BIG  SISTER®
...non c'è mai cosa più bella / che gallarsi la sorella (altrui)

Dopo essersi spremuti duramente le meningi per circa 20 secondi, Tatiano e Guapo se ne sono usciti con l'idea televisiva del secolo. In uno studio televisivo siedono dieci baldi giovini (catturati in strada con minacce e revolverate da Santiago e Cucurrucho), che risulteranno collegati, tramite un megaschermo, ad una stanza d'albergo dove si trovano in pigra attesa i due consoli dei Maracaibo. In studio, all'interno di un'avveneristica struttura in plexiglass, Borracho mimerà colori (per esempio: "ciclamino pallido"), suoni (p.e. "canto primaverile di allodola"), odori (p.e. "soffritto con tanta cipolla") o comunque concetti astratti (p.e. "audacia") che i concorrenti, a turno, cercheranno di indovinare. Non si sa qual è il premio per chi ci azzecca (fino ad ora quest'evenienza non si è mai verificata), comunque per chi risponde male scatta la penitenza: immediatamente verrà introdotta (anche con la forza) in camera d'albergo la sorella dell'interessato, immantinente spupazzata da Guapo e/o Tatiano. Nei giri successivi, se il medesimo concorrente sbaglia ancora, verranno cooptate, nell'ordine: 1) altre sorelle 2) cugine di primo e secondo grado 3) zie, cognate, nipoti ancor giovani e piacenti 4) la mamma. Al momento dell'introduzione nella mamma, gli altri Maracaibo (presenti in sala, ma fino a quel momento limitatisi a sbeffeggiare e pizzicare i concorrenti) metteranno mano agli strumenti intonando allegre marcette con lo scopo di rimarcare ancora di più che il gruppo dà Amore. Ad esaurimento della parentela femminile, la magia finale: si scopre che il megaschermo era in realtà un finestrone che dava su uno stanzino limitrofo, dal quale, una volta aperto, si riversano in studio tutte le donne che vanno a ringraziare commosse i loro congiunti che grazie al cielo di mimi proprio non capiscono un cazzo.

A partire da Ottobre su Maracaibo Channel


Finalmente al via il nuevo locale dei Maracaibo

Sono stati finalmente tolti i sigilli al fantasticone e spettacoloso locale di Tatiano & C., l' "Oltretomba Love Pub", onde la serata inaugurale si fa assai prossima, quantunque se ne ignori la data ed anzi si dubiti molto della possibilità stessa di inaugurare, visto che il tutto è rimesso agli arbitrarissimi capriccioni di Taty e Guapo. In quanto ai sigilli, la loro presenza in pre-apertura è, rivela Tatiano, "un mero escamotage per iscacciare le forze del male in via omeopatica", ossia, chiosa Guapo, "una trovata scaramantica di dubbio gusto"; pronto il mimo delucidativo di Borracho, la rappresentazione della Corbelleria Inutile. Interrogato poi sulla sostanza del pub, Guapo si è benevolmente profuso in dettagli: "Il locale è posto su un'altura isolata; il viale che vi conduce è disseminato di una serie di accorgimenti astutamente ideati, ciascuno dei quali ottiene il duplice scopo di attirare le ragazzine e iscacciare i genitori; la strada è sì lastricata di buone intenzioni, ma ai lati compare una lunga serie di simboli giovani (femm.), come la riproduzione in cartongesso de La Prima Sigaretta Fumata Per Fare Le Ganze, le statue in gommapane di tutti i VJ, la serie bronzea de "La Prima Volta":
1) il primo bacio
2) la prima mestolazione
3) la prima volta a letto
4) la prima volta sull'acquaio
5) la prima qualifica di "troia" (figurazione questa molto difficile, ma che abbiamo realizzato semplicemente sovrapponendo ad un piedistallo una targa in similoro con su scritto, appunto, "puttana").
Secondo la nostra équipe di psicologi putativi, simili icone dovrebbero stimolare nei babbi una voglia immediata di andare a casa a leggere Tex o a guardare un filmone tipo "Carambola-filotto-tutti in buca" e al contempo attirare le ragazzine come gli orsi bianchi alle folene (?) o i piedi al bidet (??). L'apertura della porta, a saracinesca, è studiata in modo da indurre le visitatrici ad entrare in ginocchioni (come se tanto i pizzichi di Santiago, il buttadentro, non fossero sufficienti), operazione questa quasi divertente nella sua laboriosità, se non fosse che tutto il pavimento del locale è cosparso di ceci e non è che una, entrata in ginocchio, può alzarsi una volta dentro. L'interno, più angusto del consentito (?), è tutto un corridoione senza mobilia che porta ad una saletta rettangolare, dove campeggia un elegante tavolo per nove guarnito da una serie di romanticissime candele, giusta la denominazione di Love Pub, ove i Maracaibo al completo si vanno ad assidere non appena le cret le ragazzine sono entrate; viene porto poi a ciascuna di esse un mestolone ed un grembiule nonché un menù con tutte le pietanze (peraltro difficoltosissime e praticamente incucinabili) richieste dal gruppo alla più fragile e insicura, che vorrebbe svenire ma non può perché Ramiro la puntella dal dietro con mezzi propri. A quel punto immagino che l'arcano sarà svelato, perché non solo il sedicente Oltretomba Love Pub risulterà essere niente altro che il retro del villino di campagna di Tatiano, non solo le disgraziate con la scusa del pub verranno tosto fatte aderire all'acquaio e alle manopole del gas per cucinare (e benissimo), ma la tariffa di 500.000 lire versata all'ingresso non verrà affatto rimborsata, ed anzi molto probabilmente sarà pretesa un'uguale cifra all'uscita, secondo la nota tesi della par condicio tra ingresso e uscita teorizzata ampiamente da Tatiano ("Della necessità di una riforma dei pubs in senso antidemocratico", La 3^, 2000). Prevedo affluenza numerosissima ed entusiasmi tipo ultimo dell'anno o vittoria dell'Italia ai mondiali dell'82.


