Ormai è sulla bocca di tutti: Tatiano, dopo la
Legion d'Onore, l'Ordine della Giarrettiera, il Cuore Purpureo (decorazione
per i feriti in battaglia - questa gliel'hanno data quando si sbucciò
leggermente il pollice cercando di strappare l'orribile piercing
dalla potta di una phan, comunque poi ci pensò Santiago con
la mannaia), è stato insignito anche della prestigiosissima Forchetta
di Platino dall'Accademia della Buona Tavola. Tutto è nato in occasione
di una cenetta presso Chez Maxime (verso Montecatini Alto), in cui
ad un tavolo a quattro sedevano Guapo, Tatiano, e due fortunatissime che
si erano aggiudicate il posto tramite un'asta selvaggia. Una, Gloria (23
anni), aveva offerto ben 2 miliardi e 400 milioni guadagnati (come sottolineò
orgogliosamente davanti alle telecamere) "facendo i mestieri a casa"; l'altra,
Giada (17 anni) era stata protagonista di un caso emblematico: difatti
si era parata dinanzi ai Maracaibo in sessione plenaria, aveva dichiarato
di non possedere il becco di un quattrino e poi si era spogliata ignuda
a bào. Tutti, di fronte a quel rorido corpo che pareva disegnato
dallo stesso pennello di Amore, lanciarono un urlo di ammirazione, poi
si voltarono verso Tatiano per conoscere il responso: un sopracciglio alzato
fu il segnale che la fanciulla era stata cooptata. "E poi - soggiunse Giada
avvampando e guardando per terra - non m'ha ancora cianciuàta nessuno..."
Gli altri Maracaibo fischiarono come marmotte ammirate, e Tatiano, benevolissimo,
soggiunse gelido e scostante: "Allora vorrà dire che si farà
i migliacci." Insomma, quella sera al ristorante le due fortunelle si erano
presentate, secondo gli ordini del maitre Vidal, vestite come l'arrizzante
Cappuccetto Rosso dello Chanel n° 5, ed il gestore del locale, per
accrescere l'atmosfera di fiaba senza tempo, aveva introdotto in sala dei
feroci lupi siberiani con la pelliccia tinta di rosa (feroci per quello),
appositamente addestrati a mordere le vecchie e fare le riverenze ai Maracaibo.
Tatiano aveva invitato le fanciulle a parlare (se sapevano), e quelle,
dolcissime e titubanti, avevano accennato ai loro desideri di giovani donne,
alle speranze per il futuro, al loro impegno sociale a favore dei poveri
e degli emarginati. Se prima erano stati a sentire con palese sufficienza
e degnazione, a quest'ultima sparata i due Maracaibo si misero a ridere
sguaiatamente, dandosi grandi pacche sulla fronte ed invitandole beffardamente
ad andare in culo. Guapo stava per spiegare loro che il volontariato è
un chiaro sintomo di frustrazione sessuale, giacché quelle mani
con cui si riduce a fasciare i feriti o imboccare i poveri, quelle mani
la donna sarebbe stata ben più lieta di applicarle a un biroldo,
quando entrarono i camerieri con la prima portata. Le ragazzine avevano
ordinato un ciotolino di cazzimperio, e si accingevano a sbocconcellare
alcune cime di sedano quando le interruppe, stupìto, Tatiano. "Ma
non ce lo mettete il sale? Mangiate sciocco?" "Eh, sì, perché
sennò il sale copre il sapore squisito delle verdure." Una goccia
di sudore freddo cadde dalla fronte di Santiago. Il maitre Vidal
ordinò precipitosamente agli sguatteri di riporre nella bambagia
le bottiglie di vino pregiato. Guapo cominciò a piangere. Quanto
a Tatiano, si rizzò come avesse una molla in corpo e poi, gettando
piccoli lampi bluastri dagli occhi, arrovesciando la testa all'indietro,
protendendo i pugni verso il cielo, urlò accompagnandosi con una
scossa di terremoto: "PUTTANEEEEEEEEE!" Poi si rimise a sedere, finì
in silenzio e lentamente la sua porzione di farinata al tartufo, mentre
tutti lo osservavano impietriti, infine apostrofò dolcemente Guapo:
"Amor profano, saresti così gentile da aprir la bocca affinché
vi possa inserire un po' d'aglio e cipolla?" Guapo annuì con gioia
e Tatiano, facendo cenno ai presenti di non fiatare per non corrompere
la magia di quell'attimo eterno, inserì una forchettata di fetide
erbe giù per la strozza dell'estasiato collega. "E tu - indicò
Gloria - adesso dagli un bacio, ma profondo, ché tu gli devi massaggiare
le corde vocali colla lingua. Come ti è sembrato? Voglio dire, che
gusto hai sentito?" "Io... io..." "Un gusto nuovo ed esaltante: la bava
di Guapo aromatizzata con cipolla ed aglio. Né bava sola, né
erbe sole, ma un insieme nuovo e vivificante che ha in sé la forza
raddoppiata dei suoi due componenti in un amalgama di virtù e potenza.
Basta con queste cazzate del non voler rovinare il sapore dei cibi: è
l'edificio finale quel che conta, i componenti sono solo dei vili mattoni
che in sé per sé non hanno alcun senso. E le verdure senza
sale, e il castagnaccio senza uvetta, la pastasciutta senza cacio: lo volete
capire, fïacce indegne della cometa Cocotte, che conta il sapore definitivo
ed è folle ed empio cercare di scindere quel che la natura ha unito?"
Poi, cupissimo, si accasciò sul tavolo. "Quando si sforza di esporre
la teologia in maniera comprensibile alle ragazzine, si stanca sempre parecchio"
spiegò compunto Guapo.
Il resto è storia: secondo un'analisi a cura dell'équipe
di psicologi, al giorno d'oggi il 96,5% delle ragazzine hanno smesso di
cimbraccolare a tavola, e deglutiscono i cibi senza sfiancare le palle
dei loro accompagnatori con assurdi scrupoli farisaici fomentati dagli
articoloni del Cioè o di Top Girl. Un mese fa erano solo il 34%.
L'Accademia della Buona Tavola ringrazia.