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Garry Kasparov

Quando
nacque il 13 aprile 1963 si chiamava Garry Kimovic
Vainstein. Era il cognome del padre, di origine
ebrea, che morí quando Garry aveva solo sette anni; la
madre Clara e i nonni, con cui visse nel periodo
successivo, portavano il nome armeno Kasparian,
da cui deriva la forma russa Kasparov ufficialmente
adottata a dodici anni. Il padre ingegnere suonava il
violino e voleva indirizzarlo verso lo studio della
musica, ma cambiò idea quando si accorse che il figlio
aveva appreso da solo le regole degli scacchi, all'età
di sei anni, semplicemente guardando i genitori giocare.
Infatti una sera i coniugi Vainstein avevano tentato di
risolvere un problema tratto da un giornale locale, ma
senza riuscirvi. II piccolo aveva osservato attentamente
e la mattina successiva diede la soluzione esatta, messo
alla prova dimostrò di conoscere a memoria anche la
notazione delle case (a1, b4, ecc.). Kasparov
apparteneva a quella categoria di bambini che vengono
definiti "prodigio" : aveva
imparato a leggere e a fare addizioni molto prima di
andare a scuola e aveva una memoria formidabile. A sette
anni cominciò a frequentare i corsi di scacchi della Casa
dei Giovani Pionieri di Baku, dove impressionò l'istruttore
per l'incredibile capacità di calcolo e apprendimento.
In questa fase il parallelo con Karpov è
inevitabile: alla fine del 1973 Garry era già
candidato maestro e allievo della scuola di Botvinnik.
L'ex campione del mondo si accorse subito del grande
talento con cui aveva a che fare, prese a curarlo
personalmente, nacque un'amicizia che dura ancora oggi.
Attratto dallo stile combinativo di Alekhine,
Kasparov era fortissimo nelle conclusioni
eclatanti, ma difettava di senso posizionale e spesso,
eccitato dalla possibilità di effettuare brillanti
sacrifici, muoveva d'impulso senza riflettere abbastanza,
l'allenamento e lo studio costante portarono a un
graduale miglioramento tecnico e di conseguenza questo
suo difetto, I'eccessivo ottimismo, si attenuò. All'inizio
del 1976 arriva cosi il primo, memorabile successo: la
vittoria del campionato Juniores delI'Unione
Sovietica. Dalla prima edizione di questo torneo,
nel 1934, nessuno era mai riuscito ad aggiudicarsi il
titolo a meno di tredici anni di età e i giornali
sovietici cominciarono a vedere in lui il successore di
Karpov. Per la sua definitiva consacrazione a
livello internazionale bisogna aspettare ancora un paio d'anni:
nel 1978 a Minsk vince il primo torneo di alto livello,
quindi ottiene la qualificazione alla finale del
campionato sovietico dove coglie un eccellente nono posto
con il 50% dei punti (sedici dei suoi avversari erano
grandi maestri). Nel 1979 vince il torneo internazionale
di Banja Luka in Jugoslavia con due punti di distacco
sullo svedese Andersson, uno dei più forti
giocatori occidentali, e realizza la prima norma di
Grande Maestro: solo Fischer a quindici anni
era riuscito in simili imprese. La scalata è
inarrestabile, nel 1980 vince il campionato del mondo
under 20 e ottiene il titolo di grande maestro; nell'81
conquista l'ultimo primato diventando a 18 anni il più
giovane campione dell'Unione Sovietica. Il suo indice Elo
è già uno dei più alti del mondo (2630), mentre il suo
stile di gioco entusiasma i redattori delle riviste
specializzate: spettacolare, generoso, aggressivo
sono gli aggettivi più usati. Le dichiarazioni per la
valorizzazione delle componenti artistiche e creative del
gioco, contro quelle sportivo-pragmatistiche che con Karpov
hanno dominato negli anni '70, fanno il resto affinchè Kasparov
diventi il nuovo beniamino del pubblico. I tornei lo
costringono a lunghe assenze da casa, ma Garry
non manca di diplomarsi in lingue con ottimi voti (
facile, con una memoria come la sua...), di scrivere un
libro sulla difesa Siciliana assieme al suo
trainer Nikitin, e di commentare le sue
partite per la nuova rivista scacchistica Azerbaigiana.
