L’uscita di squadriglia delle Volpi... (o meglio, di Volpi e Tori! :-)
Quest’anno siamo stati presi
alla sprovvista: l’uscita di squadriglia, infatti è stata organizzata e
messa in programma per i primi giorni del campo (cosa che non era mai
avvenuta gli anni precedenti!) e per di più ci hanno dato solo 30 minuti per
prepararci! Potrete quindi immaginare in che clima abbiamo preparato lo
zaino e la marea di cose che ci siamo dimenticati…
A parte questi piccoli
imprevisti di inizio percorso, però, siamo riusciti a partire e soprattutto
a sopravvivere per ben 2 giorni.
Alla partenza ci sono state
consegnate alcune buste, che avremmo dovuto aprire al primo bivio per capire
quale fosse la nostra destinazione e soprattutto quali fossero le nostre
missioni. (ovvero attività da portare a termine e presentare poi al
fuoco serale) Ma ecco che si presenta un altro problema: all’interno della
prima busta che andiamo ad aprire ci sono circa 3 pagine di alfabeto morse
da tradurre!!! A questo punto, quindi, non ci rimane altro che rimboccarci
le maniche e iniziare a decifrare.
Una volta risolto l’enigma,
ci incamminiamo con i Leoni, che nel frattempo ci avevano raggiunto, per un
paesino chiamato, se la memoria non mi cilecca, “Calleta”. A metà strada ci
siamo separate anche da loro e abbiamo continuato per la nostra strada. La
cosa più fastidiosa, però, è stato il fatto che la via che loro hanno
imboccato era in discesa mentre noi abbiamo proseguito in salita per 4 km!
Una vera ammazzata!!! Arrivate a Calleta, io e Olga eravamo stremate e non
avevamo più neanche la forza di respirare, per non parlare di Virginia, che
avevamo dovuto trascinare a forza per gli ultimi 2 km circa!!!
Dopo aver chiesto
ospitalità al sacrestano di una chiesetta che, se non ricordo male, era
chiamata San Martino, ci siamo sistemate in una stanzetta alquanto piccola e
impolverata, di cui non si trovava la chiave è quindi stato necessario
sfondare il lucchetto per aprirla, ma sempre meglio che dover dormire sotto
le stalle….ops, stelle!
Poco prima dell’ora di cena
si vedono passare davanti alla porticina della stanza altre camice blu e,
gira che ti rigira… indovinate un po’ chi erano??? I “nostri” Tori!!! “No,
un’altra volta, loro… Non è possibile!!!” è stata la prima cosa che abbiamo
pensato. Eh già, perché questo è stato il terzo anno consecutivo che
facciamo o perlomeno ci incontriamo con i tori durante l’uscita di
squadriglia…non se ne può davvero più! Speriamo che non succeda lo stesso
anche l’anno prossimo! Comunque, volenti o nolenti, abbiamo dovuto
trascorrere insieme a loro tutto il tempo restante!
In serata, dopo aver cenato,
abbiamo letto tutti insieme la preghiera consigliataci, e prima di
addormentarci abbiamo parlato del più e del meno….e, cosa meno piacevole,
Alessio e Gabriele hanno letto il mio diario segreto e poi la sera dopo ne
hanno fatto una scenetta a riguardo al fuoco!!!! Che cosa triste!
Il mattino seguente ci siamo
alzati di buon ora, non so di preciso quando (saranno state all’incirca le
8.00)
e le signore del paese ci hanno offerto la colazione, ma noi, da bravi
scout, abbiamo rifiutato e ci siamo accontentati di farci dare una
“riscaldatina” al latte di cui ci avevano provvisto i Capi. Dopo aver
risistemato gli zaini, abbiamo ripulito il posto, e, di questo potete star
certi, l’abbiamo lasciato più pulito di come l’avevamo trovato (….anche
perché ci voleva poco…). Una volta sgombrato, ci siamo occupati della nostra
missione che, tanto per cambiare, consisteva nel chiedere informazioni sul
passato, le usanze, i piatti tipici e i proverbi del paese, fare uno schizzo
panoramico del luogo e preparare una scenetta per il fuoco serale. Abbiamo
quindi girato alla ricerca di informazioni per quasi l’intera mattinata e
quando, verso le 11.00 ci siamo incamminati per la via del ritorno, abbiamo
nuovamente incontrato i Leoni e Gabriele non ha fatto altro che
spappagallare tutto ciò che aveva letto sul mio diario la sera precedente e
con Francesco ha fatto il buffone per l’intero viaggio! Per il resto della
giornata non si è fatto nient’altro di “produttivo”, solo tante chiacchiere
e tante risate. In attesa dell’ora di ritorno (avevamo infatti un orario
preciso in cui tornare, ovvero dalle 16 alle 17)
io e Francesco abbiamo
finto di fidanzarci e ci siamo sbizzarriti a preparare una lista di “nosse”
(come la chiamava Francesco) ed ad organizzarci il futuro da felici sposini.
