INTERNET AVANZATO

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FUNZIONAMENTO

LE BASI

I servizi telematici (i BBS ) e le reti di computer. Un BBS ovvero Bulletin Board System cioè, letteralmente, bacheca elettronica, è un programma speciale che risiede su un certo computer e consente che altri computer si colleghino a lui via telefono. Per usare il servizio telematico, l'utente deve installare nel suo computer un dispositivo di comunicazione, detto modem, e collegare il modem alla linea telefonica. Poi, userà un programma di comunicazione per connettersi al BBS. Potrà così sfruttare i servizi offerti dal BBS, che variano ovviamente di caso in caso.

Alcuni BBS consentono di leggere i messaggi lasciati dagli altri utenti che hanno utilizzato il servizio in precedenza, di rispondere a questi messaggi o lasciare il proprio, o anche di riprodurre i file memorizzati sul disco del BBS. Altri forniscono servizi di tipo diverso; ad esempio consentono di giocare in linea con un altro utente di BBS a scacchi o ad altri giochi; conversare con un altro utente, cioè scrivere quello che si vuole dire alla tastiera e leggere sullo schermo la risposta quasi istantanea dell'altro utente. Nel caso dei servizi telematici specializzati si può cercare un dato in un archivio, (ad esempio, le Pagine Gialle Elettroniche, oppure il registro dei protesti cambiari), piazzare un ordine di vendita o di acquisto di beni o servizi, e nel caso dei BBS più evoluti persino vedere fotografie o carte meteorologiche memorizzate sul computer remoto. I servizi telematici di tipo economico-finanziario e le Reti Civiche spesso evitano accuratamente di definirsi con il termine BBS, che considerano poco serio, ma il principio è lo stesso. Si tratta sempre di computer o gruppi di computer ai quali gli utenti possono collegarsi via telefono per comunicare con altri, trovare file, giocare, fare ricerche, e così via.

CIO CHE INTERNET NON E’

Internet non è un BBS e neppure un servizio telematico. Internet è una rete di reti. Una rete di computer è costituita da un gruppo di computer collegati che possono comunicare tra loro. Questi computer interconnessi possono mandarsi messaggi e condividere le informazioni memorizzate sui loro dischi.

Internet collega più di 20.000 di queste reti, e il loro numero è sempre in aumento. Su queste reti ci sono milioni di computer, di terminali e di utenti; secondo alcune stime si tratta di circa tre milioni di computer e circa 70 milioni di utenti. Non c'è niente di strano o tecnicamente avanzato nelle reti di computer; sono una tecnologia ormai molto diffusa. Si può possedere una rete a livello privato, averne due o tre come certe piccole società o addirittura possederne migliaia come alcune grandi organizzazioni. Ma Internet non è una rete: è una rete di reti. Molte reti diverse sono state unite per produrre il più numeroso gruppo di computer collegati tra loro del mondo. Alcune di queste reti appartengono a governi, altre a Università, a imprese, a biblioteche e addirittura a scuole. La maggior parte sono negli Stati Uniti, ma parecchie si trovano in Europa (Italia compresa) e alcune si trovano oltreoceano, dall'Australia allo Zimbawe.

Naturalmente Internet ha funzioni ben più importanti del fare comunicare gli utenti di Paesi diversi attraverso una specie di posta elettronica. Ciò che rende speciale Internet è che molti computer di ogni rete collegata agiscono come gestori di archivi. In altre parole, quando ci si collega ad Internet si ha l'opportunità di accedere a migliaia di sistemi differenti, che gestiscono archivi comunali, database universitari, cataloghi di biblioteche, messaggi di qualsiasi tipo e milioni di file, contenenti fotografie, documenti, video musicali e qualsiasi altra cosa possa essere messa in forma digitale.

