Express   5.50  rende   al   meta-troll
    difficilmente praticabile  il ricorso  al vario  software statistico
    disponibile per l'agent.

    In buona sostanza  un net.cop e'  una versione del  troll-anti-troll
    consapevole  (forse l'unica  versione possibile)  il gioco  consiste
    nello  stanare   l'avversario,  che   e'  principalmente   il  troll
    consapevole.  E  in questo  modo  il gioco  di  guardie e  ladri  si
    completa. Quello che distingue chi semplicemente cerca di migliorare
    la leggibilita' di un NG ed  il net.cop e' la quantita' di  messaggi
    usati al fine di sostenere la propria tesi.

**Conosci il tuo avversario

*it.discussioni.litigi

    Idl  e',  insieme   a  it.discussioni.folli,  benche'   teoricamente
    traduzione italiana del pacifico alt.flame e' il "porting"  italiano
    di quei gruppi in lingua inglese  che sono stati fautori o basi  del
    trolling internazionale, anche se in modo *italiano*.

    I   gruppi   internazionali   sono   principalmente   alt.troll    e
    alt.syntax.tactical ma nella giugla  della gerarchia alt ci  sono da
    citare           anche           alt.fan.karl-malden.nose          e
    alt.vampire.flonk.flonk.flonk[?].

    I  personaggi stabili  presenti giocano  al litigio  piu' che  farlo
    davvero, questo non non vuole assolutamente dire che l'attivita' non
    venga presa seriamente,  non c'e' nulla  di piu' serio  del giocare,
    questo  nonostante  il fatto  che  *deve* essere  divertente.  Ad un
    osservatore esterno danno l'impressione  di samurai che lottino  tra
    loro   senza  uno   scopo  preciso,   forse  neanche   per  battere
    l'avversario, solo per la lotta in se'.

*Il neticamente corretto versione idler

    scopo:  far  rosicare [vedi]  metodo:  ironia, cattiveria,  arguzia,
    insulto (dipende dallo stile)  cosa non fare: frignare,  lamentarsi,
    rosicare,  arrabbiarsi.  Altrimenti  si perde.  Cosa  e'  di cattivo
    gusto: specchietto [da scoprire]

    copione: Io sono migliore di te contro copione: non e' vero e te  lo
    mostrero' antitesi: correttezza,  serieta', silenzio [vedi  tecniche
    anti-troll]

    esempio di specchietto

     a: > >L'invasione degli ultracorpi e' dunque cominciata? >  b:
    > Tu ne sei la prova.

    a: Uno specchietto giusto per  inaugurare il nostro rapporto? Te  ne
    sono grato. 

    (a) insulta  in qualche  modo (b)  (b) in  sostanza dice  "anche tu"
    cioe' rimbalza sull'altro lo stesso insulto (a) lo accusa di  averlo
    fatto, e della sua caduta stilistica

*L'etica  del   troll  consapevole   ovvero  c'e'   troll  e  troll.
    [ringraziamenti a Bakunin e Uncombed per questo]
    
