Art.18 Statuto dei Lavoratori
Perché il Governo si ostina tanto a sperimentare la sospensione dell'articolo 18 dello Statuto dei lavoratori?
Questo articolo prevede il reintegro obbligatorio all'interno dell'azienda per il lavoratore licenziato senza giusta causa o giustificato motivo.
Si propone in alternativa al reintegro un giusto risarcimento monetario.
Io non alcuna obiezione di fronte ad una simile proposta. In fondo se uno è stato licenziato vuol dire che qualcosa nel rapporto fra lavoratore e dirigenza è andato storto, sicuramente sarà caduto il rapporto di fiducia che deve accompagnare una relazione di lavoro. A questo punto diventa improponibile un reintegro, specialmente nelle piccole aziende; si lavorerebbe male e poco proficuamente per entrambe le parti.
A questo punto è meglio riconoscere la colpa dell'azienda per un licenziamento ingiustificato, e compensare il danno subito dal lavoratore con una una somma adeguata a rimotivarlo e garantirgli piena sussistenza per il periodo di ricerca della nuova occupazione.
Tutto bene, quindi.
Ma se l'ammontare di denaro da risarcire al lavoratore deve "eguagliare" il reintegro, allora che vantaggio ne trarrebbe l'azienda? Perché l'abrogazione di questo articolo dovrebbe stimolare le aziende ad assumere con più facilità? Cosa ne guadagnerebbero?
Non sarà per caso che l'idea è inceve quella di rendere il risarcimento un elemento puramente simbolico per "fregare" il lavoratore e poterlo quindi licenziare quando si vuole senza costi da sostenere?!
18/02/2002 - R.R.