L'analogia migliore che si può utilizzare per descrivere Internet è probabilmente quella con la normale rete telefonica. Il sistema telefonico mondiale ha molti commutatori, le centrali, possedute da diverse organizzazioni, tutte collegate tra loro. Quando un utente di Milano tenta di chiamarne uno di New York, non ha bisogno di sapere quali città o quali Stati la chiamata attraverserà; è il sistema telefonico che fa tutto per lui. Le società telefoniche hanno stabilito tra loro i meccanismi di questo processo e non è necessario che l'utente sappia cosa succede. Internet funziona nello stesso modo; così come non c'è un'unica società telefonica al mondo, non c'è una singola società Internet. Nessuno possiede Internet, così come nessuno possiede la rete telefonica mondiale. Certo, ogni singola componente è posseduta da qualcuno, ma la grande Rete non è posseduta da nessuno: è un sistema che continua a funzionare grazie all'interesse comune di tutti coloro che ne fanno parte. Nel caso del telefono, le compagnie telefoniche di tutto il mondo si incontrano periodicamente e concordano qual'è il sistema di funzionamento migliore nonché i costi e i dettagli tecnici per collegare un paese all'altro. Lo stesso accade per Internet.

PERCHE’ USARE INTERNET

Ci sono centinaia di milioni di buone ragioni per usare Internet: tutte le persone che hanno già scelto di usare la Rete e con le quali ci si potrà collegare. Naturalmente non sono tutti utenti attivi; la maggior parte della gente potenzialmente collegata raramente usa altri computer oltre a quelli della propria organizzazione e non ha idea di quello che c'è su Internet. Le potenzialità tecniche e commerciali di questa platea sono comunque enormi. Inoltre, questo numero è puramente indicativo; in realtà nessuno sa con sicurezza quante persone possano essere realmente raggiunte dalla rete. Ma c'è una ragione anche migliore per usare Internet: l'informazione che contiene. Opere letterarie, report finanziari, ricette di cucina macrobiotica, presentazioni multimediali, per arrivare fino ai più recenti programmi per la realtà virtuale: su Internet c'è tutto quello che si può desiderare, ed è in gran parte gratis! Disporre dell'informazione adeguata in tempo utile può essere addirittura vitale per un'azienda, ma ha un valore notevole anche per l'individuo. Basta conoscere l'inglese (e avere seguito questo corso!) per poter scrivere annunci, entrare in contatto con persone che condividono i propri interessi, consultare i libri e le riviste contenuti nelle biblioteche che usano Internet, trovare i programmi adeguati alle proprie esigenze e così via.

COME COLLEGARSI

Se siete già oppure pensate di entrare in Rete vuol dire che qualcuno ha provveduto o provvederà a creare tra la vostra macchina e il resto di Internet qualche tipo di collegamento. Le aziende che forniscono questo servizio si chiamano Internet service provider, nel seguito semplicemente provider o ISP. Un elenco completo degli Internet provider italiani si trova... su Internet, all’indirizzo

http://inews.tecnet.it

E’ un po’ come mettere l’elenco dei concessionari auto in un posto raggiungibile solo in macchina, ma per consultarlo si può sempre ricorrere a un amico già collegato. Ci sono due modi principali per collegarsi a Internet, ciascuno dei quali ha una serie di varianti:

- Collegamenti permanenti

- Collegamenti in linea commutata

Non sempre i tecnici e gli esperti di reti usano questi termini in modo coerente; le considerazioni che seguono hanno il compito di chiarire il loro significato ed evitare confusioni.

Collegamenti permanenti

Un collegamento permanente significa che il proprio computer (o, più spesso, la rete locale di cui fa parte) è collegato direttamente a una rete di tipo TCP/IP che è parte di Internet. Solitamente sono i computer di proprietà delle grandi organizzazioni (aziende, Enti, Università) ad essere collegati a Internet in questo modo; i privati, invece, si limitano a collegare temporaneamente via telefono il proprio personal a un computer che a sua volta è collegato permanentemente alla rete. La sigla TCP/IP significa Transmission Control Protocol/Internet Protocol, ovvero Protocollo di controllo di trasmissione/protocollo di Internet.

Un protocollo è l'insieme di regole che definisce come un computer deve parlare all'altro; i prossimi paragrafi tratteranno meglio questo argomento. Per ora basti sapere che qualunque sia il tipo di rete utilizzato all'interno della propria organizzazione, per collegarsi permanentemente a Internet bisogna che il proprio computer parli, almeno verso l'esterno, il linguaggio TCP/IP.

