MALATTIE DELLA TIROIDE

 

 

> I° Parte - Anatomia e funzionalità

 

 

II° Parte - Ipotiroidismo

 

 

III° Parte - Ipertiroidismo

 

 

IV° Parte - Tiroiditi

 

 

 

 

 

 

Si sente spesso parlare della tiroide e di malattie della tiroide. In effetti tali patologie sono frequenti: il 10 % della popolazione italiana soffre di "noduli tiroidei", la più frequente manifestazione patologica della tiroide.
La tiroide è una ghiandola endocrina (endocrina significa che ha una secrezione interna).
La tiroide sintetizza principalmente due ormoni, la Triodotironina e la Tiroxina che influenzano fortemente tutto il nostro metabolismo. Questa ghiandola secerne inoltre un ormone chiamato Calcitonina, importante nella regolazione del calcio e del fosforo.

Anatomia della Tiroide

La tiroide è una ghiandola situata nella regione anteriore del collo, davanti e lateralmente alla laringe ed ai primi anelli della trachea. E’ formata da due lobi, destro e sinistro, riuniti da una parte trasversale, detto istmo. Con una certa frequenza, dal 30 al 50 %, è possibile apprezzare un sottile prolungamento che si origina dall'istmo tiroideo, il lobo piramidale di Morgagni, residuo del dotto tireoglosso (dotto che nel feto congiunge la tiroide alla lingua). E’ bene ricordarlo, in quanto eventuali residui del dotto possono dare origine a cisti o fistole mediane del collo.

Sebbene alla nascita il peso medio della tiroide sia di circa 2 grammi, nell’adulto raggiunge il peso di circa 20 grammi, ma può subire notevoli variazioni da un individuo all’altro.
Nel suo complesso la forma della ghiandola ricorda quella di una farfalla. Ciò è bene evidente nell’immagine ecografica della tiroide.

La tiroide è circondata da una capsula che, mediante una guaina (peritiroidea), è fissata alla laringe e alla trachea, ed ai fasci nervosi e vascolari del collo. Tra la guaina peritiroidea e la capsula fibrosa propria della tiroide esiste uno spazio in cui decorrono i vasi, questo spazio viene chiamato spazio pericoloso per la facilità con cui si verificano emorragie durante gli interventi chirurgici. Anteriormente e lateralmente la tiroide è ricoperta dai muscoli (muscoli sottoioidei e muscoli sternocleidomastoidei). Posteriormente ai lobi laterali si trova il fascio nerveovascolare del collo, in cui si trovano l’arteria carotide comune, la vena giugulare interna, il nervo vago
La tiroide è in rapporto anatomico di vicinanza, tra l'altro, con due importanti strutture, i nervi ricorrenti e le paratiroidi. I nervi ricorrenti (o laringei inferiori) innervano la maggior parte dei muscoli della laringe. Le paratiroidi, generalmente presenti in numero di quattro, due superiori e due inferiori, sono piccoli organi endocrini che secernono il Paratormone, un ormone che insieme alla calcitonina prodotta dalla tiroide, regola il metabolismo del calcio e del fosforo.
La posizione delle paratiroidi non è costante e le loro piccole dimensioni, dell’ordine dei millimetri, rende impossibile in condizioni normali l’identificazione mediante l’ecografia.
Si può perciò intuire quanto sia delicato un intervento della tiroide, in quanto la lesione di queste piccole strutture può comportare danni a livello delle corde vocali quando si provoca una lesione dei nervi ricorrenti, mentre si ha alterazioni del controllo del metabolismo del calcio se vengono rimosse tutte le ghiandole paratiroidee. In quest’ultimo caso è necessario intervenire con una terapia farmacologica.

La ghiandola tiroidea è costituita da piccole cavità (follicoli) contenenti gli ormoni tiroidei. Questi vengono sintetizzati dalle cellule che circondano i follicoli, quindi riversati nella cavità e accumulati sotto forma di una grossa molecola chiamata tireoglobulina. Successivamente gli ormoni tiroidei vengono secreti nel sangue che li trasporterà in tutto l’organismo dove potranno esplicare le loro funzioni. La tireoglobulina, contenente gli ormoni, rimane immagazzinata nei follicoli per vari mesi, la quantità accumulata è in grado di rispondere al normale fabbisogno dell’organismo per tutto questo periodo. Questo è il motivo per cui anche in totale cessazione della sintesi ormonale, la carenza viene apprezzata dopo diversi mesi.

Funzioni della Tiroide

Si è già detto che la tiroide ha il compito di secernere ormoni.

