AREA

Gruppo fondamentale del pop italiano non solo a livello progressivo, gli Area sono diventati in breve tempo anche tra i più celebri, grazie soprattutto alla presenza di un uomo carismatico come Demetrio Stratos e alla sua eccezionale ed originalissima voce decisamente senza pari, almeno in Italia. L’esordio discografico degli Area avviene nel ’73 con Arbreit Macht Frei, album di jazz-rock d’avanguardia con Luglio, agosto, settembre (nero) tra i brani di maggior fama del gruppo ecavallo di battaglia durante tutte le esibizioni dal vivo che comincia con una voce femminile recitante in arabo (“rubata in un museo del Cairo” come illustrano le note di copertina); il disco era inoltre uscito all’epoca con una curiosa e provocatoria pistola di cartone allegata.

Caution Radiation Area è certamente il più sperimentale della discografia: ascoltare su tutte Lobotomia e ZYG (Crescita zero). Crac! è invece decisamente più orecchiabile, ma non per questo meno valido (peraltro Gioia e rivoluzione è diventata abbastanza famosa). Il primo album dal vivo, Are(a)zione, è del 1975 e ripropone i brani maggiormente conosciuti come Luglio, agosto, settembre (nero) e Cometa rossa, ne presenta uno inedito, Are(a)zione, e una versione rock de L’internazionale, che è in pratica la dichiarazione esplicita del loro schieramento politico. Sonorità balcanico-mediterranee affiorano, invece, in Maledetti altro splendido disco che ha in Gerontocrazia il suo pezzo migliore. Gli dei se ne vanno, gli arrabbiati restano è purtroppo l’ultimo lavoro prima della morte di Stratos avvenuta nel ’79, ed è piuttosto sottovalutato rispetto alla sua reale valore. Tic & Tac è invece un LP molto jazz e interamente strumentale (difatti si sente la mancanza della fondamentale voce di Demetrio Stratos).

Prima dello scioglimento definitivo, gli Area si esibiscono in alcuni concerti col supporto della cantante Sara Borsarini, il trombettista Guido Guidoboni e il sassofonista Larry Nocella. L’album di coda della discografia degli Area è rappresentato tuttora da Chernobyl 7991del 1997, frutto della recente reunion della band (ma con i soli Capiozzo, Fariselli e il nuovo Paolo Dalla Porta) e che risulta, tutto sommato, abbastanza sperimentale e con alcuni buoni spunti, grazie anche al valido apporto di musicisti come Pietro Condorelli, John Clarck, Stefano Bedetti e Gigi Cifarelli.

 

Discografia:

(1) Arbreit Macht Frei (Cramps 1973)
(2) Caution Radiation Area (Cramps 1974)
(3) Crac! (Cramps 1974)
(4) Are(a)zione (Cramps 1975)
(5) Maledetti (Cramps 1976)
(6) Anto / logicamente (Cramps 1977) antologia
(7) Gli dei se ne vanno, gli arrabbiati restano (CGD / Ascolto 1980)
(8) Event ’76 (Cramps 1980) live
(9) Area ’70 (Cramps 1980) antologia
(10) Tic & Tac (CGD / Ascolto)
(11) Chernobyl 7991 (Sony 1997)

Copertine:

 

 

Formazione:

Patrizio Fariselli: tastiere
Giulio Capiozzo: batteria
Ares Tavolazzi: basso (tranne 8)
Demetrio Stratos: voce, organo (1-9)
Paolo Tofani: chitarra (1-6)
Victor Edouardo Busnello: sassofono (1)
Patrick Djivas: basso (1)
Paolo Dalla Porta: contrabbasso (11)