LA STORIA DELLA CHIESA DI S. MARINA.
La chiesa
Parrocchiale, dedicata a S. Marina,
fu edificata nell'antico centro abitato di Casole Bruzio intorno all'anno
Mille con la formazione dei Casali di Cosenza. Originariamente la chiesa
si presentava in stile romanico, in seguito rifatta in stile barocco durante
i restauri del 1700. A conferma di tale notizia, nell'archivio parrocchiale,
ricco di documenti e di Bolle Papali, si conservano le foto del vecchio
campanile romanico distaccato dalla chiesa, abbattuto nel 1928 e un
quadro riproducente la facciata anteriore della chiesa. Nel 1929 fu eretto
il nuovo campanile e rifatta la facciata in stile neoclassico.La Chiesa,
a croce latina, all'interno si.presenta decorata con stucchi barocchi di
pregevole fattura e di elevata finezza, opera delle maestranze locali.
Le due navate laterali, terminanti con una cappella, contengono tre altari
ciascuna. In esse si possono ammirare le tele delle 14 stazioni della Via
Crucis, della fine del seicento e i quadri raffiguranti il Purgatorio e
l'Immacolata. La navata centrale termina nell'abside .formato da quattro
colonne reggenti una stupenda cupola.
La pala dell'altare maggiore
presenta in alto, una nicchia nella quale troneggia la statua lignea di
S. Marina, statua di pregevole fattura settecentesca.
Un organo a canne di stile particolare
del 1694 opera del maestro napoletano Giuseppe De Donato è posto
sulla cantoria all'ingresso della chiesa.
L'organo, formato da due fluati
di Pan a rovescio, riprende imotivi ornamentali delle quattro colonne che
reggono la cupola dell'altare maggiore e forma il monogramma di S. Marina.
Le opere lignee che si conservano
sono le statue di S. Francesco Saverio, di S. Michele Arcangelo e della
Madonna delle Grazie; tra le reliquie che si conservano si venerano quelle
di S. Marina, Patrona del paese, di S. Antonio di Padova e di S. Andrea
di Avellino, tutte con Bolla di autenticità. Il popolo di Casole
Bruzio, da sempre, nutre una devozione profonda verso la Patrona S. Marina
che usa festeggiare tre volte in un anno; il 12 febbraio per ricordare
il suo patrocinio, il 17 luglio per ricordare la festa liturgica e la prima
domenica di agosto con solenni festeggiamenti.
Dal 29 luglio al 6 agosto del grande Giubileo del 2000 la chiesa
ha ospitato il corpo incorrotto di S. Marina Vergine, concesso dal Patriarca
di Venezia su richiesta del Padre Arcivescovo Metropolita di Cosenza Bisignano
Mons. Giuseppe Agostino che ha concesso a chi ha visitato la chiesa l’indulgenza
giubilare. Il Patriarca di Venezia per mano del Rev. Sac. Don Giuseppe
Costantini che ha accompagnato l’insigne reliquia, ha fatto dono alla chiesa
di Casole di una costola della Santa consegnata al Padre Arcivescovo il
1 agosto 2001 ora custodita gelosamente in una teca di vetro di murano
lavorato in oro zecchino, in attesa del monumentale reliquiario in argento. |