    
        Io ti posso dire che, per   quel che mi riguarda, non ho   nulla
    contro l'attuale assetto  della gerarchia  it.* e  non ho  mai avuto
    alcun problema,  di  tipo   censoreo e  strutturale,  ad   esprimere
    il   mio  dissenso   quando  ne  ho  sentito   il  bisogno.   Ne' ad
    abitarla e   a viverla   come  piu'  mi  e'   parso comodo,  non  e'
    cosi'  difficile, d'altronde. Questo per  quel che riguarda  il  mio
    atteggiamento   nei  confronti  della  struttura  che   coordina  la
    gerarchia,  non    certo  per   suggerirti  alcuna    mia  velleita'
    netcoppara. Ogni  tanto  io,  e si'  anche quelli che  tu chiami del
    "gotha" di IDL (in realta' saremmo "I gotha",  definizione   coniata
    da   uno   dei  nostri   trastulli),   ci divertiamo  a   fare delle
    scampagnate, e'  vero, ma  non abbiamo mai perseguitato  dei  poveri
    "innocenti" ne'  cercato di   linciare e/o costringere al   silenzio
    nessuno.  Questo  per  quel  che  riguarda  il nostro  atteggiamento
    nei    confronti   dei   singoli    utenti   della  gerarchia.   Non
    abbiamo  mai fatto   net-stalking, NG-flooding,  mail  bombing   ne'
    quantaltro   potesse   esulare   da   semplici   scambi  dialettici,
    anche se  a volte   tesi e  molto poco  ironici  (rare  volte ma  e'
    capitato). E  questo per  quel che  riguarda i  veri e  propri  net 
    -abuse.  Se  hai delle  prove  contrarie a  queste  mie affermazioni
    fammelo sapere. Quindi, ricapitolando:  il cyber-stalking ed il  net
    -abuse non fanno parte del  nostro modo di comportarci. Queste  sono
    tutte prassi tipiche dei vuesse, qualora la tua giovane NNTP-eta' ti
    abbia fatto perdere alcune puntate dello show. C'e' dell'altro. Io e
    mi sembra anche  i miei amici  di IDL, stigmatizziamo  assolutamente
    chi  e'  cosi' ridicolo  da  confondere i  NG  con la  vita,  quella
    analogica  per  intenderci.  Chi  usa  i  NG  per  consumare piccole
    vendette personali,  usando come  arma il  pettegolezzo, cercando di
    distruggere il  morale e  la reputazione  dell'avversario di  turno,
    gettando su usenet dati e notizie riservate provenienti dall RL  del
    malcapitato. Ci  divertiamo come  dei matti  quando capita  sotto il
    nostro  placido sguardo  lo sciroccato  di turno  che ha  deciso  di
    cambiare  il  MONDO  partendo  dalla  gerarchia  it.*.  Chi  insomma
    attribuisce   ai   NG   un'importanza   spropositata,    chiaramente
    proiettando sui NG l'importanza  spropositata che danno al  loro EGO
    (case sensitive, eccerto). Ci tuffiamo a pesce e ce li spartiamo  da
    buoni amici. 

    1) uso settare il f-up per portare i miei "clienti" in  altri
    lidi, lidi  dove la  discussione e'  assolutamente in  topic 
    2)   non lancio   esche  per  pescare  nessuno,   sono quasi   tutti
    miei vecchi clienti 
    3) non floodo: argomento,  per quanto le risposte che  certe
    volte mi vengono date trascendano l'infermita' mentale
    4) fondamentalmente, in questo caso, sto cazziando i disturbatori
    
    
*Trolling come metodo
     
    Qualcuno si arrabbia perche' gli hanno  cassato un post, e va su  su
    it.news.moderazione a esternare la sua rabbia, gli si risponde  piu'
    o meno per le rime e dopo un  paio di  giorni  calano i  troll  veri
    quelli  che  non seguono  le  regole a  trasformare   tutto  in  una
    commedia all'italiana. Una  o due  volte all'anno a questi bei  tomi
    gli  si offre  un bel  trattamento d'urto.  Io quantomeno  cerco  di
    portarli verso altri lidi. Non e' colpa mia  se i veri  disturbatori
    hanno scoperto come funziona il F/up e  come toglierlo.  Io  non  ho
    alcun  problema  a   stare  qui  e   a farli risplendere  della loro
    stessa imbecillita'.
     
    [ la mia tesi consiste  nel
    dire che, benche si presuma una totale anarchia di comportamento, ci
    sono  delle  regole non  scritte  da seguire  per  essere dei  troll
    accettabili. Qui non sto parlando del TSA, in quanto la "societa" in
    cui si vuole fare accettare e' quella degli altri troll consapevoli,
    non quella di usenet in generale.]
    
    *Anonimato

     Un discorso *serio*  sull'argomento
    e'  piuttosto  lungo  e   complesso;  mi  limito  a   parlare  delle
    "sciocchezzuole" pseudo anonimizzatrici, piu' che sufficienti per il
    trolling.

    Allora...come fare a non esporre in maniera immediata il proprio  ip
    come nntp-posting-host?

    Ci si  connette al  web ed  in particolare  ai gateway  http-to-news
    impostando nelle preferenze del  mio navigatore un ulteriore  proxy,
    *anonimo*.

    Per  proxy anonimo,  qui, si  intende un  proxy che  non faccia  il
    forward dell'ip del client; e' possibile trovare una lista piuttosto
    estesa di tali proxy all'url http://www.multiproxy.org, ad esempio.

    Si badi: tali proxy son  detti anonimi, ma, tutto sommato,  cio' che
    sappiamo e' che non fanno il fwd dell'ip di chi lo utilizza.

