Storia dell'advertising on-line

 

 

Sin dal momento della sua nascita avvenuta più di 70 anni fa, esperti della professione hanno riconosciuto nel moderno advertising un diretto riflesso della realtà del tempo. Addirittura si riteneva che giorno dopo giorno  le immagini più significative della società venissero conservate proprio nella pubblicità delle riviste dell’epoca. Oggigiorno,nell’era dell’informatica, l’immagine potrebbe essere presentata sullo schermo di un computer, con il suono di un modem che si connette in sottofondo.

 

 

CHE COS’E L’ADVERTISING ON-LINE?

 

La pubblicità on-line differisce dagli altri media perché consente al consumatore di interagire con l’annuncio pubblicitario direttamente:i consumatori possono “clikkare” sull’annuncio per ottenere ulteriori informazioni o andare oltre e comprare direttamente il prodotto durante la stessa sessione. Sul Web ogni elemento sullo schermo può essere trasformato in un annuncio, dal nome o logo del prodotto al design della schermata. L’advertising on-line dà ai pubblicitari la possibilità di individuare con precisione un target, un audience specifico, rivolgendo ad esso annunci che sono fatti apposta per i particolari interessi e gusti di ogni utente.

 

CONFRONTO CON I MEDIA TRADIZIONALI

 

Mettere a confronto l’advertising on line con i vari modelli pubblicitari utilizzati dagli altri media permette di evidenziare l’efficacia e la profondità del medium Internet come veicolo pubblicitario.

Cartelloni pubblicitari : così come i cartelloni pubblicitari portano l’attenzione dei passanti ad una attrazione o ad un luogo, un banner porta l’utente del Web su di un sito. A differenza del cartellone, però, con il banner si può interagire per avere più informazioni , senza lasciare il punto in cui ci si trova.
Stampa: in un quotidiano lo spazio pubblicitario è chiaramente identificabile  e separato dal contenuto giornalistico; in alcuni casi il Web advertising (che non è fatto di soli banners) rende difficile per il consumatore distinguere la parte pubblicitaria da quella editoriale.
Televisione: gli spot in tv sono in grado di prendere completamente il controllo dello schermo. L’idea di sviluppare  l’advertising on line nella forma di annunci pubblicitari televisivi ha portato allo sviluppo di modelli di pubblicità on line più dinamici ed intrusivi.
Marketing diretto: La facilità nel calcolare i contatti propria di Internet ha portato i pubblicitari ad un approccio al Web proprio ispirato al marketing diretto, specificamente basando le loro campagne sul costo per responso.  

 

UNA DEFINIZIONE

 

Definire l’advertising on line  è diventato una specie di sport nell’ambito della stessa industria pubblicitaria: all’inizio le persone lo definivano nei termini del loro settore di provenienza. I giorni in cui non si poteva evitare di paragonare Internet a TV, via-cavo o stampa sono finiti: è ormai riconosciuto dai professionisti del settore che l’Internet advertising è la convergenza della pubblicità tradizionale e del marketing  a risposta diretta

 

 

UNA BREVE STORIA DELL’ADVERTISING ON-LINE

 

La storia dell’advertising on-line si sviluppa in un periodo di tempo molto breve, dal lancio del servizio commerciale on-line Prodigy, attraverso le cosiddette “guerre degli spam” fino all’avvento dell’età della pubblicità on-line con il lancio di HotWired, originariamente compagnia on-line sorella di Wired magazine.

 

ü    Gli inizi

 Prodigy incominciò a testare le acque dell’advertising on-line molto tempo prima della commercializzazione del Web. Quando il servizio prese vita nel 1990, adottò l’advertising come pura fonte di reddito. Prodigy fu il solo esperimento in quest’area, gli altri servizi commerciali on-line si tennero ben lontani dall’incorporare la pubblicità nel mix dei loro contenuti. Per esempio, la stessa America on-line (aol) non cominciò ad utilizzare l’advertising seriamente solo dall’autunno del 1995.

 

ü    La guerra degli spam

Mentre Prodigy stava testando l’advertising solo nell’ambiente degli abbonati, altre aziende cominciarono la loro esplorazione delle implicazioni commerciali su Internet. Un caso emblematico fu quello dello studio legale Carter e Siegel. Nel 1994, Canter and Siegel spedirono una pubblicità di assistenza per la carta verde ad oltre 7000 newsgroups. L’etichetta di Internet, detta netiquette, decretò che i forum di discussione non dovessero essere utilizzati per inviare materiale commerciale che non avesse niente a che fare con l’oggetto del gruppo di discussione; queste mail non inerenti all’oggetto della newsletter e con pubblicità non richiesta furono ribattezzate “spam”.

