8 febbraio 2003


KASPAROV FERMATO SUL PARI DA DEEP JUNIOR: 3-3

 

NEW YORK (USA)

Doveva essere la rivincita dell'uomo sulla macchina, dopo gli ultimi risultati non proprio entusiasmanti da parte di molti grandi maestri contro i programmi di scacchi più noti in commercio. E' stata, invece, l'ennesima riprova che i valori fra i più forti giocatori al mondo e i mostri al silicio, ormai, si equivalgono. Garry Kasparov, sempiterno numero uno in lista Fide, non è riuscito nell'impresa di superare il "freddo" Deep Junior, nella sfida che si è svolta a New York dal 26 gennaio al 7 febbraio. E sì che l'orco di Baku aveva cominciato nel migliore dei modi: la prima partita si era conclusa in appena 27 mosse a favore dell'umano, una prova di forza che avrebbe scoraggiato un qualsiasi avversario in carne e ossa. A Garry, del resto, bruciava ancora la sconfitta del 1997 contro Deep Blue per iniziare in maniera diversa...

Per sua sfortuna,però, Deep Junior umano non è: il programma, dopo una patta nella seconda partita, si è rifatto nella terza, sfruttando una cappella di Kasparov, troppo pretenzioso nel tentare di uscire vincitore da una posizione dinamicamente equilibrata (tanto va la gatta...). Sull'uno e mezzo pari era chiaro che tutto sarebbe potuto succedere. E, dopo un altro pari nel quarto incontro, quello che sembrava dovesse segnare la fine di Garry è stato il quinto: nonostante un sacrificio errato di pezzo attuato da Deep Junior alla decima mossa, Kasparov, col Bianco, non è riuscito a trovare la via giusta per mantenere il vantaggio materiale e vincere la partita, che si è conclusa patta per ripetizione in soli diciannove tratti. Il preludio alla sconfitta, dunque? Nel 1997, contro Deep Blue, Garry aveva perso proprio l'ultimo incontro, uscendo battuto 3.5-2.5, dopo aver gettato al vento mezzo punto in una partita precedente... Questa volta così non è stato: un pareggio in 28 mosse ha sancito il 3-3 finale che ha salvato la faccia a Kasparov, insinuando sempre più il dubbio che, con un computer potente e un ottimo programma, ogni scacchista possa avere a casa un superGM come sparring partner. A riprova di questo fatto il 4-4 fra Kramnik e Deep Fritz lo scorso ottobre. Certo, qualcuno potrebbe pensare che sia un'abile campagna promozionale della Chessbase, casa madre dei due programmi: d'altra parte, i due "K" hanno più volte dimostrato, negli ultimi mesi, di non essere più infallibili e/o imbattibili come una volta. Dunque? Per avere maggiori certezze basterà aspettare l'arrivo dei processori del futuro: contro un Pentium XXX, probabilmente, né Kasparov né qualsiasi altro giocatore umano riusciranno a evitare la sconfitta. E allora non ci saranno più dubbi che l'uomo è stato superato dalla macchina.