Tecnologia al servizio dell'uomo (anzi della donna) (6 luglio 2005)

E' arrivato. Ho aperto il pacchetto: eccolo li', bello, nuovo, lucente, tecnologico...sarà lungo 20-25 centimetri, grosso da tenerlo comodamente nel pugno, con un pulsante e una presa alla base per la ricarica. Lo aspettavo da lunghissimi giorni, e ci sono rimasta molto male nel leggere sulle istruzioni che per provarlo avrei dovuto attendere il giorno dopo... La batteria deve caricarsi la prima volta per almeno 12 ore... Nel frattempo mi sono letta il libretto di struzioni. Un sacco di raccomandazioni, pochi consigli per l'utilizzo. "intanto per questa sera dovro' rassegnarmi a fare come ho sempre fatto, usando le mie mani..." mi sono detta, e cosi' è stato. Non che sia poco piacevole, ma lil desiderio di poter usare il mio nuovo giocattolo tecnologico era fortissimo. La mattina non ho resistito. Appena sveglia sono corsa a vederlo: era carico! Non vedevo l'ora di provarlo. Mi sono chiusa in bagno e mi sono spogliata. L'ho acceso, con un certo timore e l'emozione di una bambina. In fin dei conti è la prima volta che ho in mano un'attrezzo del genere, tutto mio e che posso provarlo! Sentirlo vibrare in mano mi fa un'effetto strano. Non sono sicura che sarà piacevole. Almeno la prima volta. Poi penso che sia solo questione di abitudine.... Il rumore è discreto, non dà fastidio e non credo si senta fuori dal bagno. E' un dettaglio importante, per me che vivo ancora in casa con i miei. Sto per metterlo dentro. Solo adesso mi sfiora l'idea che possa farmi male. E' un po' tardi per pensarci. Ormai l'ho comprato. E poi finchè non lo provo non lo saprò mai. E che cazzo! Ho un paio di amiche che lo usano e non hanno mai avuto problemi. Perchè dovrei essere io quella diversa? Lo appoggio prima sulle labbra. Una scossa. Sono troppo agitata, il mio corpo esagera le sensazioni... devo calmarmi altrimenti impazzisco. Lo riappoggio sulle labbra. Le vibrazioni non sono del tutto piacevoli, ma sopportabili. Mi viene un'idea. Lo spengo e lo appoggio alle labbra, le schiudo e lo infilo dentro da spento. Cosi', per abituarmi al contatto. In fondo è un corpo estraneo dentro di me, plastica e metallo. Facciamo conoscenza con calma. Poi accenderemo il motore e farai il tuo dovere... spero! L'ho infilato per 5-6 centimetri e l'ho guidato qua e là con la mano per abituarmi al contatto e alla pressione. Lo lascio dov'è e lo accendo. L'istinto è quello di tirarlo fuori ma resisto. Un oggetto che si muove dentro di me vibrando, solleticando e colpendo le mie parti molli, sensibili, delicate. Non è piacevole, ma sento che è solo perchè è la prima volta. Provo a spingerlo un pochino. Mi sono fatta coraggio. Ma mi fermo subito... sconvolta! C'è del sangue... del sangue che esce... Apro il rubinetto e mi sciacquo con la mano, cerco di fare entrare un po' di acqua e questa riesce un po' rossa del mio sangue. Sono piu' tranquilla, adesso. Era davvero solo qualche goccia, penso che sia una cosa normale la prima volta. Mi sciacquo bene, mi asciugo. Sciacquo ed asciugo bene anche il mio giocattolino tecnologico. Sento che diventeremo amici e che non potrò più fare a meno di lui. Torno in camera sorridendo, anzi ridendo. Rido perchè mi sento una scema. Una scema perchè solo una scema come me può fare tutto questo casino, avere tutta questa ansia per la prima volta che usa un oggetto simile. In fin dei conti lo devo fare per la mia salute, per la salute dei miei denti...