La superiorità femminile

 

IPOTESI = Dal recente conflitto sessista partito dopo il giro di boa del passato secolo, è sorta una domanda che stravolge i vecchi canoni sociali: la Donna è superiore all'Uomo?

TESI = Dato il luogo geografico in cui viviamo, sottoinsieme del sistema Universo, e data l'epoca temporale in cui viviamo, sottoinsieme  del sistema immaginario before/after Christ; definiamo:

la Donna è superiore all'Uomo

DIMOSTRAZIONE = Postuliamo i campi di confronto entro i quali definire la superiorità:

  1. Forza e resistenza fisica

  2. Intelligenza

  3. Capacità procreativa

  4. Capacità di interazione con i simili nella ricerca di un vantaggio personale

  5. Capacità ricettiva di soddisfazione

Chi dei due Insiemi riesce a prevalere nella maggioranza di questi campi può inequivocabilmente essere definito superiore all'interno del sistema prima definito.

  1. Sono necessarie due considerazioni antitetiche ma unidirezionali: le numerose e scientifiche prove fisiche sviluppate quotidianamente da un rappresentativo campione di atleti dimostra che tuttora la forza fisica maschile predomina, ma la tendenza di tale differenza è zero; la società in cui viviamo sta sostituendo lo sforzo fisico umano con strumenti meccanici che tendono a sostituire sempre più l'attività fisica umana con una tendenza pari a zero. La visione complessiva di questo quadro mostra la compensazione di questo parziale deficit femminile che se analizzato nel ramo destro della "funzione deficit" mostra un andamento asintotico allo zero. I due Insiemi risultano: +Uomo=Donna- , cioè una parità non perfetta con parziale e temporanea prevalenza maschile.

  2. Gli studi multidisciplinari in continua evoluzione dimostrano come sia difficilmente identificabile uno standard qualitativo e soprattutto quantitativo rappresentativo dell'intelligenza umana. Il confronto diventa quindi indefinibile perché potrebbero risultare decisivi campi di studio attualmente ignorati. Volendo limitare - approssimando grossolanamente il nostro studio - il campo d'analisi alle funzioni intellettuali con finalità utili all'attività economica, notiamo un notevole supremazia maschile grazie alle maggiori doti in campi spaziali e matematici. I notevoli recenti sviluppi della penetrazione femminile nel mondo lavorativo e di ricerca, specialmente nei campi ad alta concentrazione intellettuale, dimostra una progressiva tendenza a alla parità fra i sessi. Dobbiamo però escludere tale ipotesi perché non sostenuta da prove concrete. I ridottissimi tempi finora concessi a tale evoluzione non possono fornire dati sufficienti a negare un trend definito di riequilibrio: tale aumento della presenza femminile può infatti essere giustificato come un movimento di riallineamento ai livelli pivot naturali, finora negati da un sistema societario abietto. I due insiemi risultano: 1Uomo>Donna0 , cioè una supremazia maschile.

  3. E' questo un campo di difficile analisi a causa dei confusi, incompresi ed esplosivi recenti successi delle tecniche genetiche e riproduttive. Dallo stato attuale della scienza è possibile immaginare che in futuro si possa generare esseri umani partendo da semplici cellule con uno sviluppo totalmente delegato alle tecniche di laboratorio. Essendo però tale scenario del tutto ipotetico, dobbiamo limitare le nostre analisi alla tendenza che attualmente sta sviluppando la scienza in tale campo. Essa dimostra che entro breve la Donna sarà in grado di procreare senza l'intervento dell'Uomo, infatti tutte le tecniche sviluppate sono mirate a rendere i gameti femminili indipendenti da quelli maschili. A causa del nostro sistema di definizione inizialmente imposto abbiamo quale risultato: 0Uomo<Donna1.

  4. Non esistono dimostrazioni inconfutabili per questa analisi, ma solo dati statistici. Essi dimostrano con indiscutibile chiarezza quanto la capacità femminile di decisione sia superiore a quella maschile. Più correttamente i dati statistici andrebbero scorporati: una prima visione della struttura societaria mostra una dominanza dell'Uomo, ma una più attenta visione mostra come in realtà siano si gli Uomini a decidere, ma sotto l'influenza delle Donne. Esse infatti plagiano l'Uomo, interagiscono con il suo equilibrio mentale, il suo umore e la sua resistenza fisica fino a costringerlo, in modo subdolo e solitamente preterintenzionale, ad agire secondo il loro volere. Risultato: 0Uomo<Donna1.

  5. Il lettore non si faccia ingannare dall'ultima posizione di questa sezione. E' in realtà fondamentale, forse - filosoficamente parlando - la precipua. Che senso ha, infatti, vivere se non si ha soddisfazione nel farlo? Questa capacità determina la volontà del singolo a continuare a vivere cercando sempre il meglio. Ha un effetto devastante, infatti ha un andamento "esponenziale", è un sistema che si autoalimenta. Per farlo partire però sono necessari stimoli dall'esterno, per i quali bisogna avere ricettori pronti. Il campo d'analisi è vastissimo, quindi per il nostro studio eliminiamo tutti quegli stimoli che possono essere comuni, come ad esempio la soddisfazione dal mondo lavorativo, la fede nella religione, ecc. Vediamo dove i due Insiemi hanno invece vantaggi esclusivi, e valutiamo chi abbia le carte migliori.

    E' evidente la netta supremazia delle Donne nello sviluppo dei ricettori al piacere, sono infatti vastissimi i campi nei quali esse possono trovare una soddisfazione alla vita privilegiata. Risultato: 0Uomo<Donna1

Possiamo a questo punto enunciare il risultato finale: +1Uomo<Donna3-

Le Donne presentano nel nostro insieme una netta prevalenza sugli Uomini, tale da dimostrare la nostra Tesi.

COROLLARIO = E' a questo punto doveroso far notare lo stretto legame tra questo risultato e il sistema di definizione. Le nostre conoscenze non ci permettono di prevedere il risultato in un sistema diverso da quello che stiamo vivendo, ma possiamo approssimare una importantissima ipotesi. Notiamo  che il punto iv della nostra analisi dava un verdetto nettamente a favore delle Donne. Questo è però possibile grazie all'esistenza degli Uomini. Mi spiego. La supremazia femminile è data dalla coesistenza degli insiemi Uomo e Donna. Non sappiamo e non potremo mai verificare come si comportano i due insiemi se presi singolarmente, ma è facilmente intuibile come siano più elevate le probabilità di sopravvivenza di un insieme Uomo isolato, piuttosto che uno Donna isolato. Faccio un esempio per rendere l'idea. Vi immaginate il Consiglio d'Amministrazione di una società guidato da un perfetto campione di donne rappresentative del mondo femminile? Quanti giorni durerebbe prima del fallimento? Ben pochi, penso, e credo voi siate d'accordo con me. Siccome è impossibile un paragone all'interno di un sistema contenente un solo insieme, proviamo a ragionare in termini assoluti. Se nella coesistenza degli insiemi Uomo e Donna i primi potrebbero aggiudicarsi 80 punti (valori puramente esemplificativi) e le seconde 100, in un sistema di sole donne le stesse otterrebbero un punteggio di 50. Spero di aver chiarito questa fondamentale osservazione necessaria per ben interpretare l'intero teorema. Non si lascino quindi le Donne trascinare in facili esulti: tutto è relativo!

Renolandya 17 Novembre 2000 aR

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