Come creare un collegamento permanente

Se si è il responsabile di un'azienda che dispone di una propria rete e si desidera connetterla permanentemente a Internet, la prima cosa da fare è prendere contatto con un provider che sarà anche il punto fisico di connessione alla rete globale.

http://inews.tecnet.it

Fate clic qui per dare un’occhiata ad uno dei più veloci ed affidabili provider in Italia:

http://www.interac.it/

Poi, bisogna collegare sulla propria rete un apparecchio detto router che farà da interprete, parlando in TCP/IP con il computer del provider e nel protocollo opportuno (lo stesso TCP/IP, o comunque quello usato dalla rete aziendale) con le macchine dell'azienda. Infine, occorre affittare da Telecom o da altri una linea telefonica dedicata che colleghi il router installato in azienda al computer del provider. I dettagli variano a seconda dei casi: il provider può procurare lui stesso il router oppure suggerire all'organizzazione cliente quale comprare. Poiché la linea telefonica è dedicata, è sempre attiva. Non c'è bisogno di telefonare ogni volta per raggiungere il computer del provider; ogni utente dell'organizzazione cliente potrà collegarsi a Internet direttamente dal proprio solito posto di lavoro. Una volta collegato, potrà trasferire i file dal proprio computer agli altri computer di tutto il mondo che sono collegati a Internet e viceversa. Naturalmente, questo tipo di servizio è molto caro: al costo del servizio di connessione e del router, infatti, va aggiunto quello non indifferente del noleggio della linea Telecom.

Se siete già collegati alla Rete attraverso una rete aziendale o scolastica, il vostro personal computer farà già probabilmente parte di una rete locale (local area network, LAN). Invece di un modem, il vostro personal avrà una scheda di rete che lo collega alla rete locale; il cavo che esce dalla scheda può assomigliare al cavo telefonico o al cavo coassiale usato per l'antenna della televisione. Se usate Internet dalla rete dell'ufficio o della scuola, è sicuro che anche la vostra rete è connessa a un provider; è però probabile che il collegamento non avvenga tramite un modem, ma attraverso una linea permanente a velocità maggiore (tipicamente, da 64 kbps a 2 Mbps) affittata annualmente dalla società telefonica.

COME COLLEGARSI

Collegamenti su linea commutata

Gli utenti che si collegano a Internet da casa arrivano a un provider usando un modem che funziona sui fili telefonici normali. Presso la sede del provider vi è un altro modem convenzionale; può essere un modello industriale, oppure, se il provider vuol risparmiare, può essere come il vostro. La velocità di connessione è quella del più lento tra i due modem (nel migliore dei casi e non considerando fattori come il rumore) e va dai 2,4 kilobit al secondo (kbps) a 33,6 kbps. Un collegamento di questo tipo, detto in linea commutata è un collegamento che usa il protocollo SLIP (Serial Line Internet Protocol, protocollo Internet su linea seriale), CSLIP (Compressed SLIP, SLIP compresso), o PPP (Point-to-Point Protocol, protocollo punto-punto) per collegarsi a un Internet provider attraverso una normale linea telefonica e un modem.

"Connessione PPP" significa che, telefonando al computer del provider, il vostro computer riceverà un suo numero identificativo (l’indirizzo IP) che lo renderà visibile su Internet per tutta la durata della chiamata. Tramite appositi programmi, vi sarà così possibile consultare informazioni sugli altri computer di Internet. "Linea commutata" vuol dire che il collegamento usa la normale rete telefonica, il che in genere limita la velocità massima (che dipende dal tipo di modem) a 28,8 kbps. Anche questi sono collegamenti di tipo TCP/IP, come il collegamento permanente, ma sono destinati ad essere usati sulle usuali linee telefoniche, anziché su una linea dedicata. Naturalmente c'è una certa differenza in fatto di prestazioni: i trasferimenti di dati tra il computer dell'utente e gli altri saranno sensibilmente più lenti. l modem è in grado di chiamare il numero telefonico che viene comunicato dal provider. La telefonata avviene sulle linee telefoniche Telecom, le stesse che portano la voce; le tariffe applicate sono quindi quelle usuali per le conversazioni telefoniche. In alternativa, ci sono i collegamenti ISDN (Integrated System Digital Network). Quasi tutti i provider italiani offrono oltre alla "connessione PPP in linea commutata" anche la "connessione PPP via ISDN". Per per usarla dovete prima chiedere a Telecom di trasformare in ISDN la vostra presa telefonica. Poi le tariffe sono di poco superiori a quelle delle chiamate tradizionali anche se la velocità.. è tutta un’altra musica. Per ora, la velocità di connessione ISDN è di 64 kbps, ma può arrivare a 128 kbps, cioè circa cinque volte più veloce di un modem tradizionale. Infine, va osservato che le connessioni PPP si possono fare anche affittando da Telecom delle linee dedicate, riservate cioè alla connessione tra utente e provider. Ma anche le più economiche hanno costi di molti milioni all’anno e sono rivolte all’utenza aziendale.

