2000
Ti ho amato per
La tua ombra 
Sottile.
E quando di 
Maggio mi alzavo
Il verde dei gelsomini
Alla finestra
Era la tua aurea
Brillante.
Ma che vale ormai
il solo ricordo?
Tu corri per spezzare
Le tue catene oltre
Oceano ed io rimango
Nella mia stanza
Malato di te.
Chissà come sono 
i tuoi baci; i tuoi
amanti non me l'hanno 
raccontato.
Io li immagino
Teneri d'edera e 
di sottobosco, il 
muschio di un antico 
giardino.
Brevi e gustosi,
come l'ultimo
sorso di vino.
Ma la mia vita
Non è come un tuo bacio.
Ho colto 
Un mughetto
Ed è subito
Appassito.
Di te ho
Conservato
Un fotografia
Stinta e sciupata.
La natura è
Tonda e liscia
A maggio:
Immensa sfera 
Color vento. 
Una cascata
Di fiori d'arancio
I miei pensieri,
schiusi in una notte; 
in una notte
sparsi al suolo
Ho comprato un
Piccolo ibisco,
e l'ho posto
su un tavolo
chiaro, di fronte 
alla porta che lei 
varcherà.
E ricorderà una
Strana poesia.
Ma l'ibisco non 
È fiorito e lei
Non saprà riconoscerlo.
Ed io sarò lontano,
e non dirò nulla.
Le opere e i giorni di un poggio in Brianza
Su un poggio 
Un'alta villa
Si specchiava 
Nella valle.
E il sole e la voce
Dei bimbi
Risuonava nel vento
Gioioso.
Le ultime Alpi
Si affacciano
Appena all'orizzonte.
E tu vagavi, 
nel giardino
di bossi.
Così docile 
al soffio
di una vita
serena.
Così fragile
Nella tua sciarpa
Di lana ruvida.
Perché l'amore 
Si vede sempre 
dietro ad un 
cancello e non
ci incontriamo
nella fragile 
ghiaia del nostro 
presente?
Le notti non
Erano notti ma veglie,
all'ombra delle
tue stanze.
E i giorni
L'attesa del tuo risveglio.
Com'è dolce
Amare la vita
E la propria 
Fatica se lo 
Chiede chi ami.
Amica, fra noi
Un cuore sullo 
Sporco finestrino 
di un treno.
Amore, ed io che
Non riuscivo
A distogliere
L'occhio dal 
Tuo.
Ed ancora non ne
Ho capito 
il colore.
F., ti ho baciata,
con la promessa 
di rivederti.
Ma tu sei lontana,
col cuore in America:
e me lo dicesti: 
dietro ad un sogno.
È così facile
Essere turbati 
dal tuo casto
sorriso. La vita
è passata via, sulle 
tue ciglia, serie.
E ti ha lasciato 
una dolce smorfia,
sul labbro,
l'amaro turbamento di una 
dolcezza sublime.
E sei così diventata
La mia perla preziosa, 
io mercante del nulla.
Ti ho ammirata dal 
vetro prezioso dei 
tuoi occhiali, ho 
sentito magnificare 
le tue brillantezze 
e candori.
Assai presto un
Mercante più scaltro 
di me arriverà 
e conserverò 
solo il ricordo 
della tua pelle 
sulle mie gote.
Lascia che ricordi
Quegli attimi,
e quei narcisi
sbocciati che non
ti regalai.
I tuoi capelli avranno
Piegato i ricci come
I fiori sulla terra 
A quest'ora.
E solo serenità,
nella tua voce
decisa ed il tuo 
sguardo incredulo.
Narcisi
E ogni mattina
Passavo davanti
Ad un grande 
Fioraio, e cercavo
I narcisi con 
gli occhi,
I gialli narcisi,
stelle di bambino, 
fragili ed eterni.
Poi un giorno 
finì la stagione
e le bionde
mimose, pompose,
sostituirono le
corolle inondate di luce.
E non ebbi più
Quella visione
Semplice.
Perché il
Tempo dei
Narcisi come
L'illusione
Del cuore,
dura solo,
l'inizio fasullo
di una bella 
stagione.