    L'anonimato  vero  e'  ben  altra  cosa...chi  gestisce  quei proxy,
    infatti,  potrebbe  tranquillamente  tenere  traccia  di  tutte   le
    connessioni e utilizzarle come meglio crede.

    Per complicare un  po' le cose,  si potrebbe pensare  di concatenare
    una serie di proxy siffatti;  un esperimento banale ed alla  portata
    di chiunque puo'  essere il seguente:  si setta un  proxy *anonimo*,
    scelto dalla lista di www.multiproxy.org,  si accede poi ad uno  dei
    tanti web-anonymizer (www.anonymizer.com o www.rewebber.de, per fare
    due esempi) e da li' si accede ad un gateway http-to-news.

    SCHEMA:

    IO---->anon-proxy---->www.rewebber.de---->www.escount.com

    Ed il gioco e' fatto.

      Per   una  discussione   piu'  seria   sul  vero  anonimato,
    raccogliero' appena possibile una documentazione precisa parlando di
    remailer mixmaster e chiperphunk, concatenati. 

    Un paio  di note:  l'utilizzo di  proxy anonimi  come quelli  che si
    trovano  su  multiproxy  non  e',  formalmente,  illegale;  la   mia
    impressione e' pero' che la gran parte di quei proxy sono li' aperti
    al  pubblico perche'  mal configurati  e qualche  problemino morale
    andrebbe posto, specie nell'utilizzo *improprio* degli stessi.

*Perche' lo si fa

    Si posta via web, oltre che per trollare, anche perche' a volte  non
    si ha la possibilita' di collegarsi ad un qualsivoglia servizio news
    [tecnicamente la possibilita' di aprire un socket diretto verso  una
    qualsivoglia porta 119] e la cosa e' molto negativa se si ama il  il
    formato news e detesta i gateway web..

    Postando via web, e' seccante esporre l'ip della propria azienda ed,
    al contempo, non si vuole che chi dovesse spulciare,  eventualmente,
    i log del proxy-gateway aziendale si faccia gli URL altrui.

    Tenendo conto che  ultimamente ci sono  stati casi di  licenziamenti
    proprio a causa di questi [forse indebiti?] controlli.

    

*Il trolling fuori da usenet e

    [Ancora da scrivere C'e anche via mail ed anche nella vita reale. In
    alcuni  casi con  intenti positivi,  vedi caso  Sokal e  caso Benni
    (finte poesie in concorso)]

    esempi: #1:Portavoce dell'opposizione: "siete gangster" Risposta del
    ministro: "E voi cornacchie e gufi".

    [Il ministro ha peraltro dato una patetica risposta a specchio.]

    #2:Il trolling nel cinema: I nuovi Madrigalisti con "Mavaffanzum" in
    "Amici Miei".

*Il trolling puo' essere considerato positivo in qualche senso?

    Molto raramente.

    Puo' essere usato ad esempio come  strumento e il caso di Sokal,  il
    caso di Benni (che spedi' una  poesia beffa ad un concorso) e  tutto
    il situazionismo  lo dimostrano.  Il punto  e' che  perche sia usato
    come strumento, ed ognuno di noi  lo fa di tanto in tanto,  ci vuole
    *molta*  intelligenza.  Inoltre quello  che  il troll  situazionista
    vuole  testare e'  la capacita'  di un  sistema di  resistere ad  un
    attacco  (come  i whitehead-  hackers)  quindi quello  che  vuole e'
    proprio la reazione di rifiuto (kill-file informatico o mentale)  di
    cui parlavo.

    Insomma il troll puo'  essere considerato il vaccino  della malattia
    *intolleranza*  e *credulita*.  Ricordando che  se un  vaccino puo'
    guarire la malattia puo' invece uccidere.

*meta-trolling

      ha  scritto:
    >Non tanto per la riuscita del tutto (opinabile)  quanto per l'idea
    >stessa:  trollare un NG di troll. Spettacolare.

    E' da parecchio tempo che siete sotto osservazione. Ottorino La Pera
    e' solo la punta dell'iceberg.  Un brain trust sta lavorando  per la
    progettazione di it.discussioni.meta-litigi.
    