La partita dell'Amore:
ragazzine+Maracaibo vs. genitori (2-0,1)

Dalla prossima settimana sarà in vendita in tutte le maggiori edicole del Regno (di questo mondo) la videocassetta con la fantasmagorica partita disputatasi a Luglio in concomitanza con la finale degli Europei, davanti a un pubblico (pagante salatissimo) di 750.000 ragazzine.
Le squadre: i genitori erano rappresentati da 11 ultrasessantenni appositamente estratti dalle segrete di Cucurrucho; maglia bianca a strisce rosse per mascherare meglio i segni delle frustate sulla schiena. Le ragazzine invece erano 22, selezionate con appositi tests attitudinali (solerzia nel piede franato ed audacia nella manipolazione delle palle), ed allenate duramente da Mezcal, che fra un pianto e un lamento era alfine riuscito ad insegnargli a stoppare di petto (facendo analogie con la spagnola) e ad applicare il fuorigioco come un grande coitus interruptus. La divisa era costituita da tanga e canottierina diafana D&G. I Maracaibo erano in panchina con l'eccezione di Guapo e Tatiano, in  tribuna a commentare svogliatamente insieme a Bruno Pizzul, e contemporaneamente in comunicazione con la squadra tramite potentissimi megafoni. Gli arbitri, ovviamente, erano personalità assolutamente neutrali e di grande equilibrio: la terna vera e propria costituita da Brian Ardizzoni, Falco Sorrenti e Galba Petacci, mentre il quarto uomo - Danilo Vivarelli - era rigorosamente schierato  a bordocampo armeggiando con un bidez. La partita, in notturna, è stata giocata a riflettori spenti, giacché all'illuminazione bastava Tatiano.

