BALLETTO DI BRONZO

Una delle più interessanti e, ai tempi, sottovalutate formazioni della scena progressiva tricolore, il Balletto di Bronzo pubblica solamente due dischi piuttosto diversi tra loro. Sirio 2222, registrato all’alba del progressive, è sicuramente un lavoro di ottima fattura ed anche tra i più innovativi nel Paese in quel periodo, dove preponderanti sono il ruolo della chitarra elettrica e della voce; in  Meditazione tuttavia sono presenti anche violino e clavicembalo, mentre assolutamente impedibile è Missione Sirio 2222.

Il loro capolavoro indiscusso arriva comunque nel 1972 con la dipartita di Cupaiuolo e Cecioni e l’inserimento in organico del bassista Vito Manzari e del bravissimo e carismatico tastierista Gianni Leone, proveniente dai Città Frontale, che stravolge letteralmente lo stile del gruppo, virato adesso verso un’ardita contaminazione tra jazz, rock, musica classica e hard. Il suono è supportato da strumentisti ben preparati e i testi, surreali e decisamente originali, hanno anch’essi un ruolo importante così come la musica che presenta brani lunghissimi e complessi dialoghi tra tastiere e sezione ritmica. Peccato che il gruppo, dopo un ultimo singolo nel ’73 La tua casa comoda / Donna Vittoria (pubblicato con la sigla del Balletto di Bronzo ma realizzato solo da Stinga e Leone che si adopera come abile polistrumentista), si sia sciolto senza nessun’altra registrazione. Il re del castello (uscito solo in LP) raccoglie varie canzoni antecedenti al ’70, e quindi ancora in stile tardo beat, mentre Introduzione / Secondo incontro è un mini CD che offre due brani estratti da YS riarrangiati e cantati (piuttosto male) in inglese dallo stesso Leone.

Dopo questa illustre esperienza, Leone pubblica da solista due buoni album con lo pseudonimo di LeoNero e recentemente si è riunito ad un paio di membri di un gruppo di neoprogressive, i Divæ, realizzando con loro anche un disco con la vecchia sigla del Balletto di Bronzo: Trys. Quest’album – che è attualmente l’ultimo – viene registrato dal vivo a Roma nel ’96 e presenta una versione moderna e integrale del mitico concept YS con l’aggiunta di alcuni pezzi di Gianni Leone solista (quando si firmava LeoNero), più alcuni brani inediti, ma il paragone con la formazione e col disco originale è improponibile.

 

Discografia:

(1) Sirio 2222 (RCA 1970)
(2) YS (Polydor 1972)
(3) Il re del castello (RCA / Raro 1990)
(4) Introduzione / Secondo incontro (Mellow Records1992) [197?] mini CD
(5) Trys (Mellow Records 1999) [1996]

 

Formazione:

Gianni Leone: voce, organo, tastiere, pianoforte, sintetizzatore (2/4/5)
Lino Ajello: chitarra (2/4)
Giancarlo “Gianchi” Stinga: batteria (2/4)
Vito Manzari: basso (2/4)
Marco Cecioni: voce, chitarra (1)
Michele Cupaiuolo: basso (1)
Ugo Vantini: batteria (5)
Romolo Amici: basso (5)