Comunque, indipendentemente dal tipo di linea, una volta composto il numero ed effettuato il collegamento con il computer del fornitore non ci sarà più alcuna differenza tra il collegamento PPP e un collegamento dedicato; si potranno, cioè, trasferire dei dati dal proprio computer a qualsiasi altro connesso alla rete Internet e viceversa.

Vantaggi e svantaggi dei vari tipi di collegamento

Il collegamento permanente è caro, ma può essere considerato un buon investimento per le grosse società. Una volta collegati, infatti, si possono avere tanti utenti quanti sono i computer della società e la linea dedicata conviene, poiché non c'è alcun addebito legato al numero degli utenti individuali. Se ci sono molti utenti, il collegamento permanente di tutta l’azienda può risultare più economico rispetto alla scelta di fornire ad alcuni utenti VIP un proprio collegamento autonomo, specialmente se la maggior parte degli utenti "normali" usa Internet con bassa frequenza o per solo pochi minuti al giorno. Comunque, la connessione permanente resta una soluzione per pochi: i servizi specializzati sono molto cari. Il collegamento in linea commutata via modem, sebbene inferiore a quello permanente, è molto più economico. E' necessario però disporre di un modem ad alta velocità (almeno 28.800 bit al secondo) e a correzione di errore. Comunque, chi si collega da casa può stare tranquillo: ci sono nuove tecnologie che consentono agli utenti domestici di accedere a Internet a velocità superiore. Una possibilità è il servizio ISDN (Integrated Services Digital Network), che usa il collegamento telefonico esistente, ma sostituisce i modem con speciali adattatori digitali.

ISDN è già oggi una buona scelta: è accettato da un numero crescente di provider, è sicuro e non troppo costoso, sebbene costi un po’ più del normale servizio telefonico. Un altro servizio che permette collegamenti superveloci a Internet lungo le normali linee telefoniche è ADSL (Asymmetric Digital Subscriber Line, Linea digitale asimmetrica). Prevede connessioni a velocità fino a 6 Mbps "a favore di corrente" (da Internet al vostro computer) e 640 kbps "contro corrente" (viceversa). Sebbene sia ancora lontana dall'essere onnipresente, ISDN è disponibile in Italia fin dagli anni '80 ed è la più diffusa tra le tecnologie di connessione digitale per l’utenza privata. Le reti cellulari e i sistemi di invio via satellite sono in fase di introduzione per il trasporto Internet; quest’ultima secondo molti esperti sarà la tecnologia del futuro.

