La questione del debito pubblico
Nel gennaio 1790 Alexander Hamilton, nominato da George
Washington segretario di stato al tesoro, presentò al congresso il suo rapporto
sulla sistemazione del debito pubblico. Le sue tesi suscitarono una fortissima
opposizione, ma furono alla fine accolte: lo stato federale avrebbe rimborsato i
creditori dello stesso assumendo al valore nominale i titoli di credito; in
secondo luogo lo stato federale avrebbe assunto anche i
debiti contratti dai singoli stati. Ci si deve attendere che sorgano,
negli affari delle nazioni, esigenze per le quali diviene necessario
ricorrere ai prestiti. I prestiti in tempi di pubblica emergenza, soprattutto in
conseguenza di una guerra straniera, sono una risorsa indispensabile anche per
le nazioni più ricche. In un paese come questo, che possiede poca ricchezza
attiva, o in altri termini, poco capitale monetario, la necessità di ricorrere
ai prestiti è, in proporzione, ancora più pressante. Poichè la necessità di
contrarre prestiti non può essere posta in dubbio in situazioni di particolare
emergenza, per essere in grado di contrarre prestiti a buone condizioni, è
essenziale che il credito di una nazione abbia solide fondamenta. Quindi il
credito pubblico è veramente tanto importante, per assicurarselo bisogna
appellarsi alla buona fede, con la puntuale osservanza dei contratti. I grandi e
inestimabili fini che dobbiamo perseguire con misure appropriate e
adeguate, nel momento attuale, per il sostegno del credito pubblico sono questi:
giustificare e conservare la loro fiducia, promuovere una rispettabilità sempre
maggiore del nome dell'America, rispondere agli appelli della giustizia,
ripristinare il giusto valore dlla proprietà terriera, fornire nuove risorse sia
all'agricoltura sia al commercio, cementare più strettamente l'unione degli
Stati, aumentare la loro sicurezza contro gli attacchi stranieri, stabilire
l'ordine pubblico sulla base di una politica retta e liberale. E' un fatto
ben noto che, nei paesi in cui il debito nazionale è ben consolidato ed è
oggetto di piena fiducia, esso risponde a molti di quelli che sono gli
scopi della moneta, i titoli di debito pubblico sono considerati come moneta
contante nelle principali transazioni di affari. I benefici di quanto precede
sono vari e ovvi: il commercio viene esteso, agricoltura e manifatture sono
anch'esse stimolate, l'interesse del denaro viene a diminuire.