Aneddoti

Probabilmente in pochi sanno che anche L'uomo era stato una colonna sonora di un film, anche se decisamente sconosciuto, precisamente di Grazie, signor P. Lino Vairetti e Massimo Guarino hanno frequentato il liceo artistico e poi l'accademia delle belle arti, così, sin dalle loro prime apparizioni al pubblico, hanno deciso di suonare vestiti con dei sai e con delle maschere pittate sul viso.

Nel '71 gli Osanna vengono invitati al Festival di Musica d'Avanguardia e Nuove Tendenze, il primo che si svolse a Viareggio. L'organizzazione del Festival era a cura di Massimo Bernardi che poi divenne il loro produttore. Ci furono tre vincitori: Osanna, PFM e Mia Martini. E fu proprio grazie a questa vittoria che il gruppo firmò un contratto discografico con la Fonit Cetra. Il successo arrivò velocissimo e inaspettato: in maggio, a Caracalla erano quasi sconosciuti mentre ad agosto pubblicarono il loro primo disco, L'uomo, dove c'erano anche le prefazioni firmate da Renzo Arbore e Fabrizio Zampa.

Canzona, il brano cantato con l'orchestra, arrivò al secondo posto al Festivalbar, ma gli Osanna si rifiutarono di andarlo a cantare a Verona per la televisione perché non era un pezzo rappresentativo della loro musica e del loro stile. In questo modo persero molti soldi, pubblicità e possibilità di successo, ma in quel momento erano così importanti le convinzioni del gruppo che non se la sentirono di mostrarsi in televisione per cantare un brano che avrebbe dato un'idea sbagliata di quello che suonavano. Canzona fu trasmessa per tre anni, due volte a settimana, dalla stazione radiofonica Voi Ed Io, ma il 45 giri non fu mai fatto pubblicare dagli Osanna, c'era solo la versione juke-box. La stessa cosa avvenne anche col brano L'uomo, di cui esisteva solo la versione juke-box, con L'amore vincerà di nuovo messa sul retro; infatti, il disco era incentrato su temi come l'esistenzialismo, quindi si fece in modo che fosse un discorso coerente.

Palepoli fu messo in scena e rappresentato da dei mimi, per la regia di Tony Newiller, che all'epoca fece teatro d'avanguardia a Napoli, dirigendo anche alcuni film di una certa importanza. Dopo che è morto, la sua opera è stata ricordata organizzando una gran mostra su di lui, dove c'erano anche tutti i trattati di Palepoli e le relative sceneggiature che ha scritto.

I veri compositori e artisti degli Osanna erano Lino Vairetti e Danilo Rustici. Vairetti scriveva la maggior parte dei testi e le canzoni più melodiche come L'uomo (che pare fosse dedicata a suo padre), Danilo, invece, aveva una gran capacità d'arrangiatore, ma oltre che un bravo chitarrista scriveva anche testi. Elio ha contribuito con la sua innata capacità di stare a suo agio sul palcoscenico, tanto che il pubblico pensava che lui fosse il leader del gruppo e così si prendeva tutti i meriti, ma non era vero.