Le arterie di Internet

Le arterie di Internet sono le linee dorsali , che sono gestite dai fornitori di Internet "all'ingrosso", i cosiddetti National Service Provider o NSP. Gli utenti si collegano agli ISP locali attraverso i modem, gli adattatori ISDN o altri strumenti, mentre gli ISP locali si connettono a loro volta alle reti di NSP come Interbusiness di Telecom, Unisource, Sprint o (nel caso degli utenti universitari) il Gruppo Autonomo Reti Ricerca o GARR. Alcuni NSP forniscono anche il servizio agli utenti finali, sebbene il loro principale interesse sia comunque la fornitura all'ingrosso. Gli ISP si collegano agli NSP attraverso linee dedicate affittate dalla Telecom. Le connessioni migliori sono le linee dette T1 a 2 Mbps; i provider più grossi possono avere connessioni T1 multiple. Al loro interno, gli NSP usano le loro reti private, composte anch'esse di linee dedicate affittate ricorrendo a Telecom Italia per il tratto in territorio italiano e ad altre società per i tratti internazionali (in Europa, British, France e Deutsche Telecom; in America WilTel, MCI e Sprint). Queste ultime società sono proprietarie dei cavi in rame e fibra ottica e delle connessioni via satellite attraverso cui corrono insieme le normali conversazioni telefoniche e il traffico Internet. Le reti degli NSP di solito funzionano a velocità T1 localmente, ma arrivano a velocità superiori per le lunghe distanze. Le connessioni T3 e con gli Stati Uniti corrono a 44,736 Mbps. In America le cose vanno ancora meglio: la rete su fibre ottiche (OC3) di MCI funziona a155,52 Mbps (5500 volte più veloce di un modem a 28,8 kbps). ed alcune linee superveloci viaggiano a più di 600 Mbps.

PRIMI RUDIMENTI TCP/IP

In definitiva, attraverso un provider e il NSP a cui si rivolge, il nostro computer di casa o dell'ufficio può essere collegato a milioni di altri computer. Ma come fanno i messaggi a trovare la strada da un computer a un altro?.Per creare un collegamento a Internet è necessario disporre sul proprio computer del software di rete TCP/IP. Con le passate versioni di Windows e Mac, si trattava di un programma da installare; in Windows 9x e Unix è incorporato. TCP/IP si basa su uno schema detto a commutazione di pacchetti. Questo significa che ogni file inviato su Internet, dai messaggi di posta elettronica al contenuto delle pagine Web, è suddiviso in parti più piccole chiamate pacchetti, seguendo le regole (cioè, il protocollo) IP. Ogni pacchetto è etichettato, includendo anche l'indirizzo numerico di destinazione, detto indirizzo IP; l'indirizzo IP è formato dall'host number (che individua la macchina a cui va mandato il pacchetto) e un numero aggiuntivo, il port number, che identifica il programma ricevente tra quelli in esecuzione su quella macchina.

Gli host e port number IP

Non c'è alternativa : se si effettua un collegamento a Internet (che sia in linea commutata o meno), si ha bisogno di un host number. Questo numero è come il numero della carta d'identità, e serve per identificare univocamente ogni computer connesso alla rete Internet. Infatti, anche con il collegamento in linea commutata, il computer dell'utente sarà registrato come un computer Internet a tutti gli effetti . Quindi dovrà avere un numero identificativo completo e autonomo, anche se tutte le comunicazioni con la rete passeranno dalla macchina dell'utente a quella del fornitore di servizi e viceversa. Per esempio, un host number italiano valido è 145.94.50.236. I singoli programmi in esecuzione su questa macchina saranno identificati da un altro numero, il port number, in modo che il computer sappia distinguere i pacchetti diretti a ciascuno di essi. I programmi che forniscono i servizi più noti hanno numeri di port standard, i cosiddetti well-known port. Su questo argomento torneremo brevemente nel prossimo tutorial. Se il collegamento è permanente, l’host number è attribuito una volta per tutte; altrimenti, il software TCP/IP otterrà questo numero dal computer del provider ogni volta che l'utente si collega con Internet, ricordandogli la propria esistenza. I computer speciali che collegano le varie parti della Rete e instradano i pacchetti nelle diverse zone sono chiamati router . Le connessioni tra i router possono essere pubbliche (ovvero, le linee telefoniche) o private, cioè collegamenti via cavo tra i computer di una stessa società o di un campus universitario. Del loro funzionamento ci occuperemo tra poco.

I nomi di computer e di dominio

Anche se per identificarsi tra loro usano i numeri, i computer connessi a Internet vengono individuati dagli utenti umani tramite nomi. Il nome di un singolo computer viene spesso chiamato il suo nome di computer. Chi ottiene un collegamento Internet gratuito non ha molta scelta sul nome di computer: se l'utente ha accesso tramite una società o un'università, il nome del suo computer gli verrà semplicemente comunicato dal responsabile. Ma chi acquista l'accesso da un fornitore di servizi, e sceglie il collegamento permanente, ha la facoltà di scegliere il nome del proprio computer. In certi casi, invece di usare il nome di computer del computer del provider, potrà deciderne uno proprio. Il nome di computer non è equivalente all'host number, poiché non basta a identificare univocamente una macchina; per questo il sistema assegna a ogni calcolatore anche un dominio.