PRIMO TEMPO
Inni nazionali: per le ragazzine "Nàcchere dentro di te", per i genitori "Tripoli bel suol d'amore". Le ragazzine entrano in campo in ventidue contemporaneamente, ed alle proteste dei genitori l'arbitro Ardizzoni reagisce espellendone subito uno. Grande mischia al centrocampo. Fulvia, 17 anni, passa accanto alla panchina dei Maracaibo e viene immediatamente trascinata giù dai membri del gruppo che le danno preziose dritte sul pressing duro multidirezionale. Contemporaneamente Emo, 71 anni, tocca inavvertitamente un gomito ad una ragazzina e viene espulso seduta stante dall'arbitro Sorrenti, che lo bolla come "molestatore" e ne dispone l'internamento al reusorio. I genitori rimasti in 9 non si perdono d'animo e si spingono minacciosi fin sotto la porta avversaria, tanto che Guapo esige un cambio e fa occupare l'area da Santiago. Un genitore tenta di circumnavigarlo ma sviene per lo sforzo; vani i tentativi di rianimarlo con acqua ghiaccia e socratizzazioni (queste ultime caldeggiate da Vivarelli). Tatiano esige anche l'inserzione in campo di Ramiro come lubrificante, che difatti spinge le ragazzine dove occorre, piazza le palle dove più servono e sbuccia più volte il palo con i suoi tiri d'infilata. I Maracaibo si spingono più volte vicino al risultato, ed è Cecilia (16 anni), imbeccata proprio da Ramiro, a sbottacciare un getto sporco che sorprende il portiere Loris (84 anni) e sblocca il punteggio con un gagliardo 2-0 ("perché mai 1-0? Non era mica un tiro libero" urla Sorrenti ai genitori in vena di contestazioni, e ne butta fuori uno diagnosticandone il vaiolo prossimo venturo).
SECONDO TEMPO
Sorrenti ed Ardizzoni risultano introvabili (verranno scovati due ore dopo negli spogliatoi intenti a terapizzare Cecilia 16 anni per evitare che si montasse la testa dopo aver segnato), pertanto Guapo ordina che Vivarelli sia strappato dal bidez e schierato in campo a fare da guardalinee; a fargli compagnia, Gimmick l'erculeo. Tatiano inizia a fare alcuni giri di riscaldamento a bordocampo suscitando immediatamente un'analoga rotazione nelle ragazzine sugli spalti, talché Borracho è costretto a mimare la quiete per far cessare il tremotio. I sei genitori rimasti (uno nel frattempo era scappato dal finestrino degli spogliatoi) sono costretti da Cucurrucho a saltare nel cerchio di fuoco per dimostrare audacia, mentre Vidal nonostante sia un caldo che si schianta esige che si mettano il cappotto pesante "perché sudate e poi vi piglia ghiaccio, e io non voglio beghe". Dunque, dopo mezz'ora di questi preliminari Galba Petacci fischia appunto i quaranta minuti del secondo tempo, suscitando il plauso di Tatiano che ricorda al microfono "Presente, passato e futuro in me non hanno distinzione", glossato da Guapo come "Io sono colui che sposta a suo piacimento le lancette del Tempo"e mimato da Borracho come il furto delle ciliegie da parte del Mago Merlino (la comprensione del concetto fa bagnare all'istante 260.000 spettatrici). Le ragazzine rientrano in campo paonazze e barcollanti, e per quanto Ramiro e Mezcal si affannino a puntellarle con mezzi propri, non si riesce ad evitare il disastro: Sergio (61 anni) distrae Santiago strillandogli: "Guarda là quel krapfen" e sbomba in saccoccia un bolide che porta il risultato a 2-0,1 ("Ha tirato da vicinissimo, ci avrebbe picchiato anche un poppante" chiosa altero Guadalupe che intanto è stato nominato segnapunti ufficiale). La reazione è durissima e immediata: Sergio è legato ad un ciaino e trascinato in tondo da Cucurrucho fino ad esaurimento miscela, ed entrano in campo Tatiano e Guapo che però sono immediatamente sommersi dalle ragazzine e non riescono a combinare niente neanche facendosi largo a ciaffate. Profittando biecamente di questa situazione, Nevio (70 anni) arraffa il pallone ed avanza verso la porta, difesa in teoria dal solo Santiago che però è dalla parte opposta del campo a sfranellare con una ragazzina. Nevio si avvicina, si prepara a tirare... ma ecco che rimane preso in una tagliola e crolla a terra esanime. Lo stadio ammutolisce. Galba Petacci, scuro in volto, si precipita sul luogo del fattaccio, fischia e romba con voce terribile: "Rigor... mortis!" Poi ride, si sbottona i pantaloni e rovina addosso a Miriana, 15 anni, che si allacciava vezzosamente le scarpette a cianche larghe sull'erba offrendogli una panoramica dell'anima. Tatiano pretende che venga tirato comunque un rigore in suo favore, e per far questo convoca Loco, che tuttavia non riesce a combinare nulla perché, proprio mentre sta prendendo lo slancio, Gutierrez che passava di lì per caso trova un fischietto per terra e ci soffia dentro sancendo così la fine della partita.  Le ragazzine sono ormai in tripudio, e mentre Santiago schiaccia i genitori superstiti sotto alcuni massi avviene la più grande invasione di campo della storia, culminante nella commovente cerimonia dell'Imposizione delle Mani nel Viso alle Brutte e sul Baugigi alle Belle. Dissolvenza finale su Vivarelli che riesce a trascinarsi fuori a fatica dal groviglio umano ed abbraccia lieto e piangente il suo bidez.