    Non  si e'  ancora verificato  in realta'  (almeno che  io  sappia),
    l'idea  consiste   nel   organizzare  in   banda   dei  net.cop    e
    invadere [vedi tecniche   di    invasione]    it.discussioni.litigi.
    E'   inutile sottolineare che quanto detto nel post indicato e'  una
    bufala.. o e' utile sottolinearlo? :-)

*invasioni

    Le fasi classiche delle invasioni

    - Introduzione e conoscenza del NG; creazione di una  "personalita'"
    rispettabile - Primi  post "OT". -  Monopolizzazione del NG,  ovvero
    percentuale di post e di reply relativi con scatenamento di relativo
    (anche se leggero) *rosichio* [vedi glossario]

    Spesso pero' l'invasione  si fa meno  macchinosamente: l'esploratore
    di turno becca dei polli su un gruppo *di polli ma quello e` proprio
    il peggio* e  inizia a metterlo  in crosspost per  far notare quanto
    sia  *fesso*. Il  branco a  questo punto  si scatena  e da  giu` di
    brutto,  alcuni  si  trasferiscono *per  una  vacanzina*  sul gruppo
    vittima e la  cosa s'ingrandisce. Ora  la bravura dell'esploratore
    che rivendichera` per anni le grasse risate procurate al branco -sta
    nell'essere talmente brillante da farsi amare dai frequentatori piu`
    avveduti del gruppo- vittima in modo da poter affermare con pienezza
    la propria  virilita` (almeno  e` la  conclusione a  cui sono giunto
    considerando   l'assoluta   necessita`   d'imposizione   di   questo
    particolare *troll epistemico* mai visto in forma femminile, esclusi
    i casi di *donne bargute*, ovvero fake prodotti da uomini).

    Indiscusso maestro di  quest'arte e` Sandrino  O'Mazzulatore, ibrido
    idler-iddieffer, segnalato tra i primi 500 della blacklist  mondiale
    insieme all'ormai pensionato Dio Sportivo.

*tassonomia del pollo

    il frignatore (whiner)

    Archetipo del genere e' Bill "palmjob" palmer. Credendosi un  grande
    scrittore   veniva   ingiuriato,   dopo   di   che   iniziava  delle
    interminabili e comiche lamentazioni (vedi whine e rant)

    lo spaccaballe (net kook)

    (net-kook standard)  Postatore tenacemente  fanatico con  volonta di
    cambiare  il  mondo, pensa  di  essere al  centro  di un  complotto,
    assolutamente write-only mode  e molto offensivo.  Esempio eclatante
    del genere (in italia)  puo' essere considerato Prospero  Pirotti di
    cui        si        puo'        leggere        qualcosa         qui
    http://www.linux.it/~md/usenet/pirotti.gz

    (net kook  sborone-cazzaro-bauscia) Una  sottospecie, tipica  dei NG
    non di cazzeggio, ha forti  tendenze alla fuga prendendo come  scusa
    la mancanza di tempo. Ha una assoluta incapacita' di rispondere alle
    domande,  anche  (o  forse  soprattutto)  a  quelle  cui  basterebbe
    pronunciare un si o un  no. Archetipo G.Paolo Vanoli, che  oltre che
    net-kook e' anche uno spammer.

    (net-kook niubbo) Semplicemente continua a fare gli stessi errori di
    netiquette. Qualsiasi cosa  gli si dica  continua a fare  gli stessi
    errori. E' niubbo dentro, irrecuperabilmente niubbo.

    
    il crank, il lamer, il newbie
    


*il trolling e la legalita'  (in senso lato)

    E' strano  che si  scriva un  intero documento  come questo  per poi
    sostanzialmente consigliare di non fare niente. Ma non si puo'  fare
    proprio nulla oltre a mordersi la lingua e' "farsi una vita"[11]?

    In  realta'   qualcosa  e'   possibile  fare,   ma  ci   sono  delle
    controindicazioni, dei limiti e dei pericoli.

*il trolling e il net-abuse

    Esistono delle figure semimitiche  a guardia di internet  che spesso
    vengono  denominati  abuse-man. Essi  sono  coloro a  cui  le nostre
    lamentele  possono  essere destinate  nel  caso in  cui  qualcuno ci
    disturbi, come una mamma premurosa sentiti i nostri crucci puniranno
    i cattivoni che ci  hanno trattato tanto male  e che ci hanno  detto
    tutte quelle  brutte parole.  Gli scollegheranno  l'account, se  non
    addirittura  il  contratto  telefonico  e,  in  casi  eccezionali di
    comprovata  maleducazione   e  scontrosita'   ripetuta  e   cronica,
    legheranno  ad  una  vecchia quercia  il  colpevole  dandogli trenta
    frustate.

    Una sola parola a commento di quanto sopra: balle!

