Museo Rosenbach

Il Museo Rosenbach nasce a Bordighera, Liguria, nel 1972, dall'unione del gruppo La Quinta Strada e di alcuni componenti de Il Sistema. La band comincia la sua carriera facendo da supporter ai Ricchi e Poveri e ai Delirium, proponendo una musica tipicamente rock, rimarcata da chitarre e sax. Il loro vero primo ed ultimo album esce nel 73, Zarathustra, ispirato alla teoria di Nietzsche sul Superuomo. Questa idea concept venne malamente interpretata e scambiata per propaganda reazionaria, in più la copertina nera e un profilo di Mussolini composto a collage non fanno altro che aumentare i dubbi sugli orientamenti politici del gruppo, per questo motivo viene allontanato dai consueti festival pop del periodo. Naturalmente, come viene spiegato anche nelle note di copertina, l'immagine dell'uomo secondo il Museo Rosenbach non è quella del violento condottiero di razza pura, bensì quella di qualcuno che, vivendo a contatto con la natura, tende a purificare da ogni ipocrisia i valori umani.

Il disco si affianca musicalmente e stilisticamente ad altri gruppi italiani del periodo, come il Banco del mutuo soccorso, comprendendo sonorità mediterranee e classicheggianti; la musica è variegata, caratterizzata dall'alternanza di momenti appena sussurrati a momenti di grande enfasi, con ampio uso di tastiere e molto spazio alla drammaticità del mellotron, strumento caratteristico del rock progressivo. Le musiche sono di Alberto Moreno, bassista del gruppo. Dopo la partecipazione al III Festival d'Avanguardia e Nuove Tendenze (Napoli 1973) il Museo Rosenbach si scioglie, mentre il batterista Giancarlo Golzi entra a far parte dei Matia Bazar.

 

Discografia:

Zarathustra (ricordi 1973, Contempo 1989 CD)
Live  '72 (Mellow Records, 1992)
Rare and unreleased (Mellow Records, 1992)
Bande rumorose (Abau, 1998)
Exit (Carish, 2000)

 

Formazione:

Pit Corradi: tastiere
Stefano "Lupo" Galifi: voce
Giancarlo Golzi: batteria
Enzo Merogno: chitarra
Alberto Moreno: basso
Leonardo Lagorio: flauto, sax
Walter Franco: voce

 

Sito ufficiale:

www.museo.it

 

Curiosità

Un pezzo di Zarathustra, l'ultimo quarto della prima facciata, in pratica quasi tutto lo strumentale, non è stato ideato dal Museo Rosenbach ma da un gruppo al momento del suo scioglimento, Il Sistema. Infatti il chitarrista Merogno, era il chitarrista del Sistema, gruppo guidato da Luciano Cavanna che, con Enzo, Ciro Perrino e Floriano Roggero, aveva abbozzato la suite in questione. Ad un certo punto Il Sistema aveva preso un flautista, Leo Lagorio; tutti insieme avevano messo su il pezzo. Quando Cavanna ha lasciato il gruppo Il Sistema si è sciolto e Leo ed Enzo sono venuti nel Museo portandosi dietro questo pezzo che è stato adattato all'ottica del Museo Rosenbach