Il 90 % della secrezione ormonale è costituito dalla tiroxina (ormone indicato con la sigla T4), il 10 % dalla triiodotironina (ormone indicato con la sigla T3). In generale i valori normali di tiroxina nel sangue variano da 5 a 12 microgrammi su decilitro di sangue, mentre i valori di triiodiotironina variano da 80 a 180 nanogrammi su decilitro di sangue, i valori possono sensibilmente differire a seconda del laboratorio in cui viene eseguita la ricerca e dall’ordine di misura considerato. Entrambi gli ormoni sono importanti in eguale misura, infatti una parte considerevole della tiroxina viene trasformata in triiodotironina nei tessuti periferici. Per produrre normali quantità di ormoni è necessario assumere con la dieta circa 1 milligrammo di iodio alla settimana. Per prevenire la possibile carenza di iodio, il sale da cucina viene spesso arricchito con ioduro di sodio.
Gli ormoni tiroidei all’interno del circolo ematico vengono legati a proteine che li trasportano nei tessuti e liberati all’interno di questi. E’ la forma libera che è biologicamente attiva, perciò quando gli ormoni vengono dosati nel sangue si usa dosare la frazione libera, indicata con FT3 e FT4.

Gli ormoni tiroidei hanno nell’organismo due effetti principali:

1.      aumento del metabolismo nella sua totalità;

2.      stimolazione della crescita nel bambino.

Gli ormoni tiroidei aumentano sia il metabolismo basale dell’individuo che l’attività metabolica di tutti i tessuti. Per metabolismo basale si intende l’entità della spesa energetica di un soggetto in condizioni di riposo, in stato di veglia. Ad esempio in un soggetto con aumento degli ormoni tiroidei si avrà un consumo energetico aumentato. 
Per attività metabolica dei tessuti si intende un aumento della velocità di utilizzazione delle sostanze energetiche.
Inoltre gli ormoni tiroidei aumentano la risposta dei tessuti alle catecolamine (dopamina, adrenalina, noradrenalina). Le catecolamine sono prodotte nel cervello, nelle terminazioni nervose del sistema simpatico e nel surrene. In generale si può dire che queste sostanze permettono all’organismo di reagire agli stress aumentando la quantità di sangue pompata dal nostro cuore e quindi il flusso di sangue che arriva ai nostri tessuti e stimolando il metabolismo cellulare (Si pensi ad esempio alla reazione che si ha di fronte ad un pericolo).
L’influenza della tiroide a livello cellulare di tutto l’organismo spiega il motivo per cui la produzione di un’adeguata quantità di ormoni tiroidei è indispensabile al normale accrescimento corporeo, lo sviluppo e maturazione dei vari apparati, in particolare per l’apparato scheletrico e riproduttivo.

Per mantenere il metabolismo ad un livello normale deve essere continuamente secreta esattamente la giusta quantità di ormoni tiroidei, infatti piccole variazioni possono avere ripercussioni notevoli sull'organismo.
La sintesi e la secrezione degli ormoni tiroidei è controllata da ghiandole presenti nel cervello: ipotalamo e ipofisi.

La tireotropina, nota con la sigla TSH (ormone stimolante la tiroide), è un ormone prodotto dalla ipofisi, il suo compito è di far aumentare la secrezione degli ormoni tiroidei. Il TSH è a sua volta controllato da un ormone prodotto dall’ipotalamo, l’ormone liberante la tireotropina è anche noto con la sigla TRH.
Alcune situazioni richiedono un aumento del metabolismo basale: ad esempio, il freddo fa aumentare la secrezione di TRH da parte dell’ipotalamo e quindi di TSH dall’ipofisi, con un aumento della secrezione di T3 e di T4. Non solo, ma anche reazioni emozionali come gli stati di estrema eccitazione e di ansietà possono alterare la produzione di questi ormoni. Il controllo dell’ asse ipotalamo- ipofisario permette di adattare la produzione degli ormoni sulla base delle richieste dell’organismo.
Ad esempio un eccesso di ormoni tiroidei inibisce la produzione direttamente di TSH ed antagoniza l’azione stimolante del TRH, con conseguente ripristino alla normalità dei valori degli ormoni tiroidei circolanti. Se invece, c'è una riduzione degli ormoni tiroidei in circolo per carenza di iodio nella dieta, il TSH aumenta, la tiroide allora aumenta di volume per cercare di produrre più ormone possibile. Si ha così il "gozzo", situazione tipica di alcuni regioni a carenza iodica. Si dice gozzo endemico quando almeno il 10 % della popolazione di una particolare regione geografica presenta un ingrossamento della tiroide. Un esempio della risposta compensatoria ad opera dell’ asse ipotalamo-ipofisi è l’insorgenza di ipotiroidismo gozzigeno quando l’alterazione metabolica che provoca la formazione del gozzo è grave, si ha perciò una risposta compensatoria con aumento del TSH in circolo e conseguente aumento di volume della tiroide, che però non è in grado di sintetizzare la dose necessaria di ormoni tiroidei.

Malattie della tiroide

Le patologie della tiroide sono molte e riconoscono diverse cause.
Per semplicità verranno suddivise a secondo dell’alterazione della quota di ormoni tiroidei circolanti. Si parlerà perciò di ipotiroidismo e di ipertiroidismo. Si noti che i sintomi saranno di segno opposto, ad esempio nell’ipertiroidismo si ha un aumento dell’eccitabilità, mentre nell’ipotiroidismo si ha un rallentamento psico-motorio.
Le patologie che quindi tratteremo sono le seguenti:

 Ipotiroidismo

ipertiroidismo

tiroiditi