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      | CHE COS'E' |  
      | La
      forma endogena della vitamina D viene sintetizzata dall'organismo per
      azione della luce solare. Se tuttavia la sintesi endogena risulta
      insufficiente, può essere assunta attraverso alcuni alimenti: latte,
      uova, formaggio, burro; la forma endogena ed esogena hanno
      sostanzialmente gli stessi effetti nell'uomo, per cui vengono accomunate
      sotto il termine di Vitamina D. La funzione della vitamina D è di stimolare
      l'assorbimento a livello intestinale del calcio e del fosforo,
      favorendo la mineralizzazione della matrice ossea. |  
      | FONTI ALIMENTARI |  
      | L'olio
      di fegato di merluzzo ne contiene una quantità elevatissima (210
      µg/100g), ma non viene di norma consumato; i pesci, specialmente quelli
      grassi come salmone e aringa, ne contengono fino a 25 µg/100 g; tra le
      carni solo il fegato ne contiene un po' (0,5 µg/100 g); il burro ne
      contiene fino a 0,75 µg/100 g e i formaggi grassi fino a 0,5 µg/100 g
      mentre le uova ne contengono circa 1,75 µg/100 g. |  
      | FABBISOGNO |  
      | L'esposizione
      alla luce solare è normalmente sufficiente affinché ci sia una adeguata
      produzione interna di vitamina D negli adulti per coprire le
      richieste dell'organismo; perciò non è necessario assumere tale vitamina
      con la dieta. Negli anziani la sintesi endogena è minima e un apporto di
      10 µg/giorno è raccomandato. |  
      | CARENZE |  
      | In
      forma lieve si evidenza una diminuita concentrazione nel siero di calcio
      e fosforo, in forme gravi si può arrivare al rachitismo, debolezza
      muscolare e deformazioni delle ossa. In caso di assunzione esterna di
      vitamina D si consiglia di non superare il livello massimo di 50
      µg/giorno. (Commission of the European Community
      1993) |  
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