Appena
arrivata in Sahaja Yoga sentivo parlare di cose molto belle…le vibrazioni...la
pace interiore…l’Amore divino.. io in realtà ancora non percepivo molto
durante la meditazione, però una cosa l’avevo percepita chiaramente: coloro
che meditavano avevano qualcosa di speciale, una sensazione di pace, di serenità
e di gioia traspariva dai loro occhi, qualcosa di molto bello rispendeva dentro
di loro.
Allora
capii che mi ero imbattuta in qualcosa di vero, di autentico e che quindi valeva
la pena sperimentare questa tecnica di meditazione chiamata Sahaja Yoga. Da
allora sono passati quasi sette anni , la mia vita non è solo migliorata ma…
per meglio dire,
trasformata…grazie alla meditazione affronto la vita con più serenità
, non mi lascio più coinvolgere dai ricordi negativi del passato o dall’ansia
per le cose future, mi sento
più fiduciosa in me stessa e negli altri e vivo con più attenzione le
cose più semplici e più autentiche della vita.
Di
questi 7 anni ho dei ricordi molto belli, sicuramente quelli più speciali li ho
vissuti in occasione delle meditazioni collettive in presenza di Shri Mataji, la
fondatrice di Sahaja Yoga: gioia, consapevolezza, verità e amore sono racchiuse
in un unico “sentire”, il cuore è così colmo di gioia da credere di non
poterla contenere. Ed è veramente bello sentire la gioia che nasce dal cuore.
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Cristina Frati - Umbertide (PG)
Mi
chiamo Cristina, ho quasi 31 anni e nel gennaio del 1999 ho conosciuto Sahaja
Yoga quasi per caso. (ha posteriori non direi tanto per caso!).
Vivevo
in quel momento una profonda crisi sentimentale con un ragazzo al quale ero
legata ormai da 12 anni. Questa crisi mi stava portando alla depressione e
quindi alla completa inattività sotto tutti i fronti. Ho rischiato di non
concludere i miei studi universitari anche se ero già sotto tesi, non
frequentavo più nessuno, nemmeno i miei amici più cari, stavo tutto il giorno
a letto.
Quando
nel gennaio del 1999 ho ricevuto la Realizzazione del Sé non ho capito subito
la portata spirituale di questa cosa che ci è stata donata da Shri Mataji
Nirmala Devi, ma non capivo neanche come mai sono entrata dentro la sala di
meditazione da depressa e ne sono uscita con un’immensa gioia. E mi dicevo “
ma come mai, non è cambiato niente, i miei problemi non sono scomparsi sono
sempre lì irrisolti….” Eppure non riuscivo a smettere di ridere e mi
sentivo leggera, tanto leggera…”
Solo
con il tempo sono riuscita a comprendere che Sahaja Yoga è la cosa che ho
sempre aspettato,
forse
fin dalla nascita. E’ il senso della vita. Era tanto che cercavo questo
senso!! Nonostante non mi sono mai considerata una ricercatrice di Dio, non ho
mai potuto accettare che la vita avesse solo la funzione di farci sposare, di
farci fare i figli, di farci lavorare…ci doveva essere qualcos’altro!!
Solo
adesso ho compreso che questo senso è Dio; Dio non è così lontano è dentro
di noi. Sta solo a noi cercarlo, risvegliarlo, e gioire della sua presenza ogni
volta che si manifesta nella nostra meditazione quotidiana e con le nostre
qualità divine che diventano piano piano sempre più evidenti. Sahaja Yoga mi
ha fatto rinascere e mi ha fatto scoprire la vera Cristina, quella più intima,
più nascosta, quella che nessuno conosceva.
Mi sento molto fortunata per questa grande opportunità che mi viene data, auguro a tutte le persone che cercano di trovare Sahaja Yoga e ringrazio Shri Mataji perché mi ha fatto il regalo più bello che potessi ricevere!
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Non
è facile condensare in poche parole la mia esperienza di Sahaja Yoga. Direi che
in due o tre anni è avvenuta una trasformazione radicale in me, al punto che la
persona che ero prima non è quasi più riconoscibile. Prima ero una persona
perennemente in conflitto con se stessa , tormentata dal passato, insicura su se
stessa e sul futuro, tendente a chiudersi sempre di più in se stessa. Questa
chiusura interiore si traduceva poi in una ostilità verso gli altri.
Adesso
sono una persona completamente in pace. Una sensazione di gioia e di freschezza
continuamente scende dall’alto e appaga il mio cuore. Conosco bene questa
gioia e questa pace che aumentano nei momenti di devozione o in meditazione: è
la mano della Divina Madre.
Prima
provavo un’ostilità verso tutti, ora provo un profondo amore e rispetto per
ogni persona che incontro, specialmente per i miei fratelli e sorelle in Sahaja
Yoga.