Come ci sia venuta in mente questa cosa? Non lo so, una delle solite idee
bizzarre di Francesco… Però è stato molto divertente! Per esempio, abbiamo
progettato di vivere in una mega villa di circa 2000km cubici, all’interno
della quale ci dovrebbe essere di tutto di più, in cui ci si sposta con le
macchinine da golf e dove i domestici, l’autista, gli addetti alla
discoteca, alla sicurezza, alla meccanizzazione (ecc) sono i rimanenti
componenti delle tre squadriglie presenti (…se non ci credete è stato tutto
messo per iscritto sul mio stuoino! Adesso infatti è un pasticcio!). Persi
in questi vaneggiamenti, l’ora del rientro non tarda a giungere e, dopo un
gelato, ci siamo nuovamente incamminati per raggiungere il campo dove ci
attendevano i capi.Eravamo noi Volpi, i Tori,
perennemente appiccicati e i Leoni che si erano aggiunti strada facendo...chi
mancava? Solo la sq.Leopardi e, coincidenza, chi si incontra?!? Non
lontano dal campo, infatti, abbiamo incontrato le Leopardi che stavano
progettando uno scherzo da fare ai Capi e noi, venendone a conoscenza,
decidiamo di partecipare, ma non facciamo altro che peggiorare la
situazione! (vedi fine articolo dell’uscita di sq. delle Leopardi)
Comunque, in definitiva, le
cose non sono andate come speravamo, ma i due giorni sono passati e in tutta
tranquillità!
Ci siamo divertite, ok, ma per favore, l’anno prossimo…niente Tori!!!
By Simona Belli
...commentata dal punto di vista dei Tori!
Correva il terzo giorno
del Campo Estivo dell'Anno del Signore 2002 quando, ancora ansanti per i
2000 km effettuati (...ma quando???), stanchi per tutte le costruzioni
effettuate e stremati per il lavoro spossante della giornata, apprendemmo
la triste notizia dell'imminente partenza per l'Uscita di Squadriglia. La
notizia suscitò subito panico e sgomento nei nostri valorosi e intrepidi
cuori
(soprattutto in quello mio, de Gabriele er mejo, che quando se tratta de
camminà proprio nun m'arregge!), e ancor di più, il fatto di doverci attrezzare per la partenza in quattro e quattr'otto!
Ad ogni modo, fu così che i "vostri" eroi (cioè noi), nel mezzo del cammin di loro vita, si ritrovarono vagando
in una selva oscura, che la diritta via era ormai già smarrita da un pezzo. Cammina,
cammina, cammina, ("Ma quanto cammina?" "Cammina, cammina!"), a la som d'un colle giunti, la vista di tre orrende fiere ci fè
di paura il cor compunto! La prima, dall'atteggiamento buffo seppur
inquietante, parea una foca (ogni riferimento è puramente casuale, vero Occa?!?);
la seconda che avea le sembianze di una "bnidi bnatta", ci si partì
dinanzi al volto pronunziando blasfeme parole quali "Scuola", "Studio", "Libri"
e altre ancora. Poco dopo, spuntò fuori anche una terza e orribile creatura, anzi, mi
correggo, spuntò fuori prima la folta criniera e poi l'orribile creatura che
d'un leone riuscito male, avea tutte le sembianze: la sosia di Riccardo
Cocciante nei panni di Bob Marley, ovvero Virginia!!!
(...continua?)
by Gabriele Vattai