Leggende Universitarie
(GRAZIE AD ANTONELLA E VALENTINA)
Il docente consegna allo studente una lampadina e
gli domanda: "Quanto consuma?"
Lo studente legge le scritte sulla lampadina e dice: "60
Watt"
Il docente allora gli dice: "No, in mano sua non
consuma proprio un bel niente. Ritorni la prossima volta"
(Attribuita a un docente di Elettronica del Politecnico di
Torino)
Esame di anatomia, scena muta sugli organi genitali femminili.
Il professore, sadicamente, dice con disprezzo allo studente: "Guardi,
le do 20.000 lire, lei stasera tardi va nella zona del porto e vedrà quante
signorine le spiegano volentieri queste cose..."
Lo studente incassa (in tutti i sensi) e torna all'appello successivo.
Conquistato un soffertissimo 18 e firmato lo statino lo studente mette 10.000
lire in mano all'incredulo professore, commentando: "Sua
moglie prende di meno"
(Accaduta a: Genova, facoltà di Medicina. Una variante è
attribuita anche al professor Trevisan, Analisi per Ingegneria, Università di
Padova)
Professore: "E in grado di dirmi quale
organo dei mammiferi riesce, una volta eccitato, a raggiungere dimensioni pari a
sei volte le dimensioni dell'organo a riposo?"
Studente (nota appartenente a C.L. arrossendo terribilmente): "Non
saprei..."
Professore: "Non lo sa proprio? Ci pensi, non e
difficile!"
Studente (sempre più a disagio): "Non mi viene in
mente niente..."
Professore: "Su, pensi alla vita di tutti i giorni..."
Studente (in grave imbarazzo): "Beh..."
Professore: "Forza signorina, si butti!"
Studente: "Il pene?"
(Scoppia un boato nell'aula)
Professore (calmissimo): "Complimenti a lei e al suo
fidanzato, signorina. Comunque l'organo e la pupilla".
(Riferita come raccontata da due persone che all'epoca dei
fatti - primi anni '90 - erano assistenti di un docente alla facoltà di
Biologia a Milano)
Si racconta di un professore con l'abitudine di usare un
intercalare piuttosto volgare durante le lezioni.
Un giorno le ragazze che seguivano il suo corso, esasperate, si misero d'accordo
per uscire in blocco dall'aula alla prima parolaccia che il professore avesse
pronunciato; i ragazzi, però, vennero a conoscenza della cosa e riferirono
tutto al professore.
Così il professore il giorno dopo entrò in aula dicendo:
"Ho visto fuori dalla porta un elefante con un cazzo
lungo così!".
Immediatamente, come d'accordo, le ragazze si alzarono e fecero per andare verso
la porta, ma lui le blocco dicendo: "Non correte, e
gia andato via..."
(Attribuita al professor Paolo Silvestroni, autore del
famoso testo di Chimica Generale)
Esame di Citologia.
Professore: "Mi dica, giovanotto, qualcosa del
tessuto vaginale"
Studente: "Il tessuto vaginale è cigliato e..."
Professore: "Mi scusi, ma ne e sicuro?"
Studente: "Si è cigliato!"
Professore: "Non ricorda neppure un proverbio che ho
citato al riguardo?"
Studente: "Ma veramente..."
Professore: "La devo bocciare, ma si ricordi: dove
passa il treno non cresce l'erba".
(Sentita a Parma, Facoltà di Medicina e Chirurgia)
Una giovane e bella studente va alla lavagna per sostenere
l'esame di Idraulica. Il professore le da un gesso in mano, quindi dice:
"Bene, signorina, dunque, vediamo un po'... Ecco, si,
mi faccia una pompa!".
L'aula e esplosa in quasi un minuto d'orologio di applausi e grida varie.
(Sentita a Genova)
Si racconta che durante una lezione di chimica un professore sia
entrato in laboratorio con in mano un barattolo pieno di piscio dicendo:
"Due buone qualità per un chimico sono ingegno e
concentrazione. L'ingegno vi potrebbe far scoprire che un metodo semplice per
scoprire la presenza di zuccheri nelle urine e assaggiarle".
Detto questo mette un dito nel piscio e poi lo lecca.
"Qualcuno vuole provare?"
Uno studente che non crede che quello sia piscio ci mette dentro il dito e lo
lecca, sentendo che era proprio piscio.
Al che il professore continua:
"La concentrazione invece vi potrebbe far scoprire
che ho immerso il medio e ho leccato l'indice."
(sentita anche una versione analoga del docente di
anatomia che fa la stessa cosa durante un'autopsia, infilando il dito nel...)
Università di Roma, lezione di Biologia.
Il prof parla dell'alto livello di glucosio presente nel seme maschile.
Una ragazza alza la mano e chiede: "Se ho ben capito
nel seme c'e' molto glucosio, come nello zucchero?".
"Esatto" risponde il prof., e la ragazza
perplessa ribatte: "Ma allora perché non è dolce?".
Dopo un momento di silenzio gelido la classe esplode in una risata fragorosa; la
faccia della ragazza diventa paonazza e rendendosi conto della gaffe, raccoglie
i libri e scappa via.
Mentre sta uscendo di corsa dalla classe, sopraggiunge la risposta compassata
del prof.: "Non è dolce perché le papille gustative
che percepiscono i gusti dolci sono sulla punta della lingua e non in fondo,
vicino alla gola..."
Questa e il riscatto delle donne:
C'e' un professore di non so quale materia (anatomia forse...) che si diverte a
mettere in imbarazzo le studentesse.
A una ragazza chiede: "Cos'e' quella cosa che lei ha
e io no... che lei sa usare bene e io no... da cui trae piacere e io no..."
La ragazza : " Il cervello?"
(Sentita a Medicina a Novara)
Esame di Fisica, 2° piano della Facoltà.
Studente non perfettamente preparato, chiede il classico "mi faccia
un'altra domanda". Il professore in vena di buonismo chiede: "Mi
rappresenti tramite vettori la direzione verso la quale spinge della forza di
gravità" lo studente sicuro di se disegna la terra e i vettori orientandoli
verso l'universo sconfinato, il professore con disprezzo butta il libretto
universitario fuori dalla finestra
raccomandandosi: "E adesso vada a prenderlo al
terzo piano!"
Professore: "Chi sa cos'è l'H2SO4?"
Studente: "Io lo so è... è... ce l'ho sulla punta
della lingua"
Professore: "E allora, imbecille, sputalo che è
acido solforico!"
C'è qualcuno che si ricorda
quella del "flusso d'aria" nota nelle Facoltà di Ingegneria?
Se si, scrivi
così la pubblico!
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