http://www.oocities.org/mapipro . Le nozze di Cana. Il ruolo decisivo della Santa Vergine nell'inizio del ministero di Cristo. . Uno speciale ringraziamento a . .
.A prima vista sembrerebbe un miracolo "di seconda mano", poco importante, teso solo ad evitare una brutta figura agli sposi per la mancanza di vino, ma se così fosse per quale motivo il Cristo inizia il suo ministero tra gli uomini proprio con quello? Qual'è, invece, l'insegnamento più profondo che l'Apostolo ci impartisce a riguardo della Madre di Cristo attraverso la descrizione di questo "primo" miracolo? Dal Nuovo Testamento Interlineare greco-latino-italiano delle edizioni San Paolo leggiamo la risposta di Gesù alle parole della Madre "Non hanno più vino": ![]() Questa traduzione letterale sembra suggerire il senso: "che cosa (importa) a me e a te (del fatto che abbiano finito il vino)?" E' importante sottolineare che è improbabile che Gesù parlasse alla Madre in lingua greca, e che pertanto la risposta di Gesù debba essere stata formulata in aramaico. Fatta questa premessa resta che l'Apostolo Giovanni ci fornisce questa specifica traduzione delle parole di Cristo. Come detto il Vangelo di Giovanni è stato scritto intorno all'anno 100 d.C. ed è certo che l'Evangelista disponesse ed avesse ben a mente tutte le parole dei Vangeli precedenti, quello di Marco (il più antico, scritto intorno all'anno 50), quello di Matteo e quello di Luca. Secondo l'interpretazione del gesuita Silvano Fausti (a) il senso di queste parole è da ricercare nel linguaggio diplomatico dell'epoca, e stava ad intendere: "Che cosa c'è tra me e te...?", aggiungendo quel "c'è" e quel "tra" che chiarisce il significato. Questo è sicuramente il senso delle parole rivolte al Cristo dall'indemoniato di Gerasa (Marco 5:7), che usa le stesse identiche parole: ![]() che sono anche le stesse parole dell'indemoniato nella sinagoga di Cafarnaum (Marco 1:24): ![]() Questa costruzione grammaticale poteva avere sia valenza negativa che positiva, il senso vero era dato da fattori contingenti quali il tono della voce, lo sguardo ed altri segni. Nei due casi degli indemoniati leggiamo che essi si avvicinarono a Gesù e gli "gridarono" tali parole, mentre il Cristo "le dice" alla Madre. Se stabiliamo che la traduzione corretta è la seguente: "Che cosa c'è tra me e te, o donna?" ci troviamo di fronte al problema di capire il significato di queste parole, infatti vi si possono leggere due significati diametralmente opposti, a seconda dell'intonazione della voce con cui vengono pronunciate. Il primo significato: risposta in tono secco, affermativo, teso a creare una distanza tra Gesù e la Madre: -che
vuoi da me? perchè ti intrometti in cose che non ti riguardano?
Io sono Dio e tu sei donna. So da me cosa devo o non devo fare-
ma se questo fosse stato il senso della risposta allora viene da chiedersi coma mai il Cristo acconsente alla richiesta della Madre, ed è impossibile che il Cristo, Dio in terra, Colui attraverso il quale " tutto è stato fatto per mezzo di lui, e senza di lui niente è stato fatto di tutto ciò che esiste" (Giovanni 1:3) abbia iniziato il suo ministero sulla Terra con un miracolo che sia conseguenza alla sua "irritazione" dal modo "indisponente" di fare e di parlare della Madre. Un bambino può comportarsi così, non Dio. Secondo significato: risposta giunta dopo una breve pausa riflessiva del Cristo, uno sguardo intenso tra i suoi occhi e quelli della Madre, un tono di voce caldo e suadente: -che
cos'è che ci unisce? Quanto grande è questo mistero?
Quanto forte è questa catena d'Amore che unisce me (Dio) a te
(Donna) tanto forte da spezzare la mia volontà e costringermi a
fare la tua?-
E' da questo secondo senso della risposta che scaturiscono le parole della Vergine: "Fate quello che vi dirà", poichè nella risposta del Figlio vi è un chiaro acconsentimento alla sua richiesta. In questo secondo caso il potere della Vergine sul Figlio è immenso, non perchè il figlio debba obbedire alla madre in quanto tale, ma perchè il di Lui per Lei Amore lo "costringe". L'Apostolo Giovanni intendeva sottolineare la straordinaria influenza che la Santa Vergine Maria avesse sul Figlio di Dio, e questo è il vero senso profondo di quelle parole scelte con cura meticolosa dall'Apostolo Giovanni. La forza dell'Amore è una costrizione positiva, che "obbliga" a rivedere certe posizioni su determinati argomenti, ed il Cristo sceglie di iniziare il suo ministero con questo suo primo miracolo dedicandolo come sacro dono alla sua Santa Madre e (conseguentemente) dedicando a Lei tutti gli altri. Tutti i miracoli di Cristo in Terra sono stati compiuti in onore alla sua Santa Madre Vergine Maria e sono a Lei dedicati
"Nessuno è più cristiano di Maria,
e nessuno è più mariano di Cristo" (P. M. K.) . .
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