SAN SEVERINO LUCANO

s.severinoabside e campanileS. Severino Lucano, il centro più vicino alla Madonna del Pollino, rappresenta un elegante esempio di architettura urbana del parco. Il paese, fondato nel XV secolo, ha mantenuto inalterato, grazie alla sensibilità
dei suoi abitanti, il legame con alcune delle più importanti tradizioni storiche. Tra queste, la più seguita, è sicuramente la Festa della Madonna del Pollino di cui ci offre una bella pagina Norman Douglas, il poeta/viaggiatore che qui si fermò agli inizi del '900.
<<Verso mezzogiorno si svolse una favolosa processione. Snodandosi come un serpente variopinto fuori dalla chiesa, si attorcigliò lungo le rientranze del sentiero, per poi allungarsi libera, in splendide curve sul prato soleggiato...Per una volta all'anno questa cappella di montagna viene bruscamente strappata al suo riposo da una turbolenta agitazione, poi ricade in un tranquillo oblio, mentre l'autunno tinge d'oro i faggi>> (Norman Douglas: "Old Calabria")

 

BOSCO MAGNANO- PESCHIERA- FIUME FRIDO

Bosco Magmagnaononano. Con l'istituzione nel 1981 del Parco Regionale del Pollino l'area è stapeschierata gestita come riserva Naturale Orientata. Il bosco, un'associazione mista di Cerri (Quercus cerris) e Faggi (Fagus sylvatica), è caratterizzato, alla confluenza del Peschiera con il Frida, da una vegetazione ripariale con predominanza di Ontano napoletano (Alnus cordata). Le specie animali presenti sono: Salamandrina tergiditata, Tritus italicus, Bombina variegata e Rana italica. Nella primavera del 1994, sono stati avvistati più volte, e addirittura filmati, due cuccioli di lontra (Lutra lutra) nel Torrente Peschiera (A. Rossi).Il bosco di faggio crea una zona d'ombra intensissima lungo le acque dei due torrenti Peschiera e Frido, che scorrono su un letto di colore scurissimo, contribuendo a creare l'impressione di un paesaggio incantato. Sempre lungo il corso del fiume Frido si ramifica un itinerario caratteristico ed unico nel suo genere: quello dei "vecchi mulini" del XVIII e XIX sec., funzionanti con il sistema delle "condotte forzate" e dei bacini di raccolta. fridoDa Francavilla Sul Sinni a Mezzana, Torre e Salice (in territorio di San Severino Lucanfridoo), sono localizzati una serie di mulini di notevole valore storico ed etnografico. Su tutti ricordiamo il "Ricchie Muzze" (tuttora in funzione), il Fasanelli (le macine in pietra sono ancora integre), quello degli Ammirati e quello del Lego.

 

 

IL PARCO NAZIONALE DEL POLLINO

Boschi maestosi, vallate impervie, cascate, acque gelide e limpide, felci e fiori formano l'ambiente di uno dei parchi del Sud più importanti d'Italia: il Parco Nazionale del Pollino. Situato fra Calabria e boschiLucania, si leva l'ultimo grandepino loricato massiccio calcareo dell'Appennino Meridionale, divenuto Parco Nazionale nel 1993.
E' costituito da ampi spazia ancora incontaminati, testimoni della storia naturale: gli agenti atmosferici hanno 'scritto' nel paesaggio carsico il susseguirsi di secoli e di stagioni. Molte sono le vette intorno ai 2000 metri che circondano la zona centrale del Parco, costituito dai Piani di Pollino. Tutte di natura calcareo-dolomitica la Serra Dolcedorm (2267), il Monte Pollino (2248), la Serra delle Diavole (2127), la Serra Crispo (2053) vantano una bellezza aspra e accidentata, caratterizzata dalla presenza del Pino Loricato, simbolo del Parco. Intorno ai rilievi, il territorio si fa più dolce: ampie praterie d'alta quota e vasti boschi di faggi, ricchi di sorgenti e cascate dalle acque cristalline. Fiumare dall'ampio letto si alternano a stretti canyon, susorgentel fondo dei quali scorrono torrenti gelidi e impetuosi. Di particolare interesse sono le gole formate dal Torrente Raganello, con strapiombi di 800 m nella prima parte ( tra S.Lorenzo e Civita). Ma il Parco non è soltanto grandi spazi solitari e selvaggi: gli sportivi potranno praticare rafting, trekking a piedi e a cavallo, mountain bike; gli appassionati di folklore potranno partecipare alle numerose manifestazioni della cultura locale. Fra le più famose è la Festa della Madonna del Pollino, che raccoglie una moltitudine di fedeli a S.Severino Lucano, il primo venerdì di Luglio. E' una festa antica, durante la quale si passa la notte in montagna, danzando la tarantella dei pastori al suono di zampogne e di organetti. Durante la prima domenica di Giugno, infatti, la statua della Madonna viene portata a spalla alla cappella a lei dedicata sul monte Pollino, per poi essere riportata in paese la seconda domenica di Settembre. Ogni anno migliaia di pellegrini il primo giovedì, venerdì e sabato di luglio simadonnadelpollino santuarioaccampano per partecipare alla tradizionale festa della Madonna del Pollino, che ha il suo culmine presso il semplice santuario a tre navate che si erge a 1537 metri di altezza alle pendici del monte Pollino tra la valle del fiume Frido. La costruzione risalente al 1700 fu edificata dopo l'apparizione che la Madonna fece ad un pastore e dove pare fosse nascosta una statua della vergine.