Fare l´amore (Flower power)                                   


Juan Daniel Perrotta


Incomincia la battaglia da bagdad
Gli Americani volano sopra New York
per impedire il orrore
i gas chimici
eccitano ai soldati che li sparano
che si difendono
Io sono ancora un hippie
un hippie vecchio
che non ha perso i usanze
Io credo nell'amore
fare l'amore
preferisco decidere una missione di riconoscimento sul vostro corpo
volare sopra le vostre tette
studiare ogni irregolarità nella terra
dei vostro petto
ogni piccola crepa
Io credo più meglio
gettare i baci esplosivi
sul vostro collo
morsere gli orecchi
posso lanciaremi con gioia
sul vostro sesso
aprire la mia bocca
cercando il bunker
dove lei nasconde i vostri orgasmi
incendiare tutto il luogo in rapressaglia
Lei avette cercato dentro di me in abbastanza
e io esplodo non soltanto in fuochi di artifice
quando lei avanza universo in universo
nella mia galassia
con grandi passi
titiritera di stelle
che altera all'ordine dei mondi
il fondamentalismo dell´amore
giustifica una campagna punitiva
che considero sarà lunga
per liberare la vostra terra
seminarla nel nome di la pace
e della libertà



Studio sulla virilità e sul importante destino dell'uomo

Juan Daniel Perrotta


L´uomo è il suo cazzo
e non molto più
un piccolo ramo amaro
che semina e semina
Una pressione nell basso addome
che cerca una valvola di fuga
Una donna
è una foresta aperta
che lascia filtrare il sole
fra la fronda
è la terra allentata sotto il pino
è il pino
sotto cui nessuna pianta si sviluppa
per preservare la bellezza maestosa de gli alberi
Una donna è una ordimbre di sentimenti
rami che come intoppo
intentano evitare il acceso
si sente un clamore sordo ai momenti
quando il vento della passione
colpisce l'un l'altro i tronchi flessibili
Uno
passeggiante
sente la magia
il desiderio
vorrebbe essere sole
bruciare la foresta
vorrebbe essere acqua
per inondare le sue radici
perché un uomo è il suo cazzo
e non molto più.



Apocalypse now

Juan Daniel Perrotta


Persistere nell'amore
nonostante la luna rossa
le bombe e i missili
Bush scimmia evangelica
Crazy Saddam
prenditi di questa per Alá
domani mattina può essere morto
ornamentatto con l'uva rossa
come un dessert
la mia figlia dice che io
la ho conosciuto quando bambina
dopo non sa
non si ricorda dil padre assente
un vuoto nella vita
che ti asciuga il cervello
noi ha danneggiato
bambina
A volte è così forte il dolore
Allora non interessa i missili di Bush
i gas di Saddam
- patetico spara peto-
perché l´apocalypse incomincia nel cuore
e rifinisce là.



Piccola antologia di poeti.




Che mi ami tu lo dici, ma con una voce



Che mi ami tu lo dici, ma con una voce
Più casta di quelIa d'una suora
Che per sé sola i dolci vespri canta,
Quando la campana risuona -
Su, amami davvero!

Che mi ami tu lo dici, ma con un sorriso
Freddo come un'alba di penitenza,
Suora crudele di San Cupido
Devota ai giorni d' astinenza -
Su, amami davvero!

Che mi ami tu lo dici, ma le tue labbra
Tinte di corallo insegnano meno gioia
Dei coralli del mare -
Mai che s'imbroncino di baci -
Su, amami davvero!

Che mi ami tu lo dici, ma la tua mano
Non stringe chi teneramente la stringe;
E morta come quelIa d'una statua
Mentre la mia brucia di passíone -
Su, amami davvero!

Su, incendiamoci di parole
E bruciandomi sorridimi - stringimi
Come devono gli amanti - su, baciami,
E l'urna, poi, delle mie ceneri seppelliscila nel tuo cuore
Su, amami davvero!

