SEBASTIANO DISTEFANO | ||||||||||||||||||
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BENVENUTO! GRAZIE PER AVER VISITATO LA MIA WEB PAGE. SONO QUI RACCOLTE ALCUNE MIE POESIE ALLE QUALI TENGO PARTICOLARMENTE, OLTRE AD UNA MIA BREVE PRESENTAZIONE. Il sito e' di una semplicita' estrema come avrai potuto notare, cerchero' di migliorarlo graficamente gradualmente. TI PARLO UN PO' DI ME. Studio presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, sono iscritto al 2° anno del CdL in Scienze della Comunicazione. Ho conseguito il diploma di maturità classica presso il Liceo Ginnasio"Pontano-Sansi" a Spoleto, con la votazione finale di 91/100 nell' a.s. 2000/01. |
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I miei interessi? Suono il pianoforte, mi piace molto viaggiare e leggere in particolare i romanzi gialli. La mia vera passione e' scrivere poesie. Ne propongo alcune di seguito. BUONA LETTURA. LE MIE POESIE. IMMAGINI. Fiore appassito dai petali sgualciti foglia insecchita che cadi via, rosea aurora che irrompi nel buio, copiosa lacrima che sgorghi su di un volto desolato, gaio sorriso di felicità segnale, dolore spiacevole che affliggi l'animo, cupa solitudine che fai star male. Immagini che scorrono veloci, che lasciano una traccia. Traccia indelebile, profondo solco. OMBRE MIGRATORIE Ombre lambiscono il mattino di mistero e lo incupiscono. Ombre che si intrecciano, che ondulano dentro di me. Cominciamo a vagare le ombre, e mi tradiscono, e mi ingannano, offuscano i sensi miei. Conoscono i miei sogni e le ambizioni mie. Vogliono illudermi, le ombre migratorie. Le ombre che mai seguirò. PIOVE Piove e l'acqua mi investe. Piove e i capelli si incollano al viso, le scarpe si inzuppano. C'è quasi silenzio nessun rumore nelle case intorno, anche se dietro a molte finestre la luce è accesa. Piove, corro sotto l'acqua sull'erba, di notte, e sento l'odore dell'erba appena tagliata. Sento il fischio di un treno che passa e rotolo sull'erba fresca. E intanto il vento si calma. Sta smettendo di piovere e non voglio che smetta. E io resterò lì sul prato, fradicio, e non mi importa. Intanto aspetto che la pioggia ricominci, copiosa. SAGOMA DI DONNA Sagoma di donna, figura vaga nella penombra, atmosfera crepuscolare. Sagoma lusinghiera, mi trascini nel tuo labirinto, e io, ti inseguo, senza sosta, senza meta. La tua sagoma si perde, e io, percorro le vie dell'amore, invano. Ti ritrovo e ti riperdo, ti scorgo nel buio, brancolo nel buio. La tua luce irreale ti nasconde per farti riapparire in fuga. Ma alla fine, il nostro girovagare si ricongiunge la meta è ormai comune. I nostri passi si perdono fra il chiarore della luna. ANIMO SOGNATORE Abbiamo un fuoco dentro, la nostra vita infiamma, che in fretta scorre e corre. Va' dove il sentimento ti porta, lì son racchiuse tutte le emozioni. Non scappare, non odiare non bruciarti. La realtà mai non fuggire. Ci si arrampica ai sogni, ma si cade giù e con i lividi addosso poi non si vola più. CAMPO DI GRANO Spiga di grano al vento, spiga dorata che ondeggi qua e là. Campo di grano, fruscio, melodia nell'aria, spighe che pullulano. Sussurrano le spighe al vento e si scontrano. Brillano al sole, le spighe dei campi. Il cielo le guarda e le contempla. I campi si allontanano, e il mio viaggio continua, senza sosta. Quelle spighe non le vedo più. Nuovi paesaggi scorrono dentro me. COSA SARA' Cosa sarà a far muovere il vento a far crescere gli alberi a far maturare i frutti. Oh cosa sarà che al mattin ti sveglia e poi morir ti fa all'ombra di un desiderio. Ti getta nel mare, e poi ti viene a salvare,ti spinge a cercare il giusto per te dove giustizia non c'è. Questo strano coraggio o paura che ti prende, che ti porta ad ascoltare la notte che scende, lieve melodia, soffusa, impercettibile. Pulsione vitale, mistero della nostra esistenza. IL VENTO Bussò il vento come un gigante alla mia porta : -Entra- con ferma voce gli risposi. Penetrò rapido nella mia stanza, ospite senza piedi e senza meta. Invitarlo a sedersi avrei voluto ma ossa non aveva. Una raffica il suo volto e le sue dita una melodia di suoni tremuli, tintinnio di cristalli. Qua e là penetrando, prima indugiò, poi timidamente s'acquattò. Non lo sentivo più, fuggiva ancora. Ed io di nuovo ero rimasto solo L'ANGELO CUSTODE L'Angelo custode mi insegue, da lontano. Mi osserva e mi protegge. Mi avvolge con le sue ali, veglia su di me. Esiste il mio angelo custode? La sua presenza mi rassicura. Voglio crederci. INCANTESIMO Nell'antico corso della mia città le macchine affumicano gli arricciati capitelli dei balconi di questi palazzi immensi, davanti ai quali passiamo indifferenti, ogni giorno. Mi fermo davanti ad un portone aperto. Le macchine nel cortile diventano carrozze, la mia mente è avvolta dal fascino di un violino che indisturbato da un salotto diffonde il suono suo, che adesso percorre tutto il corpo mio. Emozione inattesa. Quella musica mi rapisce tra il frastuono della città. Ma appena finisce l'incantesimo tutto svanisce, torniamo alla nostra fretta con una lacrima invisibile, che ci attraversa il viso. L'OCEANO DI SABBIA In un oasi vorrei giungere, a dorso di cammello, e affondare tra infiniti granelli impercettibili e contare i granelli lievi senza sosta. Vagare senza meta in quell'oceano immenso, perdermi tra le dune e le palme vorrei. E quando il sole cocente avrà arso la mia pelle, mi getterò in una fresca sorgente. Continuerò a vagare verso orizzonti lontani e il mio vagare non avrà fine. MARE Vedo il luccichio del mare dolce il mio naufragare, la luce, il tramonto si infrange, strano luccichio sulle acque profonde. Tutto racchiude e trasporta via, il mare. La tempesta,la schiuma sulle onde, la voce del mio mare. La voce che mi suggerisce dove andare, verso quale direzione navigare; la tempesta mi prende e mi porta via con sé. CANTO DEI MARINAI Sia benedetto chi fece il mondo sia benedetto che ben lo seppe fare Di precision e amor tutto permeare. Fece il bel ciel col suo terso mantello le stelle fè per tarci anche guidare e l'immenso del celeste regno illuminare. Ei fece il mare e dopo fece l'onda, l'acque s'intreccian come in un palpitar di sentimenti e ardori. Oh Signor, ti prego, mai non farmi naufragare. MONGOLFIERA AL VENTO Mongolfiera trascinata dal vento per il cielo terso. Rigonfia, variopinta. Comincia il tuo viaggio governato dal leggiadro soffio tra le candide nuvole. E osservare paesaggi immensi, ridenti, e distogliere ogni pensiero. Sogno sulla mongolfiera, ad occhi aperti. Ma il sogno non è realtà. Triste comincia la discesa, e la mente non vola più. PASSATEMPO La mia mente a incastro percorre le scorciatoie che portano a un sogno in cima al colle e vedo quello che in pentola bolle al mago ed ha un sapore vago Cosa uscirà ora che butterò il dado???? Un altro:Ritenta, sarai più fortunato!!! Ora che tutto il caos è passato e arriva un pò di calma, ho i piedi nella melma, ne ho fin sopra i capelli di far in aria castelli! SONO UNO SPIRITO LIBERO Lasciate che io sia una cosa di nessuno per queste vecchie strade in cui la sera affonda. Lasciate che io mi perda ombra nell'ombra Gli occhi, nel bagliore protendono verso l'ultima luce E non chiedetemi quello che voglio e quello che sono, se per me nella folla è il vuoto e nel vuoto l'arcana folla. La folla multiforme e informe. La folla dei miei fantasmi. E non cercate quello che io cerco. L'estremo pallore del cielo s'illumina, una porta si apre. Il buon senso mi sospinge ad entrare, entro soltanto per avere un pò di tregua, la mia tregua tanto ambita. E una panca e il silenzio vorrei. Sono una cosa di nessuno che va per le vecchie vie del mondo. Gli occhi protendono verso l'ultima luce. PRENDERE UN TRENO Prendere un treno tra chi va e chi ritorna: ginocchio contro ginocchio in qualche vecchia carrozza. E attraversare terre sconosciute, paesaggi scorrono veloci e si susseguono. Guardare fuori i pensieri che hai dentro. E affiorano i ricordi. La massicciata scorre come scorre il passato. Di stazione in stazione sulle guide d'acciaio abbandonarsi finalmente alla certezza di arrivare. E da ogni tunnel Impavidi rinascere. STELLA CADENTE Oh, coda dorata per un istante infondi un fioco barlume. Visione celestiale, luccichio confuso tra l'oscuro della notte, suggestiva apparizione. Astro bizzarro Indugi un pò e ti infievolisci sempre più. Sulla volta del tuo cielo notturno come un arco luminoso descrivi e poi la tua luce incerta e debole si spegne dolcemente. AMORE E' VITA Questo grande sentimento, quello che abbiamo dentro. Poi ci ritroviamo a prenderci la mano. E cambia l'orizzonte, non è mai lo stesso, c'è qualcosa di diverso come in ogni amore perso. Nel mondo, in mezzo all'universo, c'è una luce che da terra brilla a chi è solo sul mare. E cambiano i disegni e cambiano gli umori, qualcosa che perdi, che poi ritrovi. E tutto è come un cerchio che all'infinito torna, e solo in mezzo all'universo tu, non avrai paura perché la notte non sarà più buia: c'è una luce che accende i tuoi occhi per farli sperare. UN AMICO Sì IL MIO PIANOFORTE Un amico sì il mio pianoforte, che mi tocca il cuore, che mi fa sognare, come un burattino caricato io,continuo a suonare. Suoni questi, che mi entrano nel cuore e mi fanno capire. E mi trasportano via lontano. Non sol di musica, ma di carica vitale, lo spartito, mi effonde l'anima. ARIA DI...NATALE (Natale 2001) Luce d'ambra e d'avorio Di una candela accesa, brilla e riscalda. La scorza profumata delle arance. I volti delle persone care, sapore inconfondibile di casa. L a tavola apparecchiata e scintillante. Riflessi lunari d'argento, trasparenze iridiate di cristallo. Magia di una notte fredda e stellata. Il lucido agrifoglio carico di bacche rosse. L'oro di un nastro e di un sorriso. Il silenzio e la musica. Gli incontri, gli auguri, la poesia. Il desiderio e l'attesa. Sogno diffuso e taciuto, di pace, armonia. |
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