"
Chiamate il duca eterno
solfeggiando il suono dell'inferno "
A
questo punto il figlio del dolore che
una volta fu' dannato,
canto' la sequenza che conosceva benissimo
e una figura apparve da lontano
inquietando nel profondo gia' da
lontano.
Quando arrivo' a distanza utile, il duca
eterno saluto' il figlio del dolore e gli rivelo' che solo
se avesse risposto alla sua domanda, lo avrebbe accettato nel
tempio.
Anche se era spaventato nel profondo,
il figlio del dolore grido' con voce decisa
di porre l'interrogativo,
e l'altro,
con dire educato,
sibilo'
<<
Cosa significa esistere ? >>
chiudendo
nel frattempo gli occhi
assumendo un aria infingarda e acuta,
e il figlio del dolore
con un botta e risposta superbo,
rispose mentre ancora il duca
doveva finire la domanda
<<
Esistere e' comprendere di stare di stare in
mezzo a chi non ha la chiave di lettura per capirci >>
lui
lo sapeva bene,
fin troppo.
Il
duca si rese conto chi aveva davanti
e prima di farlo passare,
volle scambiare due parole con il figlio del dolore,
e alla fine
i due, che andavano molto d'accordo,
decisero di proseguire insieme,
si,
il duca decise di unirsi al viaggio
e il figlio del dolore ne fu' contento.
A
quel punto il duca risparmio' molto tempo
al figlio del dolore che in caso contrario
avrebbe impiegato
moltissimo tempo a trovare
il suo nome
nascosto dietro al sipario violetto.