Dispense della facoltà di Gineceo
[materiale didattico destinato agli studenti per corrispondenza]


"Che mi succede?! Fermatemi!"

Quest'anno il prof. Ardizzoni ha tenuto un breve ma interessante seminario su "Gruppi elettrogeni e scambio di coppie: dal campo magnetico alle porcate". Al termine delle lezioni ha ben pensato di illustrare le sue teorie con un mirabile esempio pratico. Dopo aver caricato positivamente il proprio baugigi (con incitamenti tipo: "Dai sei bellissimo" oppure "A te le brasiliane di Buona Domenica ti fanno un baffo"), si è finto assopito. Alcune sue giovani allieve hanno intanto prelevato l'ignaro Loco e, con la scusa di raccogliere materiale per il laboratorio sperimentale di pastorizzazione dell'orzata, hanno astutamente accostato più volte un magnete a forma di MioMiniPony al suo cannello ("Ci fa impazzire...") col risultato di renderlo negativo. Di qui il passo è stato breve: Loco è stato introdotto nella stanza dove il prof. Ardizzoni era in attesa, e ben presto si è trovato spasmodicamente contratto e coperto di sudore (v. foto), ululando miserevoli richieste di aiuto e cercando disperatamente di contrastare la propulsione inesorabile del crògnolo verso la culatta del docente, che intanto persisteva a fingere di gubbiare, salvo fare di soppiatto le faccine buffe alle allieve ad ogni salva di lamenti proveniente da Loco. La situazione sarebbe indubbiamente potuta durare all'infinito se non fosse entrato casualmente Santiago che, inquadrata la situazione e urlato un: "Professore tenga duro che la salvo io da questo sciabordito!" ha rotto l'incantesimo a forza di schiaffi.


Anatomia della potta
a cura del Consiglio di Facoltà (i soliti quattro merdoni)

1) Cuccioliera. Quest'incavo malefico, noto presso gli insipienti come "utero" (questa poi...), è la tana da cui ogni tanto emergono (nel processo noto come scucciolamento) quei piccoli botoli che il buonismo imperante impone di chiamare "bambini" o "babies". Il prof. Petacci ricorda che "una sonora mazzuolata quotidiana all'altezza della cuccioliera della vostra parner riduce significativamente i rischi di ritrovarsi babbi senza neanche sapere che santo ringraziare."

2) Sèsamo. Perché si chiama così? Perché per molti anni non si è capito come mai a volte lasciasse passare i girini gonadici (volgarmente spermatozoi), a volte no. Ci ha pensato Falco Sorrenti a levare il fumo alle schiacciate: dopo ore estenuanti passate a provare centinaia e centinaia di parole di fronte alla potta delle sue pazienti, ha finalmente scoperto qual è quella che fa aprire il sèsamo e che quindi va assolutamente evitata: si tratta di "ermeneutica". Amici, siete avvisati: lasciatevi scappare (come, ahimè, sappiamo tutti che capita fin troppo spesso) questa dolce parolina durante le vostre gallate ed il botolo non ve lo leva nessuno. Se, al contrario, il botolo arriva lo stesso ma voi "ermeneutica" non sapete neanche cosa vuol dire, è un chiaro segno che la vostra fidanzata segue con profitto ripetizioni di piffero presso estranei.

3) Spelonca. "E come tutte le grotte, è il posto migliore per le stalagmiti" (B. Ardizzoni).

4) Grillotalpa. Anche noto come "bottone dello sciacquone", è un trascurabile cicciolotto usualmente seppellito da putredine e pliche di grasso. Il Consiglio di Facoltà si è già espresso più volte per sancirne la totale inutilità ed auspicarne l'uscita di produzione, ma in un recente studio Galba Petacci ha ipotizzato che, se si intride di inchiostro a mo' di timbro, potrebbe servire a marcare i numeri quando si gioca a tombola.

5) Alimentari. E come altrimenti si potevano chiamare questi ignobili sacconi da cui, a guisa di bottega paesana, escono regolarmente uova e migliacci?

