Sono Loco, uno dei magnifici componenti dei Maracaibo, forse il più bello dopo il sommo Tatiano (ma non lo dite a Santiago che sennò per rappresaglia è bono a mangiarsi due o tre bambini rom inzuppati nell'orzobimbo e poi si sente male). Lo scopo di questa comparsata sul nostro sito è quello di far partecipe l'umanità di come la mia mente si sia aperta al Verbo di Tatiano e del perché oggi io sono un bucaniere.
"Ricordo che era una gelida sera di dicembre e che io,
Vannini Venanzio, percorrevo con la mia utilitaria una stradina di campagna;
era da poco passata la mezzanotte e stavo tornandomene tutto contento a
casa. Potrei dire che ero stato al cinema o ad una lezione di yoga, ma
la realtà era che tornavo da un coito mercenario con una nigeriana
e per questo ero piuttosto gasato, anche pur di stare in macchina a ripararsi
dal freddo la bagascia mi aveva anche fatto lo sconto... Comunque stavo
tornando a casa, quando in mezzo alla strada vidi come una nuvola di fumo:
non era nebbia e nemmeno condensa, perché emetteva una specie di
aura... Improvvisamente da là vidi uscire una mano, la mano più
enorme che avessi mai visto, che mi faceva imperiosamente cenno di fermarmi.
Prima ancora che potessi toccare il pedale del freno, la macchina si era
bloccata da sola e fu allora che, impietrito dallo spavento, Lo vidi: gli
occhi magnetici nascosti dietro le lenti scure, un mistico copricapo ricamato
con fili d'oro e d'argento, il fisico possente coperto solo da un mantello
purpureo ed ornato da un barbarico cinturone borchiato: capii che l'Essere
che avevo davanti poteva corrispondere solo al nome di Tatiano. Seguirono
lunghi attimi di silenzio, poi la Sua voce tonante sibilò nel freddo
aere come una frusta:
"Da oggi ti chiamerai Loco, perché il tu' vero
nome fa caàre, mi seguirai ed io ti farò pescatore di ragazzine!"
"Ma io - abbozzai timidamente - 'un ho mai fatto il pescatore,
ho sempre lavorato alla Cassa di Risparmio..."
"Per mille acutangoli - mi rispose - ma una sogliola
in vita tua l'avrai pur mangiata!"
Fu allora che capii che Quello sconosciuto già
mi conosceva più di me stesso e per questo decisi immediatamente
di seguirlo. E da quel momento il mio cuore fu ebbro d'Amore."