    Gli abuse man, coloro destinati  in ogni provider a controllare  che
    non  siano stati  compiuti degli  abusi della  rete e  che hanno  il
    potere di togliere gli account, sono solo dei tecnici che non  hanno
    competenza (e la voglia) per stabilire chi ha ragione in un litigio.
    Se e' vero che i contratti fatti con i provider spesso prevedono  un
    comportamento neticamente  corretto e  che quindi  sarebbe possibile
    contattare l'abuse desk ogni volta che si incontra un  disturbatore,
    e' anche  vero che  se questa  pratica si  diffondesse si potrebbero
    ingenerare almeno tre tipi di problemi.

    a) il  nostro supereroe  travolto da  una miriade  di falsi allarmi,
    magari mal documentati, potrebbe avere delle difficolta' a  compiere
    il suo *vero* lavoro, cioe' combattere lo spam e i veri net-abuse in
    generale.

    b)  potrebbero esserci  degli "errori  giudiziari". Ovvero  potrebbe
    essere "condannata"  la persona  sbagliata, il  pollo invece  che il
    troll (vedi faq di mamo sui toni di grigio)

    c) esiste anche  un problema politico.  I modi usati  da molti troll
    per  nascondersi dietro  l'anonimato, remailer  anonimi ad  esempio,
    sono stati creati per aumentare la liberta' di espressione in  rete.
    Questi servizi possono servire per scopi positivi e sarebbe un  vero
    peccato   procurargli   dei   problemi.   [vedi   anche   la   parte
    sull'anarchia]

*il trolling e la polizia

    Se  davvero  pensate  che  quanto  hanno  scritto  su  di  voi possa
    procurarvi dei problemi nella  vita reale, sia insultante  o pensate
    che le minacce che vi sono  state fatte siano serie la soluzione  e'
    semplice: parlatene con la polizia. Al vostro buon senso, al  vostro
    senso del ridicolo  e alla vostra  intelligenza decidere quando  sia
    *davvero*  necessario farlo.  Se vi  hanno semplicemente  mandati a
    IFQ[11] andateci: mi  hanno detto che  un news-group divertente  (io
    non lo frequento, anche perche' non mi sento degno di farlo)

*il sogno dei padri fondatori

    Quali  sono  le  caratteristiche  politicamente,  in  senso  alto, e
    socialmente interessanti di usenet? Quali sono i vantaggi dei gruppi
    di discussione  sani e  ben funzionanti?  Innanzitutto la gratuita',
    ogni aiuto che puo' essere trovato e' gratis. Succede spesso che dei
    seri professionisti, il  cui lavoro ha  spesso un valore  di mercato
    molto alto, forniscano senza  avere nulla a pretendere  un servizio.
    Oltretutto avendo spesso come  unico risultato l'essere trattati  in
    malo  modo.  In  seconda  istanza  viene  garantita  la  liberta' di
    espressione, anche  delle idee  piu' controverse  e ai  limiti della
    legge. Una  specie di  utopia (ovvero  di luogo  inesistente) in cui
    sembra che il motto di Voltaire si sia finalmente realizzato[13]

*tecnocrazia

    Usenet e',  nel senso  spiegato dal  saggio "In  cerca del Liviathan
    della rete*[xx],  un altro  posto  ed  un'altra societa'  rispetto a
    quella in cui viviamo nella  cosiddetta vita reale. Questo non  vuol
    dire che le  leggi  che  regolano  la  convivenza  tra  le   persone
    d'incanto scompaiano, piu'  semplicemente vuol dire  che ad esse  si
    sovrappongo (a  volte sostituendole)  altre  regole.   Si puo'  fare
    l'analogia con  il mondo   dello sport   in cui   alle leggi   dello
    stato  ed alla  sua giustizia  si sovrappone un altro tipo  di senso
    di legalita'  appunto sportiva.

    Il senso del giusto e dello sbagliato viene regolato da documenti di
    autoregolamentazione  che   invece  di   stabile  cosa   e'  legale,
    stabiliscono cosa e' educato.[USE1] Questi stessi sono stati  creati
    negli anni con  un processo di  consultazione collettiva, in  cui e'
    uscita vittoriosa l'idea piu' funzionale piuttosto che quella che ha
    ricevuto  piu'  consensi. E'  semplice  deduzione di  questo  che la
    societa' la  forma stato  di questa  societa' non  e' la democrazia.
    L'opinione  dei  molti  ha  poca  importanza  se  viene  considerata
    _sbagliata_ , quindi in  prima approssimazione si potrebbe  dire che
    ci si muove  all'interno di una  tecnocrazia, ma questa  conclusione
    e', almeno in parte, scorretta.