Nelle sue notazioni non si limita a dare varianti e
seguiti di mosse, ma chiare spiegazioni dei concetti e
delle idee, da cui traspare un livello culturale elevato,
nemmeno paragonabili, secondo l'americano Erick
Schiller, a quello di Bobby Fischer. Il
suo tempo libero lo trascorre tra la musica pop, le buone
letture (Per chi suona la campana di Hemingway) e l'attività
sportiva a cui attribuisce una grande importanza. ( E le
ragazze? ), gli viene chiesto. "Per ora non c'e
tempo, ho altri obiettivi". A ben guardare di
obiettivo gliene rimane ormai uno solo: il campionato del
mondo, e puntualmente, nel 1982, lo troviamo al primo
posto del torneo interzonale con grande distacco sul
secondo classificato. A 19 anni è uno degli otto
candidati alla sfida con Karpov! Dopo aver
eliminato Beliavskij per 6 a 3 lo aspetta il
match contro l'irriducibile Kortschnoi. È
senza dubbio l'ostacolo più impegnativo poichè nell'altra
semifinale si devono incontrare l'ex campione del mondo Smyslov,
che a 61 anni sta vivendo una stagione particolarmente
felice, e l'ungherese Ribli, obiettivamente
meno competitivi. Ed è quí che entrano in scena altri
protagonisti, non previsti dal copione: il presidente
della FIDE Campomanes e la Federazione scacchistica
sovietica. Campomanes, un po' arbitrariamente,
sceglie Pasadena in California come sede di
gioco per Kortschnoi-Kasparov e Abu
Dhabi negli Emirati Arabi per Smysiov-Ribli
(in nome della diffusione degli scacchi nel sud del mondo,
ma un po' troppo caldo nel mese di agosto!). La
Federazione sovietica è contraria e dopo un'aspra
polemica ritira i suoi due giocatori; Kasparov
non sembra molto contento ma obbedisce. Addirittura c'è
chi vede in tutta questa faccenda la longa manus di
Karpov: per avvalorare questa tesi il
campione incautamente afferma che il ragazzo
farebbe bene a non scalpitare. Il mondo degli
scacchi e sull'orlo della spaccatura; mentre Campomanes
dichiara Kortschnoi e Ribli vincitori per
forfait, i russi minacciano di organizzare un campionato
del mondo alternativo. Dal canto loro i grandi maestri
piu famosi firmano una petizione in cui chiedono che
tutto venga risolto in modo positivo. Infine al Congresso
della FIDE di Manila i forfait vengono
annullati, la Federazione sovietica si
assoggetta a pagare a Kortschnoi un congruo
risarcimento danni e a interrompere il boicottaggio che
lo perseguita da quando vive in occidente. I due match
vengono regolarmente giocati a Londra nel dicembre del
1983; Kasparov inizia male con una sconfitta
a cui seguono quattro pareggi piuttosto scialbi. Poichè
il match e di sole 12 partite i suoi fans cominciano a
preoccuparsi, ma per fortuna Victor il terribile crolla
nel finale: risultato 7 a 4. Il resto è storia recente:
nella primavera dell'84 Garry si sbarazza
agevolmente dell'ammirevole Smyslov e
conquista il diritto a sfidare il campione del mondo.
Garry Kasparov strappò nel 1985 la corona
di compione mondiale di scacchi ad Anatolij Karpov.
Per molte ragioni Kasparov è diventato uno
dei più importanti compioni del mondo nella storia degli
scacchi, fors'anche il più importante considerando la
vastità dei suoi interessi nel variopinto universo
scaccchistico. La sua presenza nella competizione ha
portato numerosi cambiomenti nel mondo della scacchiera,
provocando anche una rivoluzione a livello organizzativo
con la fondazione della PCA (Professional
Chess Association), attuata nel 1993, per rendersi
autonomo dalla F.I.D.E..

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