|
|||
MANIFESTAZIONE Per la pace ed il negoziato Sabato 15 febbraio si terrà a Bruxelles una manifestazione per protestare contro una possible azione militare in Iraq. Si tratta di una grande iniziativa internazionale, che unirà tutte le capitali europee e moltissime città in tutto il mondo. Il Comitato per l'Ulivo di Bruxelles ha deciso di partecipare alla manifestazione. Stiamo vivendo dei momenti di eccezionale gravità. Malgrado l'embargo in vigore dal 1990, malgrado i primi risultati non conclusivi delle nuove ispezioni decise dal Consiglio di Sicurezza, gli Stati Uniti hanno lanciato una forte offensiva politica-militare contro l'Iraq. Accusano Saddam Hussein di continuare a rappresentare una minaccia per la comunità internazionale, di detenere armi nucleari, chimiche e batteriologiche e di intrattenere rapporti con organizzazioni terroristiche. Hanno preparato una possente organizzazione militare che sembra pronta ad attaccare l'Iraq anche in assenza di una decisione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. Tutto è ormai pianificato, le date, le modalità, persino l'organizzazione della ricostruzione. Tutti sappiamo bene che Saddam Hussein è a capo di un regime dittatoriale, le cui prime vittime sono i cittadini iracheni; nessuno potrà cancellare dalla nostra memoria i crimini contro l'umanità commessi dal regime iracheno nel 1988, quando le truppe di Bagdad hanno attaccato con armi chimiche le popolazioni curde causando centinaia di migliaia di morti. Tutti siamo consapevoli della gravissima responsabilità che Saddam Hussein ha avuto nel 1990 quando le sue truppe hanno invaso il Kuwait, e la comunità internazionale è dovuta intervenire con la forza per restaurare le legittime autorità del Kuwait. Ma perchè un'altra guerra contro l'Iraq quando non abbiamo prove precise delle accuse mosse dagli Stati Uniti ? Perchè un'altra guerra ora invece di continuare a tentare la strada del negoziato ? Delle iniziative diplomatiche sono in corso. La Francia, la Germania, il Belgio, la Russia si oppongono alla logica implacabile della guerra a tutti i costi. Purtroppo il governo di Silvio Berlusconi si è schierato senza alcuna riflessione critica con gli Stati Uniti, dimenticando che un buon alleato non deve dire sempre di sí, ma saper criticare quando è necessario. Come Comitato per l'Ulivo di Bruxelles, in questo contesto, diciamo no al ricorso alla guerra. Diciamo si all'alleanza, nella cooperazione, con gli Stati Uniti e sí ad una forte iniziativa comune europea che faccia valere le ragioni della pace. La guerra è
un mezzo da usare solo quando ogni altra soluzione è impossibile.
Appuntamento
sabato 15 febbraio alle 13h30 alla Pyramide di Place Rogier.
|