TATUAGGI CON L’ HENNE

Cosa è l'henné

La pianta

Il vero nome dell'henné è Lawsonia alba. Si tratta di un arbusto spinoso e fiorito, caratteristico dell'Australia, dell'Asia e delle coste mediterranee dell'Africa. Un altro nome con cui è conosciuta, è "Alcanna". Il nome persiano, il più noto, è Henna.

La pianta può arrivare sino ai due metri e mezzo, il fiore è piuttosto piccolo, bianco, con quattro petali. Esistono diverse varietà della pianta, tra cui le due principali sono chiamate in India rispettivamente menhadi e rajani. La parola "mehndy" è uno dei nomi dati appunto alla pianta nei diversi dialetti indiani. Il termine, è però anche utilizzato per indicare la decorazione e la pittura con l'henné.

Le caratteristiche dell'henné derivano soprattutto dalle foglie, che contengono insieme a tannini, zuccheri e ceneri una sostanza colorante, il lawsone, definito come idrossinaftochinone. Tale sostanza ha un colore rossastro.

 

I differenti usi dell'henné

L'henné, tornato ora molto di moda per le decorare la pelle, è stato sempre usato come tintura naturale per i capelli. In realtà, gli usi della pianta sono molteplici: ad esempio la tradizione vuole che giovi alle malattie della pelle, oppure che uccida i parassiti e che curi la calvizie precoce. Sembra avere inoltre un effetto deodorante e rinfrescante. Accanto agli scopi cosmetici e medicinali, l'henné è utilizzato per tingere pelli e stoffe, e ha anche usi cerimoniali e propiziatori.

 

Henné e mito

Un'affascinante mito legato all'uso dell'henné ha per protagonista una divinità della mitologia indiana,  Shiva, Dio della distruzione, che si innamorò di Parvati, sua moglie, dopo che ella, per riuscirgli gradita, aveva decorato il suo corpo con l'henné. Tuttora, le decorazioni simboleggiano la seduzione, ma hanno anche un significato di buon auspicio per i riti nuziali e in generale per il focolare domestico,  simboleggiandone la protezione. In particolare, l'henné  ha la funzione di abbellire le mani ed i piedi degli sposi, ed è considerato anche come simbolo di iniziazione per la donna che si dovrà sposare, assumendo quindi una nuova identità.

 

Oriente e Occidente

Il fatto che molte cantanti ed attrici famose abbiano utilizzato l'henné per decorare  il loro corpo, non ha nulla a che vedere con le pratiche indiane dell'uso dell''henné. Queste ultime, legano l'ornamento del corpo non solo alla celebrazione della figura umana, quanto piuttosto ad una prova spirituale, che rimanda ad un legame tra materia e spirito, motivato perciò da riti religiosi, non certo da vanità o semplice curiosità. Pertanto, si dovrebbe considerare il mehndi come una forma d'arte e di creatività femminile, ma anche come qualcosa che va ben oltre la pura forma, per aprire ad una sorta di dialogo con l'universo. In effetti, occorre tenere presente come la religione, in India,  influisca notevolmente sull'artigianato e sulle varie forme espressive; ogni oggetto ha un'anima, così le decorazioni attraverso l'henné racchiudono un'energia positiva, collegata al culto. Si narra che il fiore della pianta di henné fosse il preferito da Maometto, e che per questo esso possegga i poteri benefici di cui si è parlato.

 

L'henné e il matrimonio

Sarà chiaro da quanto scritto sopra, che l'henné ha sempre avuto un significato propiziatorio, o meglio ancora, la decorazione avrebbe avuto poteri particolari, sia nell'aiutare l'uomo a richiamare il favore delle divinità, sia nel pronosticare il destino stesso. Ad esempio, secondo la superstizione, se sul corpo della moglie predestinata la decorazione assumeva il tipico colore rosso brunastro dalle intense sfumature, questo segnalava un sentimento d'amore autentico tra i futuri sposi, poiché spesso l'henné era uno dei primi regali che il marito faceva alla donna con cui desiderava convolare a nozze. Le stesse decorazioni, ed in particolare alcuni disegni, costituiscono un vero e proprio linguaggio simbolico. tra i simboli indiani, vanno in particolare ricordati il triangolo e la stella a sei punte. Il triangolo, in generale, rappresenta la trinità di Brahma, Visnù e Rudra. Queste divinità simboleggiano rispettivamente la potenza creatrice, la potenza conservatrice, il Dio delle tempeste e del cambiamento, a sua volta legato a Shiva. Se la base è rappresentata come rivolta verso l'alto, esso è associato alla fertilità, mentre con la punta rivolta verso l'alto sarebbe legato a Shiva, al fuoco ed all'ascesa al cielo. Hanno quindi una chiara valenza, rispettivamente, di femminilità e di virilità.

 

I tatuaggi con l'henne'

 

Questo tipo di decorazione è molto diffuso in Africa, in India e in medioriente. L'henné da noi è più conosciuto come tintura naturale per capelli, ma è anche un'ottima tintura per la stoffa, il legno e...la pelle.

Innanzitutto bisogna dire che l'henné, quello vero, non tinge di nero, ma di un colore che va dall'arancio al marrone. Il colore varia dalla zona del corpo, dal calore della pelle e dal tempo di posa. Quello che viene venduto come henné nero è spesso addizionato di coloranti.

Questo tipo di decorazione al contrario del tatuaggio vero e proprio è indolore, rimuovibile e non permanente; è rilassante e magico farsi decorare il corpo con l'hennè, in questa pagina troverete consigli e notizie su questa pratica  millenaria e magica.

Materiale:

- L'henné per i tatuaggi, una polvere impalpabile come il talco che va conservata lontano dall'umidità e al buio.

- Olio di oliva oppure di eucalipto o ancora di mehlabya, serve per ungere la pelle prima del tatuaggio e serve per mantenerlo nel tempo.

- Soluzione diluente: serve per creare la pasta che servirà poi alla decorazione, gli ingredienti sono vari e molteplici, alcuni servono per diluire (acqua calda), altri per fissare il colore (aglio oppure limone) altri ancora per rafforzare il colore (zafferano, caffè, the nero), la ricetta varia a seconda della zona geografica dalla quale proviene

-sacchetto oppure siringa o bastoncino di legno: sono gli attrezzi che servono per creare il disegno sulla pelle

Non esiste un'unica ricetta per ottenere la pasta...potete provare voi i vari abbinamenti fino a ottenere il risultato che più vi soddisfa. In commercio tra l'altro  esistono anche pratici tubetti di pasta già pronta.
 

sacchetto per henné
 
 

Prima di procedere alla decorazione vi consiglio di lavare molto bene la pelle e magari di trattarla con un po' di esfoliante. Se la pelle è secca il vostro tatuaggio sparirà molto prima!

Per decorare si può procedere a mano libera con l'apposita sacchetta, con un bastoncino (tipo spiedini) o con una siringa senza ago o ancora con i contenitori per la pittura su seta o ancora con la carta adesiva si può realizzare una mascherina tipo stencil da applicare direttamente sulla pelle, basterà poi spalmare uno strato di circa mezzo millimetro di henné e far asciugare.

Dopo che la pasta è ben secca grattatela via e passate un po' di olio sulla pelle, non spaventatevi se il disegno appare chiaro, scurirà nelle 48 ore successive fino a diventare di un bel marrone intenso.