Gli spam destabilizzavano l’armonia del gruppo di discussione, inquinavano l’oggetto di conversazione e spesso rientravano tra gli argomenti delle cosiddette “flames”(e-mail di lamentela) inviate allo “spammer “ e al suo Internet Service Provider (ISP).

Nonostante alcune sporadiche risposte positive all’iniziativa, il risultato preminente fu la rovina della reputazione dello studio legale nell’ambito della comunità on-line;infatti, l’enorme quantità di flames di protesta costrinse l’ISP a cancellare il loro account.

 

ü    Accettazione

La guerra degli spam avvenne proprio prima che Wired magazine lanciasse HotWired (www.hotwired.com ),una proprietà web basata su un modello pubblicitario.

Temendo una reazione violenta dalla comunità del cyberspace, HotWired ridusse le dimensioni sullo schermo che aveva originariamente programmato di usare per la sua prima forma di pubblicità, il banner. HotWired firmò il suo primo contratto pubblicitario con AT&T nell’aprile del 1994 e lanciò il suo sito il 27ottobre 1994. I suoi sponsor inaugurali erano un campione rappresentativo della comunità pubblicitaria,  campione nel quale emergevano nomi prestigiosi come IBM e Pepsi. Con grande sorpresa,la presenza pubblicitaria sul sito non fu criticata dagli utenti.

 

 

ü    L’avvento del mercato di massa

Dal 1994 al 1996, alcune delle maggiori agenzie di pubblicità di Madison Avenue mantennero un atteggiamento riguardo all’importanza e all’efficacia dell’Intenet advertising; la battuta che divenne ricorrente negli uffici di Madison Aveneu era “ Svegliami quando è diventato un mercato di massa”. Siamo lieti di affermare che Madison Aveneu adesso si è decisamente svegliata! Nel corso del tempo alcuni eventi-pilota hanno reso un determinato medium caratteristico di un particolare momento storico. Durante gli anni ’60 le modalità con cui la televisione influenzò la politica va sicuramente ricondotto all’uso che se ne fece durante i dibattiti di nixon e kennedy. Nell’età dell’informazione negli anni ’90, l’evento pilota sarà sicuramente la pubblicazione della relazione del procuratore americano Starr riguardante il sexi-gate di Clinton, che portò,in 2 soli, giorni quasi 25 milioni di visitatori ad utilizzare la rete per vederne il testo; lo Starr Report divenne anche ,in quell’occasione, una grossa fonte di pubblicità,poiché i siti vendevano spazi vicino alle parti del contenuto che generavano maggior traffico.

Dal 1998,il numero degli utenti abituali di internet ha trasformato la rete in un mercato di massa. Infatti AOL con i suoi 15 milioni di utenti, rientra di merito nella categoria “pesi-massimi”del marketing di massa al pari della televisione. D’altro canto gli utenti di Internet accettano l’advertising on-line come accettano la pubblicità sugli altri media

 

IL CONFRONTO ECONOMICO CON GLI ALTRI MEDIA

 

Sull’onda delle nuove sperimentazioni, la fine degli anni ’90 ha conosciuto una forte crescita esponenziale della spesa pubblica relativa all’online.

 

 

Spese pubblicitarie USA per il 1998

(Fonte: IAB/Pwc <http://www.iab.net/>)

Media

Spesa
(miliardi)

Crescita
annua

Giornali

$44.3

6.2%

Direct mail

$39.7

7.5%

Televisione

$39.5

7.0%

Altri

$25.5

7.2%

Radio

$14.6

8.2%

Pagine gialle

$12.0

5.0%

Riviste

$10.4

5.5%

TV via cavo

$8.6

13.0%

Giornali finanziari

$4.4

7.0%

Internet

$1.9

111.8%

Volantinaggio

$1.6

7.9%

Farm pubs

$0.3

4.6%

Tabella 2

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Nonostante l’enorme sviluppo della pubblicità sul Web non dobbiamo dimenticare che i numeri dell’advertisement in rete, per quanto impressionante fosse il trend di crescita, in verità erano ancora piccoli, sia rispetto ai numeri stessi di Internet, sia rispetto a quelli degli altri media (tradizionali e consolidati) e che il giro di affari veramente rilevante era comunque limitato a pochi( directories, motori di ricerca, siti dei grandi gruppi editoriali e televisivi).

 

Inoltre negli Usa, già nel 2000 il settore degli investimenti on-line ha visto un calo del 6,5%, calo che nel terzo trimestre del 2001 ha raggiunto l’11%.

 

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