ITALA MELA  

 

PREGHIERA alla SS.TRINITA' 

Mio Dio, Trinità Beata, io Ti rendo grazie per la Luce e l'Amore di cui - con misericordia infinita - hai colmato l'anima mia, per la vocazione e per i doni che mi hai concesso nella Tua Chiesa, volendo che in Essa e per Essa fossi illuminata e santificata dai miei primi passi nelle Tue vie fino alla Parola confortatrice del Tuo Vicario.

Ma io Ti rendo grazie ancora, o Trinità Beata, per tutte le spine che ho trovato sul mio cammino e per tutte le lacrime che ho versato: grazie soprattutto per il presente annientamento della mia anima e della mia vita. Per l'infermità e la povertà: per ogni dovere greve al mio corpo e al mio spirito: per la solitudine, l'isolamento, i distacchi: per ogni incomprensione e umiliazione: per le oscurità, le incertezze, le angosce, le rinunce dell'anima: per la mia stessa miseria ed incapacità a donarti quell'amore perfetto da cui vorrei essere consumata: per lo stroncamento umano di tutta la mia vita e di tutte le mie aspirazioni: per ogni prova da Te scelta e inviata alla mia piccola anima, io Ti ringrazio, o Signore.

Fa, o Signore, che da questo profondo annientamento salga a Te la mia preghiera: anzi che questo stesso annientamento esprima l'incessante adorazione del mio essere completamente offerto e immolato dinanzi al Tuo Trono. Fa che io non tenti sfuggire al Fuoco santificante del dolore, ma che in silenzio, immobile sull'Altare del Sacrificio,unita all'Agnello immolato, mi offra al Tuo volere nella pienezza dell'abbandono e della carità, fino all'ultimo istante della mia vita. Fa che questa oblazione sia il mio piccolo tributo allaTua Gloria, sia la supplica che io Ti offro per me e per tutte le anime legate alla mia vocazione, affinchè Tu ci custodisca nella Verità, che salva da ogni illusione e da ogni errore, nella carità pronta ad ogni sacrificio e ad ogni opera. Dona a noi la perfetta intelligenza del Tuo Volere e la Fortezza per compierlo senza incertezze e senza deviazioni: custodiscici in quell'unità perfetta che è pegno della Tua Presenza divina fra le anime.

Ascolta la preghiera che Ti rivolgiamo per la Tua Gloria e concedi non ai nostri meriti, ma ai gemiti della Tua Chiesa quella nuova donazione di Luce e di Grazia che Tu hai promesso per illuminare e santificare le anime negli immani travagli dell'ora presente e dell'oscuro avvenire.

Se è necessario per questo il sacrificio della mia vita, in questa Festa di S.Pietro, che è festa del Tuo Vicario, io Te ne rinnovo l'oblazione già a Te un giorno presentata per le mani di Maria Immacolata. L'intercessione della Vergine Madre e degli Apostoli Pietro e Paolo accompagni la mia offerta e ne renda meno povera la perfetta consumazione. In quel giorno beato rinnova per me le Tue Misericordie e fa che s'inizi la mia lode celeste, eco dell'inno di adorazione, di ringraziamento e d'amore innalzato a Te, Uno e Trino, da tutte le anime che riceveranno la grazia di possederTi consapevolmente in se stesse e di vivere di questo possesso.

 

"... Non dobbiamo dimenticare che tradire la nostra vocazione alla santità è anche tradire tutti coloro la cui salvezza è legata alla nostra immolazione "(manoscritti. 39, 118) .(1)


(Itala scrisse questa "preghiera - offerta" il giorno di S. Pietro del 1941. Il 21 aprile precedente Mons. A. Bernareggi, in udienza privata presso il S. Padre, presentava 9 Memoriale di Itala che abbiamo pubblicato nel Quaderno n. 5. Il 29 aprile, solo otto giorni dopo, il Papa, attraverso il Card. Maglione, Segretario di Stato, inviava a Itala una lettera di approvazione e di benedizione. La "preghiera ‑ offerta" che pubblichiamo voleva essere un'implorazione di luce per coloro che, su invito di Pio XII, si sarebbero impegnati in un movimento di studi trinitari, onde preparare un Documento che il Papa aveva fatto sperare a Mons. Bernareggi Ci furono infatti diversi scritti sull'argomento: sulla Civiltà Cattolica" (P. Filograssi S. I.), su "Vita Cristiana (P. Garrigou - Lagrange 0. P.), su "Vita Spirituale" (P. Teresio e P. Gabriele di S. M. Maddalena 0. Carm.).Il documento pontificio venne, e precisamente due anni dopo, anche se non si limitò alla Inabitazione Trinitaria, ma ne inquadrò la realtà nel contesto della dottrina sul Corpo Mistico (cfr. Pio XII, Mystici corporis 29 giugno 1943).

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