*anarchia

    

    Quando  fu  fatta  la  grande  riorganizzazione  di  usenet  con  la
    creazione delle big seven (soc.*,  rec.*, sci.* etc, ora sono  otto)
    alcuni  presero la  vicenda come  un tentativo  di normalizzazione.
    L'utopia anarchica della rete sembrava essere stata tradita,  alcuni
    argomenti venivano vietati, l'idea  che la legalita' e  la moralita'
    fossero  discriminanti   per  la creazione  e  l'uso  dei gruppi  di
    discussione venne  sentito come  un abuso  di autorita'.  A causa di
    questo  venne  creata  la gerarchia  alt.*  in  cui fosse  possibile
    parlare veramente di tutto. Compresa  la droga, il sesso ed  il rock
    and roll.

    La  storia  pare abbia  dimostrato  che questa  volonta  di liberta'
    assoluta era ed e' solo in parte positiva. 

    La gerarchia free.* segue la  stessa filosofia: in pratica cio'  che
    si vuole combattere  e' la censura  in ogni sua  forma, anche quelle
    che ogni  persona di  buon senso  vedrebbe come  positive. A  questo
    scopo  in questa  gerarchia l'unica  regole afferma  che e'  vietato
    vietare. La creazione di gruppi,  dai nomi piu' strampalati e  dagli
    scopi  piu' inutili,  e' libera  e non  soggetta a  nessun tipo  di
    vincolo  e  limitazione.  I  messaggi  non  possono  in  nessun modo
    filtrati o  cancellati. Insomma  quello che  si vuole  e' una  nuova
    societa' realmente anarchica.

    Il risultato e' che questa gerarchia e' invasa da spam, dai troll  e
    da ogni tipo di spazzatura,  e che pochissimi server la  portano. La
    volonta'  di  liberta'  assoluta voluta  si  e'  scontrata contro  i
    problemi pratici  che questa  comporta e  forse anche  con i  limiti
    della natura umana.

    Altra dimostrazione  di cio'  e' che  la vecchia  gerarchia alt.* ha
    iniziato a usare la moderazione, anche e soprattutto per quei gruppi
    (alt.tasteless per dirne  uno) in cui  il diritto al  cattivo gusto,
    alla immoralita',  ed in  alcuni casi  addirittura alla illegalita',
    vuole essere esercitato.

    La mia  tesi e'  quindi che  se la  richiesta di  liberta' era ed e'
    giusta, la risoluzione anarchica non ha dato frutti.

*dittature

    L'italia, patria di Machiavelli e dell'effetto K, pare abbia trovato
    il modo per  risolvere la contraddizione.  Da una parte  si vorrebbe
    l'anarchia completa in modo che qualsiasi opinione sia  esprimibile,
    dall'altra dare sic et simpliciter questa liberta' non raggiunge  lo
    scopo in modo efficiente ed efficace.

    

    La  soluzione  e'  stata  un  compromesso  tra  cose  apparentemente
    inconciliabili:   liberismo,   il  liberalismo,   l'anarchia   e  la
    dittatura. Da una parte si  dice che i gestori della  gerarchia it.*
    (GCN) si arrogano il diritto  di fare della gerarchia stessa  quello
    che vogliono, comportandosi in questo modo da dittatori.  Dall'altra
    lasciano liberi  gli utenti  di dire  cio' che  vogliono, stante  le
    regole di buona convivenza che dovrebbero essere accettate da tutte,
    compresi i GCNers stessi. Quest'ultima  cosa fa dei GCNers piu'  che
    dei dittatori dei monarchi che creata una costituzione si  impegnano
    a seguirne i dettami, riservandosi pero' il diritto di cambiarne gli
    articoli, anche questo  pero' secondo meta-regole  immutabili (quali
    il divieto di retroattivita' e  la certezza del diritto al  cambiare
    delle leggi).