Il nome di dominio serve per identificare un intero gruppo di computer collegati a Internet. I domini più grandi sono quelli corrispondenti a intere nazioni; il dominio italiano, ad esempio, si chiama it; quello tedesco de, mentre francesi e inglesi hanno rispettivamente i domini fr e uk. Ovviamente, un dominio grande può comprenderne altri più piccoli. L'insieme dei computer dell'Università di Milano, per esempio, sta nel sottodominio unimi di it . Ogni volta che si digita un nome, viene interpellato un apposito programma, il Domain Name System , per eseguirne la traduzione in numero.

Per quanto riguarda i nomi di dominio, gli Stati Uniti costituiscono un caso a parte, perché non esiste un dominio .us. La rete Internet negli Stati Uniti è tanto grande e complessa che sono stati definiti vari domini separati. Il più noto è edu: il gruppo nazionale delle istituzioni educative. La maggior parte delle Università e delle scuole americane fanno parte di questo dominio. Il dominio com comprende tutte le organizzazioni commerciali, mentre mil è quello delle installazioni militari (da solo, contiene centinaia di migliaia di computer). Detto questo, bisogna osservare che l'utente finale non deve quasi mai disporre di un proprio dominio. Questo è consigliabile solo alle grandi organizzazioni che vogliono connettere a Internet tutte le macchine della propria rete di calcolatori privata. Comunque, quando il fornitore assegna all'utente un nome di dominio, deve registrarlo presso l'InterNIC (Inter Network Information

Center, Centro di Informazione Reti), o meglio presso l'Ente delegato a livello nazionale (in Italia, il GARR); un'operazione che richiede almeno una decina di giorni. Ciò assicura l'unicità del nome e la sua associazione ai numeri che identificano i computer usati dal richiedente.

I router: il cuore della Rete

I router sono macchine collegate a due o più reti, che hanno il compito di far passare i pacchetti da una rete all'altra in modo da avvicinarli alla loro destinazione (i pacchetti diretti a una macchina collegata alla stessa rete del mittente arrivano a destinazione senza bisogno dei router). Un tipico router può smistare 10.000 pacchetti al secondo; un router di alta qualità può avere una capacità teorica di 200.000 pacchetti al secondo. I router di Internet hanno un compito semplice: inoltrare i pacchetti che ricevono alla loro destinazione, passandoli da router a router. Per inoltrare i pacchetti fino all'ultima fermata si crea una catena di router, ognuno dei quali sa l'indirizzo del successivo sulla Rete grazie a tabelle costantemente aggiornate.

Ogni riga di queste tabelle è una coppia (porzione di) indirizzo del destinatario - indirizzo del router di inoltro.

Ad esempio la coppia

159.- 145.94.50.236

dice al router che la detiene che tutti i pacchetti il cui indirizzo comincia per 159 vanno mandati al collega router 145.94.50.236. Si noti che il router di inoltro deve trovarsi sulla stessa rete del mittente o su una delle reti a cui è collegato il router precedente, in modo che questi sappia raggiungerlo sulla base del suo indirizzo. Il router di inoltro poi provvederà a mandare i pacchetti al destinatario o a un altro router.... e così via. L’instradamento viene fatto pacchetto per pacchetto. Ricordiamo che quando si invia un messaggio di posta elettronica o una richiesta di connessione a un server Web, il messaggio viene diviso in pacchetti e trasmesso. In alcuni casi, i diversi pacchetti possono seguire percorsi differenti, perché il computer d'inoltro nella tabella di un router può variare, ad esempio a seguito di cambiamenti del traffico; il messaggio viene ricomposto sulla macchina di destinazione.