Prima,
dubbi atroci mi tormentavano, dubbi su me stesso, sullo scopo della mia vita,
sull’esistenza di Dio e sulla sua
natura, dubbi che non potevo risolvere in nessun modo. Adesso tutti i miei dubbi
sono stati risolti, ma non in modo
intellettuale o razionale…la verità ora non è frutto di un ragionamento, ma
è una realtà che vivo con tutto il mio essere, una realtà che respiro, che mi
nutre, come l’aria per un uccello che vi volteggia o l’acqua per un pesce.
Assieme ad una nuova certezza e ad una devozione che si è risvegliata in
me dopo almeno 30 anni, riscopro la bellezza della vita, la bellezza di ogni
cosa, la gioia di vivere, la bellezza di ogni momento passato con l’energia
della Madre nel cuore. Prima ero tormentato dall’idea della morte, adesso nel
mio cuore non c’è più paura poiché la mano della Divina Madre che mi ha
sospinto fino a queste rive mi spingerà ancora verso altre rive, fino alle
sorgenti primordiali dell’essere. E non sono più un individuo isolato, ma
sento di essere veramente lo Spirito, senza confini, tutt’uno con tutti gli
esseri, il riflesso del Padre nel cuore. E non cerco più soltanto la mia
liberazione individuale poiché non si può essere veramente liberi in un mondo
di schiavi.
Sono
stato discepolo di Shri Aurobindo, di Paramahanda Yogananda, ho assimilato la
cultura di tanti “falsi
maestri” come Sai Baba, Maharishi
Mahesh Yogi, Bhawan Shri Rajneesh (che poi cambiò nome in Osho), ho studiato a
fondo il cattolicesimo, lo zen, il buddismo, ma nessuna tecnica mi ha veramente
aiutato. Anzi, i tentativi falliti di connettersi con il Divino mi avevano
gettato in un baratro senza fondo.
Sahaja Yoga è stato la mia salvezza e Shri Mataji è colei che mi ha salvato.
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Era
il maggio del 1994, è una data, un giorno qualsiasi di quasi otto anni fa, o
almeno così può sembrare per chi accende il computer e si ritrova a leggere
questa pagina su Internet, ma per me è
e sarà per sempre il giorno più importante della mia vita, il giorno in cui ho
incontrato una persona che ha cambiato radicalmente la mia esistenza, che ha
aperto in me nuovi orizzonti, che ha spalancato il mio cuore colmandolo di gioia
ripulendolo dall’amarezza e rinforzandolo con l’arma della
compassione, un giorno in cui ho compreso la profonda verità dell’esistenza
ed il vero scopo della nostra vita. Il giorno in cui un semplice soffio ha
distrutto le barriere della mia mente ed ha purificato il mio sguardo al pari di
quello di un bambino; la mia vita è cambiata ma credetemi queste due righe non
sono le parole di un fanatico religioso o che altro, ma sono semplicemente
uscite dal mio cuore sperando che raggiungano il vostro dovunque siate e
possiate così incontrare Shri Mataji Nirmala Devi e liberare il vostro Spirito
attraverso Sahaja Yoga.
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Ho
conosciuto Sahaja Yoga nel 1993 mentre studiavo in una scuola di Alto
perfezionamento musicale, a quei tempi il mio solo obbiettivo era raggiungere
una posizione nel mondo della musica. Decisi di iniziare lo yoga credendo che mi
avrebbe aiutato a rilassarmi; i primi tempi era la mia volontà a farmi
continuare con la meditazione poiché non sentivo nessuna nuova sensazione,
finché un giorno, chiusa nella stanza dello studio, qualche cosa dentro di me
cambiò! Era come se la musica mi si svelasse per la prima volta, finalmente la
capivo e la sentivo, non era più arido studio cerebrale ma pura
conoscenza, un miracolo, lo studio per me era diventato meno
faticoso e in metà tempo rendevo molto di più. Lacrime di felicità mi
scendevano da sole, ridevo e non potevo credere che il mio cervello si fosse
finalmente liberato dalle sue catene.
Sahaja
Yoga non è un mezzo per ottenere i propri bisogni personali, Sahaja Yoga è il
fine ultimo, il traguardo agognato da ogni ricercatore della Verità, è luce,
chiarezza, conoscenza, pace e gioia. Tutto questo non si ottiene con lo sforzo
egoico dell’essere umano ma solo
con il nostro desiderio e con l’intervento della Grazia Divina.
Sahaja
Yoga non solo mi ha aiutata nella musica ma mi ha dato quella pienezza di vita,
quella consapevolezza che tante anime cercano, credendo di non poterla trovare
così facilmente.
Credetemi,
la vera gioia è qui, a portata di mano, basta solo saperla riconoscere in mezzo
a così tanta illusione.
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