John Keats (1795-1821)


Se tu lo vuoi ci ameremo



Se tu lo vuoi ci ameremo
con le tue labbra lo taceremo
Questa rosa non la impedire
Che per un silenzio peggiore

Mai canti pronti fan fluire
Del sorridere lo splendore
Se tu lo vuoi ci ameremo
Con le tue labbra lo taceremo

Muto muto in mezzo alle spire
Silfo nell'ostro imperatore
Un bacio si squarcia in ardore
Fino all' ali nel punto estremo
Se tu lo vuoi ci ameremo.

Stéphane Mallarmé (1842-1898)


Torna



Torna sovente e prendimi,
palpito amato, allora torna e prendimi,
che si ridesta viva la memoria
del corpo, e antiche brame trascorrono nel sangue,
allora che le labbra ricordano, e le carni,
e nelle mani un senso tattile si raccende.

Torna sovente e prendimi, la notte,
allora che le labbra ricordano, e le carni...

Constantinos Kavafis (1863-1933)


Soffitta



Vieni, compiangiamoli quelli che s_an meglio di noi.
Vieni, amica, e ricorda
che i ricchi han maggiordomi e non amici,
E noi abbiamo amici e non maggiordomi.
Vieni, compiangiam gli sposati e i non sposati.

l' aurora entra a passettini
come una dorata Pavlova,
E io son presso al mio desiderio.
Né ha la vita in sé qualcosa di migliore
Che quest' ora di chiara freschezza,
l´ora di svegliarsi in amore.

Ezra Pound (1885-1972)


Nella buia pineta



Nella buia pineta
Vorrei con te giacere,
Nella frescura dell'ombra densa
A mezzogiorno.

La com'è dolce distendersi,
Soave baciarsi,
Della vasta pineta
Sotto le navate.

Più dolce scenderebbe
Il tuo bacio
Nel soffice tumulto
Dei capelli.

Oh, vieni con me, ora
A mezzogiorno,
Verso la buia pineta,
Vieni, dolce amore.

James Joyce 0882-1941)


Amore, tu sei alto



Amore, tu sei alto,
e non posso scalarti,
ma se fossimo in due,
chissà mai, se allenandoci
sul Chimborazo
ducali, non potremmo alla fine raggiungerti?

Amore sei profondo,
e non so traversarti,
ma se fossimo due
invece d'uno,
la barca e il rematore, una suprema estate,
chissà se non potremmo toccare il sole?

Amore, sei velato
e ben pochi ti scorgono –
Sorridono, si alterano
e balbettano e muoiono.
Sarebbe assurda la felicità senza di te
a cui Dio pose nome Eternità -

Emily Dickinson (1830-1886)


Sabati



a C.G.

Fuori c´èun occaso, gioiello oscuro
incastonato nel tempo,
e una profonda città cieca
di uomini che non ti videro.
La sera tace o canta.
Qualcuno decrocifigge gli aneliti
inchiodati nel pianoforte.
Sempre, la moltitudine della tua bellezza.

A dispetto del tuo disamore
la tua bellezza
prodiga il suo miracolo nel tempo.
È in te l' avvenire
come la primavera nella foglia nuova.
Già quasi non sono nessuno,
sono soltanto quell' anelito
che si perde nella sera.
In te sta la delizia
come sta la crudeltà nelle spade.
Opprimendo l'inferriata sta la notte.
Nella sala severa
si cercano come ciechi le nostre due solitudini.
Sopravvive alla sera
il biancore glorioso della tua carne.
Nel nostro amore c'è una pena
che somiglia all'anima.

Tu
che ieri soltanto eri tutta la bellezza
sei anche tutto l' amore, adesso.

Jorge Luis Borges (1899-1986)


Ragazza in minigonna che legge la bibbia davanti alla mia finestra



domenica. sto mangiando
un pompelmo. a ovest
nella chiesa russa ortodossa
è finita la funzione.
lei è bruna
d'origine orientale,
i grandi occhi castani si alzano e si abbassano
sulla bibbia, una piccola bibbia rossa
e nera, e mentre legge
le si muovono le. gambe senza posa,
fa un lento bailo rítmico
leggendo la sua bibbla...
lunghi orecchini d' oro;
2 braccialetti d' oro su ogni polso,
ed è, immagino, un minivestito,
la stoffa le fascia il corpo,
quella stoffa è la più lieve delle abbronzature,
si torce di qua e di là,
giovani gambe lunghe calde al sole...

impossibile sfuggire alla sua esistenza
impossibile desiderare...

la mia radio suona musica sinfonica
che lei non può sentire
mai suoi movimenti coincidono esattamente
con i ritmi
della sinfonia...

è bruna, è bruna
e legge la parola di Dio.

io sono Dio.

Charles Bukowski (1920-1994)


Ne li occhi porta la mia donna amore



Ne li occhi porta la mia donna Amore,
per che.si fa gentil ciò ch'ella mira;
ov'ella passa, ogn'om ver lei si gira,
e cui saluta fa tremar lo core,

sì che,bassando il viso, tutto smore,
e d' ogni suo difetto allor sospira:
fugge dinanzi a lei superbia ed ira.
Aiutatemi, donne, farle onore.

Ogne dolcezza, ogne pensero umile
nasce nel core a chi parlar la sente,
ond'è laudato chi prima la vide.

Quel ch'ella par quando un poco sorride,
non si pò dicer né tenere a mente,
sì è novo miracolo e gentile.

Dante Alighieri (1265-1321)


Non sano in queste rive



Non sono in queste rive
fiori così vermigli
come le labra de la donna mia,
né 'l suon de l' aure estive
tra fonti rose e gigli
fa del suo canto più dolce armonia.
Canto che m'ardi e piaci,
t'interrompano solo i nostri baci.

Torquato Tasso (1544-1595)


Nella sua fiamma mortale la luce...



Nella sua fiamma mortale la luce ti avvolge.
Assorta e pallida dolente, mentre stai
contro le antiche spirali del crepuscolo
che gira in torno a te.

Mia silenziosa amica,
sola nella solitudine di quest'ora di morte
e piena delle vite del fuoco,
pura erede del giorno distrutto.

Un po' di sole scende sulla tua veste scura,
le grandi radici della notte
crescono d'improvviso dalla tua anima
e tornano fuori le cose in te nascoste,
e così un popolo pallido e azzurro
nato appena da te si nutre.

O solenne e feconda e magnetica schiava
del cerchio che si muta in nero e oro:
tenta superba e ottiene una creazione così viva
e i suoi fiori muoiono. E di tristezza è piena.

Pablo Neruda (1904-1973)


L'amata, che il cuore...



L'Amata, che il cuore m'ha fatto malato d'amore,
Ella stessa altrove è caduta ín preda agli affani.
Come posso sforzarmi a cercar la mía cura
Quando ocluí ch'è il mio Medico è caduto malato?

Omar Khayyam (1050-1126 circa)


Voluttà a della malinconia



Non asciugatevi, non asciugatevi,
lacrime del sempiterno amore!
Oh come a occhi che vanno asciugandosi
il mondo appare squallido, smorto!
Non asciugatevi, non asciugattevi,
lacrime dell' amore infelice!

Johann Wolfgang Goethe (1749-1832)


Canto
1932



Rivedo la tua bocca lenta
(Il mare le va incontro delle notti)
E la cavalla delle reni
In agonia caderti
Nelle mie braccia che cantavano,
E riportarti un sonno
Al colorito e a nuove morti.

E la crudele solitudine
Che in sé ciascuno scopre, se ama,
Ora tomba infinita,
Da te mi divide per sempre.

Cara, lontana come in uno specchio...

Giuseppe Ungaretti (1888-1970)