Chi vi parla è Santiago, il focoso e brutale addetto
alla sez. fiati dei Maracaibo. Forse non sarò bravo a scrivere,
ma qualora la richiesta di Tatiano di redigere un'introduzione al seguente
articolo cadesse nel vuoto, si verificherebbe un paradosso etico e deontologico
di cui non mi sento certo di essere responsabile. Dunque: il Sagace prof.
Ardizzoni, diffidato dalle principali riviste scientifiche ma aborrito
dalle minori, si è trovato costretto, nell'impellenza di pubblicare
un articolo fondamentale dagli impensabili sviluppi, a ricorrere ad un
simpatico gabbo di cui è stata vittima la prestigiosa rivista mensile
"Bell'Italia". Sotto lo psedonimo geniale di Bram Ar Dizzony, ha infatti
inviato alla redazione un sedicente articolo sulla meraviglia che Pistoia,
tra le pochissime che vanta, annovera senz'altro tra le più ripugnanti:
il monumento bananiforme in piazza dell'Ospedale. Il Sagace, gabellando
lo scritto per autentica analisi artistico-monumentale del suddetto troiaio,
ha lasciato trasparire, tra le righe e quasi subliminalmente, il reale
contenuto dell'articolo, ovvero le sue ultime essenziali scoperte sessuologiche.
Riporto qui di seguito il pezzo così come Bell'Italia,
traviata dall'Astuto, ha poi effettivamente pubblicato.
Pistoia ed i "frutti" dell'Arte contemporanea
Attraverso i secoli, l'amena (?) città di Pistoia
si è saputa fregiare di numerose meraviglie storico-architettoniche.
Tra le suddette, c'è da chiedersi se il monumento della banana nella
piazzetta dell'ospedale (v. disegno fatto da me in pochi minuti ma con
grande accuratezza) possa rientrarvi. A mio
parere no, neanche a pigiarcelo. Ma ora basta
cazzate: parlerò al mondo di due fondamentali scoperte che, dopo
la celebre Y di Sorrenti, arricchiscono ulteriormente la topografia della
sessualità:
1) il cosiddetto DELTA DI PETACCI
2) il cosiddetto ACUTANGOLO DI ARDIZZONI (non Bram, Brian,
e poi se fossi io sarebbe eventualmente Ar Dizzony, non vi pare?). Si tratta
in ambedue i casi di tecniche speciali atte a scatenare una libidine fortissima,
che io se fossi in voi starei attento perché l'ho provate, e dopo
aver decretato dentro di me che non danno alcun piacere ma anzi dolore
straziante, mi sono anche ritrovato tutto il fusto dell'uccello gonfio
e la cappella (ndr natta) in stato di evidente anemia.
Ma vediamole nel dettaglio.
1) Il delta è la simpatica figura che potete comporre
sulla zona prescritta (v. foto), a lapis o preferibilmente a pennarello.
Anzi, a mio avviso dovete farlo, ma queste sono inclinazioni soggettive,
io per esempio ci traccio
tutto fuorché un delta, tipo un maiale, un semaforo o due che fanno
un 69. Insomma, la partner, nell'ottemperare alla posizione richiesta,
dovrà ricevere in subascella il vostro membro e da lì strizzare
fortissimo, badando bene di farlo aderire al pelame (che certo a pensarlo
in una donna vien quasi da vomitare) e, nell'intermittente aprire-stringere
del braccio, di produrre il caratteristico rumorino cic-ciac che è
proprio dell'ascella sudata intinta e che, debbo riconoscere, dà
quel tocco di simpatia che forse (ma è improbabile) allenta per
un attimo l'irrefrenabile senso di ripugnanza. La posizione e le sue applicazioni
sono state scoperte da Galba Petacci, ma io mi sono arrogato il diritto
di divulgarle e, non vedo perché no, prendermene anche il merito.
In fondo sono suo amico, e lui non mi ha mai arrecato alcun torto.
2) L'acutangolo è la figura risultante dalla seguente
briosa posizione: pene nell'incavo del gomito di lei, e robusta
strizzata della partner con aggiunta del muscolino, necessarissimo quest'ultimo
alla piena fruizione del piacere fisico. E' ovvio che, se così stanno
le cose, più lei sarà forzuta più alto sarà
il godimento (v. foto), ergo si rende indispensabile, prima di ogni
rapporto, un test preliminare tipo giro al Luna Park con relativo cazzottone
(di lei) al pungiboll (?): se il punteggio è buono, con lei sperimenterete
un signor acutangolo; se invece la voce odiosa della macchina orrenda sentenzia:
"Ehi poppante, torna dalla mamma!", allora con un calcione nei cotiledoni
rispedite subito la mingherlina a fare il suo banalissimo sesso penetrativo,
tutto orgasmi e piacere vero, la sciocca, tsè, invece di farsi mettere
la fav il pene nell'incavo del gomito, la squallidona,
puah! Inutile dire che la strabiliante tecnica è frutto della mia
(cioè volevo dire di Ardizzoni) speculazione, il tutto in una pensata
che non mi ha preso più di qualche secondo, giusta l'idiozia suprema
di cui è intessa e, tra parentesi, la perfetta vacuità che
la caratterizza ma andate a trombà davvero vai.
Brian cioè Bram Ardiz cioè Ar-Dizzony (o Ar Dizzony, senza lineetta?)