    A  chi  dice  che questa  dittatura  e'  insopportabile e  dispotica
    rispondono  di  diventare  essi  stessi  dittatori,  o  quello   che
    vorranno, e che  il mercato (da  qui il liberismo)  decidera' chi ha
    ragione



*glossario ragionato (vedi anche www.m-w.com) [work in progress]

    Main entry: whine frignare

    Main Entry: 1rant 1  : to talk in  a noisy, excited, or  declamatory
    manner 2 : to scold vehemently

    (vedi it.news.net-abuse)  net-abuse: abuso  della rete  e non  sulla
    rete spam: diffusione ripetuta  di un certo messaggio  in violazione
    della  netiquette  mail  e-nonima:   mail  con  trucci  antispam   o
    semplicemente falsa morphing: cambio continuo di nick per evitare il
    kill-file (vedi fake)

    fake:  un altro  postatore sotto  falso nome/nick
    niubbo: viene  da newbies vuol dire novellino matricola.


    rosicare: e' lo scopo principale dell'idler e dei troll consapevoli,
    e' il caratteristico stato di  colui che preso dalla rabbia  o dalla
    irritazionevorrebbe in qualche modo vorrebbe vendicarsi o  ribattere
    alle accuse.

    true-believer:  appassionato all'argomento in modo fanatico
    flamer:troll inconsapevole o consapevole in  cerca di litigio

    lamer:
    kook:
    crank:


*Biblio/Rete-grafia e letture consigliate

    

    [LNK1]    www.bonsaikitten.com           
    [USE1]    http://www.ietf.org/rfc/rfc0003.txt?number=3   
              http://www.rfceditor.org/      
              http://www.ietf.org/rfc/       
    [USE2]             http://news.cnet.com/news/0-1005-200-311492.html
            http://news.cnet.com/news/0,10000,0-1005-200-311485,00.html
                                             http://www.vtw.org/speech/
       http://www.cwrl.utexas.edu/~bill/e309m/final/mitchell/intro.html
                   http://www.tin.it/internet/storia/usenet/usenet.html


    Psicologia/sociologia/antropologia/retorica

    [PSI1] Berne,  Games People  Play -  A che  gioco giochiamo. Milano:
    Bompiani, 1967

    [SOC1]  Richard  C.  MacKinnon,
            "Searching  for  the  Leviathan  in Usenet".          
            http://www.virtualschool.edu/mon/Economics/
           MacKinnonLeviathanUsenet.html#Looking%20for%20the%20Leviathan

    (descrizione di "faser") MacKinnon, basandosi sui lavori di  Hobbes,
    cerca di individuare il  "Leviathan Factor", cioŠ la  propensione da
    parte  dei partecipanti  di vari  NG a  passare alla  moderazione a
    seguito  di  violazioni  della  Netiquette.  La  parte  che potrebbe
    interessare e' quella in cui  spiega il concetto di "personae"   (in
    latino significa  maschera, personaggio).  Essendo la  comunicazione
    unicamente  scritta, produce  la creazione  di "personae"  che sono
    diverse dall'utente che ha fisicamente scritto il messaggio.  Quindi
    per MacKinnon bisogna parafrasare  Cartesio con un bel  "scribo ergo
    sum".

    [SOC2]  http://www.linux.it/~della/fallacies/  regole  di   retorica
    sporca


    _Tool_

    [TOO1] http://www.nfilter.org/


    _In italiano_

    [ITA1] Marco d'Itri:  http://www.linux.it/~md/usenet/
    [ITA2] Sito di Luky:  http://www.niubbologia.com/
    [ITA3] Sito  del GCN  dove vi   sono i   documenti  di  alcuni  post
    emblematici  di  troll  antisistema: http://www.news.nic.it/news-it/

    _FAQ_

    [FAQ1]  http://www.altairiv.demon.co.uk/troll/trollfaq.html
    [FAQ2]
    http://www.cs.ruu.nl/wais/html/na-dir/net-abuse-faq/troll-faq.html
    [FAQ3]     http://ddi.digital.net/~gandalf/trollfaq.html
    [FAQ4]
    http://world.std.com/~Infinity/rightloop/alttrollFAQ.htm