Sembra difficile? La normale rete telefonica funziona circa nello stesso modo, tenendo conto che le centrali telefoniche usano i numeri telefonici invece degli indirizzi di rete. Ad esempio, 0039 è il prefisso telefonico per l'Italia, 02 è quello per Milano e 824 individua la zona metropolitana di sud-ovest. C'è però una differenza: quando si digita un numero telefonico in quella zona, la rete telefonica crea all'inizio della chiamata un circuito tra gli apparecchi dei due interlocutori e la conversazione fluisce tra i due punti. Al contrario, la rete IP può inviare indipendentemente ciascun pacchetto. Quindi, almeno in linea di principio, un dato pacchetto potrebbe non seguire lo stesso percorso su Internet di quello prima o di quello dopo. In questo modo, se una linea cade o un collegamento è troppo occupato, i router cooperano per trovare un percorso alternativo per inviare i dati. Questo processo è trasparente agli utenti, a parte l'attesa che impone loro. Ogni router su Internet deve essere quindi in grado di aiutare a instradare i pacchetti a uno dei milioni di computer dotati di indirizzi IP. Anche se il router è un vero e proprio computer (e molto sofisticato!), non è possibile che le sue tabelle contengano le informazioni d'inoltro per i milioni di computer presenti su Internet. Tutto quello che fanno i router è capire se un pacchetto IP deve essere inviato all'interno di una delle reti a cui sono essi stessi collegati. Se così non è, indirizzano il pacchetto a un altro router che forse ne sa di più. Per eseguire quest'operazione, i router si scambiano regolarmente i dati via Internet; del loro funzionamento ci occuperemo in dettaglio nel prossimo tutorial.

Se qualcosa va storto

In definitiva, lo scopo dei router è capire il miglior percorso per inviare i pacchetti da un computer all’altro. Quando cambiano le condizioni, a causa di un malfunzionamento o di una congestione delle linee, i router della Rete modificano quasi istantaneamente le loro tabelle di inoltro. Questa capacità autonoma di auto-apprendimento fa sì che sulla Rete in cui l'instradamento effettivo di singolo pacchetto non sia noto a priori.

Questa adattabilità è una potenziale fonte di problemi. I router, infatti, si scambiano via Internet gli aggiornamenti per le loro tabelle, e ciò può dar luogo a un fenomeno chiamato flapping in cui una rete compare e scompare continuamente facendo sì che tutti i router del circondario si diano da fare per comunicarsi l'un l'altro che è scomparsa o riapparsa. Internet si difende da questo fenomeno attraverso un processo di "punizione" delle reti instabili diffondendo gli aggiornamenti alle tabelle d'instradamento tanto più lentamente quanto più la rete è instabile. I grandi provider possono anche rifiutarsi di collegarsi alle reti che causano dei problemi.

I server

Tutte le informazioni su Internet hanno origine all'interno dei server, che sono dei computer come gli altri, collegati in permanenza alla rete; l’unica differenza è che su di essi girano particolari programmi (detti anch’essi server) che hanno il ruolo di fornire i dati a chi li richiede. Qualsiasi computer direttamente connesso a Internet può fornire informazioni, assumendo così i panni del server. Storicamente, i server erano principalmente macchine con il sistema operativo Unix (di marca DEC, Hewlett-Packard, IBM, Silicon Graphics, Sun e altri), ma ora sono sempre più usati i sistemi Macintosh e Windows NT/2000. Esistono anche molti server Web che sfruttano il sistema operativo gratuito Linux, disponibile anche su personal computer economici. I siti Internet più grandi girano su macchine Unix per sfruttare il loro sistema operativo evoluto e i processori più potenti. Ad esempio il server Alta Vista, di cui parleremo nei prossimi capitoli, gestisce giornalmente milioni di collegamenti e gira su un computer parallelo con quattro CPU e molti gigabyte di RAM. I server eseguono del software specializzato per ogni tipo di applicazione Internet, tra quelle che vedremo in seguito, il World Wide Web, Gopher, i gruppi di discussione delle news di Usenet e la posta elettronica. Ogni organizzazione presente su Internet deve poi ospitare il DNS (Domain Name System) per la traduzione dei nomi simbolici in indirizzi di rete di cui abbiamo parlato in precedenza. Il DNS consente agli utenti di specificare i nomi, invece di usare gli indirizzi IP numerici.