New Trolls

Gli esordi

I New Trolls, celebre formazione genovese, nascono dal nucleo dei vecchi Trolls, formazione beat degli anni Sessanta. I New Trolls, invece, esordiscono nel lontano 1967 con il 45 giri Dietro la nebbia / Questa sera. La loro musica si avvicina molto alle sonorità di Jimi Hendrix e Vanilla Fudge, e grazie ad un rock psichedelico d’effetto, che rispecchia un’ottima preparazione musicale, riescono a vincere il premio della critica al Festival di Rieti nel 1967. Il successo ottenuto è così grande che vengono subito chiamati ad aprire i concerti durante la tournée italiana dei Rolling Stones. In seguito partecipano anche al Disco per l’Estate col singolo Visioni, che venderà più di 200.000 copie, e da qui comincia anche la loro fortunata carriera concertistica.

Nel 1968, con la direzione di Giampiero Reverberi e con i testi di Fabrizio De Andrè, i New Trolls creano il primo album concept italiano, Senza Orario, Senza Bandiera, pur se non si può ancora definire rock progressivo vero e proprio, dal momento che i pezzi dell’album rimangono limitati nell’ambito della canzone.

“Concerto Grosso” per i New Trolls (1971)

Più tardi, precisamente nel 1971, ecco che i New Trolls sono coinvolti in un progetto organizzato da Luis Bacalov: Concerto Grosso; quella che inizialmente doveva essere una semplice colonna sonora di un film (La vittima designata) diviene una delle opere più importanti del rock progressivo italiano.

S’intuisce già dal titolo come l’opera abbia qualcosa di provocatorio, che voglia far divertire, non a caso, infatti, verso la fine del Settecento era in voga una forma musicale che si chiamava appunto “divertimento”. Un Concerto Grosso in stile barocco settecentesco che si suddivide in tre tempi e una canzone:

Il secondo lato del disco è invece interamente occupato da una lunghissima improvvisazione del gruppo “nella sala vuota”, con ottimi spunti musicali.

Il dopo “Concerto Grosso”

Nel ’71 partecipano con successo ai Festival Pop di Caracalla, Viareggio e al Davoli Pop di Reggio Emilia, ma li ritroviamo anche in manifestazioni poco frequentate dai gruppi progressive, come al Cantagiro e al Disco per l’Estate. Nel 1972 si cimentano invece nella pubblicazione di un doppio album, Searching For a Land, registrando parte in studio e parte dal vivo, con i testi in inglese, la musica alternata da momenti orchestrali e acustici, la voce in sottofondo agli strumenti e la chitarra elettrica di Nico Di Palo che inaspettatamente si lancia in assolo hendrixiano. Purtroppo il disco non ricevette che tiepidi consensi sia da parte della critica che del pubblico, tanto che si rivelò un colossale fiasco per quello che era il gruppo più famoso del momento.

Conflitti nel gruppo

Nel frattempo entra il nuovo bassista, Frank Laugelli Rhodes, e i Nuovi Folletti partecipano a due Festival a Roma, Villa Pamphili e Foro Italico, dove s’incominciano a manifestare le prime divergenze. Nico Di Palo aveva una certa tendenza per le sonorità hard per questo motivo Vittorio De Scalzi, che voleva una musica più semplice e orecchiabile, abbandonerà momentaneamente il gruppo, venendo sostituito da Maurizio Salvi alle tastiere. Più tardi, sempre nel ’72, viene pubblicato UT dove il gruppo, che vede la partecipazione di De Scalzi non come autore ma solo chitarrista, ci riprova con la formula canzone. Ma l’anno dopo la situazione degenera. Vittorio De Scalzi vuole servirsi del nome dei New Trolls per pubblicare il suo nuovo singolo, Una notte sul Monte Calvo, quindi viene citato in tribunale dagli altri componenti e il giudice impedisce a tutti di utilizzare la sigla. A questo punto la rottura è totale: dopo un susseguirsi di gruppi diversi (addirittura quindici) si ha che De Scalzi e D’Adamo, assieme ad altri musicisti, formano i New Trolls Atomic System mentre Nico Di Palo, Maurizio Salvi, Frank Laugelli e Gianni Belleno, nel loro primo disco, Canti d’Innocenza Canti d’Esperienza, si presentano con un semplice ma emblematico punto interrogativo ed infine scelgono si chiamarsi Ibis.

Concerto Grosso n.2

Nel ‘76 avviene la riconciliazione, e così Di Palo, De Scalzi, Belleno, D’Adamo e il chitarrista ex Nuova Idea, Riky Belloni, ricompongono i vecchi New Trolls ricercando il successo con Concerto Grosso N. 2. La composizione omonima del disco, scritta sempre da Luis Bacalov, è divisa nei tre tempi: Vivace / Andante / Moderato, i rimanenti brani invece sono canzoni piuttosto stucchevoli e sdolcinate. Anche se il disco non è buono come il precedente, a livello di vendite si rivelò se non altro proficuo per l’epoca, raggiungendo le centomila copie.

In seguito, la carriera della band continuerà nell’ambito delle canzoni, riscotendo ampio successo fino ai giorni nostri.

 

Discografia (limitata agli album più significativi):

(1) Senza Orario, Senza Bandiera (Cetra 1968)
(2) New Trolls (1970)

(3) Concerto Grosso (Fonit/Cetra 1971)
(4) Searching For A Land (Cetra 1972)
(5) UT (Cetra 1972)
(6) Concerto Grosso N. 2 (Magma 1976)

(7) New Trolls Live (1976)

 

Aneddoti

Una leggenda vuole che il gruppo nacque dopo che un critico musicale pubblicò su un giornale locale quella che considerava la sua formazione ideale, scegliendo fra i musicisti che si esibivano nei locali della città di Genova del 1966.

Fu proprio Concerto Grosso ad avvicinare per la prima volta Luis Bacalov a questo genere musicale; si trattò in un certo senso un mero esperimento, infatti, nacque dalla necessità di comporre una musica per un film, La vittima designata, che aveva una trama particolare. Il protagonista era un nobile veneziano, interpretato dall’attore francese Pierre Clementi, che invece di frequentare la sola società aristocratica preferiva fare anche altri tipi d’esperienza, aprirsi ad un modo di vita differente da quella appartenente alla sua classe. Per questo motivo gli venne l’idea di sperimentare una fusione fra musica classica barocca, vicina al modello di Vivaldi, e musica di un gruppo rock che interviene a volte bruscamente a volte in armonia.

La citazione di Shakespeare è dovuta al fatto che il protagonista del film amava recitare un verso dell’Amleto: “to die / to sleep / perchance to dream”. La verità è che il nobile veneziano era alla ricerca della morte, però non una morte qualsiasi, bensì desiderava essere ucciso ad una certa ora, da una certa finestra, da qualcuno all’insaputa di tutto. Pensava che, forse, la migliore cosa era morire, ma sognare no. Per chi non ha visto il film, alla fine l’assassino, interpretato da Thomas Milian, inconsapevolmente gli spara proprio da una finestra, come aveva prestabilito lui.

Per quanto riguarda il secondo lato del disco, è tutta opera dei New Trolls. Una serie d’improvvisazioni (ma probabilmente non tutte sono improvvisazioni) fatte sul momento e il cui scopo era quello di riempire un “buco” e poter così pubblicare il disco. In effetti, Concerto Grosso dura solo venti minuti circa, ha una partitura molto concisa, al contrario delle improvvisazioni dove s’intuisce di aver “allungato un po’ il brodo”, però si trovano alcune idee musicali interessanti, rimangono sempre dei grandi musicisti.