Istituto di Scuola media sezione di
Gallicchio Via Martiri d'Ungheria,3 85010 Gallicchio tel
0971752083
Classe III G anno scolastico 2002/2003
Progetto "Conoscenza e valorizzazione del
tuo paese"
Docente di lettere: Ins. Domenica Vita
Alunni : Balzano Filippo Balzano Gianluigi Balzano
Luigi Durante Antonia Giordano Alessio Montano Domenico Montemurro
Gabriele Natalina Giammarco Robilotta Cristian Sinisgalli
Davide Sinisgalli Giovanni Sinisgalli Massimiliano Vicino
Francesco Vilella Lucia
collaboratori: ins.Francesco Lotito ins.Francesco Ricciardi
Scuola Media Gallicchio
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Largo
Padre Pio
Padre
Pio da Pietrelcina-
1887-1968 ).Consacrato sacerdote nel 1910,si ritirò a
condurre vita ascetica nel convento di San Giovanni Rotondo
nel Gargano.Divenne noto dai 1918 per aver ricevuto le
stimmate: molti accorsero a lui attratti dalla sua fama di
uomo di Dio,capace di discenderne negli spiriti e di guarire
i corpi.Con le elemosine raccolte fece costruire nel 1947
la Casa di Sollievo della Sofferenza. Dopo un periodo di
prudenti riserve da parte della gerarchia cattolica ebbe
consensi da Benedetto XV e da Paolo Vl. E' stato beatificato
da Giovanni Paolo II nel
1999 . |
Un
signore di Foggia aveva sessantadue anni nel 1919 e
camminava sorregendosi con due bastoni. Cadendo dal calesse
si era rotto le gambe e i medici non riuscivano a guarirlo.
Dopo averlo confessato, Padre Pio gli disse: "Alzati e
vattene, questi bastoni li devi gettare". L'uomo obbedì
tra la meraviglia di tutti.
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Un
fatto clamoroso che mise in subbuglio tutto il foggiano
accadde ad uomo nel 1919. L'uomo a quel tempo aveva solo
quattordici anni. A quattro anni, colpito da tifo, era
rimasto vittima di una forma di rachitismo che aveva
deformato il suo corpo provocandogli due vistose gobbe. Un
giorno Padre Pio lo confessò e poi lo toccò con le sue
mani stigmatizzate e il ragazzo si alzò
dall'inginocchiatoio dritto come non lo era stato mai.
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Grazia
era una contadina di ventinove anni circa, cieca dalla
nascita, frequentava da tempo la chiesetta del monastero. Un
giorno Padre Pio le domandò all'improvviso se desiderasse
possedere la vista: "certo, lo vorrei", rispose,
"purché' non mi sia occasione di peccato".
"Bene, guarirai", rispose e la mandò a Bari,
raccomandandola alla moglie di un ottimo oculista. Ma questi
dopo averla visitata disse a sua moglie: "Non c'è
niente da fare con questa ragazza. Padre Pio può guarirla
se vuol fare miracoli, io devo rimandarla a casa senza
operarla". Ma poiché Padre Pio te l'ha mandata -
insistette la signora, "potresti almeno tentare
l'operazione su un occhio. Lo specialista si lasciò
convincere, prima operò un occhio e poi l'altro e tutti e
due furono guariti. Di ritorno a San Giovanni Rotondo,
Grazia accorse al convento e si gettò ai piedi di Padre
Pio. Questi in silenzio, guardando oltre, la lasciò fronte
a terra per un pò di tempo, poi le ordinò di levarsi.
"Beneditemi Padre, beneditemi", implorò. Egli
tracciò su di lei il segno della Croce ma Grazia attendeva
ancora immobile. Quando era cieca il Padre la benediva
ponendole le mani sul capo. "Beneditemi padre,
beneditemi", ripeteva la ragazza con un certo
disappunto. "E che ti ci vuole come benedizione",
replicò il Padre, "un secchio d'acqua sulla
testa?"
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Una
Signora racconta: "Era il 1947, avevo trentotto anni ed
ero sofferente a causa di un tumore all'intestino accertato
da radiografie. Venne deciso l'intervento chirurgico. Prima
di entrare in ospedale volli andare a San Giovanni Rotondo
da Padre Pio. Mi accompagnarono mio marito, mia figlia ed
una sua amica. Avevo tanto desiderato confessarmi dal Padre
per parlare con lui del mio problema ma non fu possibile
perché Padre Pio ad un certo punto, uscì dal confessionale
deciso ad andar via. Rimasi delusa e piansi per il mancato
incontro. Mio marito raccontò ad un altro frate il
motivo del nostro pellegrinaggio. Questi, compenetrandosi
nella mia situazione, promise di riferire tutto a Padre Pio.
Di li a poco fui chiamata nel corridoio del convento. Padre
Pio, pur tra tanta gente, sembrò interessato unicamente
alla mia persone. Mi chiese il motivo della mia evidente
angoscia e m'incoraggiò assicurandomi che stavo in buone
mani...e che avrebbe pregato Iddio per me. Restai
meravigliata in quanto mi resi conto che il Padre non
conosceva né il chirurgo né me. Comunque, con serenità e
speranza, affrontai l'intervento. Il chirurgo fu il primo a
gridare al miracolo. Pur con le radiografie tra le mani,
dovette operarmi di appendicite non sospetta perché... del
tumore non c'era alcuna traccia. Quel chirurgo, non
credente, da quel momento ebbe il dono della fede e fece
mettere il Crocifisso in tutte le stanze della clinica. Io
ritornai a San Giovanni Rotondo dopo una breve convalescenza
e vidi il Padre che, in quel momento stava dirigendosi verso
la sagrestia. Si fermò all'improvviso e, rivolgendosi con
un sorriso a me, disse: "Hai visto che sei tornata? Mi
dette la mano da baciare che, commossa trattenni tra le mie.
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Un
signore raccontava: "Da diversi giorni mi si era gonfiato
e mi faceva un gran male il ginocchio sinistro. Il medico mi
aveva detto che il caso era piuttosto complicato e mi aveva
prescritto molte iniezioni. Un pò allarmato, prima di
iniziare la cura volli recarmi da Padre Pio. Dopo essermi
confessato gli parlai del mio ginocchio e gli chiesi di
pregare. Nel tardo pomeriggio, mentre mi accingevo a
ripartire, il dolore improvvisamente scomparve. Mi guardai il
ginocchio: non era più gonfio, era come il destro. Allora,
anziché partire, ritornai correndo da Padre Pio per dirgli
grazie. - "Non me devi ringraziare, ma il Signore".
Poi con un sorriso aggiunse: "Di al tuo medico che quelle
iniezioni se le faccia lui". |
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