Appoggiato alla nave, il Cavaliere girava l'anello che aveva sull'anulare destro,
l'anello che gli aveva regalato sua madre da bambino, quando giocava con la spada di legno tra i prati e i campi insieme
ai suoi amici.
La Madre gli disse che l'anello aveva poteri magici e che avrebbe capito da solo come usarlo..
Era il suo unico ricordo della madre, che lo lasciò crescere solo con il padre,
fabbro del paese, perché morì alcuni mesi decapitata sotto ai suoi occhi, mentre veniva trascinato
via dal padre, da un oscuro demone a cavallo
durante una rivoluzione scoppiata nel Reame dove abitavano. Il demone provò ad uccidere anche The Skywalker, ma il ragazzo
agile com'era divenuto evitò il taglio della testa buttandosi sul lato: purtroppo l'ormai non più giovane padre del giovane
non aveva la sua stessa abilità e il demone lo colpì con la sua ascia in pieno ventre. Il ragazzo aveva una sola speranza
per salvare l'unica persona della sua famiglia oltre a lui: trovare l'ampolla di acqua cristallina che tenevano in casa
per situazioni disperate. Questa acqua aveva diverse capacità, guariva la gente, scacciava il demonio dall'anima e rendeva
le armi straordinariamente resistenti e leggere, rendendole facili da manovrare.
Corse in quello che rimaneva della loro casa e aprì la cassetta interrata dove stava l'ampolla, la afferrò
e di corsa tornò dal padre che urlava come un matto tenendosi come poteva il ventre dilatato. Il giovane Skywalker versò alcune
goccie sulla ferita e altre le versò nella bocca del padre; quest'ultimo si addormentò, infatti il sonno era uno degli
effetti collaterali provocati da quell'acqua magica.
Tascinò il padre fuori dalla città nel bosco vicino e si sedette accanto a lui aspettando che si risvegliasse, nel
frattempo la ferita si era già richiusa e il pericolo di morire dissanguato era sfumato.
continua