CHIESA DELL'ANNUNZIATA ( Casole
Bruzio).
Situata nel centro storico di Casole Bruzio in Piazza Arcivescovo
Basile, tra gli antichi palazzi nobiliari, la chiesa dell’Annunziata anche
se nello stile è sobria presenta una facciata con campanile a vela
e un imponente portale in pietra tufacea su cui è inciso l’unico
documento storico: la data 1575.
Se consideriamo la data incisa sul portale, certamente questa chiesa
trova un’importanza particolare, perché ricorda un avvenimento storico
rilevante. Nel 1571 il 7 ottobre la flotta cristiana sconfigge a Lepanto,
nel golfo di Patrasso, la flotta Turca, evitando il pericolo della conquista
musulmana su tutta l’Europa.
Il Papa S. Pio V attribuendo la vittoria all’intercessione della
Vergine Maria, decreta il 7 ottobre la festa della Regina Delle Vittorie,
e ordina che le campane suonino al mattino a mezzogiorno e a sera per richiamare
il popolo alla preghiera e invocare l’aiuto della Vergine Maria in ricordo
di quest’avvenimento, in seguito Gregorio XIII istituisce la Festa della
Madonna del Rosario per tutta la Chiesa.
In questi anni sorgono diverse chiese e congreghe intitolate alla
Vergine Santissima, ed è interessante scoprire che anche a Celico,
a pochi chilometri da Casole nel 1571 sorge una chiesa dedicata all’Annunziata,
come ringraziamento per la vittoria riportata a Lepanto.
Certamente anche i fedeli di Casole iniziarono la costruzione della
chiesa dell’Annunziata subito dopo tali avvenimenti, istituendo una congrega
che s’interessasse delle opere di carità e di soccorso per le persone
più bisognose, oltre che a propagare il culto in onore della Vergine
Maria.
La chiesa dell’Annunziata è costituita da un’unica navata,
l’altare maggiore è di una finezza particolare perché custodisce
una pala in legno scolpito di scuola roglianese, bisognoso anch’esso di
restauro, perché attaccato da insetti e nel tempo è stato
più volte manomesso e ridipinto con porporina, perdendo lo splendore
originario della laccatura in oro zecchino.
La pala dell’altare all’origine certamente racchiudeva una tela,
si può ancora notare dalla cornice rimasta, in seguito al posto
della tela fu fatta costruire una nicchia che attualmente custodisce la
statua della Madonna e dell’arcangelo Gabriele.
Nella navata è situato l’altare della Vergine Addolorata,
in stucco decorato in oro zecchino di finissima fattura, e anche se un
pò rovinato, per fortuna non è stato manomesso.
La sagrestia anche se di modeste dimensioni per la chiesa costituisce
un elemento essenziale perché agevola le esigenze di culto.
La chiesa attualmente ha bisogno di restauro per l’infiltrazione
d’acqua proveniente dal manto di copertura, che sta mandando in disfacimento
la volta a botte che ricopre la navata, e anche la sagrestia è piena
d’umidità per dette infiltrazioni dal tetto.
Oltre che dal tetto l’umidità viene anche dal pavimento poiché
esiste sotto la chiesa un collettore per la raccolta d’acqua piovana.
Sarebbe un peccato perdere non solo un piccolo capolavoro d’arte,
ma anche un pezzo di storia che da cinque secoli testimonia l’amore del
popolo di Casole verso la Vergine Maria. |
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