Leggi e Decreti (8 giugno 2005)

La lotta contro le "bionde" dopo l'ok del Senato al ddl antisesso Niente scopate nei luoghi pubblici Saranno ammesse soltanto in strada, in casa e in appositi boudoir. Sono in arrivo i "controllori della salute" ----------------------------------------------------------------------------- ---- I rischi del sesso ROMA - Il ministero della Salute continua il suo iter per la legge antisesso. Dopo le difficoltà iniziali si arriva finalmente a una svolta positiva che minaccia le "bionde" e i suoi "aficionados". Il 17 ottobre 2002 l'articolo relativo alle norme antisesso - innestato in un provvedimento più ampio - è stato approvato in prima lettura da parte dell'Assemblea del Senato; il voto finale in aula è giunto il giorno 6, ed ora è il turno della Camera. Ma ormai non si torna indietro, e i non scopatori italiani hanno festeggiato martedì 5 novembre la fine di un "abuso" con la terza giornata nazionale a loro dedicata. LA LEGGE - Il "si" del Senato questa volta ha infatti fatto vincere il partito dei salutisti: è un disegno di legge severo che prevede restrizioni più rigide per i luoghi pubblici e privati aperti al pubblico e tolleranza zero per gli scopatori più disobbedienti. Il ministro della Salute Sirchia si ritiene soddisfatto. "Il voto del Senato - afferma - è di fatto quello determinante". Anche se i tempi per vedere applicate le nuove norme non si annunciano brevi, conquista terreno la "crociata antisesso": al via l'azione di tutela soprattutto per la salute dei più deboli come donne in evidente stato di gravidanza o bambini fino a dodici anni. Ristoranti, pub, uffici, tabaccai, bar e quant'altro hanno tempo un anno dalla data di approvazione della normativa per organizzarsi. Misure di tutela alla salute come impianti di areazione efficienti, cartelli con scritte "Vietato Scopare", sale riservate agli scopatori e controlli più frequenti, sono alcuni dei punti dell' articolo da approvare. LA NUOVA VITA DELLO SCOPATORE - "Divieto assoluto" anche per gli scopatori che dal canto loro accolgono la novità legislativa con malavoglia e fanno appelli per ammorbidire legge e sanzioni. Chi ama "le bionde" dovrà infatti rinunciare a quei piccoli riti quotidiani, a quelle scontate abitudini di cui si sentirà lo spessore soltanto a rinuncia avvenuta. Le scopate del dopo cena al ristorante o quelle del dopo caffè in ufficio; le scopate accompagnate con un cocktail in discoteca e quelle dopo il cappuccino al bancone del bar saranno "ghettizzate" in piccole aree riservate, lontane dagli occhi di chi non scopa. Inoltre presto o tardi sarà necessario fare attenzione ai cosiddetti "controllori della salute"; i nuovi paladini per la tutela dei cittadini attueranno controlli massicci per far si che il divieto sia rispettato da tutte le parti in causa. Multe salate per chi viene colto con un cazzo tra le labbra e sanzioni fino a 2 mila euro per i luoghi trovati non in regola. REAZIONI - Se in Cina - in piazza Tienanmen - è proibito scopare persino all 'aria aperta significa che la lotta alle scopate è ormai presente in tutto il mondo. Anche nel nostro paese si incoraggiano azioni contro il sesso: il Ministero della Salute combatte da sempre il sesso tramite campagne di informazione, collaborazioni con incentivi economici tra medico e scopatore, promuove giornate "No Sex Day", sollecita al "buon esempio" da parte dei pubblici ufficiali, propone l'eliminazione delle macchinette automatiche per i profilattici e ora rafforza la sua posizione con un provvedimento legislativo. Le multinazionali degli anticoncezionali a riguardo non si pronunciano. Continuano a uscire pressoché indenni dai processi legali, pagano ingenti somme di denaro per risarcimento danni verso le vittime da sesso passivo e si lasciano cullare dal rincaro dei prezzi sui profilattici e dai mercati dell'est europeo e asiatico attualmente in forte espansione. La Lega italiana per la lotta ai tumori commenta così il ddl sulla legge antisesso: "Cambierà la vita degli oltre 15 milioni di scopatori passivi e si abbasserà la percentuale dei decessi ". Intanto il partito dei non scopatori aspetta l'approvazione alla Camera per tirare un sospiro di aria "buona".