I Nile sono un gruppo americano, per la precisione vengono dalla città di South Carolina, e si sono formati nel 1993. All'epoca la band comprendeva alla chitarra e alla voce Karl Sanders, al basso e alla seconda voce Chief Spires ed infine alla batteria Pete Hammoura.
Essi hanno cominciato unendo al death metal, imperante all'epoca, delle originali venature di musica egizia negli arrangiamenti e negli assoli, il tutto seguito dai testi legati alla passione di Karl Sanders per l'antico Egitto e la sua cultura, storia e mitologia.
La loro prima produzione è un ep, datato 1995, uscito per Anubis Records (probabilmente non era altro che un nome fittizio da loro inventato) di nome Festivals of Atonement, contenente 5 canzoni.
A questo segue poi un altro demo di 3 canzoni, che spedito a varie etichette, permette al gruppo di segnare un contratto con la nascente Visceral Production, di proprietà di Craig Rowe, batterista degli Hemdale. Il demo in questione, Ramses Bringer of War, viene stampato dalla nuova etichetta e distribuito, facendo nascere intorno al gruppo un certo interesse.
Sempre nello stesso periodo il gruppo comincia a lavorare per il primo album, ma purtroppo, come spesso accade per le piccole etichette indipendenti, la Visceral è costretta a chiudere e così il contratto salta. Il gruppo però, grazie al demo e alle folgoranti prestazioni dal vivo, viene notato da un'altra etichetta, che, pur non essendo giovanissima, comincia in quel periodo ad emergere, la Relapse Records, attenta scopritrice di talenti dell'estremo.
Così nel 1998 esce Amongst the Catacombs of Nephren-Ka, primo full-lenght del gruppo e autentica boccata d'aria per un genere come il death metal agonizzante ormai da tempo per quanto riguarda le novità. La loro proposta, pur comprendendo alcune melodie medio orientali, si presenta comunque come un bel mattone di potenza e brutalità, estremamente diretto e ben suonato. In totale le canzoni sono 11 e la durata del cd supera di poco la mezz'ora, assolutamente senza mai stancare.
Dopo l'uscita del cd entra nel gruppo anche un secondo chitarrista, Dallas Toler-Wade, proveniente dai Fatal Aggression.
Il nome inizia a circolare a gran voce nel circuito a underground, ed aumentano pure i concerti dal vivo. Partecipano anche al loro primo tour mondiale accompagnando i re del death metal Morbid Angel (forse gli unici dalla quale sono debitori nel suono) ed esordiscono in europa al Dynamo Festival in Olanda nel 1999, al quale segue un generale "passaggio" del vecchio continente.
Di ritorno dal tour iniziano a lavorare al nuovo album, riprendendo alcune idee del 1997. Il gruppo comincia a sentire addosso un pò di pressione per il non facile compito di eguagliare il precedente lavoro. Lo stesso Sanders parla del nuovo lavoro come qualcosa che dovrà essere una specie di masterpiece, e il lavoro per portarlo a compimento è molto pesante.
Intanto che il lavoro procede il gruppo partecipa ad un tour americano in compagnia della cult-band Incantation ed ai gore-freaks Impaled.
La band nel Maggio 2000 ritorna ancora nei Sound Lab di Columbia per registrare il nuovo album insieme a Bob Moore, diventato ormai esperto per il suono dei Nile. Purtroppo durante le registrazioni il batterista Pete Hammoura inizia a soffrire di un problema fisico alle braccia, così è costretto a dare forfait. Le restanti parti dell'album vengono completate dal batterista "jolly" per eccellenza del death metal, l'incredibile Derek Roddy (già con Malevolent Creation e Aurora Borealis, solo per citarne due...). Dal vivo invece sono aiutati da Tony Laureano (anche lui "ex-band" di grande rilievo), al primo approccio con la band.
L'album comprende diverse novità, soprattutto per quanto riguarda le influenze esterne. Vengono usati diversi strumenti particolari di origine africana o medio orientale, come i corni tibetani, le tempuras, i gong... che arricchiscono le trame della muscia del gruppo, donandogli più colore.
L'album esce in Settembre, ed il gruppo inzia già a promuoverlo da Luglio in un tour americano in compagnia dei macellai Cannibal Corpse.
