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  •  News
  1. Dal 1°Gennaio 2004 entrano in vigore pesanti norme sulla privacy (riservatezza)dei dati sensibili. 

 La nuova Legge avrà un pesante intralcio sull'attività del medico di famiglia perchè introduce un onere burocratico che lo obbliga a compilare nuovi inutili documenti.Infatti da oggi il cittadino è obbligato ,assumendosene la responsabilità,ad esprimere il suo consenso per iscritto per autorizzare il Suo Medico al trattamento dei dati  che lo riguardano, ai fini di diagnosi ,cura prevenzione,ricerca clinica ed epidemiologica.Inoltre con la firma egli autorizza anche la trasmissione di tali dati ad altri soggetti ,anch'essi tenuti alla riservatezza,(come collaboratori di studio,altri medici specialisti ed ospedalieri,ecc..)

Contenuti della Legge:

Curiosamente il Medico(di famiglia) non potrà più chiamare per nome il paziente .cliente, ma dovrà identificarlo con il numero di entrata in ambulatorio!

Il consenso al trattamento dei dati da parte del cittadino può essere manifestato con un atto scritto dell'assistito  oppure oralmente.In tal caso il Medico dovrà provvedere ad annotare il consenso anche con la firma. Il consenso dovrà essere preceduto da una informativa al cittadino che dovrà essere fornita preferibilmente per iscritto.

Per quanto riguarda le prescrizioni sui moduli del SSN per il momento nulla cambia:una norma transitoria rinvia al 2005 l'applicazione di adesivi  che dovrebbero occultare il nome dell'assisitito!Per le prescrizioni al di fuori del SSN(a pagamento):

a)per i farmaci ripetibili  non si potranno più riportare le generalità dell'assistito!

b)per i farmaci non ripetibili vige ancora l'obbligo di identificare comunque il paziente che assume il farmaco.   

2.   Individuata da un gruppo di Italiani una nuova proteina indice del rischio di infarto miocardico. 

Arriva un'importante conferma dell'ipotesi di un meccanismo auto-immunitario alla base dell'infarto che apre anche la strada per un test di prossimo corrente impiego che consentirà ai medici di distinguere chiaramente il dolore di origine dalle coronarie da altri dolori toracici, avviando subito il paziente alle cure intensive.Si chiama "Clamidya pneumoniae-HSP 60",appartiene alla famiglia delle proteine dello shock termico che sono prodotte dalle cellule quando sono sottoposte a stress: è un antigene infiammatorio che con un test specifico  è stato riscontrato nel 99% dei 219 pazienti con sindrome coronarica acuta ricoverati presso l'Unità Coronarica del Policlinico Gemelli di Roma e arruolati per lo studio , mentre il test ha dato esito negativo in tutti i 100 soggetti sani arruolati come gruppo di controllo.Il dosaggio degli anticorpi  anti-Clamidya p.HSP 60 potrebbe diventare il test per la diagnosi di sofferenza coronarica acuta.Infatti il dosaggio della Troponina impiegato attualmente per la diagnosi  nel P.S.dell'angina pre-infartuale e dell'IMA risultano positivi solo per il 60-70% dei casi.Di fronte all'assenza di segni certi dall'ECG e pur in presenza di dolore  toracico,il nuovo test potrebbe essere dirimente nella diagnosi e al fine di attivare la terapia intensiva.Il test non consente di distinguere tra angina instabile  e attacco cardiaco perchè non esiste una differenza nei livelli di Clamidya p.-HSP 60 tra attacco cardiaco e dolore toracico ricorrente da angina ,ma il fatto che a distanza di circa un anno tra gli stessi pazienti i livelli di questa proteina sono sensibilmente più bassi sta ad indicare che la CP-HSP 60 ha un picco in concomitanza degli eventi cardiaci acuti, mentre si abbassa sensibilmente quando la situazione cardiaca si stabilizza.