    Altre [non controllate: a cura di Bakunin]

    http://www.hell-flame-wars.org/  (uno   dei  gruppi   di  alt.flame)
    http://pyrophore.ogoense.net/rebecca/  (una  specialista,  Rebecca.)
    http://www.petitmorte.net/index2.shtml    (provider    in     topic)
    http://afk-mn.eist.co.jp/index2.html (alt.fan.karl.maden-nose HP  by
    the      2belo,       ma      forse       e'      ancora       giu')
    http://extra.newsguy.com/~shpxurnq/cascrules.html    (il    cascade,
    questa   disciplina,   dal    generale   Beauregard   in    persona)
    http://member.newsguy.com/~shpxurnq/meow.html (i cascade, come  sono
    nati?) http://extra.newsguy.com/~shpxurnq/ (HP di Raoul Xemblinosky,
    uno     dei     primi     nosers,     potra'     esserti      utile)
    http://extra.newsguy.com/~shpxurnq/raoul.html (il museo della usenet
    performing   art  di   AF,  AFKMN,   AAVFFF  secondo   Xembli-qlcs))
    http://www.subgenius.com/index.html (the church  of the subgenius  e
    la  sua  unita'  tattica  mobile:  spero  non  ci  sia  bisogno   di
    spiegazioni,     che     Bob      guidi     la     tua      strada.)
    http://www.geocities.com/Paris/LeftBank/9044/rubbish/index.htm
    (flamenet2000:   non    tutti   i    flamer   vengono    col   buco)
    http://www.plonk.com/  (alt.usenet.kooks,  la  cantina  per  i troll
    "inconsapevoli")

    Altri ancora trovati di dubbia utilita'

           Rant: http://www.rant.com/

    Chi ha voglia di cercare, provi ad utilizzare questi nomi nei motori
    di ricerca (www.google.com ad esempio) e posti un report:

           Hypcrime (troll organizzatissimi, con tanto di bot)  Meow/ers
    (provocatori) Empire of nose (loro  e il loro "impero") Bill  Palmer
    (un  whiner  di dimensioni  internazionali)  Gary Burnore  (l'altro)
    Databasix (la sua azienda) Flaag (uno scocciatore col bollino doc)

*Rassegna stampa

    "Cerco solo di capire com'e' fatto un essere umano che perde il  suo
    tempo e le sue energie scrivendo faq."

    Alessandro Iselli

*Note

    [1] A quanto capito invasa a  piu' riprese da una banda di  troll. I
    troll i  questione sono  particolarmente stupidi  e infantili.  Sono
    contrari ai  kill-file che  reputano una  forma di  limitazione alla
    liberta' di  espressione. 
    [2]  it.discussione.leggende.metropolitane ha subito  una  invasione
    ed  una   delle  partecipanti   ha  iniziato  ad  arrabbiarsi  ed  a
    segnalarli  all'abuse con  conseguenti chiusure di
    account. La stessa veniva chiamata con epiteti poco edificanti.  
    [3]  Ad  esempio  con   l'improvviso  cambio  di   argomento  a fini
    umoristici     tipico  delle barzellette:  lo spostamento  semantico. 
    [4]   Il  caso Sokal   e'  per  esempio  un   caso di   trolling  ad
    altissimo livello.
    http://www.nyu.edu/gsas/dept/philo/faculty/boghossian/papers/
    bog_tls.html What the Sokal Hoax  Ought to Teach Us: The  pernicious
    consequences   and   internal   contradictions   of  "postmodernist"
    relativism 
    [5]  Esempio di  spostamento semantico.  
    [6] qui dovrebbe esserci una nota 
    [7]  animali da cortile  notoriamente  stupidi, ogni riferimento   a
    fatti  o  persone  e'  puramente  casuale.  
    [8] ogni riferimento  a  fatti  o persone  realmente  esistenti   e'
    puramente  casuale. 
    [9] qui  avrebbe dovuto esserci  un commento, che  pero' ho   tolto. 
    [10] esistono  reader che fanno  ignore thread anche  dei sub
    thread pare, per ulteriori info provare su it.comp.news-reader  
    [11] tentativo di traduzione del  motto usenet contro chi si  piglia
    troppo sul  serio: "get  a life".  
    [12] it.fan.culo  
    [13] piu'   o  meno  (pare sia  apocrifo): per   quanto le  tue idee
    siano  contrarie     alle mie io lottero' affinche' tu possa 
    esprimerle. 
    [14] si utilizza in questo   caso la  parola net.cop  nel  senso  in
    cui  la usa chi  e' accusato di uscire  dalle regole. I con  net.cop
    viene anche  indicato  chi  combatte spam   e net-abuse  in  genere,
    quelli sono  personaggi diversi e molto piu' seri.



    Source: geocities.com/it/roccopapaleo/faq/italiano

               ( geocities.com/it/roccopapaleo/faq)                   ( geocities.com/it/roccopapaleo)                   ( geocities.com/it)