Il nuovo album è un passo avanti rispetto al già grandioso precedente. Ancora brutalità in gran quantità mischiata ad una certa epicità di sottofondo, donata appunto da tutti quegli strumenti particolari aggiunti. Canzoni come Chapter for Trasforming into a Snake o Black Seeds of Vengeance diventano inni. L'oscurità di The Black Flame o Defiling the Gates of Ishtar sono incredibili. Anche stavolta l'album risulta un fantastico pezzo di brutal odierno e per niente stancante.
La stampa di tutto il mondo lo accoglie a braccia aperte e non smette di lodarlo, e non solo quella visto l'aumento esponenziale dei fans. Persino membri di altri gruppi spesso esaltano la band come una delle migliori al momento.
Con questo album escono definitivamente dall'underground per affacciarsi davanti al grande pubblico del metal. Insieme a loro cresce pure la loro etichetta Relapse Records, anch'essa incensata come la migliore etichetta estrema del momento. Il trono del death metal ormai è alla loro portata.
Nello stesso anno esce pure In the Beginning, raccolta dei primi due demo, ormai introvabili. Viene distribuito da due differenti etichette, la Relapse per quanto riguarda il suolo americano mente l'olandese Hammerheart Records si occupa dell'europa.
All'inizio del 2001 il gruppo ritorna a calcare il suolo europeo in un tour da headliner in compagnia di quattro realtà svedesi, anche loro in ascesa in quel periodo: The Forsaken, gli enormi (in tutti i sensi!) trasher Carnal Forge e i The Haunted dei temibili fratellini Bjorler, ex At The Gates. Il tour è un successo e i gruppi suonano alla grande, come dimostra la data di Bresso del 25 Febbraio.
Alla fine dello stesso tour però il bassista Chief Spires molla il gruppo, si dice per differenti visioni sul futuro musicale del gruppo, anche se Karl Sanders in seguito in un'intervista rilasciata per Metal Hammer sosterrà che l'ex bassista non era molto capace di suonare.
A giugno del 2001 vengono nominati il batterista e il bassista per i successivi tour. Si tratta di Tony Laureano ancora per quanto riguarda le pelli, mentre al basso arriva in aiuto Jon Vesano. Nel frattempo si inizia già a parlare del nuovo album, schedato per Settembre 2002.
Dopo un tour americano in Agosto con Cradle of Filth e God Forbid, il gruppo verso la fine dell'anno partecipa a uno dei due più importanti festival europei, l'X-Mass Festival, carrozzone composto da diversi gruppi estremi importanti che mettono a ferro e fuoco il vecchio continente durante il periodo natalizio. Nell'edizione 2001 vi partecipano, oltre ai già citati Nile, gli svedesi Vomitory, i brasiliani Krisiun (del quale Karl Sanders continua a fare elogi), i blackster svedesi Dark Funeral e Marduk e come headliner Cannibal Corpse e i trasher tedeschi Kreator (anche se questi si ritireranno). La stampa italiana vota alla quasi unanimità come migliori della serata milanese i "nostri" Nile, anche perchè sono una graditissima sorpresa.
Inizia la fase di registrazione del nuovo album all'inizio del 2002. Già le prime voci che trapelano parlano di una grande opera. La formazione comprende i rimamenti Karl Sanders (ora più di prima sempre più leader) e Dallas Toler-Wade della line-up originale, ai quali si unisce, finalmente in via definitiva, il batterista Tony Laureano.
Anche stavolta il lavoro di composizione è pesantissimo, e tra gli addetti (ma anche i fan, me compreso!) l'ansia di ascoltare il nuovo lavoro è altissima. Storicamente il terzo lavoro per una band è quello della consacrazione o della caduta.
Ancora una volta il gruppo entra nei Sound Lab studios, e ancora una volta dietro alla consolle c'è Bob Moore. Pur essendo presente, Jon Vesano nell'album si limita ad aggiungere le sue parte vocali in alcuni pezzi, e le partiture di basso se le dividono Karl e Dallas. Oltre a lui, come special guest appare alla voce anche Mike Breazeale.
La copertina non è più curata dal mitico Wes Benscoter come nel precedente album (fautore di copertine anche per gruppi come Mortician e molti altri), ma da un giovane che si chiama Orion Landau.
L'album è previsto in uscita per Settembre, e nel frattempo in estate il gruppo partecipa ad un tour americano da headliner, seguito dai giovani Origin (anch'essi sotto Relapse), gli americani Hate Eternal di Erik Rutan e la new sensation svedese Arch Enemy, supergruppo comprendente i due fratelli Amott, la bella cantante tedesca Angela Gossow e il gigantesco bassista D'Angelo.
