I bambini possono scrivere in coppia davanti allo schermo. A turno leggono, suggeriscono, correggono.

E' un tipo di supporto conosciuto e utilizzato nella scuola, soprattutto alle medie, ma spesso non in modo sistematico e con poca attenzione verso il lettore estraneo al lavoro di classe.
Di solito si copre un cartellone con un gran numero di testi scritti che condensano tutte le conoscenze acquisite in un argomento particolare, senza curare l'aspetto grafico o la facilità di lettura. Sarebbe invece preferibile progettarne diversi per un singolo itinerario didattico, ognuno limitato ad un piccolo settore, con testi sempre brevi e facilmente leggibili. Grande spazio andrebbe riservato alle immagini, disegni o fotografie, e ai materiali d'accompagnamento (per esempio, se c'è una ricerca sui fiori da pubblicizzare, oppure diari di vacanze al mare, attacchiamo veri fiori e conchiglie).
I poster, almeno quelli di interesse più generale, dopo il loro utilizzo potrebbero essere conservati e catalogati, pronti per lo scambio con materiali di altre classi.

Materiali: fogli da carta da pacchi, cartoncini e fogli di quaderno grandi, colla, forbici e pennarelli;  utile anche una macchina per scrivere


1 Si può utilizzare un foglio grande di carta da pacchi, su cui incollare i diversi testi e immagini, oppure due, tre tavole di sughero attaccate al muro una vicina all'altra.


2 Mentre si allestisce un poster bisogna sempre cercare di mettersi nei panni dell'osservatore occasionale o "ignorante" della materia; è meglio prevedere una prima esposizione provvisoria nei corridoi della scuola, studiare le reazioni di alunni e insegnanti di altre classi e sulla base di queste strutturare l'organizzazione grafica finale dei materiali.


3 Dopo le esposizioni i poster, arrotolati e catalogati, restano a disposizione per ogni futura consultazione.
Luca Vitali