Lo smog nelle città

 

Siamo alle targhe alterne. Dicono a causa del lunghissimo periodo di siccità che non ha consentito il "lavaggio" dell'aria con la pioggia.

Balle.

Il problema è lavare la testa della gente, a partire dagli amministratori pubblici. Parlo con studenti universitari del problema smog e di quanto sarebbe facile ed utile usare i mezzi pubblici. Niente. La gente è egoista e menefreghista. Piuttosto parcheggiano a dieci minuti a piedi di distanza o girano attorno mezz'ora in cerca di un posto piuttosto che usare i bus.

E' contro questa ostinazione della gente stolta che le autorità locali dovrebbero intervenire. Come? Ho un'idea. Una semplice idea degna della cultura liberale occidentale.

Siccome è difficile imporre ai cittadini un modo di comportarsi, bisogna renderlo per loro conveniente.

Basterebbe ridisegnare le strade inserendo corsie preferenziali per i mezzi pubblici, in modo che usare un autobus o la metropolitana diventi molto più vantaggioso, in termini di tempo e di denaro, dell'uso della macchina. Naturalmente bisognerebbe di pari passo potenziare i mezzi pubblici rendendoli veloci, efficienti ed economici. Se così fosse l'automobilista fermo in coda si vedrebbe passare il vicino di casa in parte che partito mezz'ora dopo da casa, seduto su un autobus, arriva prima in ufficio. E senza stress.

I parcheggi non vanno fatti in città, ma fuori, alle porte della città. Così che all'uscita della tangenziale uno parcheggia per tre euro la macchina tutto il giorno ed ha a disposizione, da li, tutti i mezzi pubblici che lo possono scorrazzare tutto il giorno per la città a prezzo fisso.

Infine lo Stato dovrebbe finanziare una massiccia campagna di incentivi all'acquisto di auto ecologiche. Oggi quelle a metano e fra qualche anno quelle ad idrogeno (o quello che la scienza vorrà).

 

In occidente non si può impedire alla gente di circolare. Provvedimenti come il blocco del traffico sono inutili, odiosi e costosi da realizzare. Ma si può, e si deve, rendere più vantaggiosi i servizi ecologicamente intelligenti.

 

 

01/02/2002 - R.R.