Arriva settembre e finalmente l'album In Their Darkened Shrines esce... E per la stampa di tutto il mondo è un esplosione!
Ovunque riceve voti altissimi, frasi storiche si sprecano sui giornali di tutto il mondo.
Stavolta l'album è veramente molto ambizioso. La durata è di addirittura oltre 70 minuti, quasi un record per un gruppo death. E al suo interno sono presenti l'incredibile Unas Slayer of the Gods, suite di 11 minuti e la quadrilogia In Their Darkened Shrines, di 15 minuti totali. L'album è una vera e propria colonna sonora, ricchissimo di influenze della musica medio orientale e comprendente canzoni incredibili, oltre alle due già citate va sottolineata Sarcophagus, una incredibile canzone dal flavour quasi doom (!!!). Veramente in questo album il gruppo si è superato e ha dato alle stampe qualcosa che verrà ricordato in eterno come un anthem del genere, un masterpiece sicuramente allo stesso livello di opere come Blessed are the Sick, Deicide, World Demise, Individual Thought Patterns,ecc...
Con questo vera e propria opera sull'antico egitto escono definitivamente dall'underground e balzano sulla bocca di tutti, anche chi non è addentro al genere.
Di seguito vi riportiamo alcuni dei voti presi dai più importanti giornali mondiali in assoluto per farvi notare cosa hanno smosso con il loro ultimo album:
ROCK HARD (Ger) - 9,5 su 10
ROCK HARD (Fra) - 9 su 10
LEGACY (Ger) - 14 su 15
HAMMER (Ger) -6 su 7
METAL HEART (Ger) - 9 su 10
HARD N' HEAVY (Fra) - 4,5 su 5
ROCK TRIBUNE (Bel) - 100 su 100
HELL AWAITS (Spa) - 6 su 6 e album del mese
METAL HAMMER (Ita) - 6 su 6 e album del mese
GRIND ZONE (Ita) - 5 su 5
Bisogna anche tenere conto che questi giornali (a parte l'ultimo) non sono specializzati in musica estrema e di solito tendono a tenere voti bassi in merito. Oltre a ciò vi riportiamo di seguito anche alcuni commenti fatti da altri giornali su di loro.
"Sono i salvatori del death metal" - Kerrang (Ing, forse la più importante rivista rock al mondo)
"L'album death metal dell'anno" - Metal Hammer (Ing)
"I Nile hanno creato un complesso, multi tessuto scenario di violenza che porta il metal estremo ad un successivo livello" - Brave Words and Bloody Knuckles
"Death metal epico" - Spin
In ottobre la band s'imbarca nell'ennesimo tour europeo in compagnia di Sinister,Myrkskog e altri minori. La data italiana viene saltata per motivi tecnici (per fortuna,visto che non ci potevo andare!).A fine anno il gruppo calca per la prima volta il suolo giapponese partecipando al più importante festival metal del sol levante a Tokyo, il Beast Feast.
A Gennaio 2003 parte il più importante e forse ambizioso tour finora affrontato dal gruppo, l'Art of Noise. Questo tour, ultrasponsorizzato da una ormai potente Relapse, permette al gruppo di calcare le più importanti arene americane da headliner, seguiti da altri supergruppi devastatori del sonoro come gli storici grinders Napalm Death, gli svedesi Dark Tranquillity, i grandissimi Strapping Young Lad e gli australiani The Berzerker.
L'estate viene poi passata a sottomettere l'europa nei suoi più importanti festival, a partire dal nostrano A Day at the Border (della quale si dice siano stati i migliori della giornata), passando per un importante festival belga e finendo nel mitico Wacken Open Air, il più importante festival metal al mondo. In Agosto ritornano in Giappone per un mini tour insime a Naglfar e Skinless.
A settembre parte l'Art of Noise II, tour che segue il fortunato precedente. Stavolta insieme ci saranno come co-headliner i tedeschi Kreator, i deathster polacchi Vader, i vichinghi svedesi Amon Amarth e gli americani Goatwhore.
A partire da Novembre li rivedremo in europa, dove dopo qualche singola data in compagnia dei connazionali Misery Index, parteciperrano al nuovo X-Mass Festival, che per quest'anno vede come headliner gli americani Deicide, seguiti da Destruction, Amon Amarth, Dew-Scented e dagli alto-atesini Graveworm. Quindi tutti a Milano il 15 Dicembre (e per una volta spero di vederli anche io dal vivo!).
SAM