6) Cruna dell'ago. Il prof. Vivarelli, nei rari intervalli in cui abbandona l'ascesi autosocratica presso il proprio bidez, tenta animosamente di inserire in questo orifizio (messogli a disposizione da qualche contrarissima volontaria) il proprio cammello (vivo) di nome Ricco, che però da come va la faccenda il Regno dei Cieli mi sa che lo vede tardi.

7) Brogna. Anche nota in ambiente francese come "phye", si tratta in realtà dell'oblò che dà accesso al misterioso mondo delle tubazioni corporee di voi donne. Secondo alcune affascinanti teorie magistralmente riassunte da F. Sorrenti nel suo Rottamazione della Vulva con supervalutazione dell'usato, in origine la brogna era dotata di chiusura lampo, celermente tolta perché graffiava i cannelli (del 16).

8) Sipario. E' una parte del corpo particolarmente soggetta a usura. Se quello della vostra fidanzata casca a pezzi e non chiude più neanche a di' se Dio vòle, non credetele, non è perché è un'adepta del living theatre: è più facile che si sia ripassata tutta la caserma cittadina (cane-mascotte compreso).

9) Bandone. Come ci si accorse l'anno scorso durante un seminario dedicato al coito alla bersagliera (normale però con la marcetta in sottofondo), questa soffice plica è ottima per ammortizzare "l'urto de le ondìvaghe tremule gonadi quando lo si verghi dentro fino al pelo" (G. D'Annunzio).

10) Tube di Falloppio. Brian Ardizzoni ha cercato invano di scoprire dove portino queste tubazioni, ravanando a braccio intero all'interno delle pazienti (illuse che in realtà fosse un romantico total fist-fucking) e  perdendovi regolarmente dentro l'anello con brillante, peraltro falso e comprato dal marocchino, ma a cui lui teneva moltissimo ed alla fine per ripescarlo era costretto a coinvolgere nelle ricerche Galba, Falco, Danilo (che si arrogava il diritto di perquisire il retto "casomai il gioiello avesse sconfinato") e tutto il corpo studentesco, i Maracaibo, i bidelli, la stampa locale, curiosi e passanti e verso le sette di sera anche un paio di troupes della Rai e di Mediaset, salvo poi tirarlo fuori dal taschino verso mezzanotte e mezzo rivelando il giocondissimo scherzo accolto con grandi risate da tutti salvo quella bisbetica della paziente che verrò immediatamente sedata a nocini e manate sulla bazza, ecco quello che si merita chi ostacola il progresso della Scienza.


Brevissimo test per scoprire la vostra identità mestolare



Tra gli affascinanti personaggi ritratti in questa foto (scattata durante una barbosissima riunione del Senato Accademico), qual è quello che vi fa più bagnare?

1) l'austero, enigmatico, magnetico prof. Petacci
2) il granitico, possente, monolitico Santiago
3) il ridanciano, gioviale, sagacissimo prof. Sorrenti
4) il sinuoso, sensualissimo, bellissimo e noto fotomodello Karl

Se avete risposto:

1) a letto cercate un maestro ricco di esperienza che vi spieghi i segreti per godere di più senza rimanere pregne, e soprattutto come incamerare lo spumante col baugigi senza produrre quei fastidiosi geyser per il resto della settimana, che poi in ufficio vi chiamano Yellowstone.

2) è inutile nasconderselo: vi garbano gli schiaffi e le botte, soprattutto vi garba l'uomo crudele e insensibile che la mattina vi butta giù dal letto a pedate per preparargli la colazione e poi vi fracassa in testa il servizio in porcellana Ming perché il caffellatte è troppo grigio. Anche quando gli avete portato il tè.

3) "per me conta la complicità, in un rapporto voglio l'intelligenza e le coccole, la dolcezza conta più della passione, voglio un compagno sensibile..." Tutte cazzate: a voi vi garba solo il torrone extraduro.

4) banali, ecco cosa siete. Guardate solo ed esclusivamente all'apparenza, per voi conta solo avere accanto un pezzo di manzo affascinante e ben vestito da mostrare alle amiche. Siete succubi del mondo dorato e affascinante che occhieggia dalle pagine di Grand Hotel, ma finirete per accorgervi che ad andare dietro ai belloni (come